Segui i nostri social

Gastronomia

Il pecorino, il formaggio italiano ricco di sapore e tradizione

Direttore

Pubblicato

-

Anche se il formaggio più prodotto in Italia è quello di origine vaccina, non c’è nazione al mondo che, come la nostra, abbia più varietà di quello prodotto da latte di pecora. Il Pecorino Romano è senzaltro il più conosciuto , il 60% della produzione, da anni, varca l’Oceano e a settembre del 1992 un gregge di pecore con tanto di pastori in abito tradizionale ,fu fatto pascolare nel “Sheep’s Meadow”, cioè prato delle pecore,del Central Park di New York proprio per promuovere il prodotto. E’ il diretto discendente del formaggio che era a base dell’alimentazione della città di Roma e del suo impero e alimento principale di quei legionari che la resero famosa. Fatto con procedimenti semplici e naturali come risulta dagli scritti di Varrone , Plinio il Vecchio e Columella, saporito, nutriente e conservabile, quindi trasportabile ovunque,la produzione attuale non varia molto dal metodo di allora. Il nome si riferisce , come etimologia, alla matrice storica ma legalmente ,essendo una DOP, è un formaggio a pasta dura, cotto, prodotto esclusivamente con latte di pecora intero, fresco proveniente dai pascoli naturali della Sardegna, del Lazio , della provincia di Grosseto e coagulato con caglio di agnello. Ma oltre a questo, di formaggio prodotto con latte di pecora, ce ne sono numerose varietà prodotte in tutta Italia che differiscono tra di loro a seconda della zona di produzione, delle tecniche di lavorazione e del periodo di stagionatura. Specialmente nel centro sud c’è una grande tradizione dovuta al territorio che è stato ,da millenni, caratterizzato dal latifondismo dove il gregge di pecore era più facile da gestire rispetto alle mandrie di buoi, perchè richiedeva meno cure ed economicamente rendeva di più ai proprietari . Pecorino Toscano, Pecorino Sardo, Pecorino Siciliano, con tante varianti, sono i più conosciuti ma accanto a questi ve ne sono moltissimi tipici di zone circoscritte con sapori caratteristici ed inconfondibili. Eccone alcuni esempi. Dalle Marche il Pecorino dei Monti Sibillini prodotto soprattutto a Visso da pecore di razza Sopravissana, la Casciotta d’Urbino che prevede anche l’uso di latte vaccino,il Pecorino di Fossa stagionato sottoterra in fosse rivestite di paglia. Dalla Toscana il Pecorino delle Crete Senesi. Dall’Umbria il Pecorino di Norcia.Dall’Abruzzo il Cacio Marcetto pecorino cremoso prodotto con formaggio che sta per marcire e conservato in recipienti di terracotta e in ambiente umido, il Pecorino di Farindola unico al mondo perchè fatto con caglio di maiale e per tradizione fatto solo da donne. Dalla Puglia il Pecorino di Maglie e il Pecorino Leccese. Dalla Basilicata il Pecorino di Filiano, il Pecorino di Moliterno. Dalla Calabria il Pecorino del Monte Poro con la crosta rosa unta d’olio al peperoncino.Dalla Sicilia il Pecorino Pipatu aromatizzato con grani di pepe, il Pecorino Piacentinu di Enna alla cui cagliata viene aggiunto zafferano e pepe nero. Dalla Sardegna il Casu Marzu il famoso pecorino con i vermi . Dal Lazio ma anche dalla Toscana e dalla Sardegna il CacioFiore prodotto con caglio vegetale derivato dal Cardo. La maggior parte di questi formaggi sono da tavola ma quelli che si possono stagionare sono anche da grattugia , utilizzati nelle ricette tradizionali vi

consiglio di utilizzarli per condire le preparazioni che hanno come componente principale le verdure.

Daniele Ciani

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gastronomia

Sicilia, fuga di cervelli e di cannoli. A 58 anni fugge in continente e diventa pasticcera

Direttore

Pubblicato

il

La Sicilia ha tra le tante problematiche quella della fuga di cervelli, ovvero menti impegnate e preparate che, per trovare impiego, lasciano la terra natia per raggiungere il continente e sbocchi lavorativi.
La storia che andiamo a raccontare, oggi, non è di un qualche scienziato ricercatore di chissà quale prodigio, ma semplicemente della buona pasticceria siciliana, in fuga per appagar palati raffinati, sempre al continente.

Deliziosamente è la stessa protagonista a postare sui social la propria nuova vita, attraverso l’immagine di un gustosissimo cannolo.

“Scrivo con tutto il mio orgoglio siciliano.

Da 15 mesi non vivo più in Sicilia per motivi di lavoro.
Anziché vivere di reddito di cittadinanza, a quasi 58 anni ho preferito trasferirmi a Firenze, lasciando tutti i miei affetti più cari, per gestire una pasticceria, bar, punto pranzo.

Un lavoro non semplice e completamente nuovo per me, ma che con tanta caparbietà ho imparato. Ovviamente, tra tutte le degustazioni dolciarie, non manca il cannolo 100% siciliano.

Molti clienti erano diffidenti a degustarlo, perché qui in molte pasticcerie è ripieno o con la ricotta di pecora locale o con quella vaccina o con quella di bufala.

Perciò, con tutto il mio orgoglio siciliano ho cominciato a spiegare che sia la cialda che la ricotta arriva dalla Sicilia, annientando, con successo, la diffidenza sul prodotto.” – Maria Grazia La Valle

Se passate dalla Toscana, fate un salto a trovare la nostra protagonista che vi accoglierà con i suoi prodotti garantiti.

Leggi la notizia

Gastronomia

Modica, Le notti del Panettone: dalla ricetta tradizionale meneghina a quella del Manzapanettum

Marilu Giacalone

Pubblicato

il

 Show televisivo, sabato 17 dicembre, a partire dalla ore 16,30

L’evento si celebra a Modica,  Piazza Ag Distribuzione, nei locali dell’ex hub vaccinale, su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto e della scuola professionale dei mestieri  Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei).

Il premio alla carriera a Enzo Di Pasquale della storica pasticceria ragusana, celebrata da Leonardo Sciascia, l’esibizione del mezzosoprano Salvina Maesano, con il celebre brano “Astro del ciel”, il collegamento in diretta con Yolanda Peris , direttore della rivista “Magellan”, che scopre durante un viaggio in Sicilia la bontà del panettone e se ne innamora, l’abbinamento del panettone con il vino marsala, delle Cantine Florio, con la testimonianza di Ignazio Florio Pipitone , per  immergersi nella storia di una delle famiglie più importanti della Sicilia. Ma ancora, intrattenimento e tanta farina…

A fare da cornice, i bambini dell’associazione Cinquevolley  che realizzeranno in diretta il panettone.

Ci sarà spazio per momenti di show cooking, a cura degli chef Claudio Ruta, Luca Giannone e Giovanni Dragonetti.

La preparazione dei panettoni sarà a cura cura del pastry chef, Antonio Pitino, mentre Giovanni Galesi ci condurrà alla scoperta delle farine e dei grani antichi.

Questi sono solo alcuni contenuti della diretta social che sarà messa in onda sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,30. Sarà possibile seguire l’evento sulle pagine facebook dei partner: Ag Distribuzione, Euroform, Ragusanews, Associazione Cinque Volley, Orango, Birra del Borgo, Molino Dalla Giovanna, Senna, Brenta, Agrimontana.

Domenica 18 dicembre, sugli stessi canali social, a partire dalle ore 18,00, sarà possibile vedere la sintesi dell’intera manifestazione.

Leggi la notizia

Cultura

Modica (RG), “Le notti del Panettone” il 17 e 18 dicembre. Evento anche sui canali social

Redazione

Pubblicato

il

I bambini celebrano il “Manzapanettum”,  una ricetta comparsa fin dal 1400 nelle botteghe siciliane.

Le Notti del Panettone è un evento che valorizza il re delle feste Natalizie.

Sabato 17 e domenica 18 dicembre, Piazza Ag Distribuzione/Beneventano, nei locali dell’ex hub vaccinale , su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto  e della scuola di orientamento e formazione Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei), saranno i bambini i veri protagonisti della kermesse.

Un evento che andrà in onda sui canali social

Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,00 e fino  alle 18,30 e domenica 18 dicembre a partire dalle ore 16,30, sarà possibile seguire l’evento direttamente dalle pagine facebook dei media: Ragusanews, Cronache di Gusto, Orango  e degli sponsor tecnici, Farine Molino della Giovanna, Senna (Bakery e food), Brenta , Agrimontana e Birra del Borgo.

Protagonisti della serata i bambini dell’associazione CinqueVolley.
Direttore artistico della manifestazione, la food blogger Barbara Conti.

Una grande festa dove i bambini si esibiranno nella realizzazione della ricetta del tipico dolce di Natale.
Non mancherà la versione del “Manzapanettum al cioccolato di Modica Igp” , la vera novità dell’appuntamento.

Prevista la partecipazione del maestro pasticciere Antonio Pitino, degli chef Claudio Ruta, Giovanni Galesi e Luca Giannone. 

Accanto ai dolci tipici locali e tradizionali, il panettone resta sempre il dolce più amato.
La sua ricetta è la più cercata su internet dagli amanti dei lievitati e dalle casalinghe amanti dei dolci fai da te.

Farcito, semplice, artigianale o del supermercato, resta sempre  il dolce più “gettonato” delle Feste.
Durante questa due giorni,  ci sarà spazio anche per momenti di show cooking legati al Re delle feste con  tante altre sorprese.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza