Cronaca
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese

È stato identificato il corpo della donna rinvenuto nel tardo pomeriggio di oggi nelle acque del porto di Pantelleria.
Si tratta di Giuseppa di Martino, una donna ottantacinquenne che a giugno di quest’anno aveva perso il marito, Ignazio Alfieri.
Nessuno dei due era di origini pantesche, ma vivevano da moltissimi anni sull’isola, divenendo parte della comunità.
Il corpo è stato immediatamente recuperato dagli uomini della Capitaneria di Porto, guidati dal Comandante Antonio Terrone, dopo che un cittadino aveva loro comunicato la terribile scoperta.
La donna non ha retto la perdita del coniuge. Si sentiva sola e demotivata a continuare a vivere.
Ha lasciato infatti un biglietto in casa nel quale annunciava il gesto, premeditato ormai da tempo.
Si sarebbe quindi gettata nelle acque fredde della nostra isola, dalla punta del molo Josemaría Escrivá (Porto Vecchio).
Il primo esame autoptico esterno fa risalire la morte al primo pomeriggio di oggi, verso le 16.
La morte è sopraggiunta per annegamento.
Non è il primo suicidio di una persona anziana che avviene a Pantelleria e nel giro di poco tempo, cosa che mette in risalto una grave emergenza sociale.
(Foto di repertorio)
Giuliana Raffaelli
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Sanità
Scende ancora il numero di positivi a Pantelleria e provincia di Trapani

Ecco il bollettino quotidiano diramato dall’ufficio stampa dell’ASP di Trapani, relativo alla giornata di oggi 16 maggio 2022.
Ad oggi il numero dei positivi al covid-19, a Pantelleria, risulterebbe essere pari a 99, mentre nell’ultimo aggiornamento del 15 maggio era di 106
Vediamo l’andamento in tutta provincia di Trapani
Il numero dei guariti in provincia vede un numero totale di 99426 attuali positivi: 3702 (ultimo aggiornamento del15 maggio 3963); decessi: 660 ( 660) .
Ricoverati in terapia intensiva 1, ricoverati in terapia semi intensiva 8 in degenza ordinaria 39
Comune |
Ieri |
oggi |
Alcamo |
360 |
338 |
Buseto Palizzolo |
35 |
30 |
Calatafimi Segesta |
45 |
39 |
Campobello di Mazara |
113 |
109 |
Castellammare del G. |
142 |
127 |
Castelvetrano |
174 |
170 |
Custonaci |
82 |
70 |
Erice |
244 |
226 |
Favignana |
84 |
79 |
Gibellina |
17 |
17 |
Marsala |
850 |
784 |
Mazara del Vallo |
369 |
351 |
Misiliscemi |
10 |
9 |
Paceco |
122 |
114 |
Pantelleria |
102 |
99 |
Partanna |
76 |
72 |
Petrosino |
59 |
54 |
Poggioreale |
3 |
3 |
Salaparuta |
11 |
13 |
Salemi |
97 |
98 |
San Vito Lo Capo |
40 |
34 |
Santa Ninfa |
23 |
23 |
Trapani |
717 |
673 |
Valderice |
158 |
140 |
Vita |
30 |
30 |
Cronaca
Pantelleria, guai giudiziari per 7 persone in cantiere edile: 15.mila euro di sanzioni e oltre 133mila di ammende

I CONTROLLI DEI CARABINIERI SULLA SICUREZZA DEI POSTI DI LAVORO: 7 PERSONE DENUNCIATE
I Carabinieri della Stazione di Pantelleria e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani hanno svolto un complesso servizio, articolato in più giorni, volto alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e al contrasto del lavoro irregolare, con la collaborazione di personale INL della sede INPS di Trapani.
In tale contesto, sono state effettuate ispezioni presso 4 cantieri edili e 5 ditte operanti nel settore delle costruzioni a conclusione delle quali, sono emersi gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, nei confronti di 7 persone che sono state deferite alla competente Autorità Giudiziaria. Si tratta di cinque persone in qualità di legali rappresentanti di altrettanti ditte operanti nello specifico settore, un architetto responsabile di un cantiere edile e un privato cittadino proprietario di un immobile in ristrutturazione.
In particolare, le presunte violazioni della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, contestate dai Carabinieri, riguardano la mancata adozione delle necessarie cautele sui luoghi di lavoro, la mancata sottoposizione dei lavoratori alla prescritta visita medica, la mancata redazione del piano operativo di sicurezza con relativa mancata vigilanza sulla sua applicazione e la mancata nomina del coordinatore per la sicurezza.
Inoltre, è stato rilevato l’impiego di tre lavoratori in nero per cui sono stati adottati due provvedimenti di sospensione di altrettante attività imprenditoriali che saranno attive fino alla regolarizzazione della posizione dei dipendenti e al pagamento della relativa sanzione. A conclusione delle attività sono stati irrogati complessivamente 15.200 euro di sanzioni e oltre 133 mila euro di ammende.
Tale servizio fa seguito alle attività di controllo che i Carabinieri avevano svolto sull’isola pochi mesi fa, anche in prospettiva dell’avvicinarsi della stagione calda, infatti, una scarsa attenzione nell’applicazione della normativa sulla sicurezza può elevare esponenzialmente i rischi d’incendio.
Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.
Cronaca
Pantelleria e Lampedusa, istallazione batterie costiere missilistiche entro il 2030. Il veto di un lampedusano

Riceviamo e pubblichiamo
A partire dalla seconda guerra mondiale la Sicilia ha assunto sempre di più un ruolo militare strategico. Sono diverse le infrastrutture militari che insistono sulla nostra amata terra, ricordiamo tra tutte il Muos di Niscemi e la Base di Sigonella. Il processo di militarizzazione della Sicilia si è svolto sotto l’influenza e secondo gli interessi degli USA, tant’è che è forte la presenza sull’isola delle strutture e dei militari statunitensi. In questo scenario le isole minori siciliane hanno avuto la loro parte tra radar, caserme, porti ed aeroporti militari.
Lampedusa è sicuramente il caso più emblematico da questo punto di vista, nella più grande delle Pelagie a partire dal 1986 con la crisi Libica e il presunto lancio di due missili da parte di Gheddafi è stato un fiorire di caserme, radar, antenne per la guerra elettronica e lo spionaggio e chi più ne ha più ne metta, militarizzazione che si è sovrapposta, nascosta e in certi casi giustificata con la presenza dell’hotspot e la gestione delle migrazioni. Questa tendenza sembra non arrestarsi ed è notizia recente che lo Stato Maggiore sta valutando di installare a Pantelleria e Lampedusa delle Batterie costiere missilistiche antinave.
La notizia è stata pubblicata nel sito della Rivista Italiana Difesa in un trafiletto firmato Pietro Batacchi che afferma “Data la posizione delle 2 isole, infatti, ciò garantirebbe all’Italia il controllo di un’ampia porzione di Mediterraneo e di tutto lo strategico crocevia tra Mediterraneo centro-occidentale e quello Orientale.”.
Come siciliani e “mediterranei” dobbiamo opporci con tutte le nostre forze al processo di militarizzazione della Sicilia e delle isole minori siciliane che avrebbero bisogno invece di investimenti sulla sanità, di scuole e di trasporti adeguati oltre ad una maggiore tutela del paesaggio e dei delicati ecosistemi. Non è raro trovare queste installazioni militari in zone di riserva o pre riserva naturale ed in luoghi che in teoria dovrebbero essere protetti per la loro rilevanza naturalistica. Dovremmo affermare che le nostre isole vogliono essere isole di pace e di dialogo e non luoghi militarmente strategici.
Giacomo Sferlazzo
Di seguito il link dell’articolo menzionato: Batterie costiere missilistiche antinave a Pantelleria e Lampedusa?
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