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Personaggi

Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono

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Questa sera di domenica 26 dicembre alle ore 21.15 – su Sky e in streaming su NOW – il van dai vetri oscurati di 4 Ristoranti si ferma a Pantelleria.

Alessandro Borghese ha selezionato, per la trasmissione di oggi: Nino con Altamarea a Scauri, Marianna con Ristorante La Conchiglia di Tracino, Davide con Rifugio Firiciakki  su Via Grotta Benikulà ed Eva con Trattoria Pantesca Runcune di Khamma.

Il piatto tipico che dovrà essere preparato è il couscous pantesco.

Stasera vedremo chi si aggiudicherà il premio finale di 5.000 euro da investire nella cucina del ristorante vincitore.

 

Sarà possibile vedere la trasmissione sul canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei paesi dell’unione Europea, e in streaming su Now.

Chi sarà il vincitore del format culinario più gettonato d’Italia?

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Sebastiano Tusa, a 5 anni dalla tragedia passioni e carriera nel ricordo del figlio Andrea

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A cinque anni da quel tragico 10 marzo 2019 che cambiò profondamente la mia vita e quella dei miei familiari, ho ritenuto opportuno scrivere queste poche righe per ricordare la figura di mio padre, nonché per esortare le istituzioni e tutti gli addetti ai lavori nell’ambito di quelli che tradizionalmente si chiamavano “beni culturali”, a seguire e mettere in pratica i suoi insegnamenti e i suoi obiettivi.

Tusa e il patrimonio culturale

In effetti, nonostante l’assessorato che mio padre diresse negli ultimi anni della sua vita si chiami tuttora “Assessorato ai beni culturali e all’identità siciliana”, ritengo che la definizione di “beni culturali” sia ormai superata e anacronistica, e andrebbe sostituita da quella più ampia e trasversale di “patrimonio culturale”, indubbiamente più adatta a descrivere, analizzare e gestire quello che potrebbe e dovrebbe diventare il settore strategico primario per l’economia, l’identità e le relazioni della Sicilia con l’Europa e con il mondo.

Come sapeva bene mio padre infatti, il patrimonio culturale siciliano è immenso e unico per varietà, dimensioni, importanza storica e potenzialità. Esso comprende i musei, i parchi archeologici, i siti archeologici, il patrimonio materiale (ovvero reperti, opere d’arte, monumenti, edifici), quello immateriale (tradizioni orali, feste, canti, musica, usanze, rituali ecc..), e il paesaggio.

La concezione contemporanea di patrimonio culturale è il risultato di lunghe riflessioni storiche, politiche e ideologiche in ambito mondiale ed europeo. Il patrimonio comprende oggi l’insieme dei beni ambientali e culturali, ivi compresi gli aspetti immateriali e, dall’altra parte, un ampliamento degli attori e delle istituzioni che se ne occupano (istituzioni pubbliche, private, terzo settore).

Mio padre ripeteva spesso che l’unico futuro possibile e sostenibile per la nostra Sicilia si trova nell’agricoltura e nella cultura. E’ chiaro che con cultura mio padre intendeva non solo la tutela e la salvaguardia, ma anche la valorizzazione, la messa a reddito patrimonio culturale, storico, archeologico, artistico, architettonico e immateriale.

Tusa uomo fuori dal comune

Sebastiano Tusa era un uomo fuori dal comune. La sua enorme e quasi insuperabile prolificità, sia nelle indagini sul campo che nelle pubblicazioni, era il risultato di una grande passione, unita a una scelta di vita che viveva come una missione. L’entusiasmo di un ragazzino l’ha accompagnato per tutta la sua vita di archeologo. Al tempo stesso, la sua tenacia, la sua perseveranza e il suo rigoroso metodo scientifico hanno costituito le basi fondamentali e determinanti per tutti i grandi risultati che ha ottenuto, in primis come ricercatore, archeologo e sovrintendente e successivamente come divulgatore, professore e infine Assessore Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana.

Tusa e i siti archeologici

E’ impossibile ricordare in questa sede tutti gli oggetti di ricerca e i siti archeologici individuati, indagati o studiati da mio padre. Mi limito a ricordarne solo alcuni. Le varie “tombe a grotticella” dell’età del bronzo sparse in tutta la provincia di Trapani, il famoso bicchiere campaniforme, importantissimo e indispensabile per

ricostruire la storia delle migrazioni preistoriche in Europa nell’età del bronzo, il magnifico e ricco insediamento preistorico della Grotta dell’Uzzo, le incisioni e le pitture rupestri della grotta del Genovese a Levanzo, le evidenze megalitiche sparse per l’isola e le cui congiunzioni aveva cercato fino a Malta.
E ancora, Mokarta, Erbe Bianche, la necropoli di Marcita, la Grotta del Cavallo, Roccazzo, Pantelleria. Il modus operandi nella gestione degli scavi archeologici era sempre improntato al coinvolgimento di specialisti di vari ambiti, così come di studenti, operai, e appassionati di ogni genere.

Sin dai primi anni 90, nei miei ricordi di bambino durante i numerosi scavi da lui diretti in tutta la Sicilia coinvolgeva università e studiosi internazionali. Anche in questo mio padre era un pioniere. Ha creato e promosso un metodo innovativo per l’amministrazione e la gestione del patrimonio culturale sommerso, basato sulla collaborazione tra istituzioni, associazionismo e privati.

L’enorme quantità di scavi diretti o seguiti in Sicilia e nel mondo, il numero di pubblicazioni prodotte, così come le imprese realizzate per la musealizzazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio archeologico terrestre e subacqueo, le attività e le opere divulgative per il grande pubblico, rendono mio padre una figura estremamente complessa e poliedrica.

Tusa e la sua grandezza e complessità

La complessità e la grandezza di mio padre si rispecchiano al tempo stesso nell’estrema diversità di tipologie di persone con cui si trovava a collaborare o a comunicare nel corso della sua variegata e movimentata carriera. In effetti mio padre era capace di stare a suo agio nelle bettole con gli abitanti dei quartieri popolari di Palermo, con i suoi studenti universitari, con i pescatori, con i colleghi negli uffici dell’amministrazione regionale, con l’associazionismo dal basso, con gli archeologi di tutto il mondo, fino al Rotary Club, ai politici e alle “stanze dei bottoni”.

Come sa bene chi lo ha conosciuto più da vicino, Sebastiano Tusa era totalmente assorbito da quella che rappresentava al tempo stesso la sua passione e la sua ragione di vita: l’archeologia. Sin da piccolo ho potuto constatare come l’archeologia in tutte le sue forme e ambiti di ricerca fosse al centro della sua esistenza, al punto da influire su ogni attività e scelta di vita.

Sin da bambino lo accompagnavo frequentemente durante i suoi viaggi. Si trattava di viaggi faticosi in cui si camminava parecchio e si viveva in modo spartano. Per lui non esistevano le vacanze intese in modo classico. La vacanza infatti presume un tempo e uno spazio altri rispetto a quelli legati al lavoro. Per mio padre al contrario ogni partenza implicava in qualche modo un viaggio di lavoro.

La sua vacanza era totalmente permeata dall’archeologia. Le tappe fondamentali di ogni viaggio erano infatti i siti archeologici e i musei. Non ho mai visto mio padre fare un bagno a mare per piacere. Il mare era per lui infatti un giacimento storico-culturale di primario interesse soprattutto per l’archeologia subacquea, quella branca della ricerca archeologica che lo rese celebre, in veste di archeologo e successivamente da Soprintendente del mare. Uomo dalle innumerevoli qualità e capacità, mio padre è riuscito a

raggiungere i tanti traguardi nella sua carriera anche grazie a delle qualità che non si imparano a scuola o all’università. Le sue capacità relazionali e sociali fuori dal comune, la grande propensione all’ascolto e al dialogo, erano accompagnate da una profonda umiltà.

L’umiltà, una qualità sempre più rara nel mondo di oggi, ha sempre caratterizzato la vita di mio padre e di mio nonno. La mia famiglia dalla parte di mio padre viene dalla terra. Mio nonno Vincenzo proveniva da una famiglia di campieri. Mio nonno e mio padre mi hanno sempre insegnato che l’immagine e la materialità non contano come i rapporti umani, la lealtà, i valori, il rispetto. Sono e sarò sempre grato a mio padre e a mio nonno per questi insegnamenti.
Certo purtroppo non si può fare a meno del denaro in un mondo dove domina il capitalismo, ma ci sono cose ben più importanti del denaro o della carriera, come la dignità, la coerenza, e la memoria. Ritengo che l’impegno e il sacrificio di mio padre debbano essere ripagati dalla politica e dall’amministrazione. Oltre alle commemorazioni e agli eventi, bisogna lavorare per mettere in pratica le sue idee e i suoi progetti. Urge un riordino del sistema di gestione dei parchi e dei musei, potenziando e specializzando innanzitutto il personale dirigenziale e ripristinando i ruoli tecnici (archeologi, antropologi, storici dell’arte ecc..). Inoltre assumere neolaureati valorizzando le competenze.

La Sicilia è piena di giovani archeologi preparati e volenterosi, che non riescono a trovare lavoro. C’è tanto da fare. I siciliani devono sentire propri il patrimonio culturale e quello ambientale, strettamente legati tra loro e alla base della nostra storia e identità.

Andrea Tusa Govinda

Sebastiano Tusa morì tragicamente la mattina del 10 marzo 2019, all’età di 66 anni, in un incidente aereo nei pressi di Biscioftù, in Etiopia. Quel giorno avrebbe dovuto partecipare ad una conferenza internazionale organizzata dall’ UNESCO a Malindi.

Può interessare: Pantelleria, ruolo delle scienze sociali nella salvaguardia del patrimonio immateriale dell’isola. L’analisi di Andrea Tusa 

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Il Tre annuncia date estive del Fragili Tour. Tappa anche in Sicilia

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IL TRE ANNUNCIA LE PRIME DATE ESTIVE DEL FRAGILI TOUR
 

DOPO LA PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL DI SANREMO CON “FRAGILI”

E DOPO L’ANNUNCIO DEL LIVE AL 

PALAZZO DELLO SPORT DI ROMA SABATO 9 NOVEMBRE 2024 

IL TRE

ANNUNCIA LE PRIME DATE ESTIVE DEL

FRAGILI TOUR

Reduce dalla partecipazione alla 74° edizione del Festival di Sanremo 2024 con il brano “Fragili” e dopo l’annuncio del concerto al Palazzo dello Sport di Roma (sabato 9 novembre 2024), IL TRE annuncia le prime date estive del FRAGILI TOUR.

La tournée, prodotta e organizzata di Vivo Concerti, porterà l’artista nei principali festival italiani a partire dal Nameless (venerdì 14 giugno 2024 @Annone di Brianza – LC) per poi proseguire al Wonderlast Festival (sabato 13 luglio 2024 @Gubbio – PG) all’ Oversound Music Festival (sabato 27 luglio 2024 @Gallipoli – LE) al Wave Summer Music (mercoledì 7 agosto 2024 @Zafferana Etnea – CT) e al Red Valley Festival (venerdì 16 agosto 2024 @Olbia – SS). Il Tre proseguirà poi all’AMA Music Festival (venerdì 23 agosto 2024 @Romano d’Ezzelino – VI) al Connessioni Festival (sabato 14 settembre 2024 @Cuneo) per concludere con un gran finale al Carroponte (domenica 15 settembre 2024 @Milano).

I biglietti saranno in vendita online su vivoconcerti.com a partire da giovedì 15 febbraio 2024 alle ore 14:00 e in tutti i punti vendita autorizzati a partire da martedì 20 febbraio 2024 alle ore 14:00.

Scritto da lui stesso, “Fragili” è un brano dedicato alle “fragilità di ognuno di noi” e come negli altri suoi pezzi  racconta il coraggio della paura, gli amici di sempre, il credere nei propri sogni e la forza della famiglia che l’ha salvato anche dai momenti bui. È online anche il video girato tra Roma e New York: https://www.youtube.com/watch?v=y5QwrT_EobE.

Il brano e’ inserito nella nuova versione dell’album INVISIBILI  che ha debuttato al n.1 della classifica ufficiale FIMI /GFK . 

L’album “INVISIBILI”, uscito il 15 settembre, è composto da dodici tracce che si alternano tra energia e intimità e racchiudono la sua visione del mondo, alternando testi più introspettivi a rapidissimi flow che racchiudono esercizi di stile ma anche frecciate taglienti contro tutto ciò che non va. INVISIBILI è un album per rendersi visibile e per far in modo che si senta così anche chi ascolta, chi si riconosce nei suoi testi, chi non ha più voglia di non essere visto. Gli invisibili siamo tutti noi. Ed è ora di farci vedere.

CALENDARIO DATE

Venerdi 14 Giugno 2024 | Nameless @Annone di Brianza (LC) | djset

Sabato 13 Luglio 2024 | Wonderlast Festival @Gubbio (PG)

Sabato 27 Luglio 2024 | Oversound Music Festival @Gallipoli (LE)

Mercoledì 7 Agosto 2024 | Wave Summer Music @Zafferana Etnea (CT)

Venerdì 16 Agosto 2024 | Red Valley Festival @Olbia (SS)

Venerdì 23 Agosto 2024 | AMA Music Festival @Romano d’Ezzelino (VI)

Sabato 14 Settembre 2024 | Connessioni Festival @Cuneo

Domenica 15 Settembre 2024 | Carroponte @Milano

Sabato 9 novembre 2024| Palazzo dello Sport @Roma

è la radio ufficiale delle date di Milano e Roma. 

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti 

fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

UFFICIO STAMPA VIVO CONCERTI – WORDS FOR YOU

Giorgia Sbrissa – giorgia.sbrissa@wordsforyou.it 

Matilde Scoglio – matilde.scoglio@wordsforyou.it 

press@wordsforyou.it

UFFICIO STAMPA IL TRE – WARNER MUSIC ITALY 

Per info: 

VIVO CONCERTI

www.vivoconcerti.com

Mail to: info@vivoconcerti.com 

Tel: +39.02.30515020

Matilde Scoglio 
matilde.scoglio@wordsforyou.it 

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Makari 3ª Stagione, domenica esce colonna sonora di Ralf Hildenbeutel

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DOMENICA 18 FEBBRAIO ESCE IN DIGITALE

LA COLONNA SONORA ORIGINALE

FIRMATA DA RALF HILDENBEUTEL

ED EDITA DA EDIZIONI CURCI e PALOMAR

 

DELLA TERZA STAGIONE DELLA SERIE TV

“MÀKARI”

in onda da domenica 18 febbraio in prima serata su Rai1

 

Da oggi la colonna sonora è disponibile in pre-save

https://orcd.co/makari-3-ost

 

 

Da domenica 18 febbraio sarà disponibile in digitale la colonna sonora originale, firmata da RALF HILDENBEUTEL ed edita da EDIZIONI CURCI e PALOMAR, della terza stagione “MÀKARI”, la serie TV con la regia di Monica Vullo e Riccardo Mosca, in onda da domenica 18 febbraio in quattro prime serate su Rai 1.

 

Da oggi, giovedì 15 febbraio, la colonna sonora è disponibile in pre-save al seguente link: https://orcd.co/makari-3-ost.  

Dopo aver composto la colonna sonora delle prime due stagioni, Ralf Hildenbeutel, una delle figure chiave della scena elettronica di Francoforte dei primi anni ’90, torna a collaborare per la terza stagione della serie che vede nel cast Claudio Gioè, Domenico Centamore, Ester Pantano, Antonella Attili e Filippo Luna con Serena Iansiti, Eugenio Franceschini, Ninni Bruschetta e Tuccio Musumeci.

 

La colonna sonora è impreziosita dal brano “Caccia al Tesoro”, che ha visto Ralf Hildenbeutel collaborare con Ester Pantano, coautrice e interprete del brano.

 

«Per la colonna sonora della terza stagione di “Makàri”, mi sono concentrato su diverse nuove tracce per i personaggi e le storie di questa terza stagione – dichiara Ralf Hildenbeutel – Nel corso del tempo si è sviluppato il tipico “suono Màkari”, quindi anche nella terza stagione ho mescolato strumenti tradizionali, come il mandolino, le percussioni o anche l’arpa, con suoni contemporanei. Inoltre, è stato un piacere poter collaborare con Ester Pantano (che interpreta Suleima nella serie), che è anche cantante e co-autrice del brano “Caccia al Tesoro”. La traccia è presente nella serie così come nell’album contenente la colonna sonora». 

 

Questa la tracklist della colonna sonora: “Tarantella Màkari”, “Qualcosa di folle”, “Caccia al tesoro” feat. Ester Pantano, “Momenti di gelosia”, “Quori spezzati”, “Giochi di seduzione”, “Sogni di Màkari”, “Situazione difficile (Màkari 3)”, “Leone”, “Il caso Bernardo”, “Frutta dolce”, “Se non si conosce”, “Un nuovo crimine (Màkari 3)”, “Questi momenti strani”, “La via di Giulio” e “Riunione”.

 

“Màkari” è una produzione Palomar in collaborazione con Rai Fiction, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti. Le sceneggiature, tratte dalle opere di Gaetano Savatteri edite in Italia da Sellerio Editore, sono firmate da Leonardo Marini, Salvatore De Mola, Attilio Caselli, Carlotta Massimi e Ottavia Madeddu. Soggetto di serie a cura di Leonardo Marini.

 

Saverio Lamanna, lo sbirro di penna, insieme all’amata Suleima e al formidabile Piccionello, dovrà affrontare quattro nuovi casi di omicidio, che hanno al centro la terribile faida fra due sue ex fidanzate (“Il fatto viene dopo”), un mistero che affonda le radici nella tragica storia di Gibellina (“La città perfetta”), un antico amore di Marilù che viene ucciso nel corso di un festival letterario (“Tutti i libri del mondo”) e un presunto incidente all’interno di un bellissimo centro termale (”La segreta alchimia”). Ma non saranno solo questi delitti a mettere alla prova Lamanna. Mai come adesso Saverio e Suleima scopriranno che l’amore funziona proprio come la chimica: ci sono elementi che hanno una naturale capacità di attrarre e legarsi ad altri elementi, e quando lo fanno distruggono i precedenti legami con altre sostanze. Ed è così che l’arrivo di due nuovi personaggi, Michela e Giulio, rischia di trasformarsi in una catastrofe per i due beniamini. Perché Michela, se non ci fosse Suleima, sarebbe davvero perfetta per Saverio. E Giulio, se non ci fosse Saverio, sarebbe davvero perfetto per Suleima. No? Michela e Giulio arrivano come amici, ma sono tutt’altro che amici. In questo pericoloso gioco di affinità elettive Peppe Piccionello, da vera cassandra, sarà il solo a vederci chiaro fin dall’inizio. Riuscirà a impedire che avvenga l’irreparabile?

 

Nato a Francoforte nel 1969, RALF HILDENBEUTEL è un affermato compositore di colonne sonore per film e programmi televisivi. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di nove anni ricevendo una formazione classica ma ha presto sviluppato gusti eclettici, diventando un grande fan del jazz e, successivamente, della musica elettronica prendendo come riferimento artisti del calibro di Jean-Michel Jarre e Kraftwerk. Ha lavorato come autore e produttore per l’iconica Eye Q Records di Sven Väth, Matthias Hoffmann e Heinz Roth, specializzata nella musica techno e ambient, che influenzò notevolmente il Sound of Frankfurt. Nel 1997 ha fondato la casa di produzione Schallbau con Hoffmann e Britzke, creando successi pop per artisti come Yvonne Catterfeld e Laith Al-Deen. Negli anni, si è dedicato principalmente alle colonne sonore, lavorando su oltre 30 produzioni internazionali.

 

www.edizionicurci.it

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