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Cultura

Storia della medaglia d’argento Vincenzo Corsini, tenente di Pantelleria che arruolò italiani di Tunisia

Redazione

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Nella mia prima giovinezza a volte, dopo la torrida e stancante calura di un’intera giornata passata al mare nella caletta di Mursia, quella di Errera alias Spasimante nostro parente, ci si godeva il fresco serotino con mio nonno Salvatore Salsedo, seduti davanti al nostro palazzotto di via Trapani, per la verità più vicolo, antico però, che via. E mio nonno mi raccontava di Pantelleria, dei personaggi e delle sue famiglie.

Allora, avevo quattordici anni, sapevo poco dell’isola e ancor meno delle sue famiglie, in quanto pur essendoci nato non vi avevo trascorso l’infanzia. A volte mi parlava della Grande Guerra (su mia insistente richiesta, visto il mio interesse per le cose militari fin da piccolo), in cui aveva combattuto e mi mostrava un tesserino (mai più ritrovato!) con il quale era abilitato alla guida di automezzi militari (ragazzi, parliamo del 1915-1918), con cui, tra l’altro, aveva portato in salvo due fratelli orfani trentini, un maschio e una femmina, credo durante le tragiche giornate di Caporetto. Mi parlava di suo cognato, Agostino Almanza, morto combattendo contro gli austriaci. Una sera mi raccontò di un certo Corsini che affrontava il nemico col pugnale e le bombe a mano.

Il Corsini nato a Pantelleria

Parlò di questo Corsini, perché mi disse che eravamo imparentati con questa famiglia. Molti anni dopo, durante delle ricerche genealogiche, effettivamente trovai che ai primi del Novecento una Maria Corsini aveva sposato un Giovanni Battista Salsedo. Ma torniamo al Corsini accennato da mio nonno. Recentemente, per le ricerche di un mio libro in preparazione, mi sono imbattuto in un Corsini nato a Pantelleria, che combatté da prode nella Grande Guerra con… il pugnale e le bombe. Infatti era un ardito. Senza dubbio è quello di cui raccontava mio nonno, non essendoci altri in quel periodo con quel cognome. Logicamente ho cercato di saperne di più. Ed ecco di seguito le notizie ritrovate.

Il Corsini in questione si chiamava Vincenzo ed era nato a Pantelleria alla via Sant’Antonio l’8 dicembre 1894 da Salvatore Corsini “civile” e da Maria Farina. Allo scoppio della Grande Guerra ha solo 21 anni, si arruola volontario col grado di sottotenente e successivamente entra nel corpo d’élite degli arditi ovvero delle “Fiamme Nere”, dove compagna quotidiana è la morte, con cui si “gioca paro a paro”, e le armi usuali sono appunto il pugnale e le bombe a mano.

Negli anni della guerra si comporta sempre da coraggioso e la sua vita è quotidianamente appesa ad un filo. Ha la sua giornata di gloria il 10 ottobre 1916 a Monfalcone, durante l’Ottava Battaglia dell’Isonzo, in cui cadono circa 24.000 italiani e 40.000 austriaci. Quel giorno il sottotenente Vincenzo Corsini guida i suoi uomini all’assalto alla baionetta contro una trincea nemica e, dopo sanguinosi corpo a corpo, la conquista.

Corsini ferito

Degli italiani resta alla fine uno sparuto gruppetto, lo stesso comandante di compagnia è morto e il Corsini è gravemente ferito ad un occhio, ma non cede, prende il comando, anima i superstiti e resiste strenuamente ai contrattacchi austriaci. Una medaglia d’argento, a vivente, suggella quell’atto di valore. Leggiamone la motivazione: “A Corsini Vincenzo da Pantelleria (Trapani), sottotenente di reggimento di fanteria. Con entusiastico slancio entrava, fra i primi, in una trincea nemica, e, benché ferito da una scheggia di granata all’occhio, vi assumeva il comando della compagnia e restava sulla linea del fuoco fino ad azione ultimata coi pochi uomini rimastigli, mirabile esempio a tutti di tenacia e di valore.. Monfalcone, 10 ottobre 1916”. Il Corsini termina la guerra col grado di tenente, si congeda e successivamente intraprende una prestigiosa carriera nell’Amministrazione dello Stato. Intanto il 27 novembre 1920 si sposa in Pantelleria con la signora Cossira Rallo. Nei primi anni Trenta fa parte dell’Organo Centrale per la Protezione Anti-aerea, poi diviene Consigliere di Stato effettivo. In quel periodo scrive il libro “La presidenza del Consiglio dei ministri” (Milano, Giuffrè, 1935).

Le fiamme nere

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Vincenzo Corsini ha un importante e delicato incarico, è componente della Commissione Italiana per l’Armistizio con la Francia. Ma adesso, che è nuovamente tempo di guerra, la vita civile gli va stretta, non ha dimenticato affatto la sua giovinezza di quand’era un ardito dalle Fiamme Nere. Tanto briga che si fa richiamare in servizio e così è nuovamente in divisa col grado di tenente colonnello. Le cose per le truppe italo-tedesche in Africa Settentrionale vanno male. Per esse, dopo la sfortunata e gloriosa giornata di El Alamein, è inevitabile il ripiegamento verso la Tunisia. Quest’ultima diventerà poi un ridotto, che darà filo da torcere agli anglo-americani e sarà il canto del cigno del Regio Esercito italiano, i cui soldati in quei giorni supereranno in valore gli stessi tedeschi, come devono ammettere obtorto collo i generali inglesi.

Il soldati italiani in Tunisia

D’altronde i soldati italiani in Tunisia saranno comandati da un generale d’eccezione, Giovanni Messe, uno dei pochi comandanti italiani dell’intero conflitto veramente all’altezza nel mare magnum delle nostre nullità in termini di capi militari. Proprio per dare dei rincalzi alle decimate truppe italiane, che in quei giorni resistono ancora sul confine egiziano, il tenente colonnello Vincenzo Corsini diventa uno dei principali fautori della

costituzione di un battaglione di volontari, formato da giovani italiani (tra cui numerosi i panteschi) residenti in Tunisia e che da questa, una volta formato, prenderà il nome di Battaglione d’Assalto “T”. Il Corsini si dedica con incredibile entusiasmo a quella che reputa una vera e propria missione. E’ instancabile.

Gira in lungo e in largo il territorio, contattando di persona i personaggi influenti delle tante comunità italiane e incontrando i giovani delle stesse. Già il 15 novembre 1942 fa sapere agli italiani residenti in Tunisia, tramite la locale ambasciata e le numerose associazioni sportive, che è aperto un arruolamento per chi intende andare a lavorare in Tripolitania e ciò per non insospettire e urtare i francesi, in quel momento ancora ufficialmente in possesso della Tunisia. Ma appena dopo lo sbarco degli americani in Marocco, fa sapere, e siamo al 25 novembre e di fatto la Tunisia è ormai nelle mani dell’Asse, che in realtà l’arruolamento non è per lavorare in Libia ma per andarvi a combattere contro gli inglesi che stanno avanzando.

L’arruolamento 

Il 9 dicembre 1942 presso la caserma Casbah di Tunisi, alla presenza del Corsini, che è divenuto il capo dell’organizzazione destinata al reclutamento per decisione dello stesso Comando Supremo, ha inizio l’arruolamento. I giovani italiani, spesso nati in Tunisia, che si presentano volontari sono una folla straripante. Molti sono giovanissimi e questi sembrano i più motivati. In breve si contano oltre 4.000 volontari arruolati, e il Comando Supremo stima che si possa facilmente raggiungere le 10.000 unità, ma ciò poi si rivelerà impossibile per le gravi difficoltà concernenti la fornitura d’idonei equipaggiamenti e armamenti.

Fanno tenerezza, oltre che destare ammirazione, quei giovani e giovanissimi italo-tunisini che con genuino entusiasmo si offrono volontari per andare a combattere l’ultima battaglia della loro patria in terra d’Africa, che si sa perduta in partenza data la schiacciante superiorità del nemico in uomini e in mezzi. Eppure fanno un passo avanti e si offrono volontari, senza battere ciglia. Alle nuove reclute tiene, nella caserma Casbah, un accorato e patriottico discorso il tenente colonnello Vincenzo Corsini.

Alla fine la commozione è generale, anche gli ufficiali presenti, pur induriti nei cuori dai tanti sanguinosi e cruenti combattimenti sostenuti sulle sabbie africane, hanno gli occhi lucidi. Successivamente parte del Battaglione d’Assalto “T”, comandato dal maggiore Leo Cataldo, confluisce in altre unità del Regio Esercito, in particolare nella Divisione di fanteria “Superga”, altri confluiscono nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), altri ancora nel battaglione “San Marco” della Regia Marina. Ma ormai le sorti delle armi italiane in Africa sono segnate, non resta altro che morire con onore.

Orazio Ferrara

Foto: Un giovane italiano di Tunisia firma l’arruolamento,

Cultura

Joe Bastianich e Salvatore Cutrera produrranno il vino in Sicilia

Barbara Conti

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Joe Bastianich e Salvatore Cutrera produrranno vino insieme

Cutrera e Bastianich produrranno insieme vino in Sicilia. Ora è ufficiale!

Salvatore Cutrera e Joe Bastianich produrranno insieme il vino in Sicilia e ora è ufficiale, sono stati loro stessi a darne notizia durante la serata dello scorso  21 luglio, alla Tenuta della famiglia Cutrera a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano 
Una stretta di mano ha sancito la collaborazione tra i due che sono amici da quasi 30 anni.

La famiglia Cutrera, famosa in tutto il mondo per la produzione di olio extravergine di oliva e che attualmente esporta in 55 Paesi al mondo, si avvicina al mondo del vino e lo farà insieme a Joe Bastianich, nell’area di Chiaramonte Gulfi. 

Joseph Bastianich, detto Joe, è il più temuto dei giudici di MasterChef, pioniere dell’importazione di vini pregiati negli Usa, imprenditore poliedrico del cibo e del vino. “restaurant man” – come egli stesso ama definirsi – di una trentina di insegne della ristorazione nel mondo, anima di Eataly Stati Uniti assieme al suo socio  Oscar Farinetti, (il grande assente della serata) oltre che personaggio tv, trader a Wall Street, musicista, e – da ultimo – naufrago, tra i più eccentrici, dell’Isola dei Famosi, punta a fare il vino in Sicilia

Ora la sua ultima fatica sarà produrre il vino nell’entroterra siciliano del Ragusano, a Chiaramonte Gulfi – in coppia con il più pragmatico Salvatore Cutrera, uno degli imprenditori olivicoli più conosciuti nel mondo. I Cutrera esportano in 55  Paesi e nella ricca provincia dell’oro verde producono olio da oltre un secolo. A loro si deve il boom della cultivar Tonda iblea.

La società: Cutrera@Bastianich nasce dall’unione delle due famiglie. Una chiocciola che vuole rendere l’idea del rapporto tra le due famiglie che si legano. La “strana coppia” come viene definita, ha già prodotto silenziosamente 5  etichette di Akrille

– “Abbiamo scelto Akrille, come il nome dell’insediamento greco che qui c’era nel 600 a.C. Poi arrivarono i romani, dopo ancora gli arabi. Questa terra è da sempre resiliente, ogni dominazione le è scivolata addosso e l’ha lasciata ancora più bella”.

Così ci racconta Joe, durante il Sicily Gourmet Experience 360°, la serata moderata dalla giornalista Gianna Bozzali

“Joe Bastinich è stato il mio primissimo cliente nel 1999 – ha raccontato Salvatore Cutrera – quando ancora le etichette erano stampate artigianalmente. Quando mi ha chiamato per la prima volta e mi ha detto chi era, ho riattaccato … non lo conoscevo e non sapevo nemmeno chi fosse
Da quel momento è nata una grande amicizia che ci ha portato a creare insieme questa società, noi due e le nostre famiglie”.

La nuova etichetta, Cutrera@Bastianich, verrà lanciata nel prossimo futuro, ora c’è solo l’ufficializzazione del progetto e l’obiettivo che, da ciò che trapela, è quello di lavorare i vitigni più tipici della storia vitivinicola siciliana.
I vini saranno prodotti solo da uve autoctone e andranno a ricercare i cloni più antichi e per il momento verranno prodotte cinque etichette: un Cerasuolo di Vittoria Docg, un Cerasuolo di Vittoria Docg Classico, un Frappato Doc Vittoria, un Nero d’Avola Doc Sicilia ed un Grillo Doc Sicilia.

La filosofia di questa azienda è basata sulla territorialità e le tradizioni. I vini saranno prodotti solo da uve autoctone e andranno a ricercare i cloni più antichi.

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Personaggi

Pantelleria – Summer 2024 con tanti eventi: “Voci dal Mediterraneo” e big come Raf e Alex Britti. Intervista a Pineda

Direttore

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Una estate ricca di eventi per i turisti ma non di meno per i panteschi, quella del 2024 che ci ha illustrato in una intervista la vicesindaco Adele Pineda, assessore con delega alla cultura e spettacolo

Il calendario degli eventi dell’estate pantesca si è aperto già da giugno, in occasione della festa di SS. Pietro e Paolo e fino ad ottobre sarà pieno pieno.
Ancora in questi ultimi giorni si sono aggiunte iniziative e progetti, a manifestare che a Pantelleria c’è sempre un sacco di cose da fare o cui assistere.
E stasera si dà il via ad una tre giorni di Festival Internazionale canoro “Voci dal Mediterraneo”

Ma ci siamo fatti spiegare questa stagione, dalla diretta regista, l’assessore Adele Pineda.

Assessore, abbiamo quest’anno una locandina piena molto ricca di eventi di livello, per i panteschi e per i turisti, e poi ci sono le punte di diamante. Può illustrarci a cosa assisteremo  quest’estate? “Come diceva, è un calendario molto ricco che cerca di andare incontro a tutte le aspettative. Abbiamo così: serate musicali, sagre, premiazioni. Ma abbiamo anche i big: Alex Britti e Raf.
Nella scelta dei grandi personaggi avevamo una rosa di nomi, ma poi la scelta si è fatta in base a chi avesse piacere a venire sull’isola e per dei cachet ragionevoli.”

Diciamo che la stagione è già partita da qualche tempo, abbiamo già il polso, come si usa dire adesso, un feedback di consensi? “Per quanto abbiamo avuto modo di vedere, dalla pubblicazione del calendario, mi pare ci siano stati giudizi positivi. 
Ma la programmazione è molto ricca e con gli eventi arriveremo fino ad ottobre con la famosa festa del Patrono, San Fortunato. 
Stiamo aggiungendo qualche altro evento, fuori calendario, perchè le richieste sono state presentate dopo la pubblicazione. Intanto stiamo organizzando per questi grandi eventi, che porteranno, specie a Pantelleria centro, molti panteschi e forestieri e speriamo anche turisti, attratti magari dai nomi altisonanti.”

Così a Pantelleria avremo Britti e Raf? “Esatto, sono due nomi molto interessanti. Entrambi, peraltro, sono in tournee e hanno aggiunto la tappa di Pantelleria nel loro palinsesto.
Questa per l’isola è una forma di promozione importante, l’auspicio è che i fans dei cantanti seguano i loro beniamini sull’isola per assistere al concerto e possano rendersi conto di quanto Pantelleria offra.”

Ma lei ha avuto modo di parlare con questi artisti? L’idea di venire ad esibirsi in un avamposto dell’Italia, singolare per molti profili, come è stata accolta? “Io non ho avuto modo ancora di sentirli personalmente, ma posso dire che, sin da quando è stata ventilata questa possibilità, è arrivata una conferma immediata da parte loro. E, considerando il numero di concerti che ciascuno terrà durante questa estate, non sarà sicuramente per motivi di aggiunta di serate e quindi economici. 
Credo, anzi, che Pantelleria possa risultare estremamente attrattiva.
Io mi auguro che sia Raf che Alex Britti possano apprezzare le tante bellezze che l’isola offre e magari tornare da turisti.”

Che tipo di lavoro richiede l’arrivo di questi big sull’isola e gli eventi in genere di quest’anno? “Stiamo ottemperando a tutto con molto impegno sia per la serata del concerto in sè, sia per i servizi per offrire loro la possibilità di esibirsi al meglio. 
Dietro un concerto o un altro evento c’è una organizzazione mastodontica fatta di luci, di audio, di piano sicurezza. Tutto questo vede coinvolti l’assessore, gli uffici, il personale, ma anche spesso le nostre associazioni, che noi supportiamo economicamente, ma che si prodigano senza risparmio di energie per il successo di un evento.”

Quindi, allo stato attuale, tutto procede come da lei auspicato? “Io sono molto soddisfatta di come stiamo procedendo e del riscontro che sta avendo la programmazione estiva. 
Spero che i miei concittadini e gli ospiti dell’isola gradiscano questa estate pantesca, già abbondantemente iniziata con la Festa di SS. Pietro e Paolo, ripresa dopo tantissimi anni…”

Beh, quella festa è stata davvero un grande successo… “Si e ci tenevamo molto ed è una cosa cui abbiamo lavorato molto, grazia anche all’associazione “La Mulattiera” che si è occupata dell’organizzazione. Ma sono tante le realtà cui rivolgere ringraziamenti a Pantelleria, come l’aeronautica del nostro distaccamento, sempre disponibile per la realizzazione di eventi.

Assessore, ma una ultima battuta me la deve concedere per il Festival “Voci dal Mediterraneo” che inizia stasera. L’Art Director Massimo Galfano ha scelto Pantelleria come “teatro” per la sua tre giorni canora. Come ha accolto, lei, questa notizia? “Si parte stasera. Saranno tre serate importanti, nelle quali si  esibiranno diversi artisti che hanno superato le selezioni ma avremo anche diversi ospiti famosi, come per esempio per dirne uno, il figlio di Toto Cotugno. 
Questo festival è stato una scommessa che ho voluto fare, nel momento in cui ho cominciato ad avere contatti con Galfano, che mi ha prospettato delle idee, tra cui il festival.

Lo abbiamo definito internazionale sia per  la partecipazione di talenti stranieri sia per l’interesse suscitato in alcune radio estere come quella svizzera, quella polacca. Infine perchè i vincitori parteciperanno ad una manifestazione che si svolgerà in Polonia.
Questo è un modo di portare Pantelleria e promuoverla in altri luoghi e contesti.”

Insomma si sta lavorando anche perchè si sappia che Pantelleria non è solo un’attrattiva naturalistica e gastronomica, ma qui stiamo facendo arte, con musica, spettacolo, mostre, poesie.

La nostra isola è dunque una vetrina vincente sotto molti aspetti tutti di gran valore.

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Cultura

Pantelleria: uscito il calendario degli eventi culturali estivi dell’UNIPANT

Redazione

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Dai seminari esperenziali alle visite guidate, dalle presentazioni dei libri a uno speciale concerto per le donne, fino all’OPEN DAY del Maestro Cossyro dedicato ai talenti artistici panteschi e al viaggio a Londra, un’estate che arriva fino a ottobre all’insegna della cultura

È finalmente pronto il calendario estivo degli eventi culturali dell’UNIPANT, Università Popolare di Pantelleria, con il Patrocinio non oneroso del Comune di Pantelleria.

Si tratta di un calendario ricco di eventi tra agosto e settembre, che si concluderà con il viaggio a Londra di ottobre. Da novembre, poi, inizierà il nuovo Anno Accademico 2024-25.

Ecco in dettaglio gli appuntamenti culturali estivi:

·  3 agosto, dalle ore 17.00 in poi: Seminario Esperenziale di Astronomia “E le stelle stanno a guardare” presso A Cevusa Bianca, Via San Vito, 15, Contrada San Vito e Kuddia Mida.

· Dal 19 al 25 agosto, dalle ore 18.00: Seminario Esperenziale “Energie in trasformazione” a cura di Anghelos Centro Studi sulla Comunicazione, Creatori della Vita, Università Popolare di Pantelleria, presso varie sedi in Pantelleria

· 21 agosto, ore 21.00: Concerto acustico “DONNA NON VUOL DIRE DANNO” a cura di Giorgia Renosto e Dario Spezia presso il Giardino Pantesco della Cantina D’Ancona, Strada Panoramica

· 25 agosto, ore 21.00: Proiezione del documentario di Franca Maria Impallari “AMARE NELL’ONDA DEL RISVEGLIO: PERCHÈ SIAMO QUI?” Ingresso libero su prenotazione presso A Cevusa Bianca, Via San Vito, 15, Contrada San Vito

· 26 agosto, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00: OPEN DAY D’ARTE CON IL MAESTRO COSSYRO. Il Maestro è a disposizione per esaminare e consigliare gli artisti che vorranno mostrargli le loro opere e il loro lavoro, presso l’Aula Conferenze della Scuola Elementare, ingresso Via Dante. Prenotazione obbligatoria.

· 30 agosto, ore 18.00: Presentazione del libro di Laura Boggero “LE REGINE DI FERRO” Francesca Marrucci intervista l’Autrice, Presso Home Restaurant Scacciapensieri da Cicci, Via dei Maneggi

· 8 settembre dalle ore 9.30: Alla scoperta della Pantelleria Militare, Visita guidata con la guida di Carmine Acierno al Cimitero Militare e alle postazioni militari di Piana della Ghirlanda. Prenotazione obbligatoria

· 9 settembre, ore 17.00: Chiusura Laboratorio di Giornalismo con presentazione lavori e intervista pubblica a Italo Cucci presso l’Aula Consiliare

· 28 settembre, ore 18.00: Presentazione del libro di Valentina Belvisi “RINASCO PER TE” Francesca Marrucci intervista l’Autrice, in collaborazione con gli Assessori alla Cultura e Pari Opportunità e i Servizi Sociali del Comune di Pantelleria, presso il Castello

·  16-21 ottobre: Viaggio a Londra, con partenze da Pantelleria, Palermo e Roma.

Sul sito www.unipant.it è stata creata un’apposita sezione dove si possono trovare i dettegli sui singoli eventi e gli eventuali metodi di prenotazione. Consigliamo di prenotarsi per tempo perché gli appuntamenti sono a numero chiuso, ma aperti a tutti, anche a chi non è socio.

Per il viaggio a Londra, che si terrà dal 16 al 21 ottobre 2024, sarà disponibile dalla prossima settimana la sezione dedicata, sempre sul sito, e la brochure scaricabile con i dettagli. Il viaggio è riservato ai soci, ma ci si potrà associare contestualmente all’iscrizione allo stesso.

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