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Salute

Primo Piano – Sicilia, Lazio, Lombardia e Piemonte in zona gialla da lunedì

Redazione

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La Sicilia, assieme a Lombardia, Piemonte e Lazio, da lunedì passerà in zona gialla. E’ quanto prevede un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, per il passaggio di fascia comunicata al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, “Anche la Sicilia, come ho anticipato nei giorni scorsi – afferma il governatore all’Ansa – entra in fascia gialla. Rispetto a un anno fa e nonostante la massa enorme di contagi, potrebbe apparire una minima restrizione. Ma io voglio fare ancora appello a tutti i siciliani: è tempo di rispettare le regole che conosciamo da due anni. I nostri cittadini hanno mostrato di essere responsabili, lo conferma l’aumento delle vaccinazioni in questi ultimi giorni. Attenzione – chiosa il presidente Musumeci – quindi, alla serata di oggi. Possiamo vivere la nostra socialità serenamente: basta farlo con accortezza”.

Cosa cambia in zona gialla

Rispetto alla prima fase della pandemia, il passaggio di colore in questo momento non comporterà stravolgimenti nella vita di tutti i giorni. Di fatto sarà soltanto il primo passo verso altre eventuali restrizioni che potrebbero arrivare con la zona arancione. Le regole in zona gialla, infatti, sono praticamente le stesse di quelle in fascia bianca. Quel che cambia è l’obbligo di mascherina all’aperto anche se fino alla Befana il Governo lo ha imposto in tutta Italia indipendentemente dal colore delle zone.

Tra il 2 gennaio, ultimo giorno di zona bianca, e il 3 gennaio, primo giorno di zona gialla, in sostanza in Sicilia non ci saranno cambiamenti se non nella convinzione di aver varcato un limite e che occorrerà maggiore prudenza se si vorrà arrestare la corsa del Covid e scongiurare restrizioni che per spostamenti e attività commerciali al momento non ci saranno.

Sulle attività, infatti, il consiglio dei ministri ha esteso l’utilizzo del Super Green pass, un provvedimento che consente di superare le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla.

Tutti i negozi restano aperti, né ci saranno cambiamenti nell’attività di bar, e ristoranti. Nessun limite agli spostamenti, nessun coprifuoco previsto. Ecco in sintesi tutte le regole della zona gialla.

Le regole della zona gialla mascherine In zona gialla è obbligatorio l’uso delle mascherine pure all’aperto anche dove non ci sono assembramenti.

Le regole della zona gialla – spostamenti Consentiti tutti gli spostamenti in zona gialla, sia all’interno del proprio Comune, che tra Comuni diversi e anche tra Regioni. Non c’è coprifuoco, né autocertificazione, la circolazione è libera a tutte le ore.

Le regole della zona gialla – negozi, ristoranti e bar In zona gialla tutti i negozi sono aperti e anche nei centri commerciali non ci sono limitazioni legate agli orari o ai giorni della settimana. Aperti anche ristoranti e bar, stessa cosa per ciò che riguarda le sale al chiuso. Restano sempre consentiti il servizio di asporto e la consegna a domicilio.

Le regole della zona gialla – scuola Per quanto riguarda la scuola, al momento non ci sono cambiamenti. Dunque, così come previsto per la zona gialla, la didattica sarà in presenza al 100 per cento per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza comprenderà dal 70 al 100% delle ore di lezione.

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Sanità Lazio, Giuliano (UGL): “Violenza sessuale su operatrice del 118 è atto selvaggio che va punito in maniera esemplare”

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Sanità Lazio, Giuliano (UGL): “Violenza sessuale su operatrice del 118 è atto selvaggio che va punito in maniera esemplare”

“La violenza sessuale a bordo di una autoambulanza del 118 avvenuta sabato sera a Roma nel quartiere San Lorenzo è un atto selvaggio, che va punito in una maniera esemplare” dichiara in una nota il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano, commentando l’episodio di barbarie, avvenuto da parte di un cittadino extracomunitario che durante il percorso che lo portava in ospedale, si sarebbe divincolato dalla barella saltando addosso ad una operatrice sanitaria palpeggiandola ripetutamente. “L’ennesima folle aggressione ai danni di professionisti della sanità che evidenzia l’effettiva mancanza di sicurezza in cui opera il personale, oramai sempre più vittima di situazioni di degrado sociale”. Alla vittima la vicinanza e la solidarietà di tutta la nostra organizzazione conclude Giuliano.

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Partinico – Sanità ed emergenza liste d’attesa: nasce clinica Santa Chiara, diretta dai diabetologi Vincenzo e Francesca Provenzano

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Presidio contro diabete e obesità, con professionalità d’eccellenza, tecnologie avanzate, prezzi da ticket sanitario, tempi da struttura privata e un metodo innovativo

È stata inaugurata nella maestosa struttura che ospitò, nel ‘900, il Molino Pastificio Soresi, che si trova in via Maggiore Guida, 9 nel centro storico di Partinico, in provincia di Palermo, la Casa di Cura Santa Chiara. Non solo una clinica privata ma uno dei pochi centri specializzati in Italia contro il diabete e l’obesità, tra le malattie più diffuse in Sicilia, i disturbi alimentari e la cura del piede diabetico. Aperta a tutte le branche della medicina, nasce con l’intento di garantire la salute a prezzi accessibili soprattutto per chi ormai ha rinunciato a curarsi, tra le lunghe attese del pubblico e i costi esorbitanti del privato. Esportando un modello sanitario che prevede in un unico giorno dalle analisi, alla diagnosi, alla terapia. Il tutto con medici e tecnologie d’eccellenza, strumenti farmacologici di ultima generazione, chirurgia e psicologia. La governance di Santa Chiara è composta dall’amministratore delegato Angelo Sapienza, dai direttori sanitari Vincenzo Provenzano, diabetologo di fama internazionale, già primario di diabetologia dell’ospedale Civico di Partinico e dalla figlia Francesca Provenzano che ha seguito le orme del padre. Direttore amministrativo Gianlivio Provenzano.

Il modello Santa Chiara per lo snellimento delle liste d’attesa

“La nostra mission è creare una sanità di eccellenza alla portata di tutti – ha commentato il direttore sanitario Vincenzo Provenzano – con un prezziario sovrapponibile al tariffario regionale e, in alcuni casi, a metà prezzo. Una struttura di specializzazione che vuole affiancare il pubblico e non contrapporvisi, offrendo un modello virtuoso da poter seguire. Il paziente, infatti, arriva di mattina e, in un contesto alberghiero confortevole, fa tutte le indagini del percorso diagnostico terapeutico con un team polispecialistico che comprende oltre ai medici e agli infermieri, anche gli psicologi e le associazioni di volontariato. Nel pomeriggio, ha già in mano la terapia con risparmio di tempo, economico e con zero disagi. Questo è il modello che vogliamo proporre anche alla Regione per lo snellimento delle liste d’attesa”.

Sanità pubblica e privata insieme: il saluto di Salvatore Requirez e Barbara Cittadini

Numerose le autorità presenti al taglio del nastro per la presentazione dei servizi della struttura. Tra gli esponenti del mondo della sanità pubblica e privata, Salvatore Requirez, dirigente generale Dasoe dell’Assessorato regionale della Salute, Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Orazio De Guilmi presidente dell’Associazione dei Diabetici. Presente Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento per la pianificazione strategica che ha affermato: “Abbiamo l’esigenza di rivedere la rete ospedaliera e di abbattere ancora di più le liste d’attesa, rendendo equo l’accesso alle prestazioni ai cittadini, qualunque sia il loro rango sociale e l’esigenza di rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato per garantire un’offerta assistenziale sempre più ricca e coerente con le esigenze della sanità siciliana”. Barbara Cittadini, vicepresidente vicario Aiop nazionale e presidente Aiop Sicilia che riunisce la sanità privata, ha sottolineato come “in Sicilia ci sono resistenze sulla sanità di diritto privato che non esistono nel resto di Italia” esortando la politica a “credere nella sinergia tra pubblico e privato”.

Le autorità politiche presenti

Tra le autorità politiche, oltre al sindaco del comune di Partinico, Pietro Rao, il senatore Raoul Russo, il senatore Davide Faraone, il deputato nazionale Maria Carolina Varchi, l’eurodeputato Giuseppe Milazzo, Nuccia Albano, assessore della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Girolamo Turano, assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, Vincenzo Figuccia, deputato questore dell’Assemblea Regionale Siciliana che ha consegnato una targa di merito al dottore Vincenzo Provenzano per la struttura Santa Chiara.

E, ancora, il presidente della Commissione Attività Produttive dell’Ars, Gaspare Vitrano, il presidente della Commissione Antimafia, Antonello Cracolici, Nicola Vernuccio in rappresentanza della Città metropolitana di Palermo e il presidente del Consiglio Comunale di Partinico Erasmo Briganò. Presenti anche i sindaci del comprensorio Alberto Arcidiacono di Monreale, Luigi Cino di Camporeale, Antonino De Luca di Giardinello, Giuseppe Terranova di Montelepre, Vito Rizzo di Balestrate, Santo Cosentino di Trappeto, Franco Ribaudo di Marineo, Giuseppe Siviglia di San Giuseppe Jato, Vito Cannella di San Cipirello, i rappresentanti dei comuni di Cinisi, Capaci e Terrasini.

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ASP di Trapani contro uso droghe e nuove sostanze psicoattive, crack e fentanyl, krokodil

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L’Asp di Trapani scende in campo con iniziative di sensibilizzazione per contrastare l’uso di sostanze stupefacenti dato il preoccupante aumento del consumo delle droghe chimiche nel territorio

Ieri mattina il direttore generale dell’Asp, Ferdinando Croce, ha presentato le attività per contrastare l’uso delle sostanze stupefacenti, con particolare riferimento alle nuove sostanze psicoattive, crack e fentanyl, krokodil.
“Sull’aumento dell’uso di droghe nella provincia trapanese siamo ad una nuova chiamata alle armi – ha affermato Croce – i dati in nostro possesso fanno comprendere come è in atto un rischioso ritorno alle nuove droghe, armi chimiche che non sono più di produzione naturale e molto più pericolose e per questo si deve aumentare soglia di attenzione.
“Non sei figo, sei solo fatto” è lo slogan della Campagna di comunicazione lanciata dall’Asp. “Vogliamo dare un impatto forte sui giovani e per questo lanciamo una campagna di prevenzione che coprirà quattro mesi. Partiamo in estate e poi continuiamo con l’inizio dell’anno scolastico con cartellonistica ad hoc per la promozione della salute”- ha sottolineato Croce.
“L’Asp di Trapani – ha aggiunto Croce – intende far fronte all’emergenza delle nuove droghe non solo dal punto di vista terapeutico ma anche su quello della prevenzione. È fondamentale far comprendere ai nostri giovani che la cultura dello sballo è un miraggio pericoloso, che ha conseguenze irreparabili sulla salute, dal punto di vista economico e anche per I risvolti che ha nell’alimentare fenomeni di microcriminalità. Non possiamo e non vogliamo sottrarci a questa responsabilità nei confronti dei cittadini. La nostra lotta alle dipendenze non si ferma a quella da stupefacenti ma riguarda anche altre forme, altrettanto pericolose e sulle quali è necessario che la comunità sia messa in guardia”.

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