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Missile sovietico mette a rischio la Iss. Tensioni da guerra fredda

Giuliana Raffaelli

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“Un’azione irresponsabile e destabilizzatrice” tuonano dagli Stati Uniti

Ieri 15 novembre la Russia ha eseguito un test: ha distrutto un suo satellite (il Kosmos-1408, non più attivo dagli anni ’80) lanciandogli addosso un’arma anti-satellitare. In parole più semplici, gli ha lanciato contro un missile. In meno di cinque minuti ha centrato il bersaglio e lo ha distrutto completamente, riducendolo in migliaia di frammenti. Esperimento riuscito.

Ma la Russia sembra non aver calcolato bene le conseguenze delle proprie azioni.

L’impatto ha infatti generato oltre 1500 frammenti che nel tempo produrranno, probabilmente, altre centinaia di migliaia di detriti orbitali difficili da tracciare. Questo ha, nell’immediato, messo in allarme la Stazione spaziale internazionale (Iss) e la Tiangong, la Stazione orbitale cinese. Esse si trovano ora a orbitare in uno spazio “insidioso”. In qualunque momento potrebbero essere colpite dai detriti, creando danni inimmaginabili a struttura ed equipaggi. Gli astronauti della Iss (quattro americani, due russi e un tedesco) sono pronti per una eventuale evacuazione d’urgenza. Gli equipaggi a bordo della Stazione sono stati portati a bordo delle relative capsule per una ragione di sicurezza. I due cosmonauti Pyotr Dubrov, Anton Shkaplerov e l’astronauta Mark Vande Hei sono entrati nella capsula Soyuz MS-19, mentre l’equipaggio di Crew-3 è salito a bordo della capsula Dragon. Idem nella Stazione orbitale cinese dove ci sono tre taikonauti (così sono detti gli astronauti cinesi, da “tai kong” che significa spazio). Anche loro si sono messi in sicurezza.

Ma non è tutto. Oltre alle stazioni spaziali, i detriti creati da questo test minacciano i satelliti e altri oggetti spaziali vitali per la sicurezza di tutte le nazioni, gli interessi economici e scientifici per i prossimi decenni. Il rischio per tutte le attività di volo spaziale umano aumenterà significativamente. In altre parole, questo test ha messo in pericolo la sicurezza di tutti coloro che cercano di esplorare e utilizzare lo spazio esterno per scopi pacifici.

Il test spaziale sovietico, quindi, seppure perfettamente riuscito, rischia anche di minare relazioni internazionali, assetti geopolitici ed equilibri tra potenze nello spazio oltre l’atmosfera terrestre.

Il messaggio percepito dietro al gesto sembra essere chiaro: la Russia non vede di buon occhio chi la spia dallo spazio ed è pronta a reagire. Ne ha le potenzialità.

Bill Nelson, ex astronauta amministratore della Nasa, ha così commentato: “Sono indignato da questa azione irresponsabile e destabilizzante. Con la sua lunga storia nel volo spaziale umano, è impensabile credere che la Russia possa mettere in pericolo non solo gli astronauti americani e internazionali partner sulla Iss, ma anche i suoi cosmonauti. Azioni avventate e pericolose, che minacciano anche la stazione spaziale cinese e i taikonauti a bordo. Tutte le nazioni hanno la responsabilità di prevenire la creazione intenzionale di detriti spaziali dagli ASAT e di promuovere un ambiente spaziale sicuro e sostenibile. Sono scandalizzato”.

Anche il Dipartimento di Stato americano non ha usato mezzi termini: “Gli eventi del 15 novembre 2021, dimostrano chiaramente che la Russia, nonostante le sue pretese di opporsi all’armamento dello spazio esterno, è disposta a compromettere la sostenibilità a lungo termine dello spazio esterno e mettere in pericolo l’esplorazione e l’uso dello spazio esterno da parte di tutte le nazioni attraverso il suo comportamento sconsiderato e irresponsabile. Gli Stati Uniti lavoreranno con alleati e partner nel tentativo di rispondere a questo atto irresponsabile. Chiediamo a tutte le nazioni spaziali responsabili di unirsi a noi negli sforzi per sviluppare norme di comportamento responsabile e di astenersi dal condurre test distruttivi pericolosi e irresponsabili come quelli condotti dalla Russia”.

Dalla Russia, invece, un gelido silenzio. Nessun commento.

Ma è innegabile. L’incidente giunge in un momento di escalation di tensione tra Mosca, Washington ed Europa dopo che il governo di Kiev ha dichiarato di aver inviato truppe russe al confine con l’Ucraina, dove sarebbero stati schierati circa 90mila militari. Spirano venti da guerra fredda.

(Credit immagine: Nasa)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Recuperato escursionista colto da malore per il caldo

Redazione

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Zingaro, intervento per recuperare un escursionista colto da malore per il caldo

Squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano in azione stamattina nella Riserva Naturale
Orientata dello Zingaro (Trapani) per soccorrere un escursionista colto da malore probabilmente a
causa delle condizioni climatiche proibitive che hanno fatto registrare una temperatura di oltre 40 gradi
con l'80 per cento di umidità. L'uomo, un ventottenne marchigiano, stava percorrendo con un gruppo di
amici il sentiero costiero da Scopello quando, nei pressi del Museo della manna, in un tratto in salita
molto esposto, ha accusato un malore ed ha perso i sensi. I suoi compagni lo hanno sistemato sotto
un telo per fargli ombra e lo hanno fatto bere ma, viste le condizioni che non gli consentivano di
muoversi, hanno lanciato l'allarme al Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi
di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che ha inviato due
squadre. Giunti sul posto, i tecnici del SASS hanno stabilizzato il giovane, lo hanno caricato sulla
barella e trasportato per circa due chilometri, in parte a spalle e in parte aiutandosi con una speciale
ruota, fino all'ingresso sud della riserva, dove ad attenderlo c'era un'ambulanza del 118 che lo ha
trasferito all'ospedale di Alcamo.
In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in
grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per
allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112,
specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio.
L'operatore del #NUE112, applicando la specifica “procedura operativa ambienti montani ed
impervi”, trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad
allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

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Disagi voli – Welcome to Pantelleria sostiene Sindaco D’Ancona e Assessore Tremarco: tavolo tecnico per atterraggio strumentale

Redazione

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La Rete d’Imprese “Welcome to Pantelleria” sostiene l’amministrazione Comunale nella richiesta del Sindaco Fabrizio D’Ancona e dell’Assessore Federico Tremarco, di istituire con urgenza un tavolo tecnico per l’installazione del sistema di atterraggio strumentale all’Aeroporto di Pantelleria

Da due anni, Welcome to Pantelleria sta facendo significativi sforzi economici per sostenere il turismo sull’isola, attraverso investimenti diretti nell’acquisto di posti volo ed attivandosi in altre iniziative di promozione per incrementare i collegamenti aerei e sostiene con forza la richiesta già avanzata dall’amministrazione Comunale di Pantelleria di istituire urgentemente un tavolo tecnico per avviare il progetto di installazione di un sistema di atterraggio strumentale presso l’Aeroporto di Pantelleria.

Nel 2025, grazie agli investimenti dei privati in sinergia con gli Enti Pubblici Comune di Pantelleria, Parco Nazionale e Fondazione Isola di Pantelleria, sono stati aggiunti numerosi posti volo nella programmazione dei voli per Pantelleria, contribuendo in modo significativo all’aumento dell’offerta di collegamenti aerei. Tuttavia, nonostante questi importanti progressi, eventi come quelli accaduti il 28 e 29 giugno 2025 – quando i voli non sono riusciti ad atterrare a causa della foschia – hanno messo in evidenza l’impossibilità per i privati di risolvere da soli un problema strutturale che riguarda la sicurezza e l’affidabilità dell’infrastruttura aeroportuale.

Questi disagi non solo hanno creato difficoltà logistiche per i turisti in arrivo e partenza, ma hanno anche avuto un impatto diretto sull’immagine dell’isola, causando una promozione negativa di Pantelleria. La fiducia dei turisti e degli investitori privati rischia di essere compromessa se non si affrontano con urgenza i problemi infrastrutturali.

La Rete d’Imprese Welcome to Pantelleria ritiene che la soluzione al problema del mancato atterraggio per foschia debba essere un impegno condiviso. Mentre i privati hanno fatto grandi sforzi per migliorare l’offerta di collegamenti aerei, le istituzioni pubbliche devono supportare queste iniziative con interventi strutturali, come l’installazione di un sistema di atterraggio strumentale, che garantirebbe la sicurezza e la continuità dei voli, anche in condizioni meteo avverse, non solo durante la stagione estiva ma anche e soprattutto durante la stagione invernale quanto questi eventi producono grandi disagi anche ai residenti dell’isola che trovano nei voli aerei il primario mezzo di spostamento.

Il supporto pubblico è quindi fondamentale per risolvere un problema che si ripete da troppo tempo. L’installazione del sistema di atterraggio strumentale rappresenta una risposta concreta e duratura, che darebbe finalmente una soluzione a un annoso problema.

Chiediamo pertanto con urgenza l’istituzione di un tavolo tecnico, che coinvolga la Regione Sicilia, il Comune di Pantelleria, ENAC e la società di gestione aeroportuale, per avviare il progetto di fattibilità per installazione del sistema di atterraggio strumentale e risolvere definitivamente il problema delle interruzioni dei voli dovute alla foschia.

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Pantelleria – Polo Universitario eCampus all’UNIPANT parte con formazione iniziale docenti e Corsi INDIRE

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Agevolazioni per Forze Armate, Forze dell’Ordine e personale sanitario dell’isola

A breve sarà attiva anche la convenzione con la Pearson PLC per poter fare a Pantelleria anche esami certificati di lingua per i più piccoli

C’è molta attesa per la presentazione del Polo di Studio eCampus presso l’UNIPANT, che con questa importante convenzione offrirà agli isolani e non, sia la formazione certificata, oltre all’educazione informale che è la vocazione primaria.

Venerdì 4 luglio alle ore 19.00 presso la sede UNIPANT di Via San Nicola, 42a, oltre alla classica offerta formativa eCampus, sarà riservata particolare attenzione ai Percorsi di Formazione Iniziale dei Docenti (art. 13 del DPCM 4-08-23), il cui nuovo bando è stato pubblicato proprio ieri, e agli accreditamenti INDIRE che, a breve, vedranno uscire un bando apposito.

Si tratta di corsi che ci sono stati chiesti con insistenza da numerosi docenti dell’isola e che sono stati il vero e proprio motore della decisione di firmare una convenzione con eCampus e portare questa possibilità sull’isola.

L’intento è quello di cercare di offrire offerte formative e professionali qui, senza la necessità di dover lasciare Pantelleria e sappiamo che spesso questi trasferimenti si traducono in un abbandono definitivo dell’isola. L’Unipant con questo passo si propone di fare la sua parte per arginare questo fenomeno.

Abbiamo pensato anche alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, GdF, Polizia Municipale, Guardia Forestale) e alle Forze Armate (EI, MM, AM) presenti in numero importante sull’isola. A queste sono riservate importanti convenzioni e agevolazioni, così come dei tutor dedicati e appelli d’esame aggiuntivi.

eCampus è particolarmente attiva nell’offerta di master e corsi di perfezionamento specifici per professionisti della sanità, tra cui medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici di laboratorio, etc. Per cui anche il personale dell’azienda ospedaliera di Pantelleria è interessato, con il vantaggio dell’esonero degli ECM grazie alla partecipazione a un master o ai corsi di perfezionamento.

Infine, l’UNIPANT sta concludendo in questi giorni anche la convenzione con la prestigiosa Pearson PLC, la multinazionale britannica leader nel settore dell’istruzione, con sede a Londra. Questa convenzione darà accesso non solo a contenuti didattici a costi ridotti, ma soprattutto alla possibilità di effettuare sull’isola esami certificati di lingua anche per i più piccoli.

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