Segui i nostri social

Gastronomia

Il parmigiano reggiano come si fa, si sceglie e si conserva

Direttore

Pubblicato

-

Da secoli è il Re dei formaggi ed è l’ambasciatore dell’arte casearia italiana, imitato, malamente, in tutto il mondo. E’ l’alta qualità del latte e le semplici ma precise tecniche di trasformazione, in cui ogni minimo dettaglio assume una importanza fondamentale, che fanno la grandezza di questo formaggio. La prima fase della lavorazione consiste nel versare il latte, munto la sera, in speciali larghe vasche profonde solo qualche centimetro dove resterà tutta la notte in modo che la parte grassa, la panna,affiori naturalmente.

La mattina dopo il latte viene scremato e unito a quello munto il mattino formando una miscela di 12 quintali (il necessario per produrre 2 forme) che viene scaldata a 33° in una caldaia di rame aggiungendo i fermenti lattici ottenuti dal siero della lavorazione precedente.

A questo punto si aggiunge il caglio di vitello e dopo 15 minuti inizia la coagulazione che terminerà quando il casaro spegnerà il fuoco e frantumerà la massa coagulata con un apposito bastone a lamelle d’acciaio fino a farla diventare granulosa .

Cotta di nuovo fino a 54°, la massa viene estratta dalla caldaia con 2 teli di juta , viene sistemata in stampi di legno per un giorno, poi di ferro per altri 2/3 per farla asciugare bene. Si passa poi alla salatura ,tramite immersione in una salamoia satura, ed infine alla maturazione ,in speciali ambienti ,che va dai 12 ai 36 mesi .

Ora per essere sicuri di acquistare veramente il prodotto derivato dalla lavorazione descritta si deve controllare:

1 che sulla crosta ci sia impresso a fuoco la caratteristica losanga e la scritta puntiforme del consorzio di tutela,

2 il colore deve essere paglierino dorato ma tendente al chiaro e non biancastro o giallo brillante,

3 la rottura deve avvenire a scaglie con granulosità uniforme e fine,

4 la crosta deve essere liscia e luminosa come “un’abbronzatura con qualche arrossamento”,

5 non ci devono essere macchie verdastre o scure sintomo di cattiva conservazione.

Un buon Parmigiano Reggiano all’olfatto e al sapore deve essere armonico ed equilibrato tra fragranza e delicatezza, saporito ma non piccante, amaro o salato. Da tenere presente che quello adatto sia da tavola che da grattugia deve avere una stagionatura che va da 2 a 2 anni e mezzo, quello più fresco, che è il più usato e anche meno costoso, si riconosce dal colore molto più chiaro e dalla consistenza un po’ pastosa ed è da tavola anche perchè è difficile da grattugiare.

Ma il top è lo stravecchio che prevede una stagionatura oltre i 3 anni che conferisce al formaggio uno straordinario sapore. Visto che il profumo e la fragranza sono il maggior pregio di questo “Re”, sarebbe opportuno non conservarlo a lungo in frigorifero, che è il più grande nemico degli aromi e di tutti i formaggi, ma comperarne in piccole quantità in modo da consumarlo in fretta.

Se si dovesse fare una scorta allora si dovrebbe sigillare avvolgendolo in fogli di pellicola trasparente o alluminio sistemandolo nella parte meno fredda del frigo, avendo l’accortezza di aprirlo ogni due o tre giorni per farlo “respirare”.

Se si dovesse conservare per 2 o 3 mesi si può optare per la surgelazione, anche se è un metodo poco ortodosso perchè una volta scongelato perde la consistenza pur conservando una certa fragranza ed è adatto soprattutto per ripieni o sformati non certamente da grattugiare sulla pasta.

Daniele Ciani

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gastronomia

Sicilia, fuga di cervelli e di cannoli. A 58 anni fugge in continente e diventa pasticcera

Direttore

Pubblicato

il

La Sicilia ha tra le tante problematiche quella della fuga di cervelli, ovvero menti impegnate e preparate che, per trovare impiego, lasciano la terra natia per raggiungere il continente e sbocchi lavorativi.
La storia che andiamo a raccontare, oggi, non è di un qualche scienziato ricercatore di chissà quale prodigio, ma semplicemente della buona pasticceria siciliana, in fuga per appagar palati raffinati, sempre al continente.

Deliziosamente è la stessa protagonista a postare sui social la propria nuova vita, attraverso l’immagine di un gustosissimo cannolo.

“Scrivo con tutto il mio orgoglio siciliano.

Da 15 mesi non vivo più in Sicilia per motivi di lavoro.
Anziché vivere di reddito di cittadinanza, a quasi 58 anni ho preferito trasferirmi a Firenze, lasciando tutti i miei affetti più cari, per gestire una pasticceria, bar, punto pranzo.

Un lavoro non semplice e completamente nuovo per me, ma che con tanta caparbietà ho imparato. Ovviamente, tra tutte le degustazioni dolciarie, non manca il cannolo 100% siciliano.

Molti clienti erano diffidenti a degustarlo, perché qui in molte pasticcerie è ripieno o con la ricotta di pecora locale o con quella vaccina o con quella di bufala.

Perciò, con tutto il mio orgoglio siciliano ho cominciato a spiegare che sia la cialda che la ricotta arriva dalla Sicilia, annientando, con successo, la diffidenza sul prodotto.” – Maria Grazia La Valle

Se passate dalla Toscana, fate un salto a trovare la nostra protagonista che vi accoglierà con i suoi prodotti garantiti.

Leggi la notizia

Gastronomia

Modica, Le notti del Panettone: dalla ricetta tradizionale meneghina a quella del Manzapanettum

Marilu Giacalone

Pubblicato

il

 Show televisivo, sabato 17 dicembre, a partire dalla ore 16,30

L’evento si celebra a Modica,  Piazza Ag Distribuzione, nei locali dell’ex hub vaccinale, su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto e della scuola professionale dei mestieri  Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei).

Il premio alla carriera a Enzo Di Pasquale della storica pasticceria ragusana, celebrata da Leonardo Sciascia, l’esibizione del mezzosoprano Salvina Maesano, con il celebre brano “Astro del ciel”, il collegamento in diretta con Yolanda Peris , direttore della rivista “Magellan”, che scopre durante un viaggio in Sicilia la bontà del panettone e se ne innamora, l’abbinamento del panettone con il vino marsala, delle Cantine Florio, con la testimonianza di Ignazio Florio Pipitone , per  immergersi nella storia di una delle famiglie più importanti della Sicilia. Ma ancora, intrattenimento e tanta farina…

A fare da cornice, i bambini dell’associazione Cinquevolley  che realizzeranno in diretta il panettone.

Ci sarà spazio per momenti di show cooking, a cura degli chef Claudio Ruta, Luca Giannone e Giovanni Dragonetti.

La preparazione dei panettoni sarà a cura cura del pastry chef, Antonio Pitino, mentre Giovanni Galesi ci condurrà alla scoperta delle farine e dei grani antichi.

Questi sono solo alcuni contenuti della diretta social che sarà messa in onda sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,30. Sarà possibile seguire l’evento sulle pagine facebook dei partner: Ag Distribuzione, Euroform, Ragusanews, Associazione Cinque Volley, Orango, Birra del Borgo, Molino Dalla Giovanna, Senna, Brenta, Agrimontana.

Domenica 18 dicembre, sugli stessi canali social, a partire dalle ore 18,00, sarà possibile vedere la sintesi dell’intera manifestazione.

Leggi la notizia

Cultura

Modica (RG), “Le notti del Panettone” il 17 e 18 dicembre. Evento anche sui canali social

Redazione

Pubblicato

il

I bambini celebrano il “Manzapanettum”,  una ricetta comparsa fin dal 1400 nelle botteghe siciliane.

Le Notti del Panettone è un evento che valorizza il re delle feste Natalizie.

Sabato 17 e domenica 18 dicembre, Piazza Ag Distribuzione/Beneventano, nei locali dell’ex hub vaccinale , su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto  e della scuola di orientamento e formazione Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei), saranno i bambini i veri protagonisti della kermesse.

Un evento che andrà in onda sui canali social

Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,00 e fino  alle 18,30 e domenica 18 dicembre a partire dalle ore 16,30, sarà possibile seguire l’evento direttamente dalle pagine facebook dei media: Ragusanews, Cronache di Gusto, Orango  e degli sponsor tecnici, Farine Molino della Giovanna, Senna (Bakery e food), Brenta , Agrimontana e Birra del Borgo.

Protagonisti della serata i bambini dell’associazione CinqueVolley.
Direttore artistico della manifestazione, la food blogger Barbara Conti.

Una grande festa dove i bambini si esibiranno nella realizzazione della ricetta del tipico dolce di Natale.
Non mancherà la versione del “Manzapanettum al cioccolato di Modica Igp” , la vera novità dell’appuntamento.

Prevista la partecipazione del maestro pasticciere Antonio Pitino, degli chef Claudio Ruta, Giovanni Galesi e Luca Giannone. 

Accanto ai dolci tipici locali e tradizionali, il panettone resta sempre il dolce più amato.
La sua ricetta è la più cercata su internet dagli amanti dei lievitati e dalle casalinghe amanti dei dolci fai da te.

Farcito, semplice, artigianale o del supermercato, resta sempre  il dolce più “gettonato” delle Feste.
Durante questa due giorni,  ci sarà spazio anche per momenti di show cooking legati al Re delle feste con  tante altre sorprese.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza