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Cronaca

Vita (TP), confiscati 12 milioni di euro a imprenditore. L’operazione della DIA

Redazione

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LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

CONFISCA OLTRE 12 MILIONI DI EURO AD IMPRENDITORE NEL

TRAPANESE

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di confisca di beni, emesso del
Tribunale di Trapani, procedimento di prevenzione che scaturisce dalla proposta avanzata dal
Direttore della D.I.A, nei confronti di un imprenditore di Vita (TP), attivo nel settore delle
costruzioni e della produzione e commercializzazione di calcestruzzo.
Nei confronti del proposto è stata disposta anche la Misura di Prevenzione Personale della
Sorveglianza Speciale di PS, per la durata di 3 anni e 6 mesi.
Secondo la ricostruzione eseguita dal Tribunale procedente, sulla base di indagini di polizia
giudiziaria eseguita dalla Direzione Investigativa Antimafia, la pericolosità sociale del proposto
emergerebbe dal legame di quest’ultimo con il capo della famiglia mafiosa di quel territorio, dal
quale risulterebbe che l’imprenditore abbia ottenuto sia le risorse finanziarie per avviare ed
alimentare le proprie aziende che la “copertura” mafiosa per espandersi sul mercato,
imponendosi nei lucrosi affari legati alla realizzazione delle grandi opere pubbliche a danno delle
imprese concorrenti, alterando il corretto funzionamento del libero mercato e violando le regole
della leale concorrenza.
Nel provvedimento di confisca eseguito viene descritta, finanche, la partecipazione del proposto
in prima persona a numerosi episodi estorsivi (cd. “messe a posto”), in danno di imprenditori
avversari.
La confisca ha interessato 4 società, di cui tre operanti nel settore edile ed una che gestisce
l’intera area parcheggio e servizi nella località turistica del Parco Archeologico di Segesta, 16
rapporti bancari, 132 beni immobili e terreni nonché 24 automezzi per un valore complessivo
stimato di oltre 12 milioni di euro.
L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione
dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti
delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto
economico nazionale.

Politica

Anche da Palermo l’ex sindaco di Roma Alemanno lancia “Manifesto Orvieto 23” nuovo soggetto politico trasversale

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ANCHE DA PALERMO L’EX SINDACO DI ROMA, GIANNI ALEMANNO, LANCIA IL “MANIFESTO ORVIETO 23”, PER UN NUOVO SOGGETTO POLITICO TRASVERSALE

L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, già ministro e promotore del comitato “Fermare la guerra”, al quale hanno aderito diversi esponenti della destra, intellettuali di area ma anche rappresentanti dei “mondi del dissenso” e delle associazioni, incontrerà i GIORNALISTI, venerdì 29 settembre, alle 12.00, presso l’hotel Astoria Palace di Palermo, in via Montepellegrino 62.

Tema della conferenza stampa: “La costruzione di un percorso politico che interpreti il cambiamento, in alternativa alle attuali politiche messe in campo dal governo Meloni. Un progetto politico per un partito trasversale, che colga il disagio di quella parte del paese, da sempre attento alle minoranze e alle questioni sociali”. Nel corso dell’incontro, inoltre, si parlerà anche di una possibile partecipazione ai futuri appuntamenti elettorali.

L’esponente storico della destra sociale, nel mese di luglio, aveva lanciato da Orvieto il “Forum dell’indipendenza italiana” al quale hanno aderito ben 38 sigle della destra sociale, spiegando il senso dell’iniziativa: “una base su cui aggregare, specchio delle nostre rivendicazioni, rispetto alla politica ufficiale con la quale cercheremo fino alla fine un confronto costruttivo. Ma non ci fermeremo se non troveremo risposte adeguate e concrete”. Nel corso dell’iniziativa di luglio è stato presentato un sondaggio, commissionato dall’Istituto di sondaggi di Antonino Noto, nel quale si evidenzia come un 10 per cento di elettori, sarebbero disposti a votare un eventuale partito del dissenso guidato da Gianni Alemanno.

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Sanità

Pantelleria, nuovi problemi per i pazienti del Centro Dialisi

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Alcuni pazienti del Centro Dialisi presso dell’Ospedale Nagar di Pantelleria ci hanno contattato per rappresentarci nuovi problemi legati ad una presenza non fissa e continuativa dello specialista nefrologo.

Fino a qualche tempo fa era stato assunto un medico molto giovane ma molto in gamba, pronto alle emergenze e ora rimpianto perchè trasferito ad Agrigento.

Cosa è successo

Il professionista è stato sostituito da altro medico che, sembrerebbe, faccia l’ultima terapia dal lunedì al sabato, lasciando scoperta l’isola della sua presenza per la domenica, per tornare sull’isola il lunedì mattina, meteo permettendo.

Messa così sembrerebbe niente, ma, considerando che il dottore resta a Pantelleria fino alle 18,30 e torna il lunedì mattina alle ore 8,30, i pazienti, in caso di emergenza in quelle ore di vacatio come possono risolvere i molteplici problemi che si presentano spesso? Anche solo l’idea che il medico non sia presente, rende i dializzati agitati.
Ricapitolando, i dializzati sanno di non avere il professionista dalle ore 18,30 del sabato alle ore 8,30 del lunedì dopo, se viene l’aereo.

Prima di questo, i medici arrivavano il lunedì e se ne andavano il lunedì, intercambiandosi tra di loro, senza lasciare scoperto il Centro Dialisi e assicurando la presenza in emergenza.

I pazienti contrariati

I pazienti sono contrariati da questa situazione che li lascia nell’incertezza sulla loro già precaria salute: “Chi interviene se capita un problema di sabato sera o domenica? E di inconvenienti noi ne abbiamo molto di frequente”, ci dice il testimone di questa problematica che poi continua “A Pantelleria non ci sono solo i trapiantati di reni, ma anche i malati cronici che non sono pochi!”

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Ambiente

Pantelleria, nuovo ordigno bellico a Cala Levante. L’ordinanza di interdizione

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L’Ufficio Marittimo di Pantelleria ha dato comunicazione che ieri, 25 settembre, è stato rinvenuto un ordigno bellico, di cui si fa necessario la rimozione.

la segnalazione pervenuta in data 25.09.2023 da parte di privato cittadino inerente il
rinvenimento in mare di un presunto ordigno bellico nello specchio acqueo antistante
località Cala Levante del Comune di Pantelleria (TP), più precisamente sul punto di
coordinate geografiche lat. 36°47.844’ N – long. 012°03.012’ E (DATUM WGS84).

Pertanto

O R D I N A
Articolo 1
(Interdizione dell’area)
sino ad avvenuta eliminazione della situazione di pericolo, nella zona di mare avente un raggio di 50
metri dal punto di rinvenimento lat. 36°47.844’ N – long. 012°03.012’ E (DATUM WGS84) è vietato:
▪ navigare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale;
▪ praticare la balneazione;
▪ effettuare attività di immersione con qualunque tecnica;
▪ svolgere attività di pesca di qualunque natura

Il documento integrale della Guardia Costiera, a firma del suo comandante Vincenzo De Falco.

M_CCPP.CPPAN.CPPAN_REG_ORDINANZE(R).0000021.26-09-2023

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