Cronaca
Trieste chiama, Pantelleria risponde

Ieri pomeriggio in piazza Cavour un presidio pacifico organizzato da liberi cittadini
Anche Pantelleria risponde all’appello dei manifestanti di Trieste: organizzare in tutte le piazze d’Italia presidi pacifici per esprimere contrarietà nei confronti dell’obbligo di Green Pass per i lavoratori. Per esprimere contrarietà verso la divisione sociale creata dall’introduzione di questo strumento antidemocratico.
Lo fa Pantelleria come lo fa il resto della Sicilia e dell’Italia, dove ieri sono state organizzate centinaia di manifestazioni pacifiche.
Alle ore 17 un gruppo di liberi cittadini, scevri da etichette politiche e sindacali, si è quindi riunito in Piazza Cavour facendo sentire la forte vicinanza anche di questa piccola isola del Mediterraneo, lontana solo fisicamente da Trieste, ai lavoratori portuali del capoluogo giuliano.
Durante la manifestazione si sono alternati cori e slogan, da “Trieste chiama, Pantelleria risponde” a “La gente come noi non molla mai”, ripetutamente recitati come un mantra. Un sostegno emotivo, un modo per veicolare il proprio pensiero, pieno di energia e positività, verso chi lotta e soffre le repressioni del potere. Slogan destinati a divenire virali come l’intonazione dell’“Om” (Aum) nelle sue molteplici declinazioni. Destinati a veicolare vibrazioni positive verso se stessi e il mondo che ci circonda. Mantra intonati da migliaia di persone in queste ultime settimane.
Ed è solo la prima che i cittadini panteschi hanno organizzato. In programma ce ne sono altre. E si andrà avanti a oltranza, fino a quando le ragioni dei lavoratori non verranno accolte dal Governo. Fino a quando quest’ultimo non abolirà l’obbligo di Green Pass. Fino a quando non verranno rispettati i diritti costituzionali dei lavoratori italiani.
L’origine della protesta.
I portuali triestini protestano dal 15 ottobre contro l’introduzione dell’obbligo della certificazione verde per tutti i lavoratori, pubblici e privati, introdotto con il DPCM del 12 ottobre 2021. Ma non solo. Lottano perché vengano rispettati i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, troppe volte calpestati in questi ultimi 20 mesi di pandemia. Primo tra tutti l’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Ma anche l’Articolo 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Sulla base di questo ultimo decreto (n. 246 del 14-10-2021 in Gazzetta Ufficiale) ogni lavoratore (pubblico, autonomo, libero professionista in possesso di partita IVA) non può più accedere al posto di lavoro se non è in possesso del certificato verde. Questo si ottiene o dimostrando di essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi o vaccinandosi o facendo un tampone ogni 48 ore al prezzo (ancora non calmierato) di 15 euro l’uno (10 euro se si acquistano pacchetti da 10 tamponi).
Secondo i dati della Fondazione Gimbe (organo indipendente che si occupa di analizzare i dati legati alla pandemia) sebbene l’introduzione dell’obbligo di Green Pass abbia inizialmente (prima del 15 ottobre) fatto salire il numero delle vaccinazioni giornaliere (che hanno sfiorato le 179mila dosi al giorno, 407mila in una settimana, con un incremento del 4,7%), sarebbero ancora 3,8 milioni i lavoratori che non si piegano a questa imposizione. Uno “zoccolo duro” di popolo assolutamente non intenzionato a vaccinarsi. E che si sottopone a tampone 3 volte a settimana.
I dati dal 13 al 19 ottobre parlano di oltre 175mila tamponi al giorno. Un totale di 2,1milioni di test antigenici rapidi. Un aumento del 78,5% rispetto alla settimana precedente.
L’obbligo di Green Pass comporta non solo la necessità di esibire tale certificato per lavorare, ma anche l’obbligo, per i datori di lavoro, di fare le verifiche. Se il controllo non viene eseguito scattano le sanzioni, per lavoratori e datori di lavoro. Questi ultimi rischiano una multa tra 400 e 1000 euro, mentre i lavoratori sanzioni più severe, con multe da 600 a 1500 euro.
In più, i lavoratori senza certificato verde sono considerati “assenti ingiustificati” e non percepiscono retribuzione fino alla presentazione del documento. E sarà così fino al 31 dicembre 2021.
I temi sui quali Stefano Puzzer, leader del neo-movimento no Green pass di Trieste, si è confrontato ieri con il Patuanelli sono due. L’abolizione del Green Pass per lavorare e l’abolizione dell’obbligo vaccinale. Il movimento si batte, quindi, per tutte le categorie di lavoratori italiani. Ad oggi, infatti, l’obbligo vaccinale esiste solo per il personale sanitario.
Puzzer chiede, inoltre, che non accada più quello che è successo la scorsa settimana al porto di Trieste. In quella occasione la polizia aveva disperso il corteo con la forza, utilizzando idranti e lacrimogeni. Le persone devono avere il diritto di protestare pacificamente e le proteste vanno rispettate.
Giuliana Raffaelli
Cronaca
Disservizi voli Pantelleria – Ministero Trasporti chiede alla DAT “relazione di quanto accaduto”

Il MIT, considerata la gravità di
quanto accaduto, ha chiesto alla compagnia danese, titolare dei
servizi di continuità territoriale aerea da e per Pantelleria,
una puntuale relazione sulle cause di quanto accaduto
L’argomento è ancora molto caldo e difficilmente potrà essere dimenticato sia per i residenti, gli operatori turistici, sia per quanti ancora debbano prenotare e magari pensavano s Pantelleria per le proprie vacanze.
Sebbene la nuvola non si possa prevedere, nè allontanare dalla pista, resta una onta sull’isola, sul turismo.
E’ di questi minuti la nota del MIT, relativa ai gravi disservizi e disagi subiti dalla moltetudine di viaggiatori da e per Pantelleria.
Ecco cosa dice il MIT
“Alla luce dei disagi e dei disservizi
patiti dai passeggeri diretti a Pantelleria nello scorso fine
settimana, la Direzione generale per il trasporto aereo del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, su indicazione
dello stesso Ministro Matteo Salvini, ha inviato una lettera a
Danish Air Transport (DAT). Il MIT, considerata la gravità di
quanto accaduto, ha chiesto alla compagnia danese, titolare dei
servizi di continuità territoriale aerea da e per Pantelleria,
una puntuale relazione sulle cause di quanto accaduto e sulle
misure atte ad evitare per il futuro il ripetersi di situazioni
analoghe, a maggior ragione perché in avvio della stagione
estiva”. Lo fa sapere il Mit.
Economia
Isole Minori – Strutture ricettive: Decreto Classificazione e Bando Turismo, vincoli e opportunità

Federalberghi Isole Minori Sicilia, in collaborazione con Federalberghi Isole Eolie, fa il punto su due strumenti che rappresentano opportunità e vincoli per il comparto turistico-ricettivo, nell’ambito di un incontro rivolto agli operatori del comparto turistico, che si terrà giovedì 4 luglio alle ore 16:30 presso l’Hotel Aktea di Lipari.
L’iniziativa si inserisce nel contesto dei recenti aggiornamenti normativi e finanziari resi noti lo scorso 25 giugno da parte dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, con la pubblicazione di due importanti provvedimenti: il nuovo Avviso pubblico a favore delle imprese turistiche nell’ambito della Programmazione FSC 2021–2027 e il Decreto Assessoriale n. 2104/2025, che ridefinisce criteri e requisiti per la classificazione delle strutture ricettive, in attuazione della Legge Regionale n. 6/2025.
Durante l’incontro saranno approfonditi i principali contenuti delle nuove disposizioni, con un focus dedicato alle opportunità di finanziamento e agli obblighi di adeguamento che interesseranno sia il comparto alberghiero che quello extra-alberghiero.
In particolare, l’Avviso pubblico rappresenta un’opportunità di rilievo per le imprese del settore turistico, prevedendo agevolazioni fino all’80% della spesa ammissibile, con contributi che vanno da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 3.500.000 euro. Le domande di partecipazione potranno essere presentate tra il 15 luglio e il 15 ottobre 2025. Tra gli interventi finanziabili rientrano: l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di strutture esistenti, la riconversione di immobili in strutture ricettive e il completamento o recupero di immobili in fase di costruzione non ultimati.
Ampio spazio sarà dedicato anche all’analisi del nuovo Decreto Assessoriale sulla Classificazione, che – pur configurandosi come un passo importante verso il riordino del comparto – presenta ancora alcuni dubbi interpretativi e criticità, in particolare per quanto riguarda i requisiti dimensionali dei monolocali all’interno delle Residenze Turistico Alberghiere. Il provvedimento introduce un generale innalzamento dei requisiti minimi obbligatori per tutte le tipologie ricettive, pur consentendo alle strutture già classificate di mantenere il volume originario delle camere.
Interverranno all’incontro il Nino Messana, esperto in finanza agevolata, e Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole di Sicilia, che curerà un approfondimento tecnico sul nuovo Decreto Assessoriale.
’iniziativa si configura come un momento di aggiornamento e confronto particolarmente rilevante per tutti gli operatori del settore, in una fase cruciale per la riqualificazione e la competitività dell’offerta turistica delle isole minori siciliane.
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