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Cronaca

Trapani, non si ferma all’alt dei Carabinieri: denunciato pregiudicato 27enne

Matteo Ferrandes

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trapani e della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Sicilia hanno denunciato, per resistenza a Pubblico Ufficiale, un pregiudicato trapanese classe ’96. L’uomo, alla guida della propria autovettura, non si sarebbe fermato all’alt imposto dai militari, impegnati ad eseguire un posto di blocco nei pressi della via Palmerio Abate.

Il 27enne aveva notato i Carabinieri e aveva invertito la marcia per darsi a precipitosa fuga ad elevata velocità, mettendo in pericolo sé stesso e gli altri utenti della strada. La prontezza operativa dei militari dell’Arma consentiva di intervenire tempestivamente e l’auto veniva immediatamente raggiunta e bloccata. A quel punto, il guidatore abbandonava il veicolo e cercava di continuare la sua fuga a piedi, assieme al passeggero (il figlio di pochi anni).

Ma il tentativo non aveva buon esito in quanto i Carabinieri riuscivano a raggiungerlo nuovamente. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo a seguito di perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di una sigaretta artigianale contenente stupefacente, posta sotto sequestro.

Cronaca

[Sicilia] Federfarma Palermo-Gli stupri di gruppo partono dal revenge porn

Matteo Ferrandes

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Gli stupri di gruppo possono partire dal “revenge porn”, mondo nel quale
purtroppo
la violenza è percepita non come un fatto grave, ma come una “dinamica”.
E’ quanto emerge da nove mesi di campagna nelle farmacie di Palermo.
Sempre più vittime richiedono aiuto, ma tante altre non denunciano.
Tobia e Butera: “Temiamo un’escalation, vanno spiegati i danni di foto e
video”

Palermo, 23 agosto 2023 – In forte aumento la caccia sui social a foto e
video a sfondo sessuale postati da vittime inconsapevoli attratte
nell’inganno da lusinghe o offerte di denaro. Federfarma Palermo e
Associazione Mete onlus, che da nove mesi organizzano nelle farmacie di
Palermo e provincia una campagna di sensibilizzazione sul “sexting e
revenge porn”, lanciano l’allarme: in vari casi è anche emerso che le
vittime, già da tempo risucchiate nel vortice dell’umiliazione del
“sexting e revenge porn”, abbiano anche subito uno stupro di gruppo come
epilogo finale della tortura.
Carnefici che colpiscono con la premeditazione di realizzare foto e
video dello stupro, da diffondere e vendere in rete in quanto le
immagini umiliano più della stessa violenza; autori del reato che,
agendo in gruppo, si deresponsabilizzano e sostengono a vicenda.
Il tutto va in scena sul web, di fronte ad un pubblico di dimensione
planetaria, privo di valori e che fa il tifo o scommette come se si
fosse in un videogame.
E’ la dura analisi di Federfarma Palermo e Associazione Mete onlus:
“Sempre più vittime di sexting e revenge porn, anche adulte, o i loro
genitori, chiedono aiuto alle nostre farmacie che aderiscono alla
campagna”, riferisce Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente
provinciale di Federfarma, che, in occasione di una sessione del
Castelbuono Jazz Festival dedicata al Welfare oncologico, ha ricevuto
dall’assessora regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, una targa
dell’Associazione Mete. “Questo riconoscimento – spiega Tobia – va a
tutte le farmacie di Palermo e provincia per l’impegno contro questo
fenomeno sempre più diffuso.
“Le persone accolte in farmacia – dice ancora Tobia – vengono assistite
dall’Associazione Mete, dalla polizia postale e dagli psicologi per
aiutarle a uscire dall’incubo della persecuzione, del ricatto sessuale,
dell’umiliazione e dello screditamento della persona in rete”.
“Tutto nasce – prosegue l’analisi di Tobia – da una cultura abbrutita,
frutto dell’era della massima condivisione sui social, che inculca nei
giovani, e non solo, la convinzione che sia giusto svalutare il proprio
corpo e la propria personalità, sacrificandoli alla moda di condividere,
di esserci, come pegno da pagare per fare parte del branco. Branco che
poi diventa aguzzino”.
“Dalle centinaia di storie che ci hanno raccontato – aggiunge Giorgia
Butera, presidente dell’Associazione Mete onlus – abbiamo percepito
l’aspetto più grave: le vittime quasi sempre non sono consapevoli di
esserlo. Sono convinte che inviare propri foto e video a sfondo sessuale
sia ‘fico’, che questa sia diventata una realtà ‘normalizzata’ di cui è
giusto e bene fare parte altrimenti si è fuori da tutto. Prima il gruppo
ti convince di essere importante, poi ti sfrutta chiedendo soldi per non
postare le immagini, quindi – rivela Giorgia Butera – può anche scattare
la violenza di gruppo. Che, drammaticamente, per la maggior parte dei
giovani non è percepita come un evento gravissimo, ma come una
‘dinamica’ da mettere in conto. Ed è per questo motivo, più che per la
paura o la vergogna, che molte ragazze non denunciano”.
“Si deve intervenire urgentemente – concludono Tobia e Butera – perché
temiamo un’escalation di questi fenomeni, destinati a diffondersi
proprio perché non incontrano particolare resistenza da parte di chi
viene adescato. Occorre informare e convincere che il punto di partenza
per salvarsi è avere la forza di dire ‘no’ alle prime richieste di foto
e video. E che non è con foto sessuali che si è più belle e più
gratificate dal prossimo. Noi organizziamo tanti incontri nelle scuole,
nei quali sempre più giovani raccontano le loro esperienze. Nelle
farmacie entrano i più adulti, o i genitori che si accorgono che
qualcosa non va nei loro figli. Ma bisogna fare molto di più: dobbiamo
tutti prendere consapevolezza del fatto che l’insidia è dentro ogni
telefono, sui social, e che può capitare in ogni casa perché la rete si
insinua ovunque con le sue tentazioni ‘dark’”.

N.b.: nella foto, in allegato, da sx: Roberta Sparacello, fondatrice di 
“Io barcollo ma non mollo”; Giorgia Butera, presidente Associazione Mete
onlus; l’assessora regionale alla Famiglia, Nuccia Albano; Roberto
Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma.

Videodichiarazioni di Tobia e Butera disponibili sulla chat di WhatsApp.

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Economia

Risarcimenti aerei per 77 milioni di euro al rientro dalle ferie

Redazione

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Settantasette milioni di euro. A tanto ammonta la somma richiedibile da parte dei viaggiatori alle compagnie aeree, per i soli mesi di giugno, luglio e agosto, per via dei pesanti disservizi aerei. Questa è la stima, raccolta dalla claim company, ItaliaRimborso, che, giornalmente, riceve reclami da parte di passeggeri, spesso lasciati da soli in aeroporto per via di un volo cancellato o di un volo in ritardo.

Un trend certamente in crescita nell’ultimo periodo e destinato ad aumentare nella fine di agosto per via dei rientri dalle ferie. Basti pensare che, nel mese di luglio, i disagi aerei sono raddoppiati rispetto al mese di giugno. Ciò è dovuto ad un aumento consistente dei voli operati da parte delle compagnie aeree nel periodo estivo.

Ecco quindi che i disservizi aerei possono essere dietro l’angolo, considerando che agosto e settembre sono tra i mesi preferiti dagli italiani per partire. Il più dei casi, infatti, la responsabilità ricade proprio sulle compagnie aeree ed i passeggeri si possono rifare sul Regolamento Europeo 261/2004, ottenendo una compensazione pecuniaria che va da 250 a 600 euro. Una sorta di risarcimento richiedibile se il volo in ritardo supera le tre ore, o, se il volo viene cancellato con un preavviso inferiore a 14 giorni.

“Giornalmente – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – veniamo costantemente contattati da migliaia di passeggeri che ricevono un disservizio aereo per richiedere la nostra assistenza. Ciò che stiamo analizzando in queste settimane è qualcosa che va fuori dal normale. Le compagnie, infatti, spesso, lasciano il viaggiatore solamente con una mail ed il passeggero, così, non si trova preparato, non conoscendo i propri diritti. I 77 milioni di euro richiedibili di risarcimento per i viaggiatori, per i soli mesi di giugno, luglio e agosto, sono la testimonianza dei pesanti disservizi aerei di questi giorni”.

È bene precisare che, in situazioni di sciopero o come l’incendio che ha causato la chiusura dell’aeroporto di Catania, come accaduto nelle scorse settimane, il passeggero non può richiedere la compensazione pecuniaria, ma, può ottenere il rimborso delle spese sostenute per giungere a destinazione. Tra queste rientrano quelle per il trasporto, le eventuali notti in hotel e pasti.

La voglia di viaggiare è certamente tanta. Ecco quindi che è consigliato partire conoscendo i propri diritti. A tal proposito ItaliaRimborso, che assiste i passeggeri gratuitamente, ha messo a disposizione un servizio di assistenza sette giorni su sette raggiungibile attraverso il sito www.italiarimborso.it.

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Sanità

Ambulanza si ribalta dopo incidente stradale a Roma. Giuliano Ugl: “Tragedia sfiorata, sicurezza sul lavoro sia priorità”

Direttore

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Nelle scorse ore un mezzo del 118 è rimasto coinvolto in un incidente stradale.
“L’intera Federazione – dichiara il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca
Giuliano esprime solidarietà e vicinanza a tutto l’equipaggio coinvolto nella periferia
est della Capitale in un incidente con il ribaltamento dell’ambulanza a causa di un forte
impatto con una Peugeot 2008, per cause ancora in via di accertamento.
Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze con ricovero in codice verde e in
codice giallo per le 7 persone coinvolte tra cui un bimbo di 2 anni e tre operatori
sanitari che si trovavano all’interno dell’autombulanza che non trasportava nessun
paziente. In attesa di sapere gli esiti dei rilievi effettuati – prosegue il sindacalista –
occorre ancora una volta evidenziare quello che abbiamo denunciato più volte: “il
personale del 118 è stremato da turni massacranti soprattutto in questo periodo di
ferie estive. La sicurezza sui posti di lavoro è una battaglia priorità di tutta la nostra
organizzazione. Quanto accaduto, fortunatamente, è solo un'altra tragedia sfiorata”
conclude Giuliano.

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