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Cultura

San Vito Lo Capo, lo chef Benedetto di Lorenzo di Palermo è il Campione italiano di Cous Cous Conad

Marilu Giacalone

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Cous Cous Fest: lo chef Benedetto di Lorenzo di Palermo è il Campione italiano di Cous Cous Conad

Lo chef si aggiudica anche il Premio speciale per la valorizzazione della materia prima

Premio speciale per la sostenibilità al sardo Antonello Pomata

 

Alessandro Di Gregorio dell’istituto Danilo Dolci di Partinico vince il Campionato studentesco

Una menzione della giuria a Julia Nappi della Scuola alberghiera Elis di Roma

 

E’ il palermitano Benedetto Di Lorenzo, che lavora come capo partita al Blu Restaurant e Lounge a Locarno, in Svizzera, il Campione italiano di cous cous Conad. Lo chef è stato premiato nell’ambito del programma del Cous Cous Fest, il festival dell’integrazione culturale in corso fino a domenica 24 a San Vito Lo Capo, da Claudio Alibrandi e da Vittorio Troìa, rispettivamente presidente e direttore generale area Sicilia di Pac2000a Conad. Di Lorenzo, classe 1993, si è imposto sugli sfidanti Antonello Pomata, da Carloforte, sull’isola di San Pietro in Sardegna, la romana Micaela Di Cola e Stefano Zamboni di Rovigo, con una ricetta dal titolo “Rientro in Sicilia”, un cous cous profumato alle spezie, bagnato con un brodo Dashi allo zafferano, bisque di gambero rosso, sashimi di tonno, jam di pomodoro, mayo alle erbe, perle d’olio d’oliva, polvere di cappero, micro-basilico e crumble piccante.

Il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala, ha consegnato allo chef il pentolino d’oro Agnelli, offerto dall’azienda Agnelli, altro partner storico del Cous Cous Fest. La ricetta di Di Lorenzo si è aggiudicata anche il premio speciale Bia Cous Cous, assegnato dalla giuria tecnica, presieduta da Giusi Battaglia, per essere riuscita, più delle altre, a valorizzare la materia prima del cous cous. Il premio è stato consegnato da Angelo Bulgarello, assessore al turismo di San Vito Lo Capo.

E’ andato, invece, ad Antonello Pomata, chef di Carloforte sull’isola di San Pietro in Sardegna dove conduce il ristorante “Da Nicolo” e il “Pomata Bistrot”, il premio speciale UniCredit ItaIia assegnato al piatto che sia riuscito a rispettare la sostenibilità ambientale e economica, consegnato da Jlenia Pasta, Responsabile area retail Trapani di UniCredit Italia.

Proviene dall’Istituto Danilo Dolci di Partinico, guidato dal dirigente scolastico Gioacchino Chimenti, Alessandro Di Gregorio, lo studente vincitore del Next Generation Student Conad, la competizione dedicata alle nuove generazioni di chef rivolta agli alunni degli Istituti alberghieri italiani. Di Gregorio, accompagnato dal professore Ignazio Interrante, si è imposto su Julia Nappi della Scuola alberghiera Elis di Roma, Marilù Cimarolli dell’Istituto professionale Migliorini di Finale Ligure (SV) e Lorenzo Menna dell’Istituto Professionale di Stato Pietro Piazza di Palermo, con un cous cous dolce, il cous…cassata.

A premiare Di Gregorio sul palco Francesco Cicognola, direttore generale di Pac2000a Conad. “Per la preparazione della ricetta – ha detto Di Lorenzo, classe 2007 – ho utilizzato la legge del “tre” vale a dire 3 tecniche diverse, tre colori diversi, tre forme diverse per dare risalto ad un piatto gourmet molto bello alla vista ed esplosivo nella fase di degustazione, un piatto dedicato a questa terra meravigliosa che è la Sicilia”.

Una menzione speciale della giuria tecnica è andata a Julia Nappi, della Scuola alberghiera Elis di Roma, per la sua ricetta, estremamente innovativa, dal titolo “Facciamo alla romana?”, un cannolo croccante preparato con cous cous e albume d’uovo pastorizzato e montato che ha riproposto i classici sapori della carbonara e della cacio e pepe, ma trasformati ed interpretati in maniera del tutto differente.

Il Cous Cous Fest, festival internazionale dell’integrazione culturale, alla 26^ edizione, si chiude domenica 24 settembre a San Vito Lo Capo.

La rassegna è organizzata dall’agenzia Feedback in partnership con il Comune di San Vito lo Capo, il sostegno della Regione Siciliana, dei main sponsor Bia CousCous, Conad, Electrolux e Kia e degli official sponsor Amadori, Cia – Agricoltori italiani Sicilia Occidentale, Premiati Oleifici Barbera, Acqua Maniva, Tenute Orestiadi e UniCredit. La direzione artistica è invece di Massimo Bonelli, già direttore artistico del Concerto del Primo Maggio di Roma e della sua iCompany.

Il programma di domani, lunedì 18 settembre

Ore 12:00          

Bia Theatre – Piazza Santuario   

COOKING SHOW            

Istituto Istruzione Superiore Ignazio&Vincenzo Florio, Erice      

Assessorato Regionale Attività Produttive

Conduce Ylenia Totino – gratuito

Ore 16:30          

Bia Theatre – Piazza Santuario   

COOKING SHOW            

Domenico Basile del ristorante Doba di Palazzo Sovrana; Benedetto Buccheri del Ristorante Bebop di Palermo “Croccante di cous cous ai crostacei, salse del mediterraneo e confit di vegetali settembrini”

Electrolux Professional 

Conducono Ylenia Totino e Fabrizio Nonis- € 10,00         

Ore 18:30          

Bia Theatre – Piazza Santuario   

COOKING SHOW            

Vito Poma del ristorante A Cantunera di San Vito Lo Capo
Rollatina di spatola al cous cous di verdure, fonduta di vastedda del Belice allo zafferano e pomodoro confit

Assessorato Regionale Beni Culturali      

Conducono Ylenia Totino e Fabrizio Nonis- € 10,00

Ore 20:00          

Bia Theatre – Piazza Santuario   

TALK AND FOOD            

Trial: alimenti, nutraceutica e salute. A caccia dell’impronta digitale dell’olio extravergine di oliva. Promosso da Oleifici Barbera insieme a ProMis Unipa e ATeN Center. A conclusione degustazione di pane cunzato e prodotti tipici.
Conducono Ylenia Totino e Fabrizio Nonis – gratuito       

Ore 22:00

Palco spiaggia    Cous Cous Live Show     

RAIZ CANTA SERGIO BRUNI      

Un concerto accorato, tra narrazione e suono, dedicato alla musica scritta e interpretata da Sergio Bruni è quello che andrà in scena lunedì 18 settembre alle ore 22 quando a salire sul palco del festival sarà Raiz che canta Sergio Bruni. Artista poliedrico che viaggia tra musica e cinema (negli ultimi anni si è affermato anche come attore recitando, tra gli altri, nella serie del momento Mare Fuori), leader e voce degli Almamegretta, Raiz porterà a San Vito Lo Capo i suoni del suo ultimo album Si ll’ammore è ‘occuntrario d’’amorte dedicato a Sergio Bruni ed arrangiato da Giuseppe De Trizio, in tour in Italia e all’estero insieme alla band con cui collabora da anni, i Radicanto. 

 
 

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Cultura

Pantelleria piange Francesco Maggiore ‘u ‘mpidusanu. La dedica del figlio Salvino – Video

Direttore

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Si è spento, all’età di 90 anni, Francesco Maggiore.

Dopo un periodo in cui il suo fisico cominciava a cedere, oggi, nella sua casa a Sant’Anna, ‘u mpidusanu ci ha lasciati.
Uomo socievole, dal volto solare, con il sorriso generoso sempre pronto. Il suo spirito era coinvolgente e trascorrere il tempo con lui era piacevole e arricchente.

Era arrivato a Pantelleria da giovane, tantissimi anni fa, da Lampedusa, da qui il suo soprannome, la sua ingiuria: ‘u  ‘mpidusanu. Era un muratore di quelli abili di una volta e che non esistono più.

Sulla nostra isola aveva conosciuto Franco Isabella decidendo che sarebbe stata la sua compagna di vita.
Dalle loro nozze sono nati ben sette figli Roberto, Salvino, Annamaria, Massimo, Egidio, Maurizio e Fiorenza.
Alcuni di essi risiedono nell’Agro Pontino, tra Aprilia e Le Ferriere, vivendo nella comunità laziale la loro essenza pantesca di cui sono portatori sanissimi di valori e cultura.

Non si hanno notizie sul giorno di celebrazione dei funerali. Non appena avremo aggiornamenti li comunicheremo.

Le condoglianze della redazione alla famiglia e a quanti lo hanno portato nel cuore. Un particolare pensiero lo rivolgiamo al figlio Salvino, membro valorosissimo de La Compagnia Le Cossiryane per piacer del Maggiore.

Nel video di seguito assistiamo ad una toccante dedica da parte di Salvino Maggiore al papà, in occasione dello scorso capodanno 2023

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Cultura

Pantelleria e i suoi marinai ardimentosi: Giuseppe Valenza al comando di un MAS

Redazione

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Giuseppe Valenza. Un ardimentoso marinaio pantesco 

Nell’immediato dopoguerra del primo conflitto mondiale accadde un episodio che fece conoscere all’opinione pubblica nazionale il coraggio e l’abilità del marinaio scelto della Regia Marina, Giuseppe Valenza da Pantelleria, conduttore di MAS. Correva l’anno 1920 e in Adriatico i rapporti tra gli italiani e gli slavi del neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (la futura Jugoslavia) erano pessimi, in particolare a Spalato dove la minoranza italiana subiva vessazioni e violenze di ogni sorta. Proprio per tutelare quella minoranza il governo italiano aveva inviato nel porto di Spalato la regia torpediniere Puglia, al comando del capitano di corvetta Tommaso Gulli. Verso la sera dell’11 luglio 1920 il comandante Gulli ebbe notizia che due sottufficiali italiani del cacciatorpediniere Aquilone si trovavano al Caffè Nani, quest’ultimo circondato da una folla minacciosa di nazionalisti slavi.

Quindi il Gulli ordinò al tenente di vascello Gallo e a dei marinai di andare a terra con un motoscafo per prendere i due sottufficiali asserragliati nel caffè. Se ci fossero stati problemi il Gallo doveva sparare dei razzi illuminanti con la pistola Very, in tal caso sarebbe stato inviato in aiuto un MAS. Il MAS (Motobarca Armata Svan, ma anche Motoscafo Armato Silurante), impiegato dalla Regia Marina nella prima guerra mondiale, era un piccolo motoscafo militare usato come mezzo d’assalto veloce. Dotato di due motori a benzina a combustione interna da 500 cavalli l’uno, era generalmente armato da due siluri, bombe di profondità antisommergibile e una mitragliatrice o un cannoncino.

Equipaggio max 8 uomini. Ai MAS si devono i più esaltanti e strepitosi successi della Regia Marina nella Grande Guerra, quali l’affondamento delle corazzate austriache Wien, Szent Istvan (Santo Stefano) e Viribus Unitis. Fu il mezzo navale preferito da Gabriele D’Annunzio per le sue leggendarie gesta sul mare, che ne faceva derivare il nome MAS dall’alato motto latino da lui coniato per l’occasione “Memento audere semper” (Ricordati di osare sempre). Ma torniamo alla nostra storia. Intanto al Molo Veneto, dove il tenente Gallo doveva sbarcare, si era assiepata numerosa gente da cui partirono diversi colpi di pistola all’indirizzo del motoscafo italiano. A quel punto il Gallo sparò dei razzi illuminanti per avvertire del pericolo il suo comandante. Il MAS era già pronto e lo stesso Gulli decise di prendervi il comando per verificare di persona la situazione.

L’equipaggio del MAS era così costituito: il sottocapo cannoniere Gino Mario Pavone, il 2° capo meccanico Luigi Granato, il motorista Aldo Rossi, il marinaio Marco Serfaino.

Conduceva il MAS il marinaio scelto Giuseppe Valenza da Pantelleria. Dunque in tutto sei uomini, compreso il Gulli. Il mezzo navale italiano era quasi giunto a riva quando fu fatto segno a numerosi colpi di armi da fuoco, in particolare fucili, e lancio di bombe a mano. Sotto quella gragnuola di colpi restarono gravemente feriti il comandante Gulli, il sottocapo Pavone e il motorista Rossi. Il Gulli e il Rossi moriranno poi di lì a qualche ora.

Benché mortalmente ferito al ventre da un colpi di fucile il capitano Tommaso Gulli ebbe ancora la forza, in quei concitati momenti, di ordinare ai suoi uomini di non far fuoco assolutamente con il cannoncino di cui era munito il MAS e ciò evitò una sicura strage tra i facinorosi assiepati sul molo. Quindi ordinò al marinaio Giuseppe Valenza di ricondurre il MAS presso la nave Puglia. Per il Valenza non fu cosa facile perché gli spari continuavano sul casotto del timone e un colpo di fucile aveva colpito uno dei motori. Ma grazie all’eccezionale sangue freddo del pantesco, che non perse la testa in quei momenti drammatici, il mezzo fu portato fuori tiro e dopo poco raggiunse la nave Puglia.

Al capitano di corvetta Tommaso Gulli fu concessa, alla memoria, la medaglia d’oro al valor militare. Medaglia d’argento, sempre alla memoria, al motorista Aldo Rossi. In ricordo di quella tragica notte di luglio del 1920, anni dopo, Gabriele D’Annunzio vorrà avere nel parco del suo Vittoriale degli Italiani la regia torpediniere Puglia, con la prua simbolicamente rivolta verso l’Adriatico. Bella la motivazione della medaglia di bronzo al valor militare concessa, per l’episodio di Spalato, al nostro Giuseppe Valenza. Sentiamola: A Valenza Giuseppe, marinaio scelto, nato a Pantelleria (Trapani).

“Conduttore di MAS accorso presso la banchina di Spalato per mettere in salvo gli ufficiali ed una imbarcazione della Regia Nave Puglia attaccati dalla folla, durante tutta l’azione, in cui furono mortalmente colpiti il comandante della nave ed uno dei motoristi e gravemente feriti altri dell’equipaggio, sotto un violentissimo fuoco di fucileria centrato sul casotto del timone tenne il suo posto con magnifica calma e coraggio, eseguendo con prontezza e precisione tutte le manovre ordinategli. Spalato, 11 luglio 1920”.

Orazio Ferrara

Foto: MAS, prima guerra mondiale

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Cultura

“Un buco enorme – Pantelleria 1943” in scena a Milano con musiche dal vivo con Nuccia Farina

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Giovedì 11 gennaio 2024, alle ore 20.30, presso Spazio Teatro 89, in Via Fratelli Zoia 89 di Milano, andrà in scena “Un buco enorme – Pantelleria 1943”.

Dopo il grande successo sull’isola, la Compagnia Carnevale porterà nella capitale meneghina la pièce ambientata sull’isola nella Seconda Guerra Mondiale e con le musiche dal vivo della straordinaria Nuccia Farina.
L’occasione dello spettacolo può essere ghiotta per i tanti milanesi e lombardi in genere, che assiduamente frequentano Pantelleria, per mantenere piacevole, attraverso la cultura e lo spettacolo.

Sinossi

 

Tra maggio e giugno del 1943, sull’isola di Pantelleria,
nel Canale di Sicilia, vennero sganciate oltre 20.000
bombe, praticamente una per ogni abitante, tra militari
e civili. L’isola fu costretta alla resa prima che un solo
soldato vi avesse messo piede e divenne un “laboratorio”
per testare le capacità offensive dell’aviazione
angloamericana. La valutazione fu affidata a uno
speciale gruppo di scienziati diretto da Solly Zuckerman
che, attraverso una minuziosa analisi matematicostatistica, mise a fuoco un concetto fondamentale:
“l’area di vulnerabilità”. La figura di Zuckerman è un
esempio delle ambiguità spesso inconsapevoli che
contraddistinguono il lavoro degli scienziati in tempo di
guerra.
Di quei fatti rimangono oggi pochissimi testimoni.
Nell’estate 2022 l’autrice ha raccolto le voci di alcuni di
loro, all’epoca bambini o ragazzi sotto le bombe.
Intorno al loro racconto è nato Un Buco Enorme – Pantelleria
1943.

La Compagnia Carnevale

La Compagnia Carnevale nasce a Milano nel 2016. Tra le sue produzioni Arlecchino trasformato
dall’amore, Ricorditi di me, che son la Pia, Il Bradipo e la Carpa, Mirandolina, Per un sorso di tè dopo
un pezzo di pane, Il lavoro mobilita l’uomo. La compagnia collabora con diverse istituzioni culturali in
Italia e all’estero e dal 2022 ha come sede operativa il padiglione, nel quartiere milanese di Baggio.

drammaturgia: Alessandra Costa
regia: Antonio Carnevale
con
Antonio Carnevale, Elena D’Agnolo, Pierpaolo Guerinoni, Sergio Paladino, Vlad Scolari, Riccardo Stincone.
musica dal vivo: Nuccia Farina
costumi: Alessandra Faienza
coordinamento tecnico:
Jemima Zeller
organizzazione: Maria Claudia Trovato
produzione: Compagnia Carnevale

Prezzi

10€>intero
5€>under 25, over 65, possessori di tessera “padiglione”,
soci Coop Lombardia
Abbonamento Sostenitori>40€ 10 spettacoli
I posti in sala non sono numerati.
Biglietti e abbonamenti sono a posto libero
Dove acquistare biglietti e abbonamenti
online>www.padiglione.org
biglietteria Spazio Teatro 89>via Fratelli Zoia 89, Milano
La biglietteria è aperta dalle ore 19.00 nei giorni di
spettacolo. I biglietti emessi non potranno essere
sostituiti o rimborsati.
Contatti biglietteria
>tel. 348 0129127
>prenotazionicompagniacarnevale@gmail.com

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