Cronaca
Pantelleria, Michelangela Silvia dà voce alla disabilità e scrive all'assessore regionale Razza

Pantelleria, Michelangela Silvia da voce alla disabilità e scrive all’assessore regionale Razza. Riceviamo e pubblichiamo missiva indirizzata alla Regione Sicilia:
• All’assessorato della Salute Assessore Avv. Ruggero Razza • All’Assessorato Regionale della famiglia/ Politiche sociali Assessore Maria Ippolito
Dopo aver invano scritto e inviato una lettera ai responsabili del settore, nonché al Dottore Natalino Ferrara (responsabile consultorio familiare di Pantelleria) e alla Dott.ssa Giovanna Mendolia (Responsabile neuropsichiatra infantile provincia di Tp), mi rivolgo agli Assessorati augurandomi che venga accolta la richiesta.
“Le invisibili cure”
Vorrei dare voce alla possibilità di vivere una vita degna, serena e densa di aspetti positivi per coloro che sono in condizione di disabilità diretta o indiretta( in veste di familiari ) a Pantelleria. Per chi non vive la disabilità ogni giorno esprime la sua personalissima idea di ciò che sia la vita e di ciò che invece sia la presunta “ non vita “…. LA REALTÀ QUOTIDIANA DELLA DISABILITÀ È BEN ALTRO!
Cerco di spiegarmi: seguo con dedizione e costanza, con amore e fermezza e con allegria mio figlio ( soggetto Aspie)seppur con tantissimi errori che magari non riesco a vedere. Ora mi chiedo, se non avessi avuto l’opportunità di capire, che madre sarei stata ? Sarei riuscita a percepire i miei limiti ? I miei imbarazzi ? Il risultato finale è certamente una vera incognita, ma su quali presupposti assolviamo ai nostri compiti di genitori ?
Il problema a mio avviso è un altro: la disabilità è vista come un problema non dissociato dalla persona. La disabilità genera battaglie e problemi. La disabilità non è la persona, bensì la condizione che vive una persona. Invece ogni singola lotta, ogni minimo accenno ai servizi che non funzionano, all’assistenza che violenta di fatto disabili e famiglie, al mancato diritto di assistenza scolastica adeguata , è assimilato e dipinto sul volto della persona o del gruppo di persone con disabilità.
A volte penso di essere un extra terrestre che ha messo al mondo un ufo. Le leggi ci sono, ma nessun ente pubblico le mette in pratica. Ed ecco che anch’io adesso sono stanca e dico basta…stanca , a volte nervosa, spesso arrabbiata nella umana gestione della nostra vita ma, non sento la fatica pessimista e agghiacciante di abbandonare tutti i tentativi e tutti i miei progetti, e vado avanti. Penso alcune volte a tutti questi genitori che vengono lasciati da soli che poi arrivano a compiere gesti FOLLI, perché si arriva ad un punto che solo NOI POSSIAMO COMPRENDERE LE NOSTRE QUOTIDIANE DIFFICOLTÀ ! Della DISABILITÀ SI DEVE PARLARE.. soprattutto si deve ..AGIRE URGENTEMENTE SULLA NOSTRA CONDIZIONE DI VITA “ISOLANA’’/ ‘’ISOLATA” , PERCHÉ ANCHE NOI GENITORI ,FAMIGLIE ,PERSONE PANTESCHE CON DISABILITÀ ,ABBIAMO IL DIRITTO DI VIVERE UNA VITA CON DIGNITÀ!! ABBIAMO DIRITTO AD AVERE UN SERVIZIO SANITARIO UGUALE A TUTTE LE REGIONI .
Invece, alcuni di noi sono costretti a dover far assistere e seguire i propri figli fuori dalla propria isola e addirittura fuori dalla Regione perché alcune cure non vengono garantite , come lo chiamate questo? Servizio Sanitario ? o disservizio Sanitario? Continuerò la mia lotta affinchè un degno consultorio venga attivato , affinchè vi siano figure idonee a seguire le patologie e le sindromi, perché noi panteschi abbiamo il diritto di curarci sul nostro territorio e allora perchè non creare i reparti di un “vero”consultorio, tutto quello che manca è uno sportello di ascolto che garantisca la figura di uno psicologo, un neuropsichiatra, figure che diano continuità e non discontinuità come adesso, perché il servizio attuale che ci viene garantito, non è assistenza sanitaria ma, garanzia per molti medici di percepire lo stipendio producendo poco utile per noi”società pantesca”.
Concludo con queste parole di Rosalynn Carter : “Ci sono quattro tipi di persone. Chi ha avuto cura di un familiare, chi assiste un familiare, chi dovrà assisterlo in futuro e chi sarà assistito da un familiare”. Continuerò a lottare per tutto questo perché è Pantelleria a chiederlo, e andrò contro corrente, sarò in controtendenza, proporrò controsensi, ma non andrò #maicontrocuore.
Michelangela Silvia Pantelleria 22 Dicembre 2018
Salute
San Giuseppe, gli auguri di Salvatore Puccio per Pantelleria e i papà dell’isola: 4/6 figli ognuno

Oggi, in occasione della Festa di San Giuseppe, gli auguri agli omonimi e ai papà sono a migliaia, sui social, nelle chat.
Uno che ci è parso alternativo e davvero di buon auspicio, lo cogliamo da Salvatore Puccio, gentiluomo di una volta, con il piglio sagace e risoluto, noto ai più sull’isola per la sua spiccata intelligenza e simpatia.
“E per non dimenticare nessuno, auguri a tutti i Giuseppe ed i papà che a Pantelleria dovrebbero fare 4/6 figli ognuno per più generazioni; diversamente si dovrebbe accettare l’idea di accogliere almeno 10 mila persone che potrebbero risollevare l’agricoltura e la mancanza di mano d’opera.” E ha ben ragione il nostro imprenditore naturalizzato pantesco da moltissimi anni.
E’ di queste settimane, infatti, una nostra piccola inchiesta che riporta sulla cronaca locale “quel pasticciaccio brutto” del Punto Nascite presso l’Ospedale Nagar di Pantelleria, la cui chiusura, risalente al 2019, ha determinato l’andirivieni di gestanti verso la Sicilia, per mettere al mondo la loro progenie, non più pantesca di nascita.
Abbiamo chiesto informazioni all’Ufficio Anagrafe del Comune, per sapere se la natalità sull’isola sia diminuita e in che termini.
I numeri delle nascite:
- dal 2019 al 2024, i nati sono stati 270: cioè, in cinque anni solo 270 bambini con una media di poco più di 50 l’anno.
- il calo è sensibile e preoccupante, se si considera che da 80 nascite all’anno, questo è il numero che ci è stato riferito, si è passato a 50.
Da quanto abbiamo potuto appurare, il fatto che una donna debba affrontare una via crucis per dare alla luce uno o due figli, in fatto di spese, di tempo, di stress e altri fattori già abbondantemente riportati, potrebbe far passare la fantasia e il desiderio di maternità e, si, perchè no, anche di paternità.
Se si ripristinasse il Punto Nascite e si tornasse a “concedere” il diritto al proprio natale nella terra dei propri avi, impastata di acqua di mare straordinario e sangue fiero, probabilmente le donne pantesche tornerebbero a trovare coraggio e fiducia e a mettere su famiglia.
La tranquillità di poter partorire nella propria isola, con i propri cari vicini, nel nosocomio dove tutti conoscono tutti, dove ci si sente sempre coccolati e accuditi, potrebbe incidere psicologicamente nelle donne, indotte molte volte a rinunciare alla gravidanza.
Nel bell’auspicio di Salvatore Puccio, in occasione della Festa del Papà, dobbiamo riprendere a “combattere” per quel Punto Nascite tanto fragile, quanto necessario e ripopolare l’isola di giovani panteschi orgogliosi ed energici, come la lo “etnia” vuole.
In copertina foto di repertorio di manifestazione a Roma, anno 2012, avverso la chiusura del Punto Nascite, con il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Spata, l’Avvocato Giovanni Cozzo, l’attuale assessore Massimo Bonì, l’Avvocato Rossana Cozzo, Gianni Bernardo, la sottoscritta e molti altri ancora.
Cronaca
Lampedusa, ricerche di superstiti del naufragio dove hanno perso la vita 6 migranti

Sono in corso le operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera di Palermo al largo di Lampedusa, avviate a seguito della segnalazione, nella giornata di ieri, di un gommone con migranti a bordo in precario stato di galleggiabilità.
Le motovedette, intervenute ieri, hanno recuperato e successivamente sbarcato nel porto di Lampedusa 10 superstiti e 6 corpi privi di vita.
Oggi, a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse, le operazioni di ricerca degli eventuali dispersi proseguono con il supporto di diversi mezzi aerei, tra cui l’aereo MANTA della Guardia Costiera e velivoli di Frontex, di forze armate e polizia, che si alterneranno nelle attività di sorvolo dell’area.
Sono stati inoltre allertati i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di Malta e della Tunisia per le ricerche nelle rispettive aree SAR di competenza.
Economia
Pantelleria, scade 30 aprile bando per sviluppo aree rurali

Bando SRD07 – Investimenti per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali
Nuova scadenza: 30 aprile 2025
Il bando SRD07 promuove investimenti per il miglioramento delle infrastrutture nelle aree rurali, supportando la realizzazione, l’adeguamento e l’ampliamento della viabilità a servizio delle aziende agricole e delle comunità rurali. L’obiettivo è rendere più fruibili queste aree, con particolare attenzione alla messa in sicurezza del territorio.
Dotazione finanziaria: 65 milioni di euro (possibili incrementi) Beneficiari: Soggetti pubblici e privati, singoli o associati (anche associazioni temporanee senza partita IVA).
Importo massimo ammesso:
€1.000.000 per associazioni tra enti pubblici e privati
€500.000 per enti pubblici singoli Aliquota di sostegno: 100% delle spese effettive Anticipo: 50% del contributo con garanzia adeguata.
Investimenti ammessi:
Realizzazione, adeguamento e ampliamento della viabilità rurale
Opere per la messa in sicurezza e nuove infrastrutture in caso di carenza
Manufatti accessori (es. piazzole di sosta, passaggi faunistici, ecc.)
ATTENZIONE: L’investimento deve riguardare un unico asse stradale, con eventuali diramazioni, e non include attività di manutenzione ordinaria.
Per maggiori informazioni: Email: fdigiovanni@comunepantelleria.it
Visita i siti: Comune Pantelleria | PSR Sicilia
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