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Politica

Nasce l’ANPI Pantelleria per rilanciare i valori dell’antifascismo, della libertà e tutela della nostra Costituzione  

Redazione

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Nasce finalmente anche a Pantelleria il Circolo ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani. L’ANPI è una delle più grandi associazioni italiane, con circa 120.000 iscritti su tutto il territorio italiano. Oggi l’ANPI è ancora in prima linea nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione, quindi della democrazia, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza.

Chiunque condivida i nostri valori può iscriversi all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

 

Che senso ha oggi iscriversi all’ANPI?

Come ha precisato il Vicepresidente Nazionale, Ferdinando Pappalardo: “L’ANPI è una casa antifascista, autonoma, non collaterale a partiti politici, con un ruolo di pedagogia civile per contribuire a costruire una nuova cittadinanza”.

Iscriversi all’ANPI è un gesto semplice e allo stesso tempo di grande valore civile. Significa esprimere la propria adesione ai valori che hanno animato la Resistenza, affermare l’opposizione ferma al fascismo, all’autoritarismo e a qualsivoglia pratica discriminatoria, difendere e promuovere i principi di solidarietà e convivenza civile sanciti dalla Costituzione repubblicana. Queste motivazioni non sono venute meno oltre 75 anni dopo la Liberazione, anzi, sono divenute più urgenti negli ultimi tempi.

Ci troviamo nel mezzo di una crisi senza precedenti, sanitaria, sociale ed economica di dimensioni mai viste dal secondo dopoguerra. Questa crisi si è sovrapposta a una crisi più generale delle istituzioni, della democrazia sostanziale, di un modello economico che crea disuguaglianze crescenti e precarietà di vita per molti, e che non riesce ad arrestare la corsa catastrofica verso il disastro climatico.

Di questa situazione difficile hanno approfittato movimenti politici di estrema destra, nazionalisti, oscurantisti, e a tendenza autoritaria che sovente si rifanno, esplicitamente o in maniera indiretta, a parole d’ordine e simbologie fasciste, impegnati in un’opera continua di erosione delle istituzioni democratiche e dell’ispirazione antifascista della Repubblica, anche attraverso il revisionismo storico.

L’ANPI è impegnata con la massima fermezza a contrastare questi tentativi, con il supporto necessario e decisivo dell’opinione pubblica democratica e antifascista. A partire dalla propria posizione apartitica, l’ANPI stimola con decisione la politica a elaborare risposte efficaci e convincenti alla crisi che attraversiamo, tenendo ferma l’ispirazione che proviene dalla nostra Costituzione nata dalla Resistenza.

Chi volesse iscriversi all’ANPI Pantelleria potrà contattare Flavio Silvia cell. 324 564 8667 o Andreea Burlas cell. 329 929 3777 o inviare una mail all’indirizzo anpipantelleria@gmail.com

 

Politica

Pantelleria – Bella ciao, chiarimenti sulle accuse di censura dell’Amministrazione

Redazione

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Tra ieri e oggi diverse testate giornalistiche hanno pubblicato, con tanto di titoli, il comunicato dell’ANPI di Pantelleria secondo cui l’Amministrazione Comunale avrebbe censurato quello che viene ritenuto l’inno della Resistenza italiana, ossia la canzone “Bella ciao”.

Siamo profondamente preoccupati e sconcertati dal modo in cui vengono raccontati i fatti legati ad alcune decisioni dell’Amministrazione Comunale, che, in merito al 25 aprile già da qualche giorno aveva stabilito uno specifico cerimoniale. Auspichiamo di poter ampliare la copertura mediatica anche su tematiche di rilevanza per la comunità isolana, al fine di garantire una maggiore consapevolezza e informazione su questioni cruciali.

In merito a quanto affermato nel comunicato, con forza ribattiamo che i valori legati alla Resistenza e alla Democrazia sono totalmente condivisi da questa Amministrazione che non ha sicuramente inteso cancellare una parte della storia italiana, né ha mai dimenticato i tanti che hanno sacrificato la propria vita lottando per la libertà, l’autonomia, l’indipendenza.

Sono passati molti anni da quel lontano 25 aprile del 1945, quando iniziò un percorso lungo e tortuoso che ha portato alla nascita di una nazione liberale, democratica, solidale e forte. Oggi, grazie all’impegno indefesso di tutte le componenti territoriale che hanno seguito quel percorso, possiamo affermare che l’Italia è una nazione moderna, immune da qualsiasi rischio autoritario.

Alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto doveroso ricordare questa importante ricorrenza con un cerimoniale che ha coinvolto Forze Armate, Istituzioni, ANPI, sottolineando che pur nelle diversità insite in ciascuno di noi siamo tutti cittadini di un’unica nazione. Tale cerimoniale si concluderà con l’inno di Mameli che riteniamo l’unico totalmente inclusivo e rappresentativo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali, conquistati pagando un pesantissimo prezzo in termini di sacrifici e vite umane.

Pantelleria, 24 aprile 2024

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Pantelleria 2050: ancora un veto per Bella Ciao. L’Amministrazione Comunale faccia marcia indietro

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Abbiamo appreso con preoccupazione che l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si è rifiutata di far cantare Bella Ciao durante le celebrazioni della Liberazione d’Italia di domani, 25 aprile.

A dire la verità non ci stupiamo di questa scelta, visto che la nostra Amministrazione Comunale lo scorso anno ricevette in tal senso ‘richieste’ inopportunamente insistenti.

Lo scorso anno però, proprio in accordo con l’ANPI isolana e quella provinciale, non cedemmo e anche con la mediazione del Sindaco e del Prefetto, la cerimonia si tenne regolarmente, come è consuetudine in tutta Italia e come era avvenuto negli anni precedenti della nostra amministrazione. Quindi, insieme all’inno nazionale fu intonata anche Bella Ciao.

Spiace vedere che quest’anno, il maldestro intento revisionista della Storia trovi spazio nella maggioranza attuale che governa l’isola.

Un campanello d’allarme che deve vederci tutti al fianco dell’ANPI, alla quale va la nostra solidarietà, per non lasciare che chi ha combattuto per liberare l’Italia sia dimenticato e messo in secondo piano.

Bella Ciao è un simbolo universale, cantata in tutto il mondo per rappresentare i valori di libertà, pace e democrazia.

Zittire Bella Ciao significa zittire questi valori, che sono alla base della nostra Costituzione.

Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale faccia marcia indietro e si adegui al resto dell’Italia, visto il clamore mediatico che questa vicenda sta suscitando e che certamente non fa ben figurare la nostra isola sulle cronache nazionali.

 

Pantelleria2050

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Pantelleria – 25 aprile, La Francesca (PD) vicino all’ANPI sul caso canzone “Bella ciao”

Redazione

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Dopo la censura del monologo sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati bloccato dalla RAI, non ci aspettavamo di dover assistere anche nella nostra isola alla censura, questa volta da parte dell’Amministrazione comunale, dell’inno alla resistenza “Bella Ciao” per le celebrazioni del 25 aprile. Non è certamente un segreto che la nostra Amministrazione comunale è di chiara estrazione di destra, ma questa grave forma di censura a nostro avviso non trova nessuna giustificazione ed è per questo che ci mostriamo seriamente preoccupati per questo grave atto che non riguarda solamente una canzone, ma ciò che la stessa rappresenta ormai da ottanta anni in tutto il mondo. Non ci si può dividere su valori importanti quali sono la democrazia e la resistenza, non rendiamo il giusto merito in questo modo a chi con il proprio coraggio e con la propria vita ancora oggi ci permette di essere liberi.

Partito Democratico Circolo di Pantelleria

Non posso che mostrare massimo sostegno all’ANPI per questo ennesimo caso di censura di cui questa volta si è macchiata l’amministrazione comunale di Pantelleria, dichiara il Vice Segretario del Partito Democratico provinciale Giuseppe La Francesca. Occorre difendere, sempre con maggiore forza, quei valori fondamentali di libertà, democrazia e resistenza racchiusi nella festa del 25 aprile e nella canzone Bella Ciao. Mi auguro pertanto che l’amministrazione comunale – conclude il dirigente dem – possa tornare sui suoi passi garantendo quell’alto valore che è racchiuso nella celebrazione della festa del 25 aprile.

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