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Salute

Miocarditi negli adolescenti dopo vaccinazione con Pfizer e Moderna: un rischio sottaciuto

Giuliana Raffaelli

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Il monitoraggio degli effetti avversi nell’organismo dopo la vaccinazione con i sieri contro la Covid-19 è in continuo aggiornamento da parte degli organi regolatori. Ma mentre notizie allarmanti sono state massicciamente diffuse sugli effetti negativi del vaccino AstraZeneca troppo poco si è detto su quelli dovuti ai vaccini a Rna messaggero, cioè Pfizer-BioNTech e Moderna.

Questi sieri vengono attualmente iniettati anche ai bambini tra 12 e 15 anni. Dopo il via libera il 28 maggio scorso da parte di Ema (l’Agenzia europea del farmaco), anche l’italiana Aifa il 31 maggio ha autorizzato il siero Pfizer per la somministrazione ai bambini in questa fascia di età. Si parla di una popolazione di 2,3 milioni di giovani individui.

Ma la vaccinazione delle fasce più giovani crea non poche perplessità. Innanzitutto i dati a oggi raccolti dimostrano che la maggior parte dei bambini e degli adolescenti positivi al Covid o sono totalmente asintomatici o presentano sintomi molto lievi. Il rischio di ammalarsi gravemente è molto basso e il rischio di morire per Covid è estremamente remoto. Nel Regno Unito, ad esempio, nel primo anno di pandemia sono morti 30 bambini di età inferiore a 18 anni, fornendo quindi un rischio complessivo vicino a 2 su 1milione. La maggior parte di questi decessi sono avvenuti in bambini con gravi patologie o con disabilità, quindi già vulnerabili alle infezioni stagionali dovuti ai comuni virus influenzali.  Il rischio di morire di Covid per bambini sani è di 1 su 2-3 milioni.

I genitori che firmano il consenso alla vaccinazione dei loro figli sani devono avere chiaro il rischio cui li sottopongono. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto il vaccino Pfizer è stato testato su un campione di soli 2260 minori. Da poco è uscito uno studio scientifico che dimostra e spiega il motivo per cui i giovani si ammalano di meno e meno. Questa è la realtà. Sembra che la chiave sia in una molecola presente nelle vie respiratorie, fondamentale per la diffusione del virus SarsCov2 nell’organismo. Nei più piccoli questa molecola è molto meno attiva e ciò li protegge naturalmente contro il virus. A questo si aggiungono poi altri fattori immunologici che gli studiosi stanno approfondendo che sembrerebbero rendere i bambini più forti e quindi meno attaccabili dal virus. Ha senso quindi vaccinare i più piccoli? O è meglio dare la priorità alle persone adulte fragili o agli adulti dei Paesi più poveri (come sottolinea l’Oms)? Perché non donare i farmaci anti-Covid non destinati alle categorie a rischio a Covax, il progetto gestito dall’Oms e altre organizzazioni che mira a garantire che i Paesi in via di sviluppo abbiano accesso ai vaccini?

I dati sugli effetti avversi dei sieri a mRna.

Già ad aprile 2021 negli Stati Uniti è stato segnalato un aumento di casi di infiammazione cardiaca (miocardite e pericardite) dopo la vaccinazione con tali sieri. I casi si sono verificati in adolescenti e giovani adulti. Non ci sono state segnalazioni simile dopo la vaccinazione con Janssen (Johnson & Johnson), per il quale sono stati invece evidenziati casi di sindrome neuronale (la sindrome di Guillain-Barré).

Un report israeliano dei primi di giugno 2021 ha confermato i dati statunitensi: anche nel loro Paese si sono verificati casi di miocardite in giovani tra 16 e 30 anni, ma più concentrati nella fascia di età ma tra 16 e 19, dopo la seconda dose.

In quello stesso periodo l’Immunization safety office degli statunitensi Cdc (Centers for disease control and prevention, Centro di controllo e prevenzione delle malattie) ha messo in evidenza, nella stessa popolazione di giovani, una incidenza di casi dopo la seconda dose, seppur bassa, superiore all’attesa. I dati della farmacovigilanza governativa americana (il Vaers, Vaccine adverse events reporting system) ha mostrato un’incidenza maggiore di miocarditi in adolescenti e giovani adulti di sesso maschile. Su 12 milioni di dosi somministrate negli Stati Uniti a soggetti di età compresa tra 16 e 24 anni sono stati registrati 275 casi infiammazioni del muscolo cardiaco. L’incidenza di miocardite e pericardite è risultata superiore ai valori attesi sia nella fascia di età 16-17 anni (79 vs. 2-19) che in quella 18-24 (196 vs. 8-83). Il dato americano aggiornato a metà giugno riferisce che i soggetti appartenenti alla fascia 16-24 anni

hanno segnalato il 52,5% di casi totali di miocardite. Per la fascia 12-16 non sono ancora disponibili dati.

I dati eurpei. L’Ema ha avviato una indagine finalizzata a valutare se anche nel territorio europeo si fossero verificate le stesse problematiche. Dall’indagine è emerso un “possibile collegamento” tra la somministrazione dei due vaccini a mRna e “casi molto rari di miocardite e pericardite”. Alla data del 31 maggio scorso, in Europa sono state registrate 164 segnalazioni di miocardite e 157 di pericardite su 197 milioni di dosi Pfizer-BioNTech e Moderna somministrate, cioè una incidenza di 1,63 casi per milione di vaccinati.

I dati italiani. Anche l’Aifa ha avviato un suo studio in Italia. Il 9 luglio ha pubblicato i dati sulle infiammazioni cardiache post-vaccino: riferisce un totale di 69 casi (14 di miocardite con età media 32,3 anni, e 55 di pericardite con età media 52,6 anni) emersi in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer, con un tasso di segnalazione rispettivamente di 0,13 casi ogni 100.000 dosi somministrate. Le segnalazioni di miocardite sono avvenute sia dopo la prima dose (50% dei casi) che dopo la seconda (il restante 50%). Il 92% delle segnalazioni di pericardite si sono verificate invece dopo la prima dose e l’8% dopo la seconda dose. 5 casi di miocardite (età media 29 anni) e 9 di pericardite (età media 51 anni, età mediana 56 anni) sono stati segnalati anche in seguito alla somministrazione del vaccino Moderna, con un tasso di segnalazione di 0,1 e 0,2 casi ogni 100.000 dosi somministrate.

Dati in peggioramento. L’ultimo aggiornamento del 26 luglio relativo alla sorveglianza delle reazioni avverse comunicato dal Cdc, mostra un quadro in peggioramento. Si parla di 1.194 segnalazioni di miocardite e pericardite in soggetti con età minore di 30 anni vaccinati contro il Covid-19. La maggior parte dei casi si è verificato a seguito di somministrazione di vaccini a mRna (Pfizer- BioNTech e Moderna). A seguito di follow up sono stati confermati 699 casi, che a fronte di 328 milioni di dosi restituiscono un’incidenza pari a 2,1 casi per milione di vaccinati.

A causa di queste segnalazioni la Food and drug administration ha rilasciato, lo scorso 25 giugno, una nota ufficiale nella quale chiede alle cause farmaceutiche di modificare le schede informative relative ai loro prodotti. Stessa cosa è stata fatta nel Regno Unito, dove la loro agenzia regolatoria ha comunicato, sempre il 25 giugno, una variazione delle schede informative (il “bugiardino”) dei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna.

Tutto va a più lentamente nel territorio europeo dove l’Ema, solo il 9 luglio, ha “raccomandato” alle case farmaceutiche produttrici di vaccini di aggiornare il bugiardino.

In Italia l’Aifa ha atteso il 19 luglio per comunicare gli aggiornamenti sulla valutazione del rischio di insorgenza di infiammazioni cardiache dopo la vaccinazione con vaccini a mRna. Ma non ha ancora espresso alcuna raccomandazione. Però suggerisce ai sanitari che vaccinano di istruire i soggetti vaccinati a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico, respiro affannoso o palpitazioni.

Nonostante questi gravi effetti collaterali, dunque, si spinge l’acceleratore sulla vaccinazione dei giovani, come dimostra il via libera rilasciato il 23 luglio dall’Ema al siero Moderna per la fascia 12-17 anni.

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, incoraggiato dal suo consulente Guido Rasi (professore ordinario di Microbiologia all’Università di Roma Tor Vergata), mentre fissa gli obiettivi di riapertura delle scuole a settembre, sottolinea che la vaccinazione dai 12 anni di età è sicura. Sottovalutando totalmente i casi di infiammazioni al cuore riconosciuti nei giovani. I bambini dai 12 anni in su vanno qiuindi vaccinati e l’obiettivo dichiarato è scendere fino a sei anni. Una nota di Pfizer del 29 maggio scorso annuncia che uno studio pediatrico sta valutando sicurezza ed efficacia del loro vaccino nei bambini tra 6 mesi e 11 anni. È loro intenzione presentare richiesta di autorizzazione all’uso di emergenza entro settembre negli Usa. Immediatamente dopo verrà richiesta la variazione all’autorizzazione condizionata al commercio per l’Europa, per le fasce di 2-5 anni e 5-11 anni. La Pfizer ha anche pronunciato di essere in attesa di fare richiesta per la fascia dei più piccoli, tra 6 mesi e 2 anni, che presenterà tra ottobre e dicembre.

I dati riferiscono che la maggior parte dei bambini che si sono ammalati di miocardite dopo il vaccino hanno risposto bene ai farmaci. Trattati con antinfiammatori non steroidei e colchicina (in rari casi con corticosteroidi), sono stati dimessi dall’ospedale in 2-4 giorni. L’Agenzia italiana del farmaco ha inoltre sottolineato che il decorso di miocardite e pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello di miocardite o di pericardite che insorge per altri motivi.

Tutto questo dovrebbe forse rassicurare i genitori? Ha senso mettere a rischio di malattia cardiaca bambini piccoli perfettamente sani? Per evitare che prendano una malattia nella maggior parte dei casi per loro asintomatica? A ognuno la risposta. Ma tutte le agenzie regolatorie nazionali sono concordi nel ritenere che il rapporto rischio/beneficio della vaccinazione sia nettamente sbilanciato a favore del secondo. Anche quando a pagare possono essere i bambini più piccoli.

(Credit immagine: Pixabay License)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Salute

Safina (PD): “Irregolarità nella selezione degli autisti 118? Subito audizione urgente”

Direttore

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Trapani, 24 novembre 2025 – “Già nelle scorse settimane avevo sollevato il caso, ma finora nessuna risposta è arrivata. Per questo ho deciso di formalizzare la richiesta di audizione in VI Commissione Salute”.

Così il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina annuncia l’iniziativa con cui chiede l’immediata convocazione dell’assessora alla Salute Daniela Faraoni, del presidente della SEUS 118 Sicilia Riccardo Gabriele Castro, e dei rappresentanti della società Temporary S.p.A., aggiudicataria dell’appalto regionale per la fornitura del personale interinale destinato al servizio di emergenza-urgenza.

“Parliamo di una procedura estremamente delicata – afferma Safina – perché riguarda la selezione degli autisti-soccorritori del nostro servizio di emergenza territoriale. E tuttavia, ciò che sta emergendo desta più di una preoccupazione: dal ribasso anomalo del 99,57% nell’appalto alla mancanza della verifica economica prevista dal Codice dei Contratti, fino all’utilizzo di criteri non contemplati nel bando, come l’ordine cronologico di presentazione delle domande, che ha portato all’esclusione di candidati qualificati senza alcuna valutazione del loro curriculum”.

Secondo Safina, tale modalità operativa “viola i principi di trasparenza, parità di accesso, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione», oltre a generare «disfunzioni gravi nel sistema di candidatura, con segnalazioni di malfunzionamenti della piattaforma informatica che hanno penalizzato numerosi aspiranti”.

“Il rischio concreto – prosegue il deputato PD – è che a bordo delle ambulanze possano finire persone non adeguatamente qualificate, con ripercussioni gravi sulla sicurezza di operatori e cittadini. Non posso accettarlo. È nostro dovere vigilare affinché le procedure rispettino la legge, la meritocrazia e la tutela di un servizio essenziale come il 118”.

Da qui la richiesta formale di audizione: “Chiedo che la Commissione ascolti tutti i soggetti coinvolti e che si faccia piena luce sulla correttezza della gara e delle selezioni. Verifichiamo, una volta per tutte, se siano necessari interventi correttivi o sospensivi. Non possiamo permettere che un settore così sensibile venga gestito con leggerezza o opacità”.

“Continuerò a vigilare e a chiedere risposte. La salute dei cittadini siciliani e la dignità dei lavoratori del 118 non possono essere oggetto di approssimazione o silenzi istituzionali”, conclude Safina.

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Salute

Bando assunzioni al 118, Faraoni: «Sospesi tutti gli atti in attesa del responso Anac»

caterina murana

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«Saranno immediatamente sospesi tutti gli atti conseguenti all’aggiudicazione a Temporary del bando di Seus 118 per la selezione di autisti-soccorritori. Una decisione imprescindibile in attesa delle determinazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione sulla gara». Lo annuncia l’assessore alla Salute Daniela Faraoni che, sulla vicenda, è intervenuta con una nota indirizzata alla società partecipata regionale per l’emergenza-urgenza sanitaria.

«Il presidente di Seus Riccardo Castro – prosegue Faraoni – si è impegnato a prendere provvedimenti immediati per lo stop di tutte le procedure in corso e a convocare il consiglio di amministrazione. Sulla gara, infatti, l’Anac ha avviato un procedimento di vigilanza e, anche se la Cuc della Regione Siciliana ha già risposto con i chiarimenti richiesti, siamo ancora in attesa del responso dell’Autorità nazionale. Fino ad allora resterà tutto sospeso, per consentire i necessari approfondimenti dei fatti».
 

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Cronaca

Favignana, due persone colte da malore soccorse da Guardia Costiera nella notte

Redazione

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Due persone soccorse presso l’Isola di Favignana. Intervento della Guardia Costiera di Trapani

Un’importante operazione di soccorso è stata portata a termine, nella tarda serata di ieri, da parte
dei militari della Capitaneria di porto di Trapani presso l’Isola di Favignana.
L’intervento veniva richiesto dalla Prefettura di Trapani che allertava la sala operativa della
Capitaneria di porto di Trapani circa la necessità di un’evacuazione medica presso l’Isola di
Favignana a favore di dure persone (una originaria di Marsala e l’altra residente nell’isola) colte
probabilmente da infarto.
Immediatamente, la Guardia Costiera di Trapani assumeva il coordinamento delle operazioni
inviando in zona l’unità navale CP 330, specializzata nella ricerca e soccorso.
L’unità navale CP 330 giungeva al porto di Favignana intorno alle ore 23.00 e una volta terminate
le operazioni di imbarco delle persone da soccorrere e degli assistenti santiari dirigeva verso il
porto di Trapani.

Le operazioni, rese più complesse dalle condizioni meteo marine particolarmente difficili con 25
nodi di vento da ponente, terminavano a mezzanotte circa quando l’unità navale della Guardia
Costiera ormeggiava presso il pontile della Capitaneria di Porto affidando alle cure del personale
sanitario del 118, già presente in banchina e allertato dal personale della sala operativa della
Capitaneria di porto di Trapani, le persone soccorse per il successivo trasferimento presso
l’ospedale cittadino per gli accertamenti del caso.
Operazioni di questo tipo definite MEDEVAC (Medical Evacuation), hanno lo scopo di trasferire,
con urgenza, persone che si trovano in mare ferite o bisognose di urgenti cure mediche e sono
coordinate e gestite dalla Guardia Costiera, che per queste tipologie di interventi svolge anche
periodiche esercitazioni con la collaborazione degli enti sanitari competenti (Centro
Internazionale Radio Medico, Servizio Sanitario 118 e Sanità marittima), allo scopo di
fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza.
Trapani, 22.11.2025

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