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Meteo, perturbazioni in transito: piogge al centro sud

Giovanni Di Micco

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PERTURBAZIONE IN TRANSITO: OGGI PIOGGE LOCALMENTE MODERATE SUL CENTRO, POI COINVOLTO IL SUD. A METÀ SETTIMANA TORNA L’ALTA PRESSIONE.
 
 
La primavera astronomica, che inizierà ufficialmente alle 22:24 con l’equinozio, si apre con tempo instabile in diversi settori dell’Italia. La perturbazione che ieri ha raggiunto il Centro-Nord dell’Italia ha assunto caratteristiche di “goccia fredda” e oggi farà sentire i suoi effetti soprattutto sulle regioni centrali, con piogge sparse anche di moderata intensità, per poi spostarsi lentamente verso il sud del Paese, indebolendosi progressivamente.
Entro martedì sera il sistema perturbato abbandonerà anche le regioni meridionali – affermano i meteorologi di Meteo Expert –, e per qualche giorno su tutta l’Italia si ristabiliranno condizioni di tempo stabile, con temperature in rialzo fino a valori tipici della primavera inoltrata, per il rinforzo dell’alta pressione.
Venerdì una debole e veloce perturbazione atlantica nel letto di correnti occidentali potrebbe sfiorare i settori più a nord del Paese: i prossimi aggiornamenti ci permetteranno di conoscere maggiori dettagli su questa evoluzione.
 
 
LE PREVISIONI PER LE PROSSIME ORE
 
Schiarite sul Nord-Ovest, nuvolosità variabile sul resto del Paese con copertura più compatta sul settore centrale della penisola.
Al mattino piogge sparse e locali rovesci in Romagna, sulle Marche, in Umbria, sul Lazio e nel sud della Toscana. In giornata precipitazioni sparse e per lo più deboli in Abruzzo, in Umbria, sul Lazio; rovesci isolati in Toscana, localmente a carattere temporalesco nel sud della regione. Possibili temporali isolati lungo le coste orientali della Sardegna, rovesci sparsi sull’est della Sicilia e sulla bassa Calabria. La sera possibili piogge deboli su Abruzzo, Molise, Campania settentrionale, Puglia settentrionale, migliora nel resto del Centro; possibili rovesci isolati sulla Basilicata.
 
Temperature massime in lieve aumento in Toscana e sul Nord-Ovest, in contenuto calo sul resto del Centro, in Campania e sulla Sicilia. Venti in generale deboli; moderato Maestrale sul mare di Sardegna, moderati venti da sud sull’alto Ionio. Mari in prevalenza poco mossi; mossi il mare di Sardegna e l’alto Ionio, localmente mossi Tirreno centrale e canale di Sicilia.
 
 
LE PREVISIONI PER MARTEDÌ
 
Domani al mattino cielo nuvoloso lungo il medio versante Adriatico e su gran parte del Sud, con piogge o rovesci sparsi in Puglia, piogge isolate su Molise, Abruzzo, Basilicata e Appennino meridionale. Nel resto d’Italia maggiori schiarite, ma con la tendenza a velature al Nord-Ovest e possibile presenza di nebbie all’alba sulla pianura padana orientale. Nel pomeriggio poche piogge residue su Puglia, Basilicata e Calabria, cielo da poco a parzialmente nuvoloso altrove.
 
Temperature minime per lo più in lieve calo al Nord, nelle regioni occidentali del Centro e in Sardegna; massime in calo su Puglia, Lucania e nord della Calabria, quasi ovunque in rialzo altrove con punte di 17-19 gradi.
Venti per lo più deboli; localmente moderati settentrionali su medio e basso Adriatico, Tirreno occidentale e Canale di Sicilia; per lo più deboli altrove.
Mari: mosso il Canale di Sicilia, localmente mossi anche medio e basso Adriatico; per lo più calmi o poco mossi gli altri bacini.
 
 
LE PREVISIONI PER MERCOLEDÌ
 
Giornata di tempo stabile e asciutto sull’Italia. Al Nord tendenza a schiarite anche diffuse in mattinata con annuvolamenti su Levante Ligure, pianura Padana e alto Adriatico, con locali foschie lungo le coste; verso sera, tendenza a un aumento delle nuvole lungo le Alpi e al Nord-Ovest. Parzialmente nuvoloso in Sardegna, Sicilia, Calabria, in Salento e, al mattino, lungo le coste tirreniche; altrove schiarite alternate a nuvole alte che potranno velare il cielo.
 
Temperature in lieve calo nelle minime, massime in rialzo sul medio Adriatico e al Sud; altrove valori pressoché stazionari.
Venti di Libeccio in rinforzo sul Ligure; residuo Maestrale nei Canali d’Otranto e delle Isole, venti per lo più deboli altrove. Mari: mosso il Ligure, il Canale d’Otranto, lo Ionio al largo e i Canali delle Isole; calmi o poco mossi gli altri bacini.
 
 
 
È possibile consultare le previsioni nel dettaglio sul sito www.iconameteo.it.
Per chiarimenti e approfondimenti siamo a disposizione al numero 026602181 
 
 
 

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Meteo

Allerta Meteo, Pantelleria e buona parte della Sicilia in fascia arancione/rossa. I dettagli preoccupanti

Direttore

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il

Il dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana ha emesso bollettino meteo, con una allerta arancione/rossa per la giornata di domani.

I dettagli nella proiezione pubblicata poche ore fa

Così recita la descrizione dell’allerta segnalata

SI PREVEDE IL PERSISTERE DI PRECIPITAZIONI DA SPARSE A DIFFUSE, A PREVALENTE CARATTERE DI ROVESCIO O TEMPORALE,
ASSUMENDO LOCALMENTE ANCHE CARATTERE DI PERSISTENZA SUI SETTORI ORIENTALI. I FENOMENI SARANNO ACCOMPAGNATI DA
ROVESCI DI FORTE INTENSITÀ, FREQUENTE ATTIVITÀ ELETTRICA E FORTI RAFFICHE DI VENTO

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Allerta meteo in intensificazione a Pantelleria e Sicilia. I dettagli dalla Protezione Civile

Direttore

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il

Dal pomeriggio di oggi, domenica 10 novembre 2024, e per le successive 24/36 ore, si preedono precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità.
Frequente attività elettrica e forti raffiche di vento

Questo quanto comunica il bollettino della Protezione Civile DIpartimento della Regione Siciliana, in data odierna.

La grafica rileva una allerta gialla

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Le risorse idriche in Italia: Sicilia regione con meno piogge, Friuli-Venezia Giulia la più piovosa

caterina murana

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Nel 2023 disponibilità annua d’acqua in calo del 18,4% rispetto alla media
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

 
 

 

Nel 2023 la precipitazione totale annua relativa al territorio nazionale, con quasi 924 mm, corrispondenti a circa 280 miliardi di metri cubi, ha fatto registrare un aumento del 28,5% rispetto al 2022, anno in cui con circa 719 mm si è toccato il minimo storico dal 1951 ad oggi. Tuttavia, confrontata con la precipitazione media sul lungo periodo 1951-2023 (quasi 950 mm) quella del 2023 risulta in leggera flessione.

  
 
Perché questo incremento rispetto al 2022? Prevalentemente per l’elevato volume di piogge nel mese di maggio del 2023, stimato in quasi 163 mm, circa 49 miliardi di metri cubi, che è stato, a livello nazionale, più del doppio di quello che mediamente caratterizza lo stesso mese (circa 23 miliardi di metri cubi sul lungo periodo).

È quanto emerge dalle valutazioni prodotte dall’ISPRA attraverso il modello BIGBANG che fornisce il bilancio idrologico nazionale, il quadro quantitativo della risorsa idrica e, più in generale, la situazione idrologica nel 2023, ricostruendo trend e differenze rispetto ai valori medi del lungo periodo 1951-2023 e del trentennio climatologico 1991-2020.

Le stime del BIGBANG mostrano che nel 2023 il contributo alla ricarica degli acquiferi in Italia è stato di 53 miliardi di metri cubi (corrispondente al 19% delle precipitazioni), a fronte di una media annua del 22,7% sul periodo 1951–2023. L’aliquota di precipitazione che si è trasformata in deflusso superficiale – vale a dire che non si è infiltrata o che non è stata trattenuta dal suolo – è stimata in circa 66 miliardi di metri cubi, corrispondenti al 23,7% della precipitazione, rispetto a un’aliquota media annua di poco più del 25% sul lungo periodo. La quota di evapotraspirazione ha raggiunto il 59,4% della precipitazione, rispetto alla media annua di lungo periodo che ammonta a circa il 52%. Ciò è stato causato dalle alte temperature, superiori alle medie climatologiche di riferimento, verificatosi anche nel 2023.

A scala nazionale, nel 2023 si conferma, come ormai avviene da diversi anni, il trend negativo della disponibilità naturale di risorsa idrica rinnovabile, (la quantità di precipitazione – al netto della perdita per evapotraspirazione – che rimane disponibile nell’ambiente per gli ecosistemi e per i diversi usi). Con i suoi circa 373 mm, corrispondenti a 112,4 miliardi di metri cubi sul territorio nazionale, la disponibilità di risorsa idrica, sebbene in ripresa rispetto al minimo storico del 2022 (quasi un +68%), ha fatto comunque registrare una riduzione a livello nazionale del 18,4% rispetto alla media annua del lungo periodo 1951–2023 e di quasi il 16% rispetto al trentennio climatologico 1991-2020. Tale riduzione è l’effetto combinato di un deficit di precipitazione, specialmente nei mesi di febbraio, marzo, settembre e dicembre, e di un incremento dei volumi idrici di evaporazione dagli specchi d’acqua e dal terreno e di evapotraspirazione dalla vegetazione.

A livello di distretto idrografico, il massimo valore della disponibilità naturale della risorsa idrica nel 2023 è quello delle Alpi Orientali, con un valore di circa 664 mm (poco più di 23 miliardi di metri cubi), valore che costituisce il 51,2% della precipitazione annua e che corrisponde a circa 5 volte la disponibilità di risorsa nel Distretto della Sicilia per lo stesso anno. Nel 2023, è infatti il Friuli Venezia Giulia la Regione con il massimo di precipitazione totale annua (più di 1750 mm), così come è la Sicilia la Regione con il valore minimo di precipitazione (565,5 mm). In termini di disponibilità naturale della risorsa idrica, è tuttavia la Puglia la Regione che segna il minimo con 100 mm nel 2023 (quasi la metà del valore medio sul lungo periodo).

In linea generale, la siccità ha continuato a caratterizzare tutto il 2023 pur in maniera diversificata sul territorio nazionale e sebbene in minor misura rispetto al 2022. Situazioni di siccità estrema e severa hanno interessato nei primi mesi dell’anno – in particolare nel mese di febbraio – i territori del nord e del centro Italia, già colpiti dalla grave siccità del 2022, attenuandosi nel corso del 2023. Di contro, negli ultimi tre mesi dell’anno, che generalmente risultano i più piovosi, in particolare in Sicilia e in parte della Calabria ionica, si è registrato un consistente deficit di precipitazione. Tale deficit ha determinato una situazione di siccità estrema con effetti in termini di severità idrica che si sono protratti nel 2024 investendo il centro-sud Italia e le isole maggiori e aggravandosi ulteriormente per le scarse precipitazioni nel prosieguo dell’anno.

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