Cultura
Marghana Airfield / L’Aeroporto di Pantelleria in guerra, il nuovo libro di Orazio Ferrara

Marghana Airfield / l’Aeroporto di Pantelleria in guerra – IBN Editore è il nuovo libro di Orazio Ferrara.
Deliziosa penna della nostra testata, Ferrara è appassionato di storia, specie della storia della guerra che ha visto coinvolta la sua famiglia e determinato le scelte della sua vita.
In 236 pagine, con l’ausilio di numerose foro storiche, l’autore di origini pantesche ha ricostruito la storia dell’Aeroporto D’Amico.
Ma vediamo lo stesso scrittore come descrivere la sua ultima opera in questa sinossi:
Italian Gibraltar, Gibilterra italiana, la battezzarono fin dal primo momento gli Inglesi e si riferivano alla piccola isola di Pantelleria, posta nel bel mezzo del Canale di Sicilia e che gli Italiani avevano trasformato, alla vigilia del conflitto mondiale, in una piazzaforte di prim’ordine, in particolare con la costruzione di un aeroporto detto della Margana, realizzato su progetto dell’architetto Nervi e che, con i suoi hangar incavernati, rappresentava la più grande e resistente e ardita struttura sotterranea per aerei, costruita da qualsivoglia nazione in quegli anni.
Pantellaria a thorn in the side, Pantelleria una spina nel fianco, la considerò sempre Winston Churchill in quanto ne temeva la sua formidabile posizione strategica in grado di strozzare in ogni momento il passaggio alle sue navi.
Soltanto con la definitiva occupazione dell’isola da parte degli Alleati nel giugno del ’43, quella spina fu tolta e il premier inglese poté finalmente tirare un grosso sospiro di sollievo e celebrare il suo tanto atteso Pantellerian triumph.
L’aeroporto di Margana, per come era stato concepito e realizzato, risultò dunque un’opera d’ingegneria militare validissima e d’avanguardia sui tempi.
Altro che opera di cartapesta come sostiene incredibilmente qualche studioso nostrano. Certamente furono di cartapesta certi capi militari italiani e non le strutture, che restarono di cemento armato e dura roccia vulcanica e per questo furono temute fino alla fine dal nemico.
Margana poteva e doveva essere un vero e proprio mastino di guardia al Canale di Sicilia, in grado di mordere dolorosamente gli Inglesi, solo che quel mastino lo si volle tenere fermo alla catena, peraltro ad una catena troppo corta in sintonia con la miope visione sia tattica sia strategica che, quasi sempre, ebbero nel corso del conflitto i nostri vertici militari.
Quando quel mastino, in una visione tattico-strategica più ampia e articolata come nel caso delle due grandi battaglie aeronavali dell’estate del ’42, fu lasciato libero e lo si volle far agire, allora le sue zanne penetrarono profondamente nelle carni dell’avversario. E furono gli esaltanti giorni che vincemmo gli Inglesi sul mare.
Marghana Airfield / l’Aeroporto di Pantelleria in guerra
IBN Editore, Via dei Marsi, 57 – 00185 Roma, Tel & Fax: 0039 06 4452275 – 0039 06 4469828 – email: info@ibneditore.it
Cultura
Palermo, «Chiudi gli occhi»: dalle parole del poeta romantico Nâzım Hikmet, la mostra di Lauriola, da Artètika

Si inaugura, mercoledì 7 giugno, la mostra di stampo ecologista che analizza il rapporto uomo – natura, in un momento di disastri naturali, epidemie e alluvioni
«Anima mia, chiudi gli occhi piano piano e come s’affonda nell’acqua, immergiti nel sonno, nuda e vestita di bianco». Questi i primi versi della poesia “Chiudi gli occhi”, del più importante poeta turco del Novecento, il rivoluzionario romantico Nâzım Hikmet, che dà il nome all’ultima mostra della pittrice romana Giusy Lauriola in cui l’artista analizza il rapporto uomo – natura in un momento di disastri naturali, epidemie e alluvioni. Sarà inaugurata mercoledì 7 giugno, alle ore 19,00 alla galleria d’arte Artétika di via Giorgio Castriota, 15 a Palermo e sarà visitabile fino al 21 giugno. Ingresso libero dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
La gallerista Esmeralda Magistrelli: “Celebriamo l’arte al femminile”
Al vernissage della mostra “Chiudi gli occhi”, di mercoledì 7 giugno, alle ore 19,00, l’artista Giusy Lauriola e la curatrice, Federica Di Stefano, racconteranno le dieci grandi opere che la compongono, tra cui un trittico e due dittici. «Portiamo in piccolo, negli spazi della galleria Artètika di Palermo, la stessa mostra già esposta, con grande successo, all’Aranciera di San Sisto a Roma – spiega Esmeralda Magistrelli, testa e anima di Artètika -. Siamo entusiaste di proseguire l’attività culturale della nostra galleria con una grande professionista e di continuare ad esporre l’arte al femminile. In questa occasione l’artista è donna, la curatrice è donna e la gallerista è donna. Meglio di così!».
Lo stile e il messaggio ecologista di Giusy Lauriola
La serie di opere della pittrice romana Giusy Lauriola, Chiudi gli Occhi, racconta un dualismo tra elementi della natura e oggetti legati alla sfera della quotidianità, rimandando ad una fruizione dell’ambiente consapevole. «Il titolo della mostra – spiega l’artista – vuole invitare a chiudere gli occhi con cui normalmente vediamo il mondo per aprirli ad una visione diversa. La relazione tra essere umano e natura, in un periodo in cui l’ambiente è infestato da epidemie, alluvioni e altri disastri, ha bisogno di un cambio di rotta. Nella natura, rappresentata da foglie, fiori e arbusti – prosegue -, fanno capolino sedie, poltrone e arredamenti che evocano la presenza dell’uomo che, se decide di entrare in relazione, deve rispettare i ritmi della natura. Il tutto con colori forti come inno alla gioia e alla vita».
Spettacolo
Aprilia – Pantelleria, grande successo per Il ritorno de Le Cossyriane

E’ stato un vero successo lo spettacolo “Il ritorno de Le Cossyriane tra donne e madonne”.
Realizzato nel cortile de La Cooperativa La Corsira di Borgo Le Ferriere, per gentile concessione del suo presidente Franco Ferreri, il pomeriggio di intrattenimento ha visto tornare insieme il gruppo di donne che negli anni ha realizzato spesso piccole rappresentazioni.
Dopo il successo ottenuto in un breve sipario presso il teatro Europa di Aprilia, in occasione del Gemellaggio Aprilia-Pantelleria, lo scorso giugno, il gruppo, distanziatosi per i motivi sanitari da covid, si è ritrovato più energico e motivato che mai, mettendo in scena due piccoli momenti “teatrali” alternati a poesie e battute, il tutto rigorosamente in pantesco anche da parte della conduttrice-regista Marina Cozzo.
L’evento è dedicato alla Madonna della Margana, che si celebra proprio stasera con processione, fiaccolata e messa, sempre presso La Coop. La Corsyra, organizzato dalla comunità pantesca dell’Agro Pontino.
Il pubblico era costituito da apriliani, da panteschi residenti in zona e da panteschi arrivati dall’isola appositamente.
Così le performance, ideate da Caterina D’Aietti e rielaborate con il contributo di tutti, hanno visto due cast:
Pranzo di Natale, Teresa D’Aietti, Enza D’Aietti, Annamaria Ferrandes, Salvino Maggiore e Caterina D’Aietti, in un finale inatteso. Esilarante, riportando la tipicità di certi contesti, Pranzo di Natale ha trascinato il pubblico in una dimensione tanto famigliare per i panteschi, quanto curiosa.
Tutti bravissimi interpreti, ciascuno con la sua caratteristica che rendeva i personaggi reali e la mini-commedia molto divertente.
Ne La prova del cuoco pantesca hanno eccelso le capacità trasformistiche delle protagonistiche, Angelina Valenza Anna Magrin e Angela Belvisi, spalleggiate da Sandra Milo che si è lanciata in un tango con il M° Roberto Sperati.
Anche qui l’attenzione è stata portata sul dialetto e sul cibo pantesco, con cura e passione.
Nei ringraziamenti finali, Le Cossyriane hanno fatto menzione ad Annamaria Ferrandes, per le acconciature di tutto il cast complessivo, Francesco Brignone per la partecipazione al trucco.
Giovanni Di Micco
Personaggi
Tony Sperandeo nel corto di Stefania Rossella

Si intitola “La Fune” il prossimo cortometraggio scritto e diretto dalla regista Stefania Rossella Grassi. Sempre un tema sociale.
Dopo il buon esordio alla regia con Preludio, diretto con il collega Tommaso Scutari, la Grassi dirige il grande Attore Siciliano, Tony Sperandeo, che ha recitato per: Giuseppe Tornatore, Vittorio Taviani, Pasquale Squitieri, Michael Cimino,Marco Risi, Roberto Benigni, Marco Tullio Giordano, e molti altri grandi Registi. Proprio con il film di Giordano, I Cento Passi, Sperandeo vinse il David di Donatello. Oggi è candidato ai Nastri D’argento quale miglior attore non protagonista della fortunata serie di Ficarra e Picone, “Incastrati”. Ed è stata proprio una telefonata tra Stefania Rossella Grassi e Salvatore Ficarra, ad ispirare alla Regista la scrittura di un sceneggiatura molto originale.
Il primo ciak è previsto per la seconda settimana di Luglio nella bellissima Regione Campania. Il cortometraggio sarà prodotto dalla The Dizy Productions srl della produttrice ed attrice Melina Arena, in coproduzione con Daniele Gramiccia, Stefania Rossella Grassi ed Enzo Morzillo.
Sul set insieme a Sperandeo ci saranno attori di risalto del nostro panorama cinematografico e televisivo quali: Gianni Ferreri, Lorenzo Fantastichini, Costantino Comito, Martina Marotta e Melina Arena.
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