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Cronaca

Lampedusa, sovraffollamento di migranti. SIAP: possibile esposto alla Procura per condizioni lavoro polizia

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Nota del SIAP, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia

Stiamo valutando l’unica strada ormai percorribile, cioè presentare un Esposto al Signor Procuratore della Repubblica, riguardo le condizioni in cui sono costretti a lavorare i Poliziotti catanesi nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, anche in violazione alla legge sulla sicurezza dei lavoratori, per la Polizia inapplicata.

Da anni si assiste allo spettacolo incivile e disumano con cui le Autorità accolgono i naufraghi a Lampedusa. Non si tratta di stranieri che “comodamente” giungono nelle nostre coste a bordo della navi ONG, qui si tratta di reali naufraghi raccolti in mare e trasportati dalle nostre unità navali o addirittura di barchini che giungono sottocosta.

Uomini, donne a bambini che dopo la traversata, vengono rinchiusi nel CPA di Lampedusa. La frequenza degli arrivi, non consente immediati trasferimenti e pertanto il Centro che può ospitare 350 persone, viene affollato con oltre 2000 migranti che difficilmente scendono di numero.

La situazione espone tutti a pericoli: biologici, chimici ( si pensa al sistema fognario che si riversa all’esterno o la spazzatura che non ha il tempo di essere rimossa) ma possono anche degenerare ( risse per la fila della mensa per esempio) esponendo a reale pericolo tutti, specialmente i 20 poliziotti costretti a fare ormai 12 ore di servizio continuato senza potersi ovviamente rifiutare.

Ma non sono lavoratori anche i poliziotti, non hanno il diritto di riposare e lavorare con esposizione al pericolo contenuto soprattutto se prevedibile ? Eppure i dicasteri responsabili, avrebbero potuto fare tante cose e invece tutto a carico di volontari e poliziotti, mentre il centro in queste pause dovute dal maltempo, non si organizza, non si attrezza o si adegua ai flussi. Tra i paradossi italiani c’è quello dell’invio del personale di Polizia a Lampedusa che da Catania deve recarsi a Palermo e prendere l’aereo dal Falcone e Borsellino, impiegando mediamente circa 12 ore per la “traversata”, (fanno prima i Milanesi ad arrivare).

Abbiamo già chiesto al Dipartimento l’invio di più squadre e da altri Reparti sul territorio nazionale, poiché da Catania i tempi di trasferimento sono insostenibili. Ma pare che il problema è e resta siciliano anche a discapito della sicurezza dei cittadini. In città nel frattempo si attendono 200 immigrati da collocare a San Giuseppe la Rena e la Questura è costretta a tagliare le volanti, per l’accoglienza e la vigilanza degli “ospiti”…. incidendo negativamente sull’apparato sicurezza catanese e l’estate si avvicina !

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Salute

On. Giuseppe Bica: “Un passo avanti per la sanità: radioterapia a Trapani e attenzione sull’Ospedale di Alcamo”

Redazione

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Trapani, 17 aprile 2024 – “Un importante passo avanti per la sanità trapanese: grazie all’impegno del governo Schifani, la radioterapia sarà presto una realtà nell’Ospedale “S. Antonio Abate” di Trapani. Finalmente, dopo anni di attesa, Trapani avrà accesso alla radioterapia direttamente sul territorio. Il progetto, riconosciuto tra i migliori del settore, è stato interamente finanziato con un budget di 10 milioni di euro. Ma le buone notizie non finiscono qui: la procedura per l’appalto è in fase avanzata, con i lavori previsti per essere consegnati entro settembre 2025”. Lo ha annunciato oggi Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia, dopo un’audizione sulla programmazione e attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per interventi sanitari in Sicilia, tenutasi presso la Commissione UE.
Parallelamente all’approvazione del progetto per Trapani, l’attenzione si concentra sul nuovo Ospedale di Alcamo.
“Per quanto riguarda Alcamo, il governo è consapevole della necessità di una copertura finanziaria parziale per il progetto ospedaliero. Attualmente, si sta valutando il bilancio regionale per individuare le migliori opzioni. Tra queste, si sta considerando anche la possibilità di realizzare l’ospedale per fasi funzionali, per garantire una soluzione tempestiva e efficiente” – così continua Bica.
“Continuerò a monitorare da vicino i progressi e ad agire con determinazione per assicurare che le necessità sanitarie del territorio siano soddisfatte” – così conclude Giuseppe Bica, deputato regionale.

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Politica

Erice, On Safina (Pd): “Urgente riaprire la stazione ferroviaria di Fulgatore”

Matteo Ferrandes

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Trapani, 17 aprile 2024 – Riaprire subito la stazione ferroviaria di Fulgatore, nel Comune di Erice. Questo il tema dell’interrogazione urgente depositata oggi dal deputato trapanese del PD Dario Safina, indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani all’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò.

“La stazione ferroviaria di Fulgatore – spiega Safina – ha rappresentato per decenni un importante punto di riferimento per l’utenza della comunità agro-ericina -. La sua chiusura nel 2013 a causa di una frana sulla linea ferroviaria Palermo-Trapani ha generato notevoli disagi per i pendolari costretti a ricorrere a mezzi di trasporto alternativi”.

Safina sottolinea l’importanza di inserire la stazione di Fulgatore nel progetto di recupero dell’intera linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, vista la sua posizione strategica che coinvolge l’intero territorio circostante.

“La riattivazione del collegamento ferrato è fondamentale per garantire un servizio efficiente ai cittadini del comprensorio agro-ericino – continua Safina -. È necessario compiere nuovi interventi per permettere la riapertura della stazione di Fulgatore e rendere la rete ferroviaria accessibile a tutti. Grazie al gruppo del Partito Democratico di Erice e al consigliere Amodeo, per aver tempestivamente posto la questione”.

 

Il deputato trapanese si rivolge dunque al governo regionale e a Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) affinché si adoperino per concordare la riapertura della stazione ferroviaria di Fulgatore nel più breve tempo possibile.

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Cronaca

Giarrusso (PE): “Sammartino? Tutti hanno cercato i suoi voti”

Redazione

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GIARRUSSO (PE): “SAMMARTINO? TUTTI HANNO CERCATO I SUOI VOTI ”

Bruxelles, 17 aprile 2024 – “La cosa più squallida del caso Sammartino non sono le accuse, dalle quali dovrà difendersi come è giusto, quanto il constatare che questo protagonista della vita politica siciliana sia passato con nonchalance da destra a sinistra al centro e di nuovo a destra, corteggiato da tutti per il suo “pacchetto di voti”, e oggi indagato per cose avvenute quando era con la sinistra e quando era con la destra, il che la dice lunga su tanta politica e tanti politici e capetti siciliani”, attacca l’eurodeputato Dino Giarrusso.

“Sono orgoglioso di aver preso 120mila voti puliti, portati solo dalla fiducia avuta dai siciliani in me, giacché nessuno mi ha aiutato, mai. Pare invece ci siano casi addirittura di voti comprati per le europee, il che è inquietante. Il dato politico, al di là delle sentenze che verranno, è tanto amaro quanto vero: chi è onesto e ha un consenso pulito è temuto, osteggiato pure dai propri compagni di partito o di coalizione, mentre chi invece ha clientele o sistemi opachi per raccattare consensi, viene corteggiato ed accettato a braccia aperte da tutti i cacicchi locali, che poi in giornate come queste fanno finta di non sapere chi fosse il loro ex-sodale, e lo attaccano sfidando il ridicolo”, conclude l’eurodeputato catanese.

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