Cronaca
Favignana, sequestrata merce per 5000 euro: 2000 articoli tra cappelli, occhiali e borse
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Occhiali, cappelli, borse. Oltre duemila articoli sono stati sequestrati dagli agenti della Polizia locale di Favignana in una localitร balneare dell’isola nel corso di controlli finalizzati al contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione. La merce, una volta immessa sul mercato, avrebbe generato un profitto di cinquemila euro.
La Polizia locale, coordinata dal comandante Giuseppe Libero Carbone, ha intensificato nei giorni scorsi i controlli sulle spiagge e su tutta l’isola.
Un potenziamento che รจ stato possibile avviare grazie a un contributo di trentatremila euro ottenuto dal Comune nell’ambito del progetto “Spiagge sicure”, promosso dal Ministero dell’Interno per la prevenzione e il contrasto all’abusivismo commerciale e all’illegalitร sui litorali italiani.
“Le risorse ottenute – spiega il comandante – saranno impiegate per lโimplemento delle ore di servizio straordinario del personale della Polizia municipale e lโacquisizione di dispositivi software e hardware che consentiranno di digitalizzare lโattuale sistema gestionale dei procedimenti. Si procederร all’acquisto di una postazione computer e di smartphone dotati di stampante portatile abilitati alla generazione di accertamenti delle violazioni e alla redazione di segnalazioni riguardanti il territorio, gestiti da un programma dedicato utilizzato da numerosi Comuni dโItalia”.
Strumenti che consentiranno alla Polizia locale di migliorare e velocizzare l’attivitร di controllo per assicurare il rispetto delle norme e la salvaguardia delle coste
Cronaca
Solarino, 1866 โ Lโomicidio DโAgostino e il mistero dellโarmadio comunale
Le vicende riguardanti la morte di Giuseppe DโAgostino, farmacista e segretario comunale supplente, sono oggi ricostruibili grazie alla documentazione conservata presso lโArchivio Storico di Siracusa e lโArchivio Comunale di Solarino. Gli atti di stato civile, i verbali e la corrispondenza amministrativa permettono di analizzare il contesto e le circostanze del delitto, offrendo elementi utili a comprendere le dinamiche politiche e amministrative della Sicilia post-unitaria.
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Il delitto nella piazza centrale
Le fonti indicano che la morte di DโAgostino avvenne nella propria casa posta nella piazza centrale, in cui tutto si muoveva, la notte del 30 settembre 1866. Lโuomo fu colpito da unโarma da fuoco e rinvenuto privo di vita il giorno successivo. La piazza, fulcro della vita cittadina e luogo di transito per impiegati, contadini e notabili locali, divenne improvvisamente teatro di un fatto che interruppe la consueta routine del paese. La notizia si diffuse con rapiditร , alimentando commenti e sospetti.
Lโatto di morte venne registrato ufficialmente il 1ยบ ottobre 1866 da Paolo Marabito, Sindaco facente funzioni (ff.) e Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Solarino, come risulta dagli atti conservati nellโArchivio Comunale.

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Atto di morte originale
Lโanno 1866, il giorno 1 ottobre, nella casa comunale di Solarino alle ore 15,
dinanzi a me Paolo Marabito, facente funzioni da Sindaco e Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Solarino, sono comparsi:
โข Raffaele Gibilisco, figlio del fu Giuseppe, di anni 36, contadino, domiciliato in Solarino;
โข Salvatore Miano, figlio di Santo, di anni 40, contadino, domiciliato in Solarino.
I quali hanno dichiarato:
Che alle ore quattro della notte del 30 settembre corrente, รจ morto nella casa di sua abitazione il signor Giuseppe DโAgostino, di anni 35, di professione farmacista, domiciliato in Solarino, figlio del fu Matteo e della fu Michela Bordonaro, coniugato con Raffaela Sculardo (o Spulardo).
La morte รจ avvenuta per arma da fuoco.
ร stato allegato al presente atto un foglio del Giudice Mandamentale di Floridia, in data odierna, che, avendo adempiuto agli atti richiesti, ha autorizzato la sepoltura del cadavere.
Letto il presente atto ai dichiaranti, essi lo hanno confermato.
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La chiave dellโarmadio e i fascicoli riservati
I registri comunali evidenziano che, nei giorni successivi allโomicidio, il Prefetto chiese alla vedova, Raffaella Lombardo, la chiave dellโarmadio in cui il marito custodiva documenti riservati relativi a delibere comunali e appalti post-unitari.
La donna rifiutรฒ la consegna, dichiarando che i documenti non dovevano essere toccati in quanto in quellโarmadio risiedeva la veritร , senza fornire ulteriori spiegazioni.
Le annotazioni presenti nellโArchivio Storico di Siracusa confermarono che lโarmadio conteneva fascicoli riguardanti forniture pubbliche, concessioni e lavori stradali, documenti in grado di compromettere interessi politici e amministrativi locali.
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Attivitร del segretario e piste investigative
Dagli atti custoditi nellโArchivio Storico Comunale di Solarino emerge che, qualche giorno prima della morte, DโAgostino aveva partecipato attivamente e in modo critico alle discussioni durante lโultimo consiglio comunale, opponendosi a certe proposte. Questa attivitร politica costituisce una delle possibili piste legate al suo assassinio.
Unโaltra strada investigativa collegava il delitto a lotte interne familiari, ma il caso non fu mai risolto e rimase avvolto dal mistero.
Un elemento di particolare interesse fu il legame con il caso del parroco Bordonaro, inizialmente accusato di essere il mandante dellโomicidio. La vicenda si intrecciรฒ con la presenza della Commissione Antimafia guidata dal Commissario di P.S. SanGiorgi e con le tensioni generate dalle elezioni amministrative nel comune di San Paolo Solarino.
Nel 1877, il parroco Bordonaro fu sottoposto a ammonizione giudiziaria, con provvedimento che gli impedรฌ di organizzare liste elettorali e di partecipare attivamente alla vita politica del territorio.
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Il silenzio calato dopo dieci anni
Dopo dieci anni di indagini, grazie alla difesa assicurata da ottimi avvocati e al sostegno del deputato Agostino Bertani, la vicenda dellโomicidio DโAgostino e del caso Bordonaro cadde nel silenzio.
Bertani, figura politica di rilievo e massone del Grande Oriente dโItalia, esercitรฒ influenza e protezione sul caso, contribuendo a chiudere lโindagine e far cadere nel silenzio lโomicidio e le accuse contro il parroco Bordonaro.
Con il suo intervento, tutto continuรฒ nel silenzio, e lโomicidio del farmacista DโAgostino rimase un giallo irrisolto della Sicilia post-unitaria.
Analisi storica e prospettive investigative
La documentazione archivistica consente di ricostruire un quadro coerente: lโomicidio si collocรฒ in un contesto amministrativo sensibile, caratterizzato da appalti post-unitari, lotte interne, tensioni elettorali e dinamiche di potere consolidate.
Il caso rimase ufficialmente irrisolto, e la chiave dellโarmadio non venne mai acquisita dalle autoritร . Le fonti archivistiche lasciano aperto il quesito centrale: la morte di DโAgostino fu un evento isolato o collegata alle scoperte effettuate nellโarmadio mai aperto, dove risiedeva la veritร ?
Lโanalisi dei documenti dellโArchivio Storico di Siracusa e dellโArchivio Comunale di Solarino, unita agli elementi relativi alla Commissione Antimafia guidata dal Commissario SanGiorgi, alle elezioni amministrative di San Paolo Solarino e allโammonizione giudiziaria subita dal parroco Bordonaro nel 1877, permette di tratteggiare con rigore storico lโevento, sottolineando la relazione tra la funzione istituzionale del segretario, le dinamiche comunali e le circostanze sospette della sua morte.
Il mistero ancora vivo
Nonostante gli atti, le indagini e le testimonianze conservate negli archivi, lโomicidio di Giuseppe DโAgostino resta ancora oggi avvolto nel mistero.
Lโarmadio mai aperto, la chiave mai consegnata, le tensioni politiche post-unitarie, le accuse decadute contro il parroco Bordonaro e il silenzio imposto dal sostegno politico di Bertani lasciano una scia di domande senza risposta.
La memoria di quegli eventi permane nei registri e nei documenti, tracce indelebili di un giallo siciliano che la storia non ha mai completamente svelato, testimoniando le tensioni, i conflitti e i segreti che segnarono la vita amministrativa e politica di Solarino nellโOttocento.
Ogni fascicolo, ogni nota e ogni riga scritta nel tempo sembra suggerire che la veritร , pur custodita, non sia mai stata interamente rivelata. Il caso DโAgostino rimane cosรฌ un simbolo della complessitร della Sicilia post-unitaria, dove potere, politica e segreti personali si intrecciarono in un mistero che ancora oggi affascina storici e investigatori.
Laura Liistro
Economia
Pantelleria, conclusione positiva procedimento regionale relativo alla โRelazione sullo stato di attuazione del programmaโ
LโAmministrazione comunale di Pantelleria informa che, con nota ufficiale del 3 dicembre 2025, il Dipartimento delle Autonomie Locali della Regione Siciliana ha comunicato la chiusura definitiva e con esito favorevole del procedimento relativo alla โRelazione sullo stato di attuazione del programmaโ, previsto dallโart. 119 della L.R. 31 gennaio 2024, n. 3 e dallโart. 17 della L.R. 26 agosto 1992, n. 7.
In una precedente comunicazione, risalente al 27 ottobre, era stata segnalata una possibile decurtazione a carico del Comune per presunte incompletezze documentali.
Successivamente, lโEnte ha trasmesso tutte le integrazioni e i chiarimenti necessari, attestando il corretto assolvimento degli obblighi normativi nei tempi stabiliti.
A seguito della rivalutazione istruttoria, la Regione ha revocato ogni rilievo e ha confermato la piena regolaritร della posizione del Comune, dichiarando concluso il procedimento senza alcuna penalizzazione.
Il Comune di Pantelleria continuerร a operare nel rispetto delle disposizioni regionali e garantendo la massima trasparenza nella gestione amministrativa e nei rapporti istituzionali.
Cronaca
Minaccia il suicidio, scattano le ricerche del Soccorso Alpino
Nelle prime ore del mattino il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano รจ stato allertato dalla centrale
operativa del 118, su richiesta dei Vigili del Fuoco, per la ricerca di una persona che aveva minacciato
gesti inconsulti da Monte Pellegrino.
Tre squadre del Soccorso Alpino si sono immediatamente recate sul posto e, grazie alla conoscenza
dellโarea, hanno rapidamente individuato le zone in cui lโuomo avrebbe potuto trovarsi. Durante le
operazioni di ricerca sono stati rinvenuti alcuni reperti, successivamente prelevati e consegnati ai
Carabinieri.
Le ricerche si sono poi concentrate presso una parete rocciosa denominata โParetona di Vergine
Mariaโ, dove la prima squadra giunta sul luogo ha ritrovato il corpo senza vita dellโuomo. A seguito
dellโautorizzazione del Magistrato, il Soccorso Alpino ha provveduto a imbarellare la salma e sta
procedendo al trasporto verso valle, lungo un percorso caratterizzato da un notevole dislivello e da
una fitta vegetazione.
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