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Politica

Favignana, l’ex vicesindaco Sammartano si dimette dal gruppo di maggioranza “modalità antidemocratiche del sindaco” nella revoca suo mandato

Redazione

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Il sottoscritto Consigliere del Comune di Favignana Dott. Francesco Sammartano, nato ad Erice il 11/05/1974, comunica quanto segue.

Le modalità antidemocratiche  con le quali il Sindaco di Favignana Francesco Forgione ha revocato allo scrivente la nomina di vicesindaco e di assessore del Comune di Favignana e la tolleranza al riguardo mostrata dai Consiglieri del gruppo di maggioranza “Vivere le Egadi”, rendono impossibile proseguire l’azione di consigliere comunale all’interno di tale gruppo.

Nessuno all’interno della maggioranza consiliare, a partire dal suo Capogruppo, ha ritenuto di contattare lo scrivente Consigliere Comunale, primo eletto della maggioranza consiliare con n. 237 preferenze, per conoscere dei fatti ovvero affinchè venisse verificata la fondatezza delle gravi (false) ragioni che inducevano il Sindaco Francesco Forgione a tale scelta.

In proposito, il Capogruppo non ha ritenuto nemmeno opportuno convocare un’urgente riunione dell’intero gruppo di maggioranza consiliare, riducendo i Consiglieri a meri destinatari formali della comunicazione, come se non avessero voce in capitolo sulle scelte del Sindaco che si pregia della loro fiducia e sostegno politico.

L’incarico di vicesindaco ed assessore dello scrivente era frutto di un accordo politico pre-elettorale entro il quale era maturato il sostegno dell’area moderata al Sindaco Francesco Forgione: la mancanza di qualunque spirito di democratico confronto all’interno del gruppo di maggioranza, presuppone altresì che chi lo ha tollerato ritiene che nessun valido apporto di pensiero può essere espletato al suo interno dallo scrivente, svilendo quei presupposti di politica gentile della lista civica “Vivere le Egadi (“Vogliamo una politica gentile, pulita nelle scelte e nel linguaggio, aperta all’ascolto e al dialogo”).

Invece, le vacue ed incerte motivazioni sottese dal provvedimento di revoca dell’incarico di vicesindaco ed assessore da parte del Sindaco Francesco Forgione, adombrano logiche politiche di governo e di amministrazione del territorio egadino tendenti ad evitare ogni democratico confronto con chi dissente perfino al proprio interno, sia essa la giunta piuttosto che il gruppo consigliare di maggioranza.

Il provvedimento di revoca è carente di un qualunque specifico riferimento a posizioni assunte dallo scrivente che contraddicessero quanto enucleato nel programma elettorale della lista “Vivere le Egadi” e che quindi ne ostacolassero il raggiungimento degli obiettivi.

La verità è che la rimozione è dipesa dall’aver criticato politicamente l’acquisto dei quadri della sorella di una sua nota sostenitrice elettorale, ovvero della Sig.ra Maria Guccione, senza dimenticare che pochi giorni prima il Direttore dell’Area Marina Protetta aveva altresì acquistato numerose copie di un recente libro scritto proprio da quest’ultima.

Si è trattato di una ritorsione per aver manifestato il dissenso politico sull’acquisto di tali quadri!

Ebbene, facendo proprie le parole del Presidente degli italiani ovvero del grande Sandro Pertini: “Dico al mio avversario, io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi sino al prezzo della mia vita, perché tu la tua idea la possa esprimere sempre, liberamente”.

Epperò, essendo venuto meno questo mio credo politico all’interno del gruppo consiliare di maggioranza che sostiene il Sindaco Francesco Forgione, lo scrivente in data odierna ha già comunicato al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Comunale di abbandonare il gruppo di maggioranza, dichiarandosi Consigliere indipendente del Comune di Favignana.

Favignana, 3 gennaio 2022

In Fede

Dott. Francesco Sammartano

Politica

Pantelleria – Bella ciao, chiarimenti sulle accuse di censura dell’Amministrazione

Redazione

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Tra ieri e oggi diverse testate giornalistiche hanno pubblicato, con tanto di titoli, il comunicato dell’ANPI di Pantelleria secondo cui l’Amministrazione Comunale avrebbe censurato quello che viene ritenuto l’inno della Resistenza italiana, ossia la canzone “Bella ciao”.

Siamo profondamente preoccupati e sconcertati dal modo in cui vengono raccontati i fatti legati ad alcune decisioni dell’Amministrazione Comunale, che, in merito al 25 aprile già da qualche giorno aveva stabilito uno specifico cerimoniale. Auspichiamo di poter ampliare la copertura mediatica anche su tematiche di rilevanza per la comunità isolana, al fine di garantire una maggiore consapevolezza e informazione su questioni cruciali.

In merito a quanto affermato nel comunicato, con forza ribattiamo che i valori legati alla Resistenza e alla Democrazia sono totalmente condivisi da questa Amministrazione che non ha sicuramente inteso cancellare una parte della storia italiana, né ha mai dimenticato i tanti che hanno sacrificato la propria vita lottando per la libertà, l’autonomia, l’indipendenza.

Sono passati molti anni da quel lontano 25 aprile del 1945, quando iniziò un percorso lungo e tortuoso che ha portato alla nascita di una nazione liberale, democratica, solidale e forte. Oggi, grazie all’impegno indefesso di tutte le componenti territoriale che hanno seguito quel percorso, possiamo affermare che l’Italia è una nazione moderna, immune da qualsiasi rischio autoritario.

Alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto doveroso ricordare questa importante ricorrenza con un cerimoniale che ha coinvolto Forze Armate, Istituzioni, ANPI, sottolineando che pur nelle diversità insite in ciascuno di noi siamo tutti cittadini di un’unica nazione. Tale cerimoniale si concluderà con l’inno di Mameli che riteniamo l’unico totalmente inclusivo e rappresentativo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali, conquistati pagando un pesantissimo prezzo in termini di sacrifici e vite umane.

Pantelleria, 24 aprile 2024

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Politica

Pantelleria 2050: ancora un veto per Bella Ciao. L’Amministrazione Comunale faccia marcia indietro

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Abbiamo appreso con preoccupazione che l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si è rifiutata di far cantare Bella Ciao durante le celebrazioni della Liberazione d’Italia di domani, 25 aprile.

A dire la verità non ci stupiamo di questa scelta, visto che la nostra Amministrazione Comunale lo scorso anno ricevette in tal senso ‘richieste’ inopportunamente insistenti.

Lo scorso anno però, proprio in accordo con l’ANPI isolana e quella provinciale, non cedemmo e anche con la mediazione del Sindaco e del Prefetto, la cerimonia si tenne regolarmente, come è consuetudine in tutta Italia e come era avvenuto negli anni precedenti della nostra amministrazione. Quindi, insieme all’inno nazionale fu intonata anche Bella Ciao.

Spiace vedere che quest’anno, il maldestro intento revisionista della Storia trovi spazio nella maggioranza attuale che governa l’isola.

Un campanello d’allarme che deve vederci tutti al fianco dell’ANPI, alla quale va la nostra solidarietà, per non lasciare che chi ha combattuto per liberare l’Italia sia dimenticato e messo in secondo piano.

Bella Ciao è un simbolo universale, cantata in tutto il mondo per rappresentare i valori di libertà, pace e democrazia.

Zittire Bella Ciao significa zittire questi valori, che sono alla base della nostra Costituzione.

Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale faccia marcia indietro e si adegui al resto dell’Italia, visto il clamore mediatico che questa vicenda sta suscitando e che certamente non fa ben figurare la nostra isola sulle cronache nazionali.

 

Pantelleria2050

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Politica

Pantelleria – 25 aprile, La Francesca (PD) vicino all’ANPI sul caso canzone “Bella ciao”

Redazione

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Dopo la censura del monologo sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati bloccato dalla RAI, non ci aspettavamo di dover assistere anche nella nostra isola alla censura, questa volta da parte dell’Amministrazione comunale, dell’inno alla resistenza “Bella Ciao” per le celebrazioni del 25 aprile. Non è certamente un segreto che la nostra Amministrazione comunale è di chiara estrazione di destra, ma questa grave forma di censura a nostro avviso non trova nessuna giustificazione ed è per questo che ci mostriamo seriamente preoccupati per questo grave atto che non riguarda solamente una canzone, ma ciò che la stessa rappresenta ormai da ottanta anni in tutto il mondo. Non ci si può dividere su valori importanti quali sono la democrazia e la resistenza, non rendiamo il giusto merito in questo modo a chi con il proprio coraggio e con la propria vita ancora oggi ci permette di essere liberi.

Partito Democratico Circolo di Pantelleria

Non posso che mostrare massimo sostegno all’ANPI per questo ennesimo caso di censura di cui questa volta si è macchiata l’amministrazione comunale di Pantelleria, dichiara il Vice Segretario del Partito Democratico provinciale Giuseppe La Francesca. Occorre difendere, sempre con maggiore forza, quei valori fondamentali di libertà, democrazia e resistenza racchiusi nella festa del 25 aprile e nella canzone Bella Ciao. Mi auguro pertanto che l’amministrazione comunale – conclude il dirigente dem – possa tornare sui suoi passi garantendo quell’alto valore che è racchiuso nella celebrazione della festa del 25 aprile.

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