Cultura
Comune Favignana in convenzione con Unipa: raccolta toponomastica non cartografata Isole Minori

๐๐ซ๐จ๐ ๐๐ญ๐ญ๐จ ๐๐ข ๐ซ๐ข๐๐๐ซ๐๐ ๐ฌ๐ฎ๐ข ๐ฆ๐ข๐๐ซ๐จ๐ญ๐จ๐ฉ๐จ๐ง๐ข๐ฆ๐ข ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ข๐ฌ๐จ๐ฅ๐ ๐ฆ๐ข๐ง๐จ๐ซ๐ข, ๐๐จ๐ฆ๐ฎ๐ง๐ ๐๐ข ๐ ๐๐ฏ๐ข๐ ๐ง๐๐ง๐ ๐ฌ๐จ๐ญ๐ญ๐จ๐ฌ๐๐ซ๐ข๐ฏ๐ ๐๐จ๐ง๐ฏ๐๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐จ๐ง ๐ฅโ๐๐ง๐ข๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐ข๐ญ๐ฬ ๐๐ข ๐๐๐ฅ๐๐ซ๐ฆ๐จ ๐ ๐ข๐ฅ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ข ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐๐ข ๐๐ข๐ฅ๐จ๐ฅ๐จ๐ ๐ข๐๐ข ๐ ๐ฅ๐ข๐ง๐ ๐ฎ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐ข ๐ฌ๐ข๐๐ข๐ฅ๐ข๐๐ง๐ข
I luoghi parlano.
I loro nomi, significativi e non casuali, raccontano storie di popolazioni, identitร culturali e sociali. Un patrimonio che va tutelato e salvaguardato. Il Comune di Favignana ha sottoscritto una convenzione con lโUniversitร di Palermo e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani per lโavvio di un’importante ricerca.
Il progetto, che coinvolge tutte le comunitร delle isole minori e degli arcipelaghi della Sicilia, mira a raccogliere toponomi tradizionali delle contrade, della costa, delle porzioni di mare, ovvero quel repertorio microtoponomastico isolano non cartografato nelle carte ufficiali che vive soltanto nelle pratiche di denominazione e nellโoralitร degli abitanti del luogo, gli anziani, i pastori, i contadini ma, soprattutto, i pescatori locali.
Cultura
Tutti al Mare. Oggi si parla di venti con il Comandante Stefano

Come memorizzare il nome di tutti i venti in pochi secondi e non dimenticarli piรน
Da oggi, Il Giornale di Pantelleria, offrirร nuovi contenuti relativi al mare e alla navigazione, con l’aiuto prezioso di un ospite speciale: il Comandante Stefano della Scuola Nautica Delta.
Come approccio iniziale, chiameremo questa rubrica Tutti al Mare.
Si parlerร di navigazione sicura, di venti, di pesci e quanto altro si desideri approfondire per vivere il mare con consapevolezza e, quindi, maggior piacere.
Oggi iniziamo con una delle lezioni base della nautica: conoscere i venti.
Il nostro Comandante, come promette, in trenta secondi ci illustra perfettamente e in modo indimenticabile la Rosa dei Venti.
In 30 secondi ti faccio ricordare per sempre i nomi di tutti i venti principali.
I nomi dei venti sono stati dati piรน o meno all’epoca dell’impero romano,ย quando praticamente il Mediterraneo era considerato il centro del mondo,ย il centro dell’universo.
I nomi dei venti facevano riferimento a un punto, posto piรน o meno al centro del Mediterraneo, come l’isola di Zante.ย
- A nord abbiamo i monti, da cui la Tramontana.
- ย A nord-est abbiamo la Grecia, da cui il vento di Grecale.
- A est tutte le mattine si leva il sole, per cui il vento di Levante.
- Circa sud-est abbiamo la Siria, da cui lo Scirocco.
- A sud abbiamo l’Ostro, o Mezzogiorno.
- Dalla Libia il Libeggio,
- da ovest, dove si depone il sole, avremo il Ponente.
- A nord-ovest abbiamo Roma, cittร maestra, da cui Maestrale.
ย
Per questo e altre curiositร sul mondo marino seguite il nostro Comandante Stefano della Scuola Nautica Delta, anche su TikTok
Cultura
Antiche Voci di Pantelleria: vocaboli, grammatica, espressioni e origini del dialetto a cura diย Angelina Rodoย

Antiche Voci di Pantelleria: Vocaboli, grammatica, espressioni e origini del dialetto di Pantelleria โ 11 luglio 2025
di Angelina Rodo, autrice del vocabolario รจ una nota e ammirata penna pantesca.
ย
Nel titolo di questo articolo abbiamo scritto “a cura” che non รจ “accura”, che significa “attenzione”. Ma forse, involontariamente, l’attenzione vogliamo concentrarla su questa uscita letteraria, che viene cosรฌ descritta:ย
ย Documento storico, attestante il linguaggio stanziatosi nel tempo in unโaria circoscritta, il dialetto ha la sua dignitร , la sua storia e non va considerato inferiore alla lingua nazionale.
Senza dubbio lโobbligo della frequenza scolastica ha concorso alla diffusione della lingua italiana ed i mass media hanno sempre piรน offerto un modello di lingua a danno del dialetto, specie di quello parlato dalle persone avanti negli anni.
Ne consegue la necessitร di una ricerca accurata del dialetto, in questo caso, pantesco al fine di conservare la terminologia e gli elementi grammaticali a favore delle generazioni future e dei giovani di oggi ai quali va ricordato che sul dialetto si basa la storia della gens a cui appartengono.
Non si deve perรฒ intendere che il presente lavoro dia spazio ad un arido elenco alfabetico di vocaboli; non un dizionario, ma uno studio sulla etimologia dei termini dialettali inseriti nel contesto di ciascuna etร storica dellโIsola che ha registrato un susseguirsi di stanziamenti di etnie. Un ampio spazio รจ riservato allโanalisi degli elementi grammaticali del vernacolo in oggetto.
Va tenuto presente che nel vernacolo, come in tutti i linguaggi, si verifica la diastratia, in quanto il modo di esprimersi varia secondo lโestrazione sociale, lโetร e lโambiente dellโindividuo. ร da sottolineare che tra le contrade di Kamma, Tracino, Scauri, Rekale e il capoluogo si notano delle differenze linguistiche lessicali e fonetiche nelle persone molto anziane. Ciรฒ รจ da attribuire allโisolamento in cui versavano fino ai primi decenni del 900 le contrade per la mancanza di una rete stradale e di mezzi di trasporto che le collegassero con il capoluogo.
Nel capoluogo, la cui societร si presentava eterogenea, i modi espressivi subivano lโapporto linguistico degli esiliati politici, dei coatti e dei capitani dei velieri nonchรฉ dei forestieri presenti nellโIsola per la costruzione dellโaeroporto e dei militari nel periodo del secondo conflitto mondiale.
ร evidente che la terminologia del โcentroโ risulta meno arcaica di quella del โcontadoโ.
La differenza piรน evidente fra il dialetto del capoluogo e quello della campagna consiste nella pronuncia del suono, per cui nel capoluogo la chiave รจ chiavi, nel resto dellโIsola ciavi, รงiavi.
Di influenza araba lโaccostamento di nome + nome come erba ventu (erba parietaria); tallarita notti (pipistrello) oppure la ripetizione della stessa parola come guardagguarda (con molta attenzione); strincistrinci (alla fine); favifavi (rigonfiamento della pelle provocato dalle fave) kiffikiffi (dello stesso carattere).
Non sempre la scrittura riesce a dare il suono esatto specie se il vocabolo รจ pronunciato dai non siciliani. Eโ difficile, infatti, pronunciare esattamente il nesso consonantico ddu (pronuncia ddru), il nesso kh che si pronuncia con la c aspirata come in toscana mentre la c con la cediglia come se davanti ci fosse la s.
Nella dizione di alcuni vocaboli รจ importante lโaccento, perchรจ se si sbaglia, il vocabolo cambia di significato.
Quale la differenza fra cรฒnsolo e consรฒlo? Fra cรนccia e cuccรฌa?
Cรฒnsolo รจ lโarnese da pesca, consรฒlo รจ lโinsieme di pietanze che si portava a chi era morto un esponente della famiglia. Cรนccia รจ il comando che si da al cane; Cuccรฌa il dolce che si prepara per Santa Lucia.
Caratteristica del dialetto pantesco รจ lโassenza di una particolare cadenza.
Nel lavoro uno spazio รจ dedicato, infine, a particolari modi di dire e alle espressioni dei nostri avi che vanno ricordati perchรฉ, come recita Ignazio Buttitta: โun populuโฆ quannu ci arrobbanu a lingua/aduttata di patri/รจ persu pi sempriโฆโ
Il testo รจ acquistabile su Amazon da cui abbiamo tratto la descrizione
Spettacolo
Pantelleria, nella “Notte dei Talenti” vince la gioventรน pantesca

Ieri sera, 11 luglio 2025, presso il Cineteatro di Scauri, a partire dalle 21,30,si รจ dato il via allaย “Notte dei Talenti“, serata conclusiva del Media Green Art Festival 2025.
Si tratta di un prolungamento spontaneo del Media Art Festival, evento annualmente riproposto sullโisola tra il 2000 e il 2005.
Direttamente connesso ai temi dellโambiente e della comunitร resi visibili attraverso
lโarte, il Festival si รจ snodato aderendo ad un programma che ha previsto proiezioni,
premi per i cortometraggi e spazi indirizzati ai giovani talenti dellโisola, che hanno
saputo ascoltare le loro passioni per tracciare un percorso esistenziale in stretto
rapporto con le proprie emozioni.
Eโ cosรฌ che la giovane coppia di presentatori ha esordito, per definire la serata
conclusiva di un Festival sostenuto dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria in
piena condivisione di intenti tra cinema, arte, musica e sostenibilitร , allo scopo di
corrispondere il giusto valore al territorio, promuovendo innovazione e inclusione:
โSiamo qui a Pantelleria, ma realmente, durante questa settimana, siamo stati un
poโ ovunque: nelle storie proposte dal cinema, nelle storie cantate, nelle attivitร
vissute su questโisola. Ricordando il Media Art Festivalย dei primi anni Duemila,
riportato oggi in chiave moderna, sostenibile, green, questa serata รจ come un
abbraccio conclusivo per tutti quelli che ci sono stati e che ci hanno accompagnato
in questo cammino, anche a livello progettuale. La โNotte dei Talentiโ รจ il nostro
modo di dire โGrazie a tutti voiโ, a chi ha fatto di questo sogno collettivo una realtร
condivisaโฆPer i giovani talenti, il MEGAF ha rappresentato unโavventura, un modo
per di โmostrare che questโisola non รจ impossibileโ.
Il festival รจ soprattutto stata una contingenza per โcapire che,
se ci sono delle barriere, i giovani panteschi non si arrendono: le superano e
vincono!โ.
I nostri giovani panteschi, sorretti soprattutto dalla feconditร di โAstarteโ, la Grande
Madre fenicia dai mille volti, sono forti e determinati come il carattere deciso di
Pantelleria, isola โfaticosaโ, ma dal cuore delicato e flessibile che tutto permette col
suo ineguagliabile espressionismo.
Franca Zona
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