Cultura
Comune Favignana in convenzione con Unipa: raccolta toponomastica non cartografata Isole Minori
๐๐ซ๐จ๐ ๐๐ญ๐ญ๐จ ๐๐ข ๐ซ๐ข๐๐๐ซ๐๐ ๐ฌ๐ฎ๐ข ๐ฆ๐ข๐๐ซ๐จ๐ญ๐จ๐ฉ๐จ๐ง๐ข๐ฆ๐ข ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ข๐ฌ๐จ๐ฅ๐ ๐ฆ๐ข๐ง๐จ๐ซ๐ข, ๐๐จ๐ฆ๐ฎ๐ง๐ ๐๐ข ๐ ๐๐ฏ๐ข๐ ๐ง๐๐ง๐ ๐ฌ๐จ๐ญ๐ญ๐จ๐ฌ๐๐ซ๐ข๐ฏ๐ ๐๐จ๐ง๐ฏ๐๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐จ๐ง ๐ฅโ๐๐ง๐ข๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐ข๐ญ๐ฬ ๐๐ข ๐๐๐ฅ๐๐ซ๐ฆ๐จ ๐ ๐ข๐ฅ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ข ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐๐ข ๐๐ข๐ฅ๐จ๐ฅ๐จ๐ ๐ข๐๐ข ๐ ๐ฅ๐ข๐ง๐ ๐ฎ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐ข ๐ฌ๐ข๐๐ข๐ฅ๐ข๐๐ง๐ข
I luoghi parlano.
I loro nomi, significativi e non casuali, raccontano storie di popolazioni, identitร culturali e sociali. Un patrimonio che va tutelato e salvaguardato. Il Comune di Favignana ha sottoscritto una convenzione con lโUniversitร di Palermo e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani per lโavvio di un’importante ricerca.
Il progetto, che coinvolge tutte le comunitร delle isole minori e degli arcipelaghi della Sicilia, mira a raccogliere toponomi tradizionali delle contrade, della costa, delle porzioni di mare, ovvero quel repertorio microtoponomastico isolano non cartografato nelle carte ufficiali che vive soltanto nelle pratiche di denominazione e nellโoralitร degli abitanti del luogo, gli anziani, i pastori, i contadini ma, soprattutto, i pescatori locali.
Cultura
Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale
Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli
Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffรจ per tutti.

Da lรฌ si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.
Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.

Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la societร isolana, portando movimento, colore, allegria.ย
Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’รจ andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “ร andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pรฒ il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”
Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo piรน pubblico sinceramente.”
I circoli come hanno risposto? “L’ospitalitร dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri รจ unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima รจ molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunitร e nel portare avanti una realtร isolana che hanno costruito i nostri nonni.ย Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria รจ un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.
Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” ilย 17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunitร .”
Cultura
Pantelleria, oggi tanti festeggiamenti alla Chiesa Matrice con il Vescovo GIurdanella
Questa mattina, del 21 dicembre 2025, il Vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, in un difficoltoso arrivo sull’isola, ha officiato la Santa Messa presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria.

Tanti gli eventi che lo attendevano e che hanno visto la partecipazione di autoritร militari e anche del primo cittadino, Fabrizio D’Ancona, che ha colto l’occasione per i rituali auguri di Buone Feste alla collettivitร .
Nonostante in maltempo durato per tutta la mattinata, i panteschi piรน fedeli e solerti non si sono fatti fermare ed hanno assistito ad una serie di eventi, celebrati durante la messa.
Cosรฌ, questa mattina, sua eminenza si รจ trovato a officiare la messa della Quarta Domenica dell’Avvento, dedicata sicuramente agli 80 anni di presenza sul territorio pantesco delle Suore delle Poverelle; il conferimento al ย Ministero dellโAccolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi; infine, ma non per ultimo, l’arrivo del nuovo parroco Don Easu Kuzhanthai.

Una messa molto sentita, in una atmosfera singolare, come quella del Natale.
Ricordiamo che da ieri giorno 20 fino al 23 dicembre, dalle ore 17,30 alle ore 19,00, presso il Sagrado della Chiesa Madre si terrร il presepe vivente, meteo permettendo.

Tutte le immagini sono tratte dalla pagina facebook della Chiesa Madre Ss Salvatore di Pantelleria
Cultura
Claudia Ferlita, custode della memoria: il palazzo di piazza Castello che racconta Santo Stefano Quisquina
A Santo Stefano Quisquina, in piazza Castello, sorge un palazzo ottocentesco che sembra aver fermato il tempo. Non รจ solo un edificio: รจ custode di una memoria profonda, della storia di una famiglia e dellโidentitร di unโintera comunitร .
Oggi continua a vivere grazie a Claudia Ferlita, che ne ha raccolto il testimone con uno sguardo attento e sensibile, trasformando la conservazione in un atto nobile e civile.
Non esiste ancora una documentazione completa sulla sua costruzione, ma sulla chiave di volta del portale dโingresso รจ scolpita la data 1872, probabilmente lโanno in cui Salvatore Puleo, imprenditore intraprendente e uomo โdel fareโ, lo edificรฒ.
Non nobile, ma protagonista dello sviluppo locale, Puleo contribuรฌ alla realizzazione della strada Corleonese-Agrigentina e della villa comunale, opere che ancora oggi segnano il volto della cittadina.
Il palazzo racconta la sua epoca attraverso dettagli unici: il lungo balcone in ferro battuto decorato con vasi di ceramica di Burgio, una rara targa assicurativa antincendio della compagnia Generali e interni straordinariamente conservati. La cucina in muratura con le maioliche bianche e blu e gli arredi originali restituiscono la sensazione di entrare in un tempo sospeso.
Ma il valore del palazzo va oltre lโarchitettura.
Custodisce lettere, fotografie e oggetti appartenuti a generazioni della famiglia Puleo, fino ad Angela Puleo in Palma e al professor Ugo Palma, che hanno saputo preservarne la storia e lโidentitร .
Entrare in queste stanze รจ come percorrere un ponte tra passato e presente: i mobili e gli oggetti sono rimasti esattamente dove erano stati lasciati, raccontando le vite e le abitudini di chi le ha vissute.
Lโincontro di Claudia con il palazzo รจ stato un vero colpo di fulmine.
Varcando la soglia per la prima volta, percepรฌ che la casa non era morta, nonostante anni di vuoto.
ยซAvevo la sensazione che la padrona di casa potesse apparire da un momento allโaltroยป, racconta.
La vendita fu gestita da Costanza Palma, nipote di Ugo Palma, che aveva ereditato la dimora dalla madre Angela. Lontana da Santo Stefano e priva di legami con il territorio, decise di non trattenere la proprietร .
Tra tutti gli ambienti, la biblioteca emerge come cuore pulsante del palazzo.
Lโodore dei libri antichi si mescola a quello dei mobili, restituendo lโimmagine di una famiglia colta e curiosa, aperta al mondo.
Riordinare i volumi ha permesso a Claudia di comprendere meglio la storia di chi ha abitato la casa e di sentire il peso e lโonore di custodire un patrimonio culturale cosรฌ ricco.
Il gesto di Claudia Ferlita va oltre la proprietร privata: รจ un atto esemplare di responsabilitร culturale e civica, un modello per chiunque possa recuperare e valorizzare altri luoghi storici.
Conservarlo significa rispettare chi ci ha preceduto e permettere a chi verrร dopo di conoscere la propria storia.
Se il palazzo potesse parlare, racconterebbe una storia dโamore: lโamore coniugale per cui fu costruito da Salvatore Puleo per la giovane sposa napoletana, ma anche amore per lโarte, la cultura e la conoscenza.
Oggi lo stupore che suscita il palazzo, la sua autenticitร intatta e la memoria custodita, sono destinati a essere condivisi, per permettere a tutta la comunitร di attraversare il tempo senza perdere il senso profondo della propria storia.
Grazie alla sensibilitร e alla generositร di Claudia, piazza Castello non รจ piรน solo uno spazio fisico: รจ memoria viva, esempio di cura, identitร e amore per la cultura e la storia di Santo Stefano Quisquina.
Laura Liistro
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