Economia
Bonus Affitti 2022: come possono richiederlo i cittadini di Trapani?

Con la Legge di Bilancio del 2020 è stato introdotto il cosiddetto Bonus Affitto 2020, il quale è stato poi confermato anche per l’anno 2021 e l’anno 2022. Infatti, con il Decreto Legge del 13 luglio, il Ministero delle Infrastrutture ha garantito l’erogazione di una somma di denaro per tutti i cittadini che rispettano determinati requisiti.
Da giovedì 15 settembre 2022 è infatti possibile fare domanda al proprio Comune di residenza per il bando regionale “Fondo Affitto 2022” con ultima scadenza fissata per venerdì 21 Ottobre 2022.
A quanto ammonta la quota del contributo?
L’importo che lo stato destina per erogazione del Bonus Affitto, varia da anno ad anno e dipende dalla Legge di Bilancio. Per il 2022, il totale dei fondi messi a disposizione delle regioni ammonta a 330 milioni di euro, le quali dovranno poi ripartire la somma tra i comuni.
L’erogazione del Bonus Affitti ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie con una situazione economica precaria, dovuta alle conseguenze della pandemia da COVID-19, il conflitto Russo-Ucraino e in ultimo la crisi energetica e il caro vita. La speranza è quella di contribuire al pagamento del canone di locazione, garantendo la copertura di un massimo di 3 mensilità per ciascun nucleo familiare (fino ad un massimo di 1.500 euro).
Quali sono i requisiti minimi per richiedere il Bonus Affitto 2022?
Tuttavia, il Decreto Legge ha stabilito 3 requisiti minimi di accesso, ai quali successivamente, tramite i bandi comunali, ciascun comune può applicare ulteriori limiti. Analizziamo singolarmente in cosa consistono i 3 requisiti generali:
-
Il primo è relativo alla condizione economica del nucleo familiare, calcolata tramite l’indice ISEE. Dunque, potranno accedere al Bonus Affitto 2022 tutti coloro che hanno un ISEE inferiore a 17.145 euro. In aggiunta, potranno beneficiare del sostegno finanziario da parte dello Stato, coloro con un ISEE fino ai 35.000 euro, che hanno registrato una perdita del reddito IRPEF superiore al 25%. Tale perdita deve essere verificabile tramite l’attestazione ISEE, regolarmente emessa dall’INPS nell’anno 2022 oppure tramite il confronto con le dichiarazioni fiscali degli anni 2022 e 2021.
-
In secondo luogo, possono richiedere il Bonus Affitto 2022 coloro i quali si trovano in una delle seguenti situazioni elencate di seguito:
-
Soggetti in possesso della cittadinanza italiana;
-
Coloro che risultano in possesso di una cittadinanza di un paese facente parte dell’unione europea;
-
Tutti coloro i quali sono in possesso di un permesso di soggiorno di una durata di almeno un anno oppure un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
-
Infine, è necessario essere residente presso l’immobile per il quale si richiede il Bonus. Questo deve essere nel Comune nel quale si partecipa al bando. Sebbene non sia necessario essere titolare dell’abitazione, è fondamentale che i pagamenti del canone di affitto siano in regola e che il contratto di locazione sia regolarmente registrato.
L’obiettivo di questi requisiti è quello di garantire un accesso equo alle risorse e tutelare i nuclei familiari più danneggiati e con una situazione economica a rischio. Sono invece esclusi tutti i soggetti che hanno già beneficiato di un aiuto da parte del Governo, come coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Infatti il Bonus Affitto non è cumulabile con la quota percepita da questi ultimi per la copertura dei canoni mensili.
Dunque, con l’erogazione dei Bonus Affitto, la speranza del Governo è quella di contrastare l’aumento del prezzo del gas e ridurre il costo delle bollette luce e gas, sostenendo il nucleo familiare nel pagamento del canone di locazione.
Come richiedere il Bonus Affitto 2022 a trapani
Per tutti i cittadini di trapani che vogliono richiedere il Bonus Affitti 2022, è possibile inoltrare la domanda online tramite la piattaforma ufficiale della regione, accedendo alla propria area personale tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Per coloro i quali vogliono recarsi in un ufficio fisico, è possibile rivolgersi nel proprio comune di residenza oppure negli uffici CAF di trapani e richiedere il modulo cartaceo da compilare.
Economia
Palermo – Crisi agricoltura, On. Catania (FdI) “Impegno concreto di maggioranza per aiuti”

[PALERMO] «Impegno concreto da parte della maggioranza, di concerto col Governo regionale, per attivare, tramite gli strumenti finanziari che permette la legge, gli aiuti nei confronti delle cantine sociali e gli agricoltori». Lo dice l’onorevole Nicolò Catania, vice capogruppo vicario FdI all’Ars, che ieri sera ha partecipato alla riunione convocata dall’assessore regionale all’agricoltura onorevole Luca Sammartino con i presidenti delle cantine e una rappresentanza degli agricoltori della provincia di Trapani. Erano presenti anche i colleghi deputati Stefano Pellegrino (FI) e Mimmo Turano (Lega). «Tra gli strumenti da poter utilizzare si è discusso di una leva finanziaria in conto interessi per agevolare i pagamenti di cambiali agrarie e mutui delle cantine sociali, ma anche l’invio di una nota all’Abi per la proroga delle scadenze in atto. Altresì – ha aggiunto Catania – c’è l’impegno a inserire negli strumenti finanziari a disposizione (legge di bilancio), le somme per il ristoro agli agricoltori per i danni subìti a causa della peronospora». «Conosciamo bene le problematiche che oggi registra il comparto – ha detto l’onorevole Catania – e ieri sera abbiamo ascoltato nuovamente il grido d’allarme che proviene dai territori. La politica non starà a guardare. A livello regionale l’intera deputazione trapanese ha già dato disponibilità nell’affrontare le diverse problematiche. A livello nazionale, invece, stiamo continuando il lavoro già avviato col sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra, dopo l’incontro di qualche settimana addietro in provincia di Trapani e che ho incontrato nuovamente a Roma la settimana scorsa».
Economia
Sanità, Giuliano (UGL): “Incentivi fiscali per operatori? Bene, ma si applichi aliquota unica del 10% su interi emolumenti”

“Era il 2 aprile 2020, l’Italia combatteva contro la diffusione del Covid-19 una battaglia estrema, e la nostra Federazione inviò al Ministero dell’Economia del Governo allora in carica una lettera con la proposta di applicare un’aliquota unica del 10% sugli emolumenti degli operatori sanitari. Sottolineavamo come fosse arrivata l’ora di sostituire le medaglie di latta, coniate con i complimenti da prima pagina, con atti concreti. Per questo oggi siamo assolutamente favorevoli alle possibili agevolazioni che il Governo Meloni potrebbe applicare per i professionisti della sanità. Però a noi non basta” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute. “Allora la nostra proposta viaggiava sull’onda emotiva dell’emergenza e dell’indifferenza mostrata da politica ed istituzioni per chi stava veramente combattendo in prima linea la battaglia contro il virus. Oggi gli interventi di detassazione sarebbero pensati per frenare l’emorragia di personale che sta svuotando le strutture assottigliando sempre più organici già carenti”. Giuliano prosegue: “Stipendi assolutamente inadeguati, mancanza di sicurezza ed ecco che gli operatori scelgono l’estero o strizzano l’occhio al privato. Per invertire la tendenza si parla dell’applicazione di un’aliquota unica, tra il 10% e il 15%, su tredicesime, straordinari e lavoro notturno. Molto bene se così sarà, lo ripetiamo, ma bisogna fare di più. Le professioni sanitarie per tornare ad essere attrattive meritano attenzioni e gratificazioni. Per questo torniamo a chiedere, certi della bontà della proposta, un’aliquota unica del 10% sugli interi emolumenti in busta paga per tutti gli operatori. Questo sarebbe finalmente il segno tangibile di riconoscenza per il loro servizio alla nazione ma anche l’incentivo per i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro perché scelgano, per il loro futuro, le professioni sanitarie” conclude il sindacalista.
Economia
Dal commercio all’agricoltura: un’impresa su 4 guidata da donne. La Sicilia domina

Le imprenditrici agricole sono giovani e con un’alta professionalità
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
Quasi un’impresa italiana su quattro è condotta oggi da donne (22,2%) con un esercito di oltre 1,3 milioni di aziende rosa che stanno rivoluzionando in senso innovativo l’economia italiana sulla scorta di un rinnovato protagonismo femminile che in politica ha visto l’ascesa di Giorgia Meloni a Presidente del Consiglio ma anche di Elly Schlein alla guida del Pd. È quanto emerge una analisi della Coldiretti su dati Unioncamere divulgata in occasione dell’Assemblea di Coldiretti Donne Impresa a Roma, con la presenza di centinaia di contadine da tutte le regioni assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, al ministro alle Riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati e al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
La maggioranza delle imprese femminili – stima la Coldiretti – opera nel commercio con 340mila unità (il 25%), mentre al secondo posto c’è l’agricoltura, con un esercito di 203mila contadine (il 15% del totale) e al terzo i servizi di alloggio e ristorazione (134mila, pari al 10%), a rimarcare comunque come l’alimentare, nelle sue varie forme, rappresenti uno dei settori più gettonati dalle aziende al femminile.
Il fascino della campagna e il primato della Sicilia
La situazione in positiva evoluzione anche se resta ancora un pesante gender gap come conferma l’ultimo censimento Istat che evidenzia – spiega Coldiretti – come la percentuale di aziende agricole al femminile su quelle agricole totale sia salita al 31,5%, grazie a una crescita costante nel corso dei decenni. Il rinnovato fascino della campagna per le donne – rileva Coldiretti – trova riscontro nella comune convinzione che quello dell’agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne che sono peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Le donne contadine – continua Coldiretti – sono così presenti in tutto il territorio italiano e la regione con il maggior numero di imprese femminili in assoluto è la Sicilia con più di 25mila imprese di donne ma sul podio salgono anche Puglia e Campania, che vantano rispettivamente più di 23mila e più di 21mila aziende rosa.
La loro presenza in campagna sta rivoluzionando il lavoro nei campi dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle donne in agricoltura sono le attività sociali, dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti attività per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze e soprusi.
L’età delle imprenditrici
Le imprenditrici agricole sono giovani e con un’alta professionalità, tanto che una su quattro (25%) è laureata – continua Coldiretti -, peraltro sempre più spesso non in indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita. Non a caso quasi la metà delle domande di primo insediamento in agricoltura delle misure dedicate agli under 40 provengono da ragazze, secondo Coldiretti.
Oltre il 50% delle donne in campagna svolge più di una attività connessa alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli. Ben il 60% delle donne nelle loro aziende ha poi scelto di dedicare parte della produzione dal biologico al biodinamico e di operare per una filiera di qualità attenta alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità e delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. In particolare, poi, le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali.
“La presenza delle donne alla guida delle imprese è più alta in agricoltura rispetto agli altri settori con una spinta all’innovazione che non ha eguali con nuove attività che nelle aree rurali colmano spesso la carenza di servizi alla comunità” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare, tra l’altro “l’impegno delle Donne della Coldiretti nel progetto di Educazione alimentare nelle scuole per promuovere stili di vita sani”
“In un settore spesso considerato prerogativa maschile – afferma Mariafrancesca Serra – la nuova Responsabile Donne Coldiretti è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile sono le più innovative e resilienti, capaci di scommettere su difficili sfide imprenditoriali per poi, non solo vincerle, ma dimostrare e soprattutto di possedere grandi capacità gestionali, poi naturalmente occorre una buona formazione per puntare sempre più in alto”.
-
Ambiente3 anni fa
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi2 anni fa
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente2 anni fa
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria2 anni fa
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi2 anni fa
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca2 anni fa
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto2 anni fa
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria2 anni fa
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo