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Cultura

Zibibbo&Cannella: perla della gastronomia l’aceto balsamico. Lo studio di Daniele Ciani

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L’aceto balsamico tradizionale è una perla della gastronomia Italiana, secondo il nostro esperto di cucina Daniele Ciani.

A differenza dell’aceto di vino che deriva appunto dal processo di acetificazione del vino, l’Aceto Balsamico Tradizionale è ottenuto da mosto di uva, cotto a fuoco lento, fermentato naturalmente, che subisce un processo di lentissima acetificazione .

Prodotto nelle zone di Modena e di Reggio Emilia, anticamente era riservato solo ai nobili, per questo veniva visto come un elisir prezioso, ricco anche di proprietà benefiche. Il nome stesso “ Balsamico” contiene in sé il concetto di medicamento portentoso, che i più fortunati tenevano in casa (veniva inserito nell’asse ereditario) come un toccasana,rimedio universale contro tutti i mali e come salutare balsamo rigeneratore.

Una volta preparata la base , l’Aceto Balsamico Tradizionale viene messo ad affinare in batteria di piccole botti di contenuto e di legno diversi per almeno 12 anni.

Queste botti (vaselli) dal contenuto che va dai 100lt della più grande ai 15lt della più piccola sono fatte con legno di castagno, di rovere, di ciliegio, di frassino,di ginepro, di gelso e vengono ricolmate,” rincalzate “, ogni anno ,a partire dalla più piccola, da cui si estrae il prodotto per il consumo, con una parte del contenuto della precedente fino alla più grande che viene colmata con mosto nuovo.

Più invecchia e più diventa denso ,quasi appunto come un Balsamo, ma bastano poche gocce per nobilitare ed esaltare i sapori di pesce, carne, verdure, frutta, gelati e persino dei dolci .

Inoltre, l’Aceto Balsamico Tradizionale ha un bassissimo contenuto di calorie e di sodio e permette, con poche gocce gustosissime, di sostituire gli altri condimenti anche in maniera salutare.

In cucina va usato preferibilmente a crudo versandone , al massimo,un cucchiaino da caffè sulle pietanze che vogliamo insaporire ma possiamo adoperarlo anche in cottura avendo l’accortezza di unirlo alla fine ,un minuto prima di spegnere il fuoco, giusto il tempo per insaporire la ricetta senza disperdere il suo straordinario aroma.

Provate con scaglie di Parmigiano Reggiano, con un semplice pesce lessato,con scaloppe o fegato e fegatelli in genere, con le fragole, con la macedonia, con un gelato alla crema e in un minuto avrete composto un piatto da gourmet.

Non vi consiglio di usarlo con cibi piccanti , speziati e che nella cottura prevedono l’uso del vino, perchè l’Aceto Balsamico Tradizionale ha un sapore ricco di personalità e non ama sovrapporsi con altri sapori forti che finirebbero per annullarsi a vicenda, vanificando la preziosità del profumo e del gusto del nobile condimento.

Il lungo e complesso processo di produzione fa si che il Tradizionale diventi veramente prezioso.

Venduto solo in bottigliette da 100ml ha un prezzo che varia da 100 Euro in sù. Ma attenzione! Sto parlando dell’Aceto Balsamico che nell’etichetta ha la scritta TRADIZIONALE. Quello che normalmente acquistiamo al supermercato ad un prezzo molto ma molto più basso, è Aceto Balsamico e basta.

Viene prodotto in maniera diversa e molto meno costosa, partendo dall’aceto di vino e non dal mosto.

Daniele Ciani

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Spettacolo

Pantelleria: il 12 luglio si sfila in Vespa e si canta con l’evento ‘Vespa Sanremo’

Redazione

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Con i  complimenti del Segretario Nazionale del Vespa Club Italia, Alessia Galiotto, per aver associato le due realtà che hanno fatto la storia d’Italia e poi riunite da noi a Pantelleria

Si terrà sabato 12 luglio a partire dalle 21.00 in Piazza Cavour a Pantelleria, lo spettacolo-evento organizzato dal Vespa Club Pantelleria dal titolo esplicativo: “Vespa Sanremo: la storia della Vespa attraverso le canzoni di Sanremo”.

L’evento ha avuto il Patrocinio del Comune di Pantelleria, Assessorato alla Cultura.

Ben 35 Vespe sulle 170 attualmente in dotazione al Vespa Club isolano, sfileranno davanti al pubblico e alla giuria, in abiti d’epoca, idealmente rappresentando l’anno di fabbricazione del veicolo, accompagnati da una delle canzoni più rappresentative del Sanremo dello stesso anno.

I due conduttori della serata, Florinda Valenza e Giuseppe Belvisi, avranno il compito di raccontare ai presenti non solo qualche aneddoto curioso sulla canzone ascoltata, ma anche qualche caratteristica peculiare della Vespa che sfilerà.

I membri della giuria

I membri della Giuria, scelti per la loro competenza in materia di motori, moda, Storia del costume, dovranno giudicare non le canzoni, ovviamente, ma il connubio Vespa-abiti d’epoca. Della Commissione faranno parte: la Prof. Antonietta Valenza, Simone Parisi, Stefano Ingrosso, Egle Di Marzo e la Presidente del CCVG, Anna Rita Gabriele.

L’evento è frutto di una bella sinergia tra varie anime, non ultima tra gli indispensabili tecnici del suono che con Fabio Arbola si occuperanno di tutta la parte musicale e i testi e le ricerche su Sanremo a cura di Francesca Marrucci.

Il Presidente del Vespa Club, Giovanni Pavia, torna a proporre un appuntamento inclusivo e conviviale che sicuramente piacerà a grandi e piccini, sia per le canzoni e le Vespe che ci riporteranno indietro nel tempo dal 1955 in un viaggio a tappe fino al 2008, sia per l’estro e l’originalità che i soci del Club che si sfileranno in Vespa sapranno mettere in campo con vestiario e acconciature il più fedeli possibili a quelle dell’anno che rappresenteranno.

 Così risponde Pavia alla nostra curiosità?

Come mai questa iniziativa, da dove viene fuori l’idea ?
“Ma guardi l’idea ed il progetto sono nati prima del brutto ricordo COVID, purtroppo poi  tutto si è fermato e abbiamo fatto altre iniziative vespistiche, lo scorso ottobre lo abbiamo messo un’altra volta in gioco con il Direttivo ed è stato proposto in questo anno a tutti i soci che hanno spostato l’iniziativa.
Il pensiero di fare rivivere il percorso della vespa negli anni associata alla musica mi ha sempre entusiasmato, speriamo di portare un po’ di allegria facendo rivivere ricordi della vita di ognuno di noi ma soprattutto dare lustro alla vespa simbolo di stile italiano e libertà.”

L’dea è davvero originale, in effetti, com’è stata accolta nel mondo della vespa?
Le dico solo che abbiamo ricevuto i complimenti del Segretario Nazionale del Vespa Club Italia, Alessia Galiotto, per aver associato le due realtà che hanno fatto la storia d’Italia ciascuna nel proprio settore e poi riunite da noi a Pantelleria

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Cultura

Pantelleria ispirazione e creatività: Alberto Matano torna sull’isola con il suo libro “L’amore è più grande…”

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Magari presenta il libro a Pantelleria? Ci starebbe tutta

Il posto del cuore e dell’ispirazione del giornalista del momento, Alberto Matano, potrebbe essere la nostra isola.
Così su facebook, scrive: “Un anno fa qui a Pantelleria scrivevo un pezzo di #vitamia. Tornare con il libro tra le mani è a tratti incredibile…
Buona domenica!”

Pantelleria non è solo fonte di ispirazione, ma vita stessa, carica, energia. Molte persone lo capiscono, isolani o forestieri, molti non comprendono nemmeno di cosa si parla, perchè si pongono con un atteggiamento di distacco, con il pensiero che basti il mare, un tuffo e un’insalata per fare vacanza. Ma Pantelleria è ben altro, è profondità, filosofia, lirica.

Matano, adesso ospite del Pantelleria Dream, l’ha capito, con sensibilità e attenzione e ha imbastito qui il suo libro “L’amore è più grande di ogni definizione”, capendo il privilegio, carpendo la melodia del vento, l’umore del vento e della terra, l’arte del sole di scolpire la vita.

In copertina immagini da facebook

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Cultura

Rotary Foundation – Grance concerto di Noa, il 2 agosto a Palermo al Teatro Verdura

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Una rappresentanza del Rotary Club  Pantelleria sarà presente 

E’ attesa con grande fermento la serata del 2 agosto, presso il Teatro Verdura di Palermo, che vede protagonista Noa.
Si tratta di un concerto di solidarietà pro Rotary Foundation, organizzato dal Rotary Distretto 2110.
Il Governatore Sergio Malizia ha voluto fortemente coinvolgere per la causa rotariana, l’artista israeliana, ospite illustre a Sanremo 2025.  Il Teatro Verdura con questa iniziativa riecheggerà di tripudi alla musica, all’arte, alla bellezza e alla solidarietà.

La canzone che l’ha resa popolare 

Sul palco vedremo una meravigliosa Noa: con il testo Beautifull the way  mise la voce a quel successo mondiale della colonna sonora tutta italiana di Nicola Piovani. Parliamo del  film La vita è bella (1997), che valse l’Oscar a Roberto Benigni.

Con quello sguardo magnetico, l’incarnato ambrato, la voce che modula come un arpeggio lirico e la profondità dell’interpretazione è capace di far volteggiare l’ascoltatore in un incanto immaginifico.

Noa, pseudonimo di Achinoam Nini, è Tel Aviv il 23 giugno 1969 da una famiglia di ebrei dello Yemen costretti a fuggire dal loro Paese a causa dell’ostilità dopo la proclamazione dello Stato d’Israele. Così a due anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove il padre esercita la sua professione di  docente universitario.
La straordinaria interprete all’età di 17 anni, a seguito di una profonda crisi d’identità  decide di tornare  in Israele, dove presta servizio militare obbligatorio per due anni.
In seguito, Noa ricorderà spesso lo smarrimento di quel periodo: «ero sola, in mezzo a ragazze che parlavano un ebraico che non capivo, si dormiva col fucile sotto il letto».

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