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Ambiente

Viti ad alberello in piazza Unesco di Pantelleria

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Si è tenuta ieri la messa in dimora di quattro piante  di vite ad alberello, nelle aiuole di Piazza Unesco di Pantelleria Centro.

L’operazione agricola è avvenuta attraverso le sapienti mani di Giovanni Bonomo, su una iniziativa ideata dall’associazione culturale Insieme per L’Inverno, che ha radunato la volontà anche del Rotary Club, del Centro Gianporcaro, dei Lion’s, Pantelleria News, dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria Centro.

Da anni a Pantelleria si svolgono iniziative simili di tutela e promozione del verde, adottando aiuole o piantando.

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Ambiente

Pantelleria – Escursioni, domani doppia passeggiata tra boschi e lave

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Panorami e Boschi

Passeggiata a Montagna Grande
Lunedì 5 Giugno 2023

Il paesaggio dell’isola è dominato da Montagna Grande con i suoi 836 m s.l.m., caratterizzata dalle particolari condizioni bioclimatiche che alimentano l’antico bosco di lecci e corbezzoli. Muschi e licheni ricoprono la superficie delle rocce e il tronco degli arbusti. Un luogo di suggestivo di particolare bellezza con un paesaggio sorprendente e inaspettato. Uno scrigno segreto al cui interno si cela la Grotta dei Briganti, un tunnel di lava di grande interesse biospeleologico. Cosa faremo: osservare il panorama dal punto più alto dell’isola; passeggiata nell’antico bosco; entrare all’interno di un tunnel di lava.

Area Attrezzata di Montagna Grande ore 9:30
Durata 3 ore
T- Turistico. Fondo del sentiero roccioso, strada sterrata
Pantaloni lunghi; scarponi da trekking alti; giacca antivento; copricapo; occhiali da sole; crema solare; zaino; bastoncini da trekking (consigliati); 2 It d’acqua; pranzo a sacco
Info & Prenotazioni
Anna Maria Cusimano
+39 3475935743 – cusimanoannamaria@gmail.com

Il mondo segreto delle lave

Luoghi fuori dal tempo tutti da scoprire a due passi dai primi dammusi

Lunedì 5 Giugno 2023
L’isola è costituita da una lunga serie di eruzioni che hanno plasmato il territorio. Oggi percorreremo sentieri per ritrovarne le tracce attraverso lave, lapilli, pomici che affiorano dalla nuda roccia. Giro ad anello. Partenza dal parcheggio adiacente alla chiesetta di Santa Chiara-Bugeber, attraverso via Farina raggiungeremo la valle del Tikirriki prima e l’altopiano di Mueggen dopo. Sulla via del ritorno passeremo per le lave del Kuttinar. I sentieri CAI sono in successione: 973, strada bianca, 978V, strada asfaltata, 978,974. Geositi: cono di pomici di Cuddia Valletta, Cuddia del Gallo; edificio vulcanico di Cuddia Randazzo e lave del Khaggiar.

Parcheggio adiacente alla chiesetta di Santa Chiara-Bugeber ore 15.00
Tempo di percorrenza 4 ore e 30 minuti
E (escursionistico);
Scarpe da trekking, abbigliamento a strati, protezioni per vento e sole. Portare almeno 2 litri di acqua a persona. Snack e/o frutta.

Info & Prenotazioni
Valentina Romano
+39 389 9910137 – tinarom82@gmail.com

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Ambiente

Pantelleria, delfino trovato morto a Cala 5 Denti. Ad esso dedichiamo Giornata Mondiale degli Oceani

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L’8 giugno si celebrerà la Giornata Mondiale degli Oceani e poche ore fa un nostro lettore ci ha inviato la foto in copertina che ritrae un delfino morto, cullato dalla risacca, tra gli scogli.

Ci piacerebbe pensare che la sua fine sia stata naturale, anche se questa ipotesi è difficile, viste le dimensioni modeste.

Osservando il calendario degli eventi, abbiamo visto che a breve sarà World Oceans Day e l’UNESCO così si è espresso: “L’oceano da mettere al centro dell’agenda internazionale 2030”.

Il messaggio lanciato dall’UNESCO è che la salute degli oceani deve essere al centro dell’Agenda 2030, con l’obiettivo di celebrare la bellezza e la ricchezza dell’oceano ma anche e soprattutto per sensibilizzare sull’importanza di amarlo e tutelarlo.

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Ambiente

Il ritorno dei vini naturali, 10 anni dopo: la Sicilia spicca. Ecco quale etichetta

Marilu Giacalone

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Il Gambero Rosso di giugno rilancia a dieci anni di distanza la vecchia provocazione 
con una nuova storia copertina: a rispondere anche Vinicio Capossela. 
Tra i pionieri e 10 nuovi riferimenti da non perdere, con 22 bottiglie da mettere in cantina. Per la Sicilia i vini schietti di Bonavita

 

– Rimanda a Giorgio Gaber la nuova provocazione lanciata da Vinicio Capossela sull’ultimo numero del Gambero Rosso, il primo sotto la nuova direzione di Marco Mensurati: i vini naturali sono di destra o sono di sinistra? La risposta per Capossela è chiara: sono di sinistra e sono talmente buoni da annebbiare le menti degli elettori, allontanandoli dalla politica come Calypso con Ulisse. In Vinicio veritas: “Amore e vino sono due forze che si alimentano” racconta Capossela. “L’amore come la vite ha bisogno di essere guidato, ha bisogno del sostegno per sollevarsi in alto, per arrivare alla luce e prendere forza dalla terra. L’intreccio degli amanti rimanda un po’ a quello della vite che produce frutto”. E a domanda se vino naturale o vino convenzionale risponde: “È un po’ come contrapporre il vinile alle piattaforme digitali. La grande massa del mercato è fatta dai vini convenzionali e non potrebbe essere altrimenti. Un vino naturale non può essere prodotto in grandi quantità e con costi competitivi. E di sicuro non può piacere a tutti. Il vino naturale richiede anche una capacità di accogliere il difetto che fa parte della natura. Il grande Gianni Mura mi disse una volta: ma sei matto a bere vini naturali? Non lo sai che il vino naturalmente diventa aceto? E in effetti spesso c’è una spunta acetosa in questi vini di “fiore e feccia”. Mi rendo conto che ci vuole una abitudine e forse anche una rieducazione al gusto, ma una volta che ci si è abituati non si riesce più a tornare indietro. O almeno a me non è riuscito più”.

 

A dieci anni da un editoriale che infiammò il settore, la bibbia dei tre bicchieri torna a rifare il punto su un movimento che ha avuto una forza dirompente, anticipando tempi e temi. Il vino naturale è ovunque, anche se per legge non esiste: per il sentire comune indica un vino prodotto da viticoltura biologica o biodinamica, fermentato con lieviti indigeni, vinificato nella maniera meno interventista possibile nel rispetto della sua unicità con una dose minima di solforosa in fase di imbottigliamento. 
E la sua storia l’hanno fatta etichette coraggiose e visionarie come Radikon, Gravner, Cornelissen, Occhipinti, Rinaldi, Bellotti, Pepe, Maule, Morganti e Foradori. A loro, che hanno aperto una via maestra al naturale, di aggiungono oggi dieci nuove stelle emergenti.

 

In Sicilia si distinguono le espressioni autentiche e di qualità dei vini di Bonavita, che raccontano la tradizione di un territorio con una storia importante. Queste le righe che accompagnano l’elogio per una cantina che si è distinta in modo sempre più netto in questi anni: “Siamo a Faro Superiore (Messina), al degradare dei Peloritani, su colline boscose fitte di querce e castagni, fra Tirreno e Ionio. Qui Giovanni Scarfo- ne, dopo il padre Carmelo, coltiva vigneti su arditi terrazzamenti con piante che possono superare gli 80 anni di età. Nei vigneti e nella cantina, ricavata da un edificio ottocentesco, viene rigorosamente applicata una filosofia produttiva volta a restituire la naturalità e la biodiversità del frutto coltivato e vinificato. Tanto sacrificio e una costanza qualitativa davvero lodevole.”

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