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Cronaca

Ultima Ora – Via al Green Pass Illimitato a chi ha 3ª dose o 2 dosi se si è guariti

Redazione

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Chi ha fatto la dose booster di vaccino e chi è guarito del Covid dopo aver fatto due dosi avrà il green pass illimitato. E’ quanto ha deciso il Cdm attraverso il decreto con le nuove norme anti-Covid riguardanti la scuola, lo stop alle restrizioni per i vaccinati in zona rossa e la durata del Green pass.

 

Dad per 5 giorni se cinque positivi in scuola infanzia e nidi – I bambini da 0 a 6 anni (scuole infanzia e nidi) andranno in Dad per cinque giorni se in classe ci sono più di cinque casi positivi al Covid. La Dad – viene spiegato – scatterà per tutti, dal momento che a questa età i bambini non sono vaccinabili e stanno in classe senza mascherina.

Da elementari no Dad ai vaccinati, solo autosorveglianza – A partire dalle scuole elementari scolari e studenti vaccinati non andranno più in Dad. La didattica a distanza scatterà quindi solo per i non vaccinati o guariti e durerà 5 giorni. Per la scuola primaria la Dad scatterà dopo 5 casi positivi in classe, per la scuola secondaria se si superano i due casi.

 

In zona rossa verso stop restrizioni vaccinati booster – Anche nelle zone rosse varranno per i vaccinati con dose booster le regole di zone bianche, gialle e arancioni e quindi per loro non scatterà il lockdown. Per i vaccinati non dovrebbero esserci più distinzioni tra i colori delle Regioni.

Ambiente

Settimana della Terra: gli studenti di Pantelleria ripuliscono l’area di Punta Sidéri – Arenella

Redazione

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Iniziativa a cura del Parco, in collaborazione con Marevivo, CAI

In occasione della Settimana della Terra, su iniziativa dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, in collaborazione con la Fondazione Ambientalista Marevivo – Ente del Terzo Settore e con la sezione Pantelleria del Club Alpino Italiano, gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo (primo biennio del liceo scientifico e le terze medie) sono stati i protagonisti di una giornata di pulizia delle coste a punta Sidéri, la parte più vicina all’Africa, dove resta un piccolo scorcio della spiaggia di Pantelleria, che prima della seconda guerra mondiale raggiungeva la zona del porto.
A rappresentare l’Ente Parco e la Fondazione Marevivo è stato il biologo Andrea Biddittu che ha apprezzato l’interesse e la sensibilità dei circa cento giovani impegnati nella raccolta di diversi tipi di rifiuti: plastica, soprattutto, ma anche frammenti di legno e vestiario come ciabatte, segni del fenomeno migratorio dall’Africa. Il biologo Biddittu, esperto di progetti rivolti ai giovani, e la reggente della locale sezione CAI, l’insegnante Antonietta Valenza, lanciano la proposta di prossime nuove iniziative a tutela dell’ambiente in collaborazione con le associazioni che possano impegnare tutti i residenti dell’isola.

“I giovani hanno in particolare apprezzato il modo narrativo dell’intervento di Andrea Biddittu che avvicina la scienza all’uomo e l’uomo alla scienza in una comunicazione perfetta” – questo il commento del commissario straordinario del Parco, Italo Cucci, che vede in questa iniziativa una valida occasione per mettere a disposizione della collettività le professionalità del Parco e portare avanti quell’importante attività di attenzione e sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente, a partire dal coinvolgimento dei giovani e della comunità locale, che è il principale obiettivo dell’ente.

Oltre alla pulizia delle coste, è stata iniziata in via sperimentale l’eradicazione di alcune specie esotiche altamente invasive come il Carpobrotus (fico degli ottentotti, unghia di strega), che infesta l’area sostituendosi alle tante specie rare ed endemiche presenti nell’area di Punta Sidéri, rappresentando inoltre un grave problema per possibili incendi a causa dell’enorme massa secca che ad ogni generazione il Carpobrotus produce.

L’area è attraversata dal sentiero CAI 981 col quale è possibile conoscere una delle poche scogliere piatte dell’isola (Baláte di Punta Sidéri), permettendo quindi un percorso agevole col quale ammirare suggestivi tramonti sul mare.

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Cronaca

Lampedusa, 1000 migranti in 48 ore. Alcuni saranno imbarcati per Milano

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Ieri nell’arco di 24 ore, ci sono stati 23 approdi con un totale di 960 persone

 
In queste ore, come riporta ANSA “all’hotspot di contrada Imbriacola, ci sono 946 ospiti.

Da ieri a centinaia ne stanno trasferendo tramite traghetto di linea presso Porto Empedocle di Agrigento. Ma, riporta sempre l’agenzia di stampa, 168 clandestini  “nel pomeriggio, altri 168 verranno imbarcati su un volo Oim per Milano.”


In copertina immagine di repertorio di sbarco a Lampedusa

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Cronaca

Marsala, barcone si incaglia davanti a porto. 41 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera

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LA GUARDIA COSTIERA SOCCORRE 41 MIGRANTI

Alle ore 10:00 di oggi 14 ottobre 2024, un peschereccio con a bordo una sessantina di migranti, si incagliava sui bassi fondali del litorale marsalese a nord del porto di Marsala. Tale situazione di emergenza veniva confermata dalle numerose segnalazioni pervenute da parte di privati cittadini, al numero blu 1530 di questa Capitaneria di Porto, dedicato alle emergenze in mare, circa la presenza di numerose persone in acqua che a nuoto tentavano di giungere sulla terra ferma. Sul posto, sotto il coordinamento del 12° M.R.S.C. di Palermo, venivano inviate le unità navali CP 331, CP 2114, CP 849 e GC A88 rispettivamente della Guardia Costiera di Trapani, Mazara del Vallo e Marsala nonché mezzi di privati cittadini.

Alcuni dei migranti raggiungevamo la costa a nuoto, gli altri 41 venivano soccorsi a bordo delle unità navali della Guardia Costiera e, quelli bisognosi di prima assistenza medica, trasportati presso il porto di Marsala, dove venivano assistiti dal personale del 118, nel frattempo allertato dal 12° M.R.S.C. Gli altri migranti, tramite la M/V CP 331, venivano accompagnati in porto a Trapani per le successive pratiche di identificazione e foto segnalamento a cura delle Forze dell’Ordine competenti.

A seguito di successivi accurati accertamenti, a bordo, da parte degli uomini della Guardia Costiera alle ore 13.30 circa, l’unità da pesca veniva disincagliata e portata in piena sicurezza al porto di Marsala scongiurando in questo modo qualsiasi possibile forma di inquinamento marino.

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