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Lavoro

Ugl Catania, Giovanni Musumeci confermato segretario: “Abbiamo davanti una doppia sfida: innovare sindacato e passare ai fatti per rilanciare città”

Redazione

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Sarà ancora Giovanni Musumeci a guidare la Ugl di Catania per il prossimo quadriennio. A stabilirlo è stato il congresso territoriale che si è riunito ieri in città, per un’intensa giornata di confronto a conclusione della lunga fase congressuale iniziata lo scorso aprile con le assemblee delle 15 strutture provinciali di categoria. Davanti alla platea dei 70 delegati sindacali eletti dalla base, durante la prima parte dei lavori dell’assise, lo stesso segretario uscente Musumeci ha dato il via alla discussione fissando i punti salienti della sua corposa relazione di fine mandato. Un testo particolarmente incentrato sul tema della kermesse “Nella Catania del futuro, partecipazione e territorio per lo sviluppo e l’occupazione” che, guardando alle diverse emergenze che attanagliano ormai da troppo tempo il contesto etneo, invoca la presa di coscienza da parte di tutti per l’adozione di una visione di insieme indispensabile per una crescita indispensabile in ogni settore. Non sono mancati poi riferimenti alla piaga delle morti bianche, alla luce anche dell’ultima tragedia sul lavoro che si è verificata in provincia, ma anche alla questione connessa alla violenza in tutte le sue forme, specie quella di genere che a Catania in questi anni ha contato purtroppo numerose vittime. Tra queste è stata ricordata l’ultima della serie, legata allo sconvolgente episodio avvenuto lo scorso sabato nella Zona industriale, che ha toccato da vicino la comunità della Ugl di Catania ancora scossa per l’accaduto. Il leader Musumeci, per queste problematiche e per un riscatto globale dell’intero territorio, nel suo discorso ha chiesto con vigore maggiore concretezza di azione perché politica, parti sociali, sindacali e datoriali, cittadini comuni attivi, nel rimboccarsi le maniche possano mettere da parte le parole e passare finalmente ai fatti. Argomenti ripresi poi dagli interventi dei numerosi ospiti istituzionali presenti e, principalmente, dal sindaco Enrico Trantino che dalla Ugl ha ricevuto l’augurio di buon lavoro per tutta la giunta comunale che aveva appena nominato a Palazzo degli Elefanti. Ricca di contenuti e di proposte è stata invece la parte dell’assise dedicata proprio al sindacato, in vista dei congressi nazionale e regionale che si terranno in autunno, per un’idea innovativa di organizzazione capace di valorizzare la classe dirigente locale che ogni giorno opera a fianco di chi lavora, in un mondo del lavoro in costante evoluzione anche nella realtà etnea e siciliana. Concetto rilanciato pure dallo stesso Musumeci che, nel suo discorso di ringraziamento, ha evidenziato come la Ugl di Catania ora ha davanti a sé una doppia sfida da vincere: quella di contribuire al cambiamento del sindacato a cominciare dai principi condivisi al termine del congresso confederale di Assisi del 2022, ma anche quella di radicarsi e contribuire fattivamente alla ripresa dell’area metropolitana di Catania. I temi dell’economia, della politica, della crescita e della strutturazione del sindacato, sono stati poi toccati dal segretario generale Francesco Paolo Capone che, nell’esprimere apprezzamento per l’attività della Ugl di Catania, si è soffermato in modo particolare sulla necessità di più infrastrutture per la città e per l’intera Sicilia (ritenendo strategico il Ponte sullo Stretto di Messina ed auspicando una maggiore semplificazione delle procedure di appalto), affinché anche la battaglia della Ugl in favore della continuità territoriale possa finalmente trovare

compimento. Il congresso, presieduto dal segretario territoriale della Ugl di Napoli, nell’eleggere Giovanni Musumeci quale segretario, ha approvato il Consiglio direttivo formato da Angelo Arcarisi, Carmelo Catalano, Giuseppe D’Amico, Giuseppa Fiumanò, Giovanni Giacalone, Carmelo Giuffrida, Orazio La Pinta, Raffaele Lanteri, Uccio Lauricella, Maurizio Maccarrone, Fabio Magliano, Mario Marino, Angelo Mazzeo, Antonino Neri, Giovanni Scannella, Simone Summa, Vito Tringale, Carmelo Urzì.

Lavoro

Pantelleria – 1° maggio, Sindaco D’Ancona “lavoro come fondamento della società”

Redazione

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L’Amministrazione Comunale rivolge un pensiero a tutti i lavoratori in occasione della festa del 1° Maggio

Il 1° maggio rappresenta un momento di rilevanza nel panorama civile, dedicato alla riflessione sui diritti e sulle conquiste dei lavoratori in tutto il mondo. È un’occasione per riconoscere il valore del lavoro dignitoso e per ribadire l’impegno verso la tutela dei diritti dei lavoratori, la promozione della giustizia sociale e la costruzione di comunità inclusive.

Il Sindaco Fabrizio D’Ancona dichiara: “Il Comune di Pantelleria si impegna costantemente a promuovere un ambiente lavorativo equo e a sostegno delle pari opportunità, in linea con i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalle leggi nazionali e internazionali. In questa giornata, invitiamo la cittadinanza a riflettere sull’importanza del lavoro come fondamento della nostra società e a rinnovare l’impegno verso la creazione di condizioni lavorative dignitose per tutti i cittadini di Pantelleria.”

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Economia

Pantelleria Experience assume personale: “Unisciti al nostro team creativo!”

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Sei un appassionato dell’isola di Pantelleria e desideri condividere la sua bellezza con i visitatori di tutto il mondo? Pantelleria Experience sta cercando persone dinamiche, creative e motivate per occupare diverse posizioni chiave all’interno del nostro team. Se sei pronto a mettere in mostra le tue capacità e ad abbracciare questa straordinaria opportunità, leggi di seguito per scoprire come candidarti.

Requisiti:

Stiamo cercando individui con le seguenti qualifiche:
– Età compresa tra i 24 e i 40 anni.
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– Eccellenti competenze tecnologiche e familiarità con i social network.
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– Creatività e capacità di pensiero innovativo.

Posizioni Disponibili:

1. **Addetto/a alle vendite/ Receptionist**
2. **Responsabile delle pagine social**
3. **Servizio clienti**
4. **Promoter**
5. **Organizzazione e coordinazione eventi**
6. **Realizzazione grafiche**

Se non hai esperienza in questo settore ma pensi di avere le capacità per imparare, invia la tua candidatura in ogni caso.

Come Candidarsi:

Invia il tuo curriculum vitae e una lettera motivazionale a pantelleriaexperienceapp@gmail.com, indicando la posizione desiderata nell’oggetto della mail.
Puoi anche contattarci telefonicamente al +39 3341944243 per ulteriori informazioni.

Unisciti a noi e diventa parte di Pantelleria Experience, dove ogni giorno è un’opportunità per creare esperienze indimenticabili per i nostri ospiti!

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Lavoro

Quanto è difficile essere una mamma lavoratrice in Italia?

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La classifica per regioni stilata dal CVapp Maternity Leave Index evidenzia un Paese che viaggia a due velocità: guidano Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, in coda Calabria, Sicilia e Campania 

 

Coniugare lavoro e maternità è uno dei temi più sentiti in questo periodo storico. I dati sono tutt’altro che incoraggianti in questo senso: l’ultimo rilevamento dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, relativo al 2022, ha evidenziato un aumento del 17,1% delle dimissioni volontarie presentate nei primi tre anni di vita dei figli, il 63% dei casi riguarda neomamme che giustificano il ricorso alle dimissioni con la incompatibilità tra lavoro e maternità.

 

La fotografia di quanto è difficile essere una mamma lavoratrice in Italia la dà lo studio condotto da CVapp, piattaforma di editor online per la creazione di curriculum vitae.

 

Prendendo in considerazione dati demografici, dati relativi alla conciliazione tra lavoro e famiglia e dati economici, ha elaborato il CVapp Maternity Leave Index, una classifica regionale che indica in quali aree del Paese è più semplice coniugare l’impegno lavorativo e quello genitoriale, analizzando fattori come i posti disponibili negli asili nido, la spesa pro-capite sostenuta dai comuni per i servizi educativi, i redditi medi delle famiglie con figli, il costo degli asili nido e le tariffe regionali per baby-sitting.

 

Emerge dunque come la regione che fa registrare il punteggio più alto all’interno di questa speciale classifica sia l’Emilia Romagna, davanti a Toscana e Lazio, mentre le aree in maggiore difficoltà risultano essere Campania, Sicilia e Calabria, sul cui risultato pesa una spesa pro-capite bassa sostenuta dai comuni per i servizi educativi per la prima infanzia e una drammatica carenza per quel che riguarda i posti disponibili negli asili nido ogni 100 bambini nella fascia 0-2 anni (rispettivamente 11, 10 e 12), cifre ben lontane da quelle di chi domina questo ambito preciso del CVapp Maternity Leave Index, vale a dire Umbria (44), Emilia Romagna (41) e Valle d’Aosta (40). A ogni variabile presa in esame da CVapp, la cui analisi parte da dati ufficiali Istat e del Ministero della Salute, è stato attribuito un punteggio, con l’obiettivo di fornire una fotografia che fosse il più possibile fedele.

 

I dati mostrano un’Italia che viaggia a due velocità, con le regioni del Sud alle prese con redditi medi delle famiglie con figli più bassi rispetto al resto del Paese (Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Molise e Puglia occupano le ultime sei posizioni, al di sotto dei 30.000 euro medi) e, di conseguenza, anche con il costo medio più basso per quanto riguarda gli asili comunali (il minimo lo si tocca in Molise, con 169 euro medi a fronte dei 472 del Trentino-Alto Adige). Discorso analogo per le tariffe del baby-sitting, con Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia che dominano la classifica e la Basilicata che può vantare i prezzi più bassi, sotto gli 8 euro all’ora di media.

 

Il CVapp Maternity Leave Index attribuisce un punteggio medio finale espresso in decimi, che vede la seguente classifica: Emilia Romagna 6,85; Toscana 6,65; Lazio 6,4; Umbria 6,2; Lombardia e Valle d’Aosta 5,9; Molise 5,75; Veneto 5,6; Marche 5,5; Sardegna 5,35; Trentino-Alto Adige 5,25; Piemonte e Friuli-Venezia Giulia 4,95; Liguria 4,7; Abruzzo 4,45; Basilicata 3,85; Puglia 3,6; Calabria 2,95; Sicilia 2,7; Campania 2,3.

  
 
 
 

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