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Trattamento alimentare gratuito, soltanto euro 3.57 a Carabiniere in servizio nelle Stazioni

Trattamento alimentare gratuito, soltanto tre euro e cinquantasette centesimi per ciascun Carabiniere in servizio nelle Stazioni. NSC Sicilia: “Cifra insufficiente ad assicurare un pasto”. Una lettera inviata al Comando Generale dell’Arma per sensibilizzare i Ministeri competenti
Aumentare gli importi del trattamento alimentare gratuito per la gestione dei punti cottura nelle Stazioni Carabinieri
È la richiesta contenuta in una lettera trasmessa al Comando Generale dell’Arma dal Nuovo Sindacato Carabinieri, che sottolinea l’esiguità dell’importo che attualmente viene riservato a ciascun militare in servizio nelle Stazioni tenuto, per esigenze imprevedibili, a consumare il pranzo o la cena all’interno dei locali di un Comando dove non è presente alcuna mensa.
Soltanto tre euro e cinquantasette centesimi: una cifra che, attualmente, è del tutto insufficiente a garantire un pasto a causa dell’inflazione e del caro vita in atto.
“Chiediamo al Comando Generale dell’Arma – spiegano Toni Megna e Igor Tullio, rispettivamente segretario generale e regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Sicilia che proprio nella giornata di martedì 12 settembre taglia il traguardo del primo anno di attività – di sensibilizzare in merito il Ministero della Difesa affinché, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, si provveda a incrementare gli importi del trattamento alimentare gratuito”.
“Il documento – aggiunge Aldo Guccione, componente della segreteria provinciale di Palermo del Nuovo Sindacato Carabinieri – è stato sottoscritto da tutti i dirigenti della sigla in Sicilia”.
“Siamo certi che – affermano i dirigenti – il Ministero della Difesa interverrà e il Comando Generale, con cui vogliamo edificare un incessante confronto sindacale, recepirà immediatamente le richieste avanzate: noi siamo sempre disponibili al dialogo e consapevoli del difficile momento che il nostro Paese sta attraversando”.
“L’Arma – sottolineano Toni Megna e Igor Tullio – fonda da sempre la propria struttura organizzativa e operativa sulle Stazioni ed è proprio grazie a esse che i Carabinieri rappresentano i presidi più diffusi dello Stato”.
Sono i numeri a parlare: con oltre quattromila articolazioni, da Brancaccio a Palermo fino a Borgo San Salvario a Torino, le Stazioni sono gli unici presidi a cui donne e uomini possono rivolgersi per trovare conforto e risposte concrete.
“Le Stazioni – dichiarano i segretari – rappresentano punti di ascolto essenziali per la comunità, unico riferimento a fianco della Polizia di Stato nei Comuni più grandi”.
“I Carabinieri delle Stazioni – spiegano – sono i protagonisti della relazione con la comunità, impegnati da sempre in servizi integrati con le Amministrazioni dello Stato: i primi a ricevere le notizie di reato, anche le più delicate come quelle sulle violenze di genere”.
“Sono loro – precisano – a fornire gli spunti necessari per avviare le indagini più complesse a favore dei reparti investigativi, rimanendo spesso nell’ombra”.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri conferma dunque la propria attenzione ai militari in servizio nelle Stazioni.
“Il nostro obiettivo – puntualizzano i dirigenti della sigla – è mettere le loro istanze sempre più al centro delle relazioni sindacali”.
“Ringraziamo di cuore – concludono – le redazioni giornalistiche on line, la carta stampata e le emittenti radiotelevisive per il grande e costante supporto che offrono all’azione dei Carabinieri, quotidianamente impegnati a fianco dei più deboli”.
Cultura
Sicilia, approvata la legge sul divieto telefonini ai bambini: ora deciderà il Parlamento

Recenti studi dicono che in Italia il 30% dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita
di Beatrice Raso da Meteoweb.eu
12 Feb 2025 | 16:56
Approvazione unanime (47 sì su altrettanti presenti) alla legge voto voluta in Sicilia dal M5S che mira a vietare i telefonini e le apparecchiature digitali ai bambini fino a cinque anni e a limitarne l’utilizzo nella seconda e terza infanzia e in età adolescenziale. La legge prevede il divieto dell’utilizzo “dei dispositivi funzionanti tramite onde a radiofrequenza e dei videogame” nei primi cinque anni di vita e un uso limitato dai sei anni in su e, comunque, sotto la supervisione di un adulto. Il divieto di utilizzo delle apparecchiature elettroniche è previsto anche per gli alunni all’interno delle scuole medie e superiori durante le ore didattiche.
Per le violazioni sono previste sanzioni da 150 a 500 euro.
Dopo l’ok dell’assemblea siciliana, per diventare operativo il provvedimento dovrà essere approvato dal Parlamento. “Tutto l’articolato – dice Carlo Gilistro, il deputato-pediatra, primo firmatario della legge – era stato approvato due settimane fa. Speriamo che a Roma il provvedimento prosegua il suo cammino per diventare legge dello Stato. Il sì dell’Ars è comunque un segnale fortissimo. Anche il governo nazionale si sta muovendo in questa direzione, considerando che il Ministro Valditara, giustamente, ha annunciato il divieto degli smartphone a scuola”.
Recenti studi dicono che in Italia il 30% dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su 10 bambini tra i 3 e i 5 anni, 8 sanno usare il cellulare dei genitori. “Se i genitori – sostiene Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini, si guarderebbero bene dal consegnargli queste apparecchiature”.
News
Sanità, dialogo e collaborazione: l’Ordine dei medici di Trapani avvia un confronto strategico con i sindacati

Un confronto aperto e costruttivo per affrontare le criticità della sanità territoriale e rafforzare la collaborazione tra medici e istituzioni: con questo obiettivo si è svolto sabato mattina, presso la sala del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Trapani, il primo di una serie di incontri tra l’Ordine e le principali organizzazioni sindacali della categoria.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Ordine, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di SNAMI, FIMMG e SMI, oltre ai medici di medicina generale componenti del Consiglio Direttivo. Al centro del dibattito, le principali problematiche che gravano sulla professione: l’eccesso di burocrazia e la necessità di un maggiore coordinamento tra i diversi attori del sistema sanitario.
“È stato un incontro proficuo e necessario, un momento di ascolto e confronto per individuare strategie condivise volte a migliorare le condizioni di lavoro dei medici e garantire ai cittadini un’assistenza sempre più efficiente e accessibile”, ha dichiarato il presidente dell’Ordine, Filippo Mangiapane, ringraziando i presenti per la partecipazione e la disponibilità al dialogo.
Durante il dibattito sono emerse con forza le criticità legate al sovraccarico burocratico, che sottrae tempo prezioso alla cura diretta del paziente, e la necessità di una sinergia più solida tra medici di famiglia, specialisti ospedalieri, professionisti delle strutture private convenzionate e liberi professionisti. L’obiettivo condiviso è quello di garantire una presa in carico efficace e tempestiva dei pazienti, riducendo le attese e migliorando la qualità delle cure.
A conclusione dell’incontro, tutti i partecipanti hanno espresso la volontà di costruire un’azione unitaria per la tutela della professione e per il diritto dei cittadini a un’assistenza sanitaria efficiente e di qualità. Questo primo confronto rappresenta l’inizio di un percorso di collaborazione, che vedrà nei prossimi mesi ulteriori incontri per sviluppare proposte concrete e soluzioni operative.
News
Turismo, assessore Savarino alla Bit: «Parchi e riserve di Sicilia più attraenti per promuovere fruizione sostenibile»

Presidenza della Regione
«Il governo Schifani ha deciso di promuovere il turismo in Sicilia, in particolare nell’ottica di destagionalizzare le presenze. Con la collega Elvira Amata stiamo lavorando in sinergia affinché l’offerta turistica sia più variegata possibile durante tutto il corso dell’anno. Come assessore regionale al Territorio e ambiente intendo valorizzare e aprire a un turismo sostenibile e responsabile le nostre bellezze naturali, i nostri parchi, le nostre 75 riserve, i nostri geositi e i parchi tutelati dall’Unesco. Abbiamo una potenzialità enorme, un patrimonio di incredibile bellezza tra aree protette, boschi vetusti, località marine o di montagna, anche dove poter sciare guardando il mare, meraviglie che solo la Sicilia può offrire». Lo ha detto l’assessore al Territorio e ambiente Giusy Savarino, oggi alla Borsa internazionale del turismo (Bit), a Milano. L’assessore è intervenuta al talk “Parchi e aree marina protette. Dal mare alla montagna: un sistema di aree protette per vivere la natura di Sicilia tutto l’anno”, che si è svolto nello stand della Sicilia. Nel corso dell’incontro è stato presentato il “Sistema delle aree naturali protette della Regione Siciliana”, che comprende 4 parchi regionali, un parco nazionale, 7 aree marine protette, 75 riserve naturali, 248 siti Natura 2000, 93 geositi, 2 geopark Unesco, 3 siti Ramsar, zone umide di rilevanza internazionale. Per facilitare la fruizione del territorio, sono stati sviluppati sei itinerari naturalistici tematici, che mettono in rete diverse aree protette attraverso tappe e percorsi uniti da un filo conduttore. Questi itinerari permettono ai visitatori di vivere esperienze legate non solo alla natura, ma anche al ricco patrimonio culturale e paesaggistico delle aree limitrofe. Gli itinerari sono: “Il Grand Tour delle aree carsiche evaporitiche della Sicilia occidentale”, “Un viaggio sul fondo del Mar Mediterraneo di 6 milioni di anni fa”; “Acqua, Natura e Mito Fiumi e aree umide della Sicilia Orientale e delle isole minori”; “Le quattro perle del Comune di Palermo: Un viaggio sotto-sopra nelle meraviglie della natura”; “Santuari ornitologici della Sicilia sud orientale”; “Viaggio nel cuore della Sicilia, dove natura e paesaggio hanno ispirato i grandi scrittori”; “A passo lento sui sentieri del Parco delle Madonie”. La Regione Siciliana ha inoltre realizzato un “Catalogo dell’offerta educativa”, pensato per le scuole di ogni ordine e grado. Il catalogo presenta proposte didattiche suddivise per provincia ed ente gestore, obiettivi educativi chiari e dettagliati, informazioni utili per contattare gli enti proponenti.
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