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Attualità

Trapani – Vincenzo Florio, consegnate targhe di merito al 37° Stormo ed al 3° Reparto Genio dell’Aeronautica Militare

Redazione

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L’iniziativa a suggello della collaborazione tra l’aeroporto civile e quello militare ed un riconoscimento per i lavori di ammodernamento degli impianti di volo e di riqualificazione delle infrastrutture aeronautiche

Si è svolta all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, questa mattina, la cerimonia di consegna di tre targhe al 37° Stormo ed al 3° Reparto Genio dell’Aeronautica Militare per celebrare il rapporto di reciproca stima e collaborazione tra l’aeroporto civile e quello militare. Il ringraziamento nasce per il supporto alle attività dell’aviazione civile, per i lavori di ammodernamento degli impianti di volo e per la riqualificazione delle infrastrutture che l’Aeronautica Militare ha già realizzato nell’ultimo anno e per quelle di prossimo avvio. Presenti alla cerimonia il presidente di Airgest, società di gestione dello scalo trapanese, Salvatore Ombra, il direttore Michele Bufo ed i rappresentanti dell’Aeronautica Militare nelle figure del Comandante del 37º Stormo, colonnello Daniele Donati, il Comandante del 3° Reparto Genio A.M., colonnello Antonio Giura e il tenente colonnello Rocco Vernoia, Comandante del 16°Gruppo Genio Campale.
 
I lavori di ammodernamento all’aeroporto di Trapani
 
L’Aeronautica Militare ha pianificato e sta eseguendo lavori di adeguamento della striscia di sicurezza della pista, di sostituzione del sistema radar e dell’ILS (Sistema di avvicinamento di precisione) e, con avvio a novembre, della sostituzione delle luci di pista con sistema luminoso a led, moderno ed energeticamente efficiente. Tali interventi fanno parte di un più vasto piano di ammodernamento e potenziamento dell’aeroporto di Trapani.
 
Il commento del presidente di Airgest, Salvatore Ombra
 
«Gli interventi sono stati condivisi al fine di salvaguardare le esigenze e le misure di sicurezza per l’aviazione civile – ha sottolineato il presidente Salvatore Ombra -. Il ringraziamento di Airgest è dovuto per l’eccellente lavoro e la continua collaborazione dell’Aeronautica Militare che ha consentito, non solo di fare interventi mirati a soddisfare tutte le esigenze, militari e civili, ma anche di eseguirli nonostante lo svolgimento dell’intensa attività di volo estiva, in piena sicurezza e con regolarità. La coesistenza di attività aeronautiche militari e civili sull’aeroporto di Trapani – ha concluso – è davvero un eccellente esempio di sinergia e collaborazione per un ottimale impiego di una infrastruttura pubblica».
 
Il commento dei rappresentanti dell’Aeronautica
 
«La giornata di oggi è la testimonianza dei sani e robusti rapporti di collaborazione tra il 37° Stormo e la società Airgest – ha affermato il comandante del 37° Stormo, colonnello Daniele Donati -. Il dialogo e la cooperazione instaurati tra il presidente Salvatore Ombra, coadiuvato dal direttore Michele Bufo, ed il comandante 37° producono una risultante olistica volta a massimizzare le risorse disponibili; tale cooperazione consente di affrontare le esigenze che quotidianamente emergono in maniera proattiva e orientata alle soluzioni».
 
Anche il colonnello Antonio Giura ha espresso parole di pieno compiacimento per il rapporto di stima e di amicizia che lega l’Aeronautica Militare e la società Airgest: «Il solido rapporto di collaborazione tra il 3° Reparto Genio dell’Aeronautica Militare e la società Airgest – ha affermato – è risultato determinante per la finalizzazione degli importanti interventi infrastrutturali, volti ad implementare gli standard di sicurezza dell’aeroporto di Trapani Birgi. Il costante coordinamento ha, infatti, consentito l’esecuzione delle opere in tempi rapidissimi, garantendo, senza soluzione di continuità, l’operatività e l’attività di volo sia militare che civile. Le capacità e le professionalità del 3° Reparto Genio nascono prioritariamente per esigenze militari, in Italia e all’estero, ma anche in questa circostanza sono state messe al servizio della collettività, che ha potuto sempre usufruire dello scalo trapanese, nonostante le attività infrastrutturali in corso».

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Ambiente

Carmine Vitale confermato direttore f.f. dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria

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Il nuovo incarico ha durata di sei mesi a far data dal 01.01.2026

Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 25 del 15/12/2025 l’incarico temporaneo di direttore facente funzioni è stato confermato al geologo Carmine Vitale. Vitale ha infatti già ricoperto tale ruolo nel precedente semestre (1 luglio al 31 dicembre 2025). Il rinnovo al Dott. Geol. Vitale, già valutato idoneo dalla Commissione Esaminatrice di cui alla procedura di interpello n. 25 del 27/11/2024 a svolgere la funzione di direttore f.f., vede come motivazione l’accuratezza e la dedizione con la quale ha espletato le sue funzioni nel corso del secondo semestre 2025.

La scelta di continuità nell’esercizio delle funzioni trova fondamento nella necessità, nell’attuale fase dell’azione amministrativa dell’Ente, di assicurare l’ottimale finalizzazione dei delicati processi gestionali inerenti programmi/progetti/interventi da attivare, di recente sviluppo, in avanzato stato di attuazione e/o prossimi a scadenza di rendicontazione. Il direttore Vitale, durante i sei mesi di funzione, ha dato molta importanza alla coprogettazione con la Comunità locale insieme al supporto dei colleghi che si sono sempre mostrati disponibili e uniti. “Ringrazio il Commissario Straordinario Italo Cucci” ha dichiarato Carmine Vitale “per avermi concesso la proroga del mandato consentendomi di continuare la piacevole e costruttiva collaborazione al fine di concludere gli obiettivi più lunghi e complessi ancora in corso e di dare propulsione ad altre attività necessarie per la valorizzazione e la tutela del territorio”. “Desidero ringraziare anche Comune, Regione e tutte le associazioni locali, aziende e cittadini per avere avuto un ruolo attivo nella realizzazione di tante iniziative” conclude Vitale.

Il nuovo incarico ha durata di sei mesi a far data dal 01.01.2026, ed è eventualmente rinnovabile, fatta comunque salva la cessazione dell’incarico alla data dell’insediamento del Direttore nominato secondo le procedure della legge 394/91.

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Attualità

CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI 65 ALLIEVI UFFICIALI DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Redazione

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Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 65 Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri in servizio permanente

Gli aspiranti potranno presentare la domanda online da oggi e fino al 9 gennaio attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana e di conoscenza della lingua inglese, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali, la prova orale e, infine, il tirocinio). Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un’organizzazione al completo servizio della comunità, il cui motto distintivo “nei secoli fedele”, racchiude tutti quei valori che devono contraddistinguere ogni uomo e donna che indossa la sua prestigiosa uniforme.

Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2025/2026 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 22° anno di età.

I vincitori del concorso, ammessi al 208° Corso dell’Accademia Militare di Modena, frequenteranno un corso di formazione della durata di cinque anni, seguendo corsi militari e universitari, ad indirizzo giuridico-amministrativo presso l’Accademia Militare di Modena e, successivamente, alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, finalizzati al conseguimento della laurea magistrale in giurisprudenza.

Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Ufficiali con il grado di Tenente ricopriranno incarichi di comando e responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei Carabinieri.

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FISA – SIPEM – ANAB MENTE CUORE BRACCIO: soccorritori acquatici protagonisti a Venezia

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I soccorritori acquatici sono stati i protagonisti dell’incontro tenutosi a Dolo (Venezia) — una svolta significativa nel supporto e nella formazione dei soccorritori acquatici, iniziata già dai primi anni di attivitá della FISA dopo la sua prima autorizzazione. Tale svolta è stata segnata dall’incontro di studio operativo svoltosi presso il Polo Nautico di Dolo.
Questo evento ha visto convergere tre mondi fondamentali per la sicurezza e l’efficacia operativa: la FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico), che come obiettivo la formazione, la SIPEM SoS Federazione (Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza Social Support) che da anni garantisce supporto psico sociale anche ai soccorritori impegnati nelle emergenze , e ANAB (Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti) che mira a tutelare la figura dell’assistente bagnanti al lavoro. L’obiettivo, come già preannunciato dai rispettivi presidenti Raffaele Perrotta, Sara Cicchella e Guido Ballarin, è chiaro: migliorare l’integrazione della preparazione tecnica e professionale del soccorritore acquatico con il supporto psicologico e la gestione dello stress in situazioni operative.
Il soccorritore al centro del sistema – questa é la visione del Presidente FISA, Raffaele Perrotta, che ha trovato una forte spinta propulsiva grazie alla volontà di questa straordinaria unione. Il Presidente Perrotta, forte della sua approfondita esperienza e conoscenza delle dinamiche operative in mare, ha voluto con decisione proseguire questo progetto con la SIPEM, con cui collabora da oltre 11 anni, riconoscendo l’urgenza di affrontare le criticità non solo tecniche ma anche psicologiche di questo MESTIERE spesso sottovalutato.
“Il nuoto, la formazione professionale e la predisposizione fisica sono le basi, ma l’efficacia di un salvataggio dipende dalla capacità del soccorritore di mantenere la calma e prendere decisioni lucide sotto pressione”, ha sottolineato il Presidente Perrotta. “Conosco molto bene le problematiche che possono emergere durante un soccorso, dove tutto è in rapido divenire; l’impatto emotivo è spesso devastante e può compromettere l’efficacia dell’intervento. Unire le nostre forze con la SIPEM significa garantire operatori completi, affinché le associazioni di categoria e le società possano disporre di soccorritori preparati, tutelando gli stessi assistenti bagnanti e migliorando la loro performance in ogni fase dell’emergenza.”

Il fulcro di detto evento è stato il primo di una serie di incontri che consentiranno l’acquisizione di consapevolezza e strumenti di gestione degli aspetti psico- emotivi degli assistenti bagnanti. I presidenti delle tre organizzazioni hanno espresso grande soddisfazione, poiché questa collaborazione permetterà di effettuare un’analisi approfondita del comportamento dei soccorritori acquatici, uno studio che mette il soccorritore al centro e da cui bisognerebbe partire per poi legiferare in merito a questo mestiere tanto bello quanto complesso.
Il Presidente A.N.A.B Guido Ballarin ​”Sono entusiasta per quanto si sta facendo per tutti gli assistenti bagnanti e ringrazio vivamente FISA e SIPEM per questa visione lungimirante. L’introduzione di elementi psicologici nella formazione dell’Assistente Bagnanti è un passo fondamentale. Il soccorritore acquatico non deve essere solo tecnicamente preparato, ma anche mentalmente forte e consapevole delle dinamiche emotive del salvataggio. Questa sinergia eleva la qualità del servizio e la tutela di chi opera sulle nostre coste.”
Ha aggiunto il Perrotta “Continuiamo a mettere l’uomo al centro di tutto quanto riguarda il soccorso acquatico e le situazioni di emergenza. Il soccorritore vive e reagisce emotivamente e cognitivamente a queste situazioni estreme; con questo percorso potrá rafforazare la propria resilienza.”
“Come psicologi dell’emergenza impegnati sul campo da oltre 26 anni, siamo ben consapevoli dell’importanza del supporto ai soccorritori. La salute mentale è fondamentale per svolgere il nostro lavoro con efficacia e professionalità” ha concluso la dott.ssa Sara Cicchella, Presidente di SIPEM SoS Federazione OdV: “Per questo, è importante parlare di benessere psicologico, prevenire attraverso la conoscenza e la gestione degli aspetti psico-emotivi e sostenere i futuri assistenti bagnanti che, come tutti i soccorritori, potrebbero trovarsi in difficoltà. La sinergia tra SIPEM SoS Federazione e FISA pone al centro l’attenzione per il benessere e la sicurezza psicologica come elemento cruciale per prendersi cura degli altri”.
Questa sinergia tra addestramento tecnico e scienza psicologica promette di ridefinire gli standard di preparazione, creando protocolli che non solo migliorano l’efficacia del salvataggio, ma tutelano anche la salute psicologica di chi opera in prima linea.
L’incontro, ospitato presso il Polo Nautico di Dolo dal maestro di salvamento e delegato FISA Matteo Giardini e condotto dal Presidente SIPEM SoS Veneto dott. Paolo Pillon, si è concluso con un forte impegno da parte di tutti a proseguire su questa strada, perché questo modello di formazione non si limita a insegnare a salvare vite, ma insegna anche a gestire la propria mente per farlo al meglio, preservando la salute psicofisica, affinché i giovani soccorritori del futuro non debbano affrontare da soli ciò che si scatena silenziosamente prima, durante e soprattutto dopo un’emergenza.
In un periodo storico in cui l’Italia riconosce sempre piú l’importanza di tutelare il benessere psicologico in contesti educativi e lavorativi, anche il salvamento acquatico ci trova la sua dimensione.

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