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Cronaca

Trapani, incendio nella notte al Porto: 3 grandi barche coinvolte

Redazione

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Questa mattina alle ore  3,15 un vasto incendio ha coinvolto n.3 barche presso il pontile Columbus all’interno del Porto di Trapani. L’intervento della Sezione Navale VF con la motobarca RAFF VF 05 assieme ad una partenza del Comando ha evitato che l’incendio si propagasse alle imbarcazioni vicine. Dopo tre ore di lavoro si è avuto ragione delle fiamme.

Le barche interessate dall’incendio sono: Una a vela di 17 metri e una di circa 7 mt e un piccola a motore Due barche sono affondate nel pontile, la terza i VVF l’hanno allontanata sugli scogli per non causare altri danni

Le cause dell’incendio sono in fase di accertamenti da parte della Capitaneria di Porto e Vigili del fuoco Non si lamentano feriti

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Cronaca

Mazara del Vallo – Ex olificio Tre Fontane, denunciato gambiano per droga

Maria Chiara Conticello

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MAZARA DEL VALLO: EX OLEIFICIO FONTANE D’ORO DENUNCIATO

STRANIERO PER DROGA

I Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo hanno denunciato un cittadino straniero, con precedenti di polizia, classe 2001per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il gambiano, al momento dimorante presso l’ex oleificio Fontane d’Oro, sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente tipo crack ed un telefono cellulare, verosimilmente utilizzato per l’attività di spaccio posto sotto sequestro unitamente alla droga per essere analizzato.

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Cronaca

Favignana, minaccia figlio con pistola a salve e prova a investire carabinieri: arrestata donna

Matteo Ferrandes

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I Carabinieri della Stazione di Favignana hanno arrestato una donna, pregiudicata, classe ‘77, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e minaccia aggravata. I Carabinieri dell’isola sono stati chiamati ad intervenire per la richiesta di un giovane che dichiarava di essere stato minacciato con un’arma di fuoco dalla madre convivente che, in stato di agitazione, aveva danneggiato già tutto il mobilio presente in casa. I Carabinieri intervenivano tempestivamente sul luogo e, alla vista degli operanti, la 45enne si barricava all’interno della propria autovettura, non ottemperando ai ripetuti inviti dei militari a scendere dal mezzo. Anzi la donna, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe innestato anche la marcia dell’auto minacciando di investirli. Solo la prontezza dei Carabinieri intervenuti consentiva di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente e, dopo un estenuante colloquio con la donna, i militari riusciva a calmarla. La stessa decideva così di scendere dal veicolo. Nell’auto aveva con sé una pistola, risultata a salve, presumibilmente l’arma utilizzata per minacciare il figlio. Alla luce degli elementi raccolti, i Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, dichiaravano la donna in stato di arresto. A seguito di udienza di convalida, il Giudice disponeva a carico dell’indagata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. una volta a settimana.

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Economia

Nuovo Piano vitivinicolo regionale per la Sicilia dopo 30 anni: Sammartino insedia gruppo di lavoro

Matteo Ferrandes

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 Presidenza della Regione
Dopo 30 anni dall’ultimo documento programmatico, approvato nel 1993, la Regione Siciliana avrà un nuovo Piano vitivinicolo, fondamentale per elaborare le direttrici dello sviluppo di uno dei settori simbolo delle produzioni d’eccellenza dell’Isola. L’assessore regionale dell’Agricoltura, Luca Sammartino, ha istituito con un decreto il nuovo gruppo di lavoro che si occuperà della redazione del documento. «Sono trascorsi 30 anni dall’ultimo documento programmatico approvato nel 1993, sotto la regia di Diego Planeta e Giacomo Tachis – ricorda Sammartino -, un periodo di tempo lunghissimo nel quale la Sicilia è passata dall’essere terra di produzione di vini sfusi, o di vini che i grandi marchi internazionali utilizzavano per tagliare i propri, a terra dalla quale provengono alcuni dei più importanti brand dell’enologia internazionale, capace di esprimere una qualità diffusa più alta della media con alcuni vitigni – come il Nero d’Avola, il Cataratto, l’Inzolia, il Nerello mascalese e il Carricante – che oggi non hanno nulla da invidiare, quanto a prestigio e riconoscibilità, ai grandi vitigni italiani e internazionali tradizionali. Ovviamente – prosegue l’assessore – questo significa che il nuovo piano deve porsi una sfida diversa, quella di tracciare una programmazione che aiuti le cantine a consolidare il posizionamento nel segmento alto, penetrare nuovi mercati, aumentare i margini per bottiglia e rafforzare un modello di comunicazione che coniughi tipicità e qualità del prodotto con l’elemento della territorialità. L’enogastronomia deve infatti diventare una delle locomotive dell’offerta turistica siciliana, perché si presta naturalmente alla valorizzazione – in un unico momento – di cibo, bellezze paesaggistiche e naturalistiche, arte, cultura e tradizione. Il nuovo piano vitivinicolo affronta questa sfida, dalla quale dipende anche la possibilità di destagionalizzare l’offerta turistica». Per Sammartino «il mondo del vino deve affrontare le sfide del mercato in un mondo in continua evoluzione, dai gusti dei consumatori ai cambiamenti climatici che condizionano i risultati economici delle aziende. Il viticoltore siciliano è al centro della sfida di coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale, perché la sostenibilità rappresenta una dei valori aggiunti delle produzioni enologiche della nostra regione. La grande varietà dell’enologia siciliana rappresenta oggi un altissimo valore aggiunto soprattutto per quanto riguarda l’esaltazione delle identità e riconoscibilità dei prodotti: non esiste al mondo una terra del vino dove si vendemmia da luglio a novembre e con una biodiversità tra le più ricche del pianeta. Grazie alle numerose varietà di vitigni, autoctoni e non, che vengono coltivati». La finalità del gruppo di lavoro insediato dall’assessore Sammartino è di elaborare il piano seguendo un modello inclusivo, aperto a tutti i contributi provenienti dal mondo del vino. Per questo sono stati chiamati a farne parte – con il coordinamento dell’assessorato dell’Agricoltura e dell’Istituto regionale vino e olio di Sicilia – tutti i Consorzi di tutela: Cerasuolo di Vittoria Docg, Sicilia Doc, Etna Doc, Faro Doc, Malvasia delle Lipari Doc e Salina Igt, Mamertino Doc, Marsala Doc, Monreale Doc, Pantelleria Doc. Nel gruppo anche le rappresentanze siciliane di Confagricoltura, Coldiretti, Federazione Italiana Agricoltori, Lega Nazionale Cooperative, Agci Sicilia, Assovini, Providi, Unione Italiana Cooperative, Copagri, Assoenologi, Miva, Federazione ordini degli agronomi, Fondazione Sosta in Sicilia, Collegio dei periti agrari, Federazione vignaiuoli indipendenti.

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