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Cronaca

Trapani, barca a vela incagliata alla Colombaia: in salvo le due persone a bordo

Redazione

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IMBARCAZIONE A VELA INCAGLIATA ALLA COLOMBAIA: IN SALVO LE DUE

PERSONE PRESENTI A BORDO

Nel pomeriggio di oggi, la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Trapani è
stata allertata circa lo stato di difficoltà di un’imbarcazione a vela di bandiera
Polacca, che, per un’avaria al motore, ha urtato il molo di sopraflutto del porto di
Trapani, vicino la Colombaia.
Alla richiesta di intervento, la Guardia Costiera ha immediatamente attivato la
macchina dei soccorsi, inviando le proprie motovedette e allertando gli operatori
portuali presenti in zona.
A causa delle cattive condizioni meteo, con vento teso da Nord Ovest e onde fino a
1,25 metri, i mezzi di soccorso della Guardia Costiera non hanno potuto tuttavia
avvicinarsi all’imbarcazione in difficoltà, né effettuare direttamente il trasbordo
delle due persone presenti a bordo.
Le due veliste spagnole, di 45 e 50 anni, sono quindi state portate in salvo via terra
grazie al supporto di personale operante nel porto di Trapani, nel frattempo
intervenuto.
Una volta tratte in salvo, le due veliste sono state accompagnate in Capitaneria per
ricevere l’assistenza necessaria e ricostruire le dinamiche del sinistro.
Intanto, allo scopo di tutelare l’ambiente marino e prevenire eventuali effetti dannosi
causati da un potenziale inquinamento, la Capitaneria di porto ha inviato sul posto il
proprio gommone GC A88, il quale non ha potuto far altro che accertare
l’affondamento parziale dell’unità.
Anche la ditta incaricata della rimozione non è potuta intervenire con i propri mezzi
ed il personale subacqueo in quanto il mare mosso ed il vento teso rendevano
pericolose le operazioni di recupero.
In attesa di miglioramento delle condizioni meteomarine per consentire il recupero
dell’imbarcazione, la Capitaneria di porto monitorerà costantemente la situazione
per prevenire qualsivoglia pericolo per la sicurezza della navigazione e
salvaguardare l’ambiente marino.

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Cronaca

Palermo – Uil chiede verifica su presunto danno erariale dell’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale

Redazione

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Una segnalazione ufficiale alla Procura della Corte dei Conti  relativa a un presunto danno erariale derivante da un’ordinanza del giudice del lavoro, nella causa per condotta antisindacale promossa dalla  Uil Pubblica Amministrazione di Palermo contro l’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia.

A trasmetterla è stata l’organizzazione sindacale, rifacendosi al dispositivo dell’ordinanza, emessa dal giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Palermo Cinzia Soffientini  lo scorso 10 luglio 2023.

“Il dispositivo dell’ordinanza – afferma il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Palermo Alfonso Farruggia – ha definito antisindacale il comportamento tenuto dall’Amministrazione, condannata al pagamento delle spese processuali”.

Ovvero, duemila euro a cui si aggiungono quelle generali di IVA e Cassa Previdenza Avvocati.

Durata nove mesi, la vertenza legale si è finalmente conclusa con il riconoscimento da parte del Ministero della Giustizia di quanto stabilito dal dispositivo di ordinanza, con un aumento delle spese legali pari a euro 3.125,43, somma saldata dal Ministero della Giustizia lo scorso 10 maggio dell’anno in corso.

È stato il segretario generale nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Giustizia Domenico Amoroso, nello specifico, a comunicare ai vertici del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità che la condanna alle spese processuali dell’Amministrazione potrebbe costituire un danno erariale.

Successivamente, la UIL Pubblica Amministrazione di Palermo ha inviato una segnalazione alla Procura della Corte dei Conti della Regione Siciliana, evidenziando l’identificazione del presunto danno erariale causato dall’Ufficio Interdistrettuale dell’ Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia.

La segnalazione inviata alla Procura della Corte dei Conti è stata inoltrata, come precisa lo stesso sindacato, dopo un’attenta analisi dei documenti e delle informazioni a disposizione del segretario generale Alfonso Farruggia.

Secondo quest’ultimo, il comportamento dell’Ufficio Interdistrettuale può costituire un danno per le finanze pubbliche.

“La condanna per condotta antisindacale da parte di un dirigente pubblico – precisa Alfonso Farruggia – implica la responsabilità finanziaria dell’ente, come stabilito dalla decisione della Corte dei Conti con la sentenza  377 depositata il 27 aprile 2018: nonostante le azioni intraprese, il pagamento delle spese processuali è avvenuto solo dopo un’azione legale volta al recupero del credito dovuto per sentenza, sollevando il sospetto di un ritardo ingiustificato e di un possibile danno alle finanze pubbliche”.

 

“Auspico – conclude il segretario generale – che sia fatta giustizia fino in fondo, riconoscendo anche in questo caso il principio che a pagare  per gli errori commessi siano i dirigenti con le proprie risorse economiche, e non, come spesso accade, solo i contribuenti”.

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Cronaca

Ultima Ora – E’ morto Franco Di Mare, grande giornalista in prima linea per la Rai nelle guerra nei Balcani

Direttore

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È morto Franco Di Mare.

Il giornalista Rai, ex inviato di guerra, aveva 68 anni ed era affetto da mesotelioma. Ad annunciarlo la famiglia in una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Così annuncia ANSA la notizia, del grande reporter delle guerre, nmorto avvelenato da amianto, assimilato durante le distruzioni belliche. Egli compiva resoconti dettagliati vivendo addosso la notizia.

La sua ultima apparizione pubblica è stata, forse, da Fabio Fazio a “Che tempo che Fa”, dove lamentava con grande dignità e signorilità le sue condizioni, le cause e il dispiacere di essere prossimo alla fine della sua vita, senza colpa e per aver compiuto il suo dovere fino alla fine.

Il fratello Gino Di Mare su Facebook scrive: “Ciao Frà, con te va via un pezzo di me”.

In copertina la cover del suo libro uscito lo scorso ottobre.

In aggiornamento

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Cronaca

Trapani, evade dai domiciliari per andare a rubare. Beccato mentre rincasava con la refurtiva

Redazione

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TRAPANI: EVADE DAI DOMICILIARI E METTE A SEGNO UN FURTO.

ARRESTATO 28ENNE

I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno arrestato un 28enne pregiudicato del
luogo, per i reati di furto ed evasione.
L’uomo, benché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si sarebbe allontanato
arbitrariamente dalla propria abitazione ed avrebbe messo a segno un furto in danno dei
distributori automatici di bevande di un’attività commerciale di contrada Rigaletta.
I militari, dopo aver visionato le immagini della videosorveglianza dell’attività, lo hanno
rintracciato poco dopo nei pressi della propria abitazione mentre rincasava con in tasca la
refurtiva per un importo di circa 100 euro in monete.
La condotta del 28enne sarebbe stata analoga a quella del marzo scorso allorquando,
arrestato dopo un presunto furto ai danni di un supermercato di Trapani, era stato
nuovamente arrestato poche ore dopo per evasione dal regime dei domiciliari.
Al termine del giudizio per direttissimo l’uomo è stato tradotto presso il carcere di Trapani
come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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