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Trasporti

Trapani, 5 ore di ritardo per volo per Forlì. Intervenuto Giudice di Pace

Matteo Ferrandes

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Un ravennate riceve 250 euro per volo in ritardo di 5 ore Trapani Forlì Il volo Aeroitalia Trapani Forlì ha portato un ritardo di quasi cinque ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza. Anziché atterrare alle 10:10, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Forlì solamente alle 14:53. Un ritardo di quasi cinque ore per un cittadino ravennate, avvenuto il 22 luglio scorso, che ha portato non pochi disagi a lui e ad altri passeggeri del volo. Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Trapani, che, pochi giorni fa, ha condannato Aeroitalia al pagamento di 250 euro nei confronti del passeggero. «Il Giudice di Pace di Trapani – commentano da ItaliaRimborso, che ha difeso il passeggero – , ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse». ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza accolta, accaduto come il 98,2% dei casi. Per attivare l’assistenza, senza alcun prezzo per il passeggero, è possibile farlo agevolmente, compilando il form presente nell’homepage del sito italiarimborso.it .

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Trasporti

Pantelleria – Storia dei collegamenti marittimi, il varo della Pietro Novelli

Redazione

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Pantelleria – Storia dei collegamenti marittimi Navi e traghetti di fine ‘900 / 3 

Nel novembre 1979 entrò in linea, sempre per conto della SI.RE.MAR., il nuovo traghetto “Pietro Novelli”.

Questa nave, costruita dai Cantieri Navali Riuniti S.P.A. di Palermo, aveva una stazza lorda di 4.463 tonnellate e netta di 1.335, una lunghezza max di 90,86 metri, una larghezza max di 17,52 metri e un pescaggio di 4,01 metri. Dotata di due motori FIAT B2304S 18cyl, poteva sviluppare una velocità max di 18 nodi. Poteva trasportare 700 passeggeri e 93 veicoli.

Già nel corso del 1980 il “Pietro Novelli” venne impiegato sulla tratta per Pantelleria, mentre l’ormai superato e insufficiente “Antonello da Messina” fu utilizzato per la linea Palermo-Ustica. Il 18 aprile 1985 entrò in servizio, per la SI.RE.MAR., il traghetto “Simone Martini”, costruito dai Nuovi Cantieri Navali Apuania di Marina di Carrara.

Il nuovo traghetto era più piccolo del “Pietro Novelli”, avente una stazza lorda di sole 1.494 tonnellate, una lunghezza di 71,02 metri e una larghezza di 14,03 m. Sviluppava anche una velocità minore, circa 16 nodi e mezzo. Solo i passeggeri trasportati erano in più, 797, ma la capacità del garage era frattanto diminuita a 70 veicoli. Comunque il “Simone Martini” venne essenzialmente impiegato sulla linea per le Egadi.

L’anno successivo, 1985, vi fu una grossa novità. Iniziava la sua corsa giornaliera sulla linea Trapani-Pantelleria e ritorno il mototraghetto “Pantelleria” della “Traghetti delle Isole S.p.A.”, quest’ultima era una compagnia di navigazione fondata a Trapani nel 1969 da una cordata d’imprenditori, capitanata da Mariano Minore e da Nino Castiglione. Il “Pantelleria” fu un vero e proprio instancabile mulo del mare e per anni, all’alba, compariva immancabilmente davanti al porto dell’isola con la sua inconfondibile livrea giallo-arancione. Nello stesso anno 1986, il 21 febbraio, vi era stato il viaggio inaugurale del traghetto della SI.RE.MAR. “Paolo Veronese”, costruito dalla FINCANTIERI di Trieste.

La “Traghetti delle Isole” nel 1988 acquistò una nuova unità ribattezzata “Lampedusa”, impiegandola sulla linea Civitavecchia-Ustica-Trapani-Pantelleria-Lampedusa. Il “Lampedusa”, costruito nel lontano 1959 dai cantieri Adelaide Steamship Co. di Melbourne (Australia), era stato varato col nome di “Princess of Tasmania”. Nel corso degli anni della sua longeva carriera, man mano che veniva acquistato da un nuovo armatore, cambiò nome diverse volte. Alla fine riuscì a collezionarne ben 10.

Appena prima di essere “Lampedusa” era stato l’“Adriatic Star” della “Adriatic Ferries”, appena dopo diventò “Shahd Fayez”.

Il “Lampedusa” aveva una stazza lorda di 3.964 tonnellate, una lunghezza di 113,32 metri, una larghezza max di 17,73 metri e un pescaggio di 4,74 metri. Poteva sviluppare una velocità di 17,75 nodi. Equipaggio sui 70 elementi. Capacità di trasporto: circa 650 passeggeri e circa 140 autoveicoli. Aveva 4 suite di lusso, un ristorante, un self-service e due bar, di cui uno con attigua piscina.

Chi scrive ha viaggiato sul “Lampedusa” e ricorda ancora la sua atmosfera fascinosa, ma un po’ datata, di vecchio piroscafo inglese degli anni Sessanta, però teneva male il mare. Forse anche per quest’ultimo motivo La linea non ebbe fortuna e venne chiusa qualche anno dopo, nel 1991.

Dopo ben 46 anni di onorato servizio e 10 diversi nomi la nave fu demolita nel marzo 2005 presso i cantieri di Alang in India. Nell’anno 1987 la SI.RE.MAR. dismise e vendette il vecchio traghetto “Antonello da Messina”, ma appena l’anno successivo, 1988, entrò in linea, sempre per la stessa società di navigazione, un nuovo traghetto battezzato anch’esso col nome di “Antonello da Messina”.

Questo nuovo “Antonello” era stato costruito dai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara con una stazza lorda di 1.643,55 tonnellate e una netta di 844,24, una lunghezza di 71,15 metri, una larghezza di 14,20 metri e un pescaggio di 3,60 metri. Sviluppava una velocità di 18,30 nodi. Poteva trasportare 962 passeggeri e 70 veicoli. La SI.RE.MAR. nel 1989 acquistò dalla Caromar K/S il traghetto “Dania Marine” ribattezzandolo “Vittore Carpaccio”, in quanto il vecchio traghetto di tal nome era stato in precedenza dismesso e successivamente venduto alla Società Nina di Chiavari.

Nel 1993 venne fondata dall’armatore Vittorio Morace la società di navigazione “Ustica Lines” con sede in Trapani. L’anno successivo questa società, a mezzo di aliscafi, coprì con corse giornaliere la rotta Napoli-Ustica-Favignana-Trapani-Pantelleria-Kelibia (Tunisia). Gli aliscafi utilizzati su questa linea erano del tipo Fast Blu RHS 150, costruiti nei Cantieri Navali Rodriquez di La Spezia, con una velocità max di 37,0 nodi e 201 passeggeri trasportati.

Orazio Ferrara
(fine – 3)

Foto: il Lampedusa della Traghetti delle isole

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Trasporti

Sciopero aerei 4 giugno: cosa fare per salvare il viaggio

Direttore

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Dopo il rinvio del 19 maggio a seguito dell’alluvione in Emilia Romagna, l’Italia si appresta a dover fronteggiare un nuovo sciopero nazionale del trasporto aereo in occasione di domenica 4 giugno. Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati e voli in ritardo. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 230mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero aereo.

Per lo sciopero di domenica 4 giugno, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. Basta consultare il seguente link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.

Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di domenica 4 giugno. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.

In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“Risulta evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.

L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.

Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.

 

 

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Trasporti

Trapani – Aeroporto Florio, a maggio 134mila passeggeri: a passi veloci verso pareggio bilancio

Marilu Giacalone

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AEROPORTO DI TRAPANI BIRGI: A MAGGIO 134 MILA PASSEGGERI. A PASSI VELOCI VERSO IL PAREGGIO DI BILANCIO

Dal 2017 non si superava la soglia dei 130.000 passeggeri. L’11% in più rispetto allo scorso aprile e ben il + 55% in più rispetto al maggio 2022
Per l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, il mese di maggio si è chiuso con un transito di circa 134.000 passeggeri, l’11% in più rispetto allo scorso aprile e ben il + 55% in più rispetto al maggio 2022. Era dal 2017 che non si superava la soglia dei 130.000. I passeggeri movimentati da gennaio a maggio del 2023 a confronto con lo stesso periodo del 2022 sono +47%. In aumento anche il numero dei movimenti + 23% a confronto con maggio 2022. E, dal 1 giugno, si aggiunge anche il collegamento per Porto, che già viaggia pieno. Sono pochi, infatti, i posti ancora disponibili alla vendita, la risposta dell’utenza è stata positiva: 179 i passeggeri previsti in arrivo, 170 quelli in partenza.
«Ci stiamo muovendo verso raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati – afferma il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, Salvatore Ombra – non solo perché siamo prossimi a superare il milione di passeggeri, come avevo promesso fin dall’inizio del primo mandato, ma anche perchè siamo prossimi a riportare il conto economico di Airgest in equilibrio. Un impegno per noi è essenziale e morale, sia per la salute economica dell’aeroporto, sia per onorare la fiducia concessa dalla Regione siciliana, socio di maggioranza dello scalo, ed in particolare dal presidente Renato Schifani, che ha investito su di noi e su tutto il territorio trapanese.

Salvatore Ombra

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