cronaca
Super Green Pass: le regole che cambiano da domani fino al 15 gennaio

Il certificato verde prende due forme. Per vaccinati e guariti c’è il Super Green Pass, per chi ha scelto di non vaccinarsi resta il vecchio documento che si ottiene con il tampone negativo, antigenico valido 48 ore o molecolare che ne vale 72. Il Green Pass diventa Super. Da questo lunedì il certificato verde prende due forme. Per vaccinati e guariti c’è il Super Green Pass, per chi ha scelto di non vaccinarsi resta il Green Pass che si ottiene con il tampone negativo, antigenico valido 48 ore o molecolare che ne vale 72. Le norme sono per ora valide fino al 15 gennaio. Il primo ha «più potere» del secondo. Con il modello base, già in zona bianca, si può andare al lavoro e diventa necessario averlo per salire sui mezzi di trasporto compresi i mezzi pubblici locali, finora esclusi, e andare in albergo. Si può andare in piscina e palestra, entrare negli spogliatoi, prendere gli impianti sciistici. Per quasi tutto il resto serve il Super Green Pass che ha una validità di 9 mesi dall’ultima somministrazione o dal certificato di guarigione. Non serve scaricarlo nuovamente, per chi è vaccinato o guarito, il codice si aggiorna automaticamente. È l’app Verifica C19 a riconoscerne la validità. Con questo certificato rafforzato si va al ristorante al chiuso, al cinema, a teatro, allo stadio e in discoteca. Con il cambio di zona chi ha il Super Green Pass può muoversi e fare più attività rispetto a chi non lo ha. Solo in zona rossa i divieti valgono anche per chi ha la certificazione rafforzata. Per ora tutte le regioni italiane sono in zona bianca a esclusione di Friuli-Venezia Giulia e Alto Adige.
Salvatore Battaglia Presidente Accademia delle Prefi
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Politica
Lampedusa, eletti presidente, vice e segretario comunale nel nuovo assetto amministrativo del Comune

Ambiente
Incendi, presentato presso il Centro Operativo Nazionale Vigili del Fuoco il vademecum contro gli incendi

Lunedì 20 giugno, presso il CON, il Centro Operativo Nazionale dei Vigili del fuoco, alla presenza della Ministra Luciana Lamorgese, è stato presentato il vademecum “Proteggere l’abitazione dagli incendi di vegetazione”, opuscolo redatto dalla Direzione Centrale di Prevenzione del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con ANCI, scaturisce dall’aumento esponenziale negli ultimi anni degli “incendi d’interfaccia” che coinvolgono, danneggiandole, abitazioni ed infrastrutture a diretto contatto con aree naturali, nonostante l’impegno profuso da chi si occupa di soccorso.
Il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha ringraziato il Presidente Bianco “per il supporto offerto dai Comuni al progetto presentato. L’opuscolo nasce dall’emergenza incendi affrontata l’anno scorso, quando si è capito che gli interventi andavano programmati in modo condiviso insieme a diversi attori istituzionali, con la necessità di “fare squadra” con i Vigili del fuoco ed agire, insieme a Comuni e Protezione Civile, per ridurre questo tipo di rischio. La brochure e l’elaborato realizzati dal Corpo Nazionale e da ANCI vogliono rappresentare un’ulteriore forma di sensibilizzazione e informare i cittadini circa le buone pratiche da adottare nell’immediatezza, su cosa si può e si deve fare, ma anche su quello che è vietato”.
GUIDA SU INCENDI BOSCHIVI E SICUREZZA DELLE ABITAZIONI-1
Ambiente
INCENDI BOSCHIVI E DI VEGETAZIONE, 10.336 INTERVENTI VIGILI DEL FUOCO DAL 15 AL 27 GIUGNO, 1.000 IN PIU’ DELLO SCORSO ANNO

Dal 15 al 27 giugno sono stati 10.336 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per incendi boschivi e di vegetazione in genere, 1.011 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando furono 9.325.
Impegnati complessivamente nelle operazioni di spegnimento 45.265 vigili del fuoco, 17.119 i mezzi impiegati, per un totale di 10.606 ore d’intervento (*). Nello stesso periodo dello scorso anno furono 43.124 i vigili del fuoco e 16.648 i mezzi impiegati, 9.624 le ore di intervento. Quest’anno la gran parte dei roghi è stata registrata in Sicilia, dove i vigili del fuoco hanno effettuato 2.314 interventi. Le altre regioni maggiormente colpite dagli incendi sono state la Puglia (2.076), il Lazio (1.278), la Calabria (972).
(*) I dati sommano l’impiego ripetuto degli stessi uomini e mezzi in successivi turni di servizio nel periodo di riferimento.
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