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Su GoogleMaps i sentieri del vino nei territori Unesco, dal passito di Pantelleria allo Sciacchetrà delle Cinque Terre

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Con un semplice click si potranno vedere alcuni dei paesaggi più belli della Penisola a partire da quelli del Cammino di San Benedetto, del parco delle Cinque Terre, l’Isola d’Elba, l’Isola di Pantelleria (Tp) per arrivare a quelli dell’Archeograb a Roma lungo l’Appia Antica. Sono questi i cinque itinerari scelti da Legambiente per essere mappati nell’ambito del Trekker Loan Program di Street View e che ben raccontano la bellezza della Belpaese, tra mare e terra, e quella della natura italiana. Perché i luoghi scelti da Legambiente incrociano anche aree naturali protette di grande pregio come il Parco Naturale delle Cinque Terre, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il Parco nazionale di Pantelleria, il Parco regionale dell’Appia Antica e quello dei Simbruini, solo per citarne alcuni.

Legambiente ha mappato itinerari grazie al Trekker Loan Program di Street Viewper offrire a tutti gli amanti della passeggiata nuovi percorsi da visitare a piedi e visualizzare “virtualmente” anche sul proprio computer navigando su Google Maps.

Le immagini dei sentieri sono state “mappate” in questi mesi dai volontari dell’associazione che hanno percorso diverse vie con il Trekker di Street View, uno speciale- zaino “tecnologico” dotato di 15 fotocamere posizionate nella parte superiore dello zaino che permettono la navigazione a 360* dei siti catturati. Il tutto è stato possibile grazie anche al prezioso aiuto di enti parco, amministrazioni ed enti locali, associazioni territoriali, circoli e regionali di Legambiente, il direttore di Villa Adriana e Villa d’Este e le guide CAI che hanno accompagnato e aiutato i volontari in questa “avventura”. Grazie alle immagini raccolte e visibili dal 9 Aprile chi vorrà, digitando su Google Maps i sentieri mappati da Legambiente, potrà visualizzare i relativi percorsi, valutarne condizioni e difficoltà, ma anche vedere la bellezza di questi luoghi, stabilire come attrezzarsi per affrontare al meglio e ben preparati una gita fuori porta in uno di questi luoghi.

Il viaggio di Legambiente inizia dal Cammino di San Benedetto che attraversa il “cuore” dell’Italia centrale, lungo l’Appennino, dall’Umbria passando alla fascia interna del Lazio, per giungere a Montecassino, al confine con la Campania.

Da non perdere la passeggiata all’interno della Riserva Naturale di Monte Catillo, un’area protetta di 1320 ettari compresa nel comune di Tivoli che prende il nome dal Monte Catillo dal quale si può osservare una bellissima vista sulla città di Tivoli e sulla campagna romana. Una perla della Riserva è la “Sugherata di Sirividola” con il suo bosco di sugheri immerso nel verde. Per chi volesse vedere uno dei luoghi toccati da San Benedetto, c’è Subiaco situato su uno sperone di roccia calcarea, a dominio della Valle dell’Aniene, e sovrastato dall’ imponente Rocca Abbaziale.

In Liguria protagonista il Parco delle  Cinque Terre, tra le mete più visitate per il mare, i borghi arroccati, i muretti a secco e i vigneti, e scelte da Legambiente anche per raccontare un paesaggio straordinario che testimonia l’armonia possibile nell‘interazione tra uomo e natura. Tra i sentieri mappati, in collaborazione con il CAI della Spezia il Sentiero Verde Azzurro e i sentieri di collegamento con i santuari,  immersi nella macchia mediterranea lungo la costa ligure.  Oppure quello che porta al piccolo borgo Monesteroli della costa dei Tramonti, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre.  Per raggiungerlo occorre percorrere la scalinata di oltre mille scalini che porta al piccolo borgo a picco sul mare, molto difficile da raggiungere

Il viaggio di Legambiente si sposta anche su due isole. Sull’Isola d’Elba, la maggiore delle isole che compongono l’Arcipelago toscano e teatro del festival nazionale del Camminare, per far scoprire ad esempio il Santuario delle farfalle, dedicato alla memoria di Ornella Casnati, fortemente voluto da Legambiente ed inaugurato nel maggio del 2009. C’è poi la macchia mediterranea che circonda Marciana Marina ricca di profumi e colori da esplorare attraverso il “sentiero dei profumi” e per chi invece volesse scoprire la parte più selvaggia e insolita dell’isola toscana, da non perdere la passeggiata che porta al Monte Calamita (413 m s.l.m.)verso le antiche miniere dell’Elba.

Altra isola, altre bellezze: come quelle di Pantelleria, in Sicilia, dove per altro sventolano le cinque vele assegnate lo scorso da Legambiente e Touring Club Italiano con Il mare più bello. Qui tra i sentieri mappati c’è quello che porta alla Montagna Grande (836 metri s.l.m), la vetta più alta di Pantelleria situata quasi al centro dell’isola vulcanica. Coperta da un bosco sempreverde, la Montagna Grande offre a tutti gli appassionati della natura una incredibile varietà di paesaggi e vegetazione. Altro itinerario suggestivo è quello che porta al Monte Gibele(650metri s.l.m): un vulcano ormai spento che si raggiunge attraverso un percorso che conduce direttamente al cratere, con una base ricoperta di una fiorente flora spontanea. Da entrambe queste montagne si gode un bellissimo panorama dell’isola definita la Perla nera del Mediterraneo.

Ed infine non poteva mancare un omaggio alla grande bellezza della città Eterna da scoprire percorrendo l’Archeograb, il tratto archeologico del GRAB (Grande Raccordo Anulare delle bici) ed uno degli itinerari più suggestivi di Roma disegnato e pensato per gli appassionati della Roma Antica e consigliato soprattutto per gli appassionati cicloamatori. È un anello di circa 16 chilometri che ruota attorno all’Appia Antica, la più famosa delle vie consolari, utilizzando quasi esclusivamente percorsi in sede protetta (parchi urbani o strade vietate alla circolazione veicolare).

Legambiente ringrazia: Legambiente Arcipelago Toscano, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco Nazionale Cinque Terre, CAI La Spezia, Parco Nazionale Isola di Pantelleria, CAI Pantelleria Servizio per il Territorio di Trapani del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Regione Sicilia, Legambiente Tivoli, Legambiente Mondi Possibili, Casone Valle dell’Aniene, Andrea Bruciati – Direttore Villa d’Este e Villa Adriana, Associazione Vivere per l’Aniene,

Associazione Amici del Cammino di San Benedetto

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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    Maria lidia

    15:59 - Aprile 11, 2019 at 15:59

    Sono felice jper le belle iniziative che valorizzano il territorio , io sono ultra orgogliosa per l’isola di Pantelleriaia l.

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Ragusa, al via “Il Contadino al Castello” di Donnafugata: filiera corta e prodotti di qualità

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Produttori e consorzio di tutela promuovono le bontà locali e il consumo consapevole grazie alla sottomisura 16.4 del Psr finanziato dal GAL Terra Barocca

Puntando sulla divulgazione e la maggiore conoscenza della filiera corta e dei suoi buonissimi prodotti, si è svolta ieri pomeriggio al parco del Castello di Donnafugata, il primo appuntamento del progetto “Il Contadino al Castello” promosso da un’ats formata da imprese agricole e consorzi di tutela (Cerasuolo di Vittoria Docg e Ragusano Dop).

Da un lato la promozione della filiera, dall’altro la valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali, incentivando il consumo consapevole e sostenibile dei prodotti del territorio, secondo gli obiettivi del progetto finanziato dal GAL Terra Barocca tramite la sottomisura 19.2/16.4 del PSR Sicilia 2014-2022, teso a creare una rete tra operatori del settore primario per valorizzare e promuovere la domanda e l’offerta di prodotti locali.

I produttori, veri protagonisti del progetto, hanno voluto porre in degustazione alcune delle eccellenze enogastronomiche iblee com il vino Cerasuolo di Vittoria DOCG, famoso per il suo colore rosso rubino e il bouquet di sapori che si richiamo ai frutti rossi e spezie, o ancora il formaggio Ragusano DOP che ha deliziato i presenti con il suo sapore deciso e aromatico, mentre l’olio extravergine di oliva Dop Monti Iblei, con le sue note fruttate, ha arricchito il buon pane realizzato con grani antichi come il “senatore Cappelli”.

Divulgazione e approfondimenti anche su mandorle, carrube e miele, tutte produzioni biologiche, così come su altri formaggi tradizionali di latte vaccina aromatizzati con capuliato e origano. Un momento di grande interesse è stato il talk di approfondimento che ha visto la partecipazione di Lina Lauria del consiglio nazionale di Slow Food Italia, di Vincenzo Maidani,  presidente regionale di Slow Food Marche, e di Barbara Conti, nota food blogger di “Fantasia in Cucina” sulla piattaforma di Giallo Zafferano.
Durante il dibattito, dinanzi ad un pubblico fortemente interessato, sono stati discussi temi cruciali come la sostenibilità, l’importanza del consumo consapevole e le strategie per promuovere i prodotti della filiera corta.

L’evento ha visto una nutrita partecipazione di residenti e turisti, desiderosi di scoprire e degustare i prodotti tipici della zona. Il progetto “Il Contadino al Castello” continua con una serie di eventi programmati che si svolgeranno nelle prossime settimane, ciascuno con l’obiettivo di celebrare la ricca tradizione enogastronomica iblea. Per saperne di più è possibile seguire i canali social e il sito www.ilcontadinoalcastello.it 



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Egadi, lavoratori in nero in cantieri edili. Sanzioni da 20mila euro per le ditte

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Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.

Nel corso di tali interventi, nei cantieri ubicati in Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini che nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati n. 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’INPS per la sospensione immediata di tale beneficio.

Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20.000,00 euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori ed a tutela dei cittadini onesti.

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Castelvetrano – Carabinieri intervengono al Pronto Soccorso. 29enne denunciato

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Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa della Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Trapani.

È stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano il 29enne che la notte scorsa avrebbe danneggiato i locali del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele II. Il giovane, giunto presso il locale nosocomio in forte stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, avrebbe preteso di ricevere immediate cure per delle lievi ferite auto inferte. Dopo alcuni minuti di attesa avrebbe messo a soqquadro i locali del pronto soccorso spintonando il medico presente. È stato necessario l’intervento dei Carabinieri per ristabilire la calma e far riprendere agli operatori sanitari normale servizio. Il giovane veniva denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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