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Sport

Sport, tutti i benefici della corsa: tra calo dello stress e aumento della creatività

Giuliana Raffaelli

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È stato chiamato effetto “runfulness”. Si tratta di una particolare predisposizione alla creatività e alle nuove idee come diretta conseguenze della corsa. Il cervello si rilassa, la mente riduce lo stress, lo stato di benessere è immediato.

È questo il risultato di uno studio condotto da Olivier Oullier, professore di scienze comportamentali e del cervello all’università francese di Aix-Marseille. Oullier, editorialista e co-autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche, mediche, commerciali e di mainstream, si occupa da oltre vent’anni di ricerche finalizzate al miglioramento della prevenzione della salute pubblica attraverso l’applicazione di tecniche all’avanguardia in psicologia, neuroscienze, economia comportamentale e sistemi complessi. A capo del Programma denominato Neuroscience and Public Policy del Centro per l’analisi strategica del Primo Ministro francese (dal 2009 al 2012) è attualmente in forza presso l’Ufficio parlamentare per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche.

Ma torniamo alla ricerca. Commissionata da una nota azienda produttrice di scarpe da ginnastica ha analizzato l’evoluzione dello stress e della concentrazione prima, durante e dopo la corsa. Ha inoltre esaminato il criterio con cui differenti contesti visivi e sonori influenzano lo stato mentale durante l’attività fisica. Ma in che modo è stata condotta?

Lo studio ha coinvolto, tra il dicembre 2020 e il gennaio 2021, i runner del Brooks’ Run Happy Team, gruppo di sportivi di sette paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna) legati dalla comune passione per la corsa. I corridori hanno inizialmente partecipato a un sondaggio che ha permesso di raccogliere dati generali sui soggetti coinvolti nella ricerca e sugli effetti “consapevoli” della corsa. Successivamente ai runner sono stati applicati sensori cerebrali wireless del tipo EMOTIV Brainwear con tecnologia EEG (ElectroEncephaloGraphy). Tali sensori, misurando algoritmi di apprendimento automatico, hanno permesso di monitorare l’attività del cervello nella corteccia cerebrale attraverso l’analisi dei livelli di stress e concentrazione. In questo modo sono stati misurati anche gli effetti “inconsapevoli” dovuti alla corsa, cioè gli effetti di cui il runner non hanno percezione diretta.

Lo studio (Brooks-The-Runfulness-report) ha dimostrato che il cervello subisce cambiamenti sia consapevoli e inconsapevoli. Alcuni runner hanno infatti affermato di sentirsi, mentre corrono, completamente distaccati dalle preoccupazioni della vita quotidiana e strettamente connessi, invece, con tutto ciò che li circonda in quel preciso momento. Si tratta dell’effetto “qui e ora” tipico della mindfulness (da cui la dicitura runfulness trae ispirazione). Questo effetto può durare da pochi secondi a qualche minuto. I volontari, inoltre, descrivono di essere entrati in uno stato d’animo “diverso” da quello “pre-corsa”, come fossero immersi in una specie di meditazione: ma esso appare e scompare quando qualcosa nell’ambiente distrae il soggetto.

Contemporaneamente, i sensori cerebrali hanno misurato gli effetti di cui i runner non si erano resi conto in modo diretto (quindi gli effetti “inconsapevoli”). In generale, i risultati hanno dimostrato il calo dello stress e della concentrazione eccessiva. In dettaglio, i risultati pre e post-corsa hanno mostrato scientificamente come il livello di stress sia diminuito mano a mano che i soggetti correvano: l’80% dei runner ha manifestato una chiara diminuzione del livello di stress mentre il 40% dell’eccessivo livello di concentrazione che non permette alla mente di staccare da impegni o preoccupazioni quotidiane. Il 77% ha dichiarato di sentirsi pronto a nuove sfide dopo una corsa, mentre otto su dieci di sentirsi no stanchi bensì ricaricati dopo l’allenamento. I runner hanno, inoltre, dichiarato che la corsa li ha portati a formulare nuove idee. L’80% ha dichiarato di aver concretizzato nuovi progetti, di aver avuto nuove idee e alcuni, addirittura, di aver preso (correndo) alcune tra decisioni più importanti della loro vita (sia personale che professionale). Nove runner su dieci hanno dichiarato di pensare, mentre corrono, a cose a cui normalmente non pensano. Un po’ come se la mente riuscisse a scavalcare muri e raggiungere luoghi diversi dal quotidiano. Questo effetto sembra verificarsi più facilmente quando i runner sono circondati da un ambiente che trovano visivamente appagante, senza distrazioni uditive dovute a musica, radio o podcast.

Lo studio non ha mostrato differenze in base al sesso o al tipo di dieta, aspetti che andrebbero comunque meglio approfonditi con ulteriori studi. Olivier Oullier crede inoltre che un simile effetto (ossia l’abbassamento dei livelli di stress e attenzione) possa avvenire anche per altri tipi di sport, come ad esempio durante il nuoto in piscina, soprattutto se ripetitivo in vasche e con l’isolamento della corsia (effetto «swimfulness»). Non sarebbe invece applicabile gli sport agonistici, in quanto il cervello è coinvolto in altri tipi di pensieri e meccanismi.

Il neologismo runfulness sembra quindi davvero azzeccato, perché spiega esattamente quello che percepisce il cervello dei runner: non solo diminuzione inconsapevole del livello di stress, ma aumento dello stato di benessere, distacco dalle preoccupazioni quotidiane e nascita di nuove idee.

La corsa, quindi, non più solo uno dei modi più popolari e facili per mantenere una buona salute fisica, ma anche e soprattutto toccasana per la mente.

(Credit immagine: Roland Hechanova on Unsplash)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Sport

Pantelleria Vola il 25 aprile: grande Festa degli Aquiloni per la Festa della Liberazione

Matteo Ferrandes

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Nella ricorrenza del 25 aprile Pantelleria Vola.

La Festa degli Aquiloni dalle 17 al Porto di Scauri organizzata da Resilea
In questi giorni presso la scuola elementare di Pantelleria è in corso un
laboratorio di costruzione di aquiloni desti nato ai più piccoli, tenuto da Ignazio
Billera, de o Capitan Billera, ideatore del celebre “Festa val Internazionale degli
aquiloni” che si tiene ogni anno a San Vito Lo Capo, dove partecipano
appassiona di questa straordinaria atività crea va da molte parti d’Italia e
d’Europa; il cielo si colora di meravigliose figure che intrecciano i propri
percorsi guidate dal vento, riportandoci alla magia dell’infanzia.

L’iniziativa ”PANTELLERIA VOLA” promossa dall’associazione pantesca RESILEA,
grazie al fondo destinato ai vincitori del bando di democrazia partecipata
indetto dal Comune di Pantelleria nel 2023, ha lo scopo di portare “sull’isola del
vento”, un pò di quella magia.
Un grazie speciale va ai volontari, che in questi giorni stanno aiutando il
Capitano a insegnare ai bimbi a realizzare i propri aquiloni, che poi
impareranno a far danzare insieme al vento;
il giorno 25 Aprile, in occasione della festa della Liberazione (quale miglior
simbolo per celebrare l’evento) la cittadinanza tu a è invitata al porto di
Scauri, dove ci saranno alle ore 17,00 le prove di volo, mentre l’esibizione degli aquiloni giganti che inizierà dalle ore 18.
Vi aspettiamo numerosi grandi e piccini per passare qualche ora insieme.

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Sport

Monte Erice, Autostoriche, Bicilindriche, Civm e Supersalita. Il programma della Cronoscalata

Matteo Ferrandes

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TRAPANI, 17 APRILE 2024. Delineato il programma della 66a edizione della Cronoscalata Monte Erice, organizzata dall’Automobile Club Trapani, in programma da giovedì 25 a domenica 28 aprile fra Trapani, Valderice ed Erice e valevole come prima prova del nuovo campionato Supersalita. Sono quattro le tipologie di vetture in gara: Autostoriche, Bicilindriche, Campionato Italiano Velocità della Montagna e Supersalita e, come previsto dal regolamento predisposto da Aci Sport, sabato 27 e domenica 28 si seguirà il seguente calendario:

AUTOSTORICHE Prove: due manches, entrambe sabato 27 aprile Gara: due manches, entrambe domenica 28 aprile

BICILINDRICHE

Prove: una manche, sabato 27 aprile Gara: due manches, gara-1 sabato 27 dopo prove-1 e gara-2 domenica 28 aprile

CIVM Prove: una manche, sabato 27 aprile Gara: due manches, gara-1 sabato 27 dopo prove-1 e gara-2 domenica 28 aprile

SUPERSALITA
Prove: due manches, entrambe sabato 27 aprile Gara: due manches, entrambe domenica 28 aprile

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Sociale

Regata Nazionale Hansa 303: a Marsala trionfano Forastieri e Canova-Ingaglio

Redazione

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Grande partecipazione di atleti e pubblico per la prova nazionale della specialità velica paralimpica che ha ospitato a Marsala ben 25 equipaggi.

Marsala, 14/4/2024 – È stata una grande festa di sport ed inclusione la regata di apertura della stagione 2024 del circuito nazionale della Classe Hansa 303 che per la prima volta ha disputato una prova tricolore a Marsala con l’organizzazione della sezione locale della Lega Navale Italiana.

Grande la partecipazione di pubblico ed atleti, con ben 25 equipaggi provenienti da Malta e da tutta Italia – tra cui quelli della Nazionale Italiana Hansa 303 – che si sono sfidati sulle acque della Riserva dello Stagnone che ancora una volta si è rivelato campo di gara apprezzatissimo dai velisti di tutto lo Stivale.

Nella prima giornata di sabato 13, caratterizzata dapprima da vento leggero e successivamente sostenuto, sono state effettuate quattro prove. Le condizioni meteo della giornata di domenica 14, con vento molto leggero che ha innalzato il tasso tecnico della sfida, hanno permesso di dare il segnale di start ad una sola prova.

Al termine delle cinque prove, ad aggiudicarsi la vittoria tra gli equipaggi doppi sono stati i giovani Canova-Ingaglio, in gara per i colori della ASD NIC Catania. Al secondo posto la coppia Di Biagio-Di Biagio della Liberi nel Vento di Porto San Giorgio. A completare il podio degli equipaggi in doppio la coppia Malavolta-Benzoni, sempre della Liberi nel Vento di Porto San Giorgio.

Tra gli equipaggi singoli e nella classifica assoluta a primeggiare è stato l’esperto palermitano Carmelo Forastieri, autore di una prestazione magistrale con ben quattro primi posti assoluti ed un secondo posto. Piazza d’onore per Massimiliano Riccio, del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa. A completare il podio, Luca Iudice dello Yacht Club Punta Ala.

La tappa di Marsala è stata impreziosita da una presenza internazionale: quella del velista maltese Gianluca Aquilina, che ha preso parte alla regata in coppia con il marsalese Antonino Salvaggio per i colori della Malta Sailing Federation.

Folta la presenza di spettatori, autorità e vertici della Federazione Italiana Vela e della Lega Navale Italiana, che hanno voluto salutare ed hanno premiato gli atleti in gara, tra cui l’On. Stefano Pellegrino, il Sindaco Massimo Grillo, l’Assessore Salvatore Agate, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo Vito Miceli, il Consigliere Nazionale FIV Ignazio Florio Pipitone, il Presidente della VII Zona FIV Francesco Zappulla, insieme a Beppe Tisci, Consigliere nazionale LNI, Nicola Vitello, Presidente della LNI sezione di Palermo, Carlo Bruno, Delegato Lega Navale Italiana Regione Sicilia e Gaspare Majelli, Consigliere Nazionale della Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (FISDIR).

Dopo Marsala, gli atleti del circuito nazionale della Classe Hansa 303 si sfideranno a Desenzano del Garda, a Crotone e a Mestre con l’assegnazione del titolo Nazionale.

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