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Sociale

Sport, cultura, solidarietà, sicurezza e promozione del territorio. La 65a Monte Erice è da record, e per il 2024…

Marilu Giacalone

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L’edizione della svolta. La 65a Monte Erice verrà ricordata per le prestazioni dei piloti, ma anche per la collaborazione tra l’Automobile Club Trapani, organizzatore della Cronoscalata, e gli Enti del territorio che hanno risposto positivamente, permettendo alla manifestazione di sposarsi con cultura, solidarietà, sicurezza e promozione del territorio. Il Libero Consorzio Comunale, guidato dal commissario Raimondo Cerami, ha effettuato i lavori al manto stradale, concedendo pure l’autorizzazione per l’installazione dei guarda-rail, come richiesto dalla Giunta Sportiva dell’Aci, mentre la Polizia Stradale, grazie alla condivisione del comandante Adelaide Tedesco, in occasione delle verifiche, ha sensibilizzato i cittadini alla guida sicura, facendo provare il simulatore della guida sotto l’effetto di alcool e droga; il Comune di Erice, con la collaborazione della sindaca Daniela Toscano e dell’assessora Rossella Cosentino, ha concesso la sala azzurra del Museo Cordici per una mostra fotografica sulla storia della Monte Erice ed inserendo la Cronoscalata nel programma degli eventi estivi che prevedevano, nel fine settimana di gare, 2 concerti jazz nel borgo medievale; il Comune di Valderice, con il sindaco Francesco Stabile e l’assessore Anna Maria Mazzara, ha proposto “Il Girone dei Golosi”, una degustazione di prodotti tipici locali, sotto la supervisione dello chef Peppe Giuffré, e riservata ai piloti ed ai loro staff; il Comune di Trapani, grazie al sindaco Giacomo Tranchida ed all’assessore Emanuele Barbara, ha consentito di spostare le verifiche in piazza Vittorio Emanuele, riportando la Monte Erice dove tutto ebbe inizio nel 1954, quando le vetture prendevano il via dal centro del capoluogo trapanese; il Rotary Club Trapani – Erice, con a capo il presidente Vito Agosta, ha riproposto l’iniziativa “End Polio Now” per sconfiggere la Poliomelite ed i vertici del club hanno presenziato alla partenza mentre sul circuito è stato posizionato uno striscione con la dicitura “End Polio Now” e sulla vettura del direttore di gara era presente un adesivo dell’iniziativa. L’edizione 2023 “è stata meravigliosa – ha spiegato il direttore di gara Fabrizio Fondacci -. Abbiamo scelto figure importanti per velocizzare le operazioni e se tutto ha funzionato bene, il direttore d’orchestra è contento per aver fatto suonare tutti nel modo migliore”. “Ringrazio Fabrizio Fondacci, non solo per il lavoro svolto da direttore di gara, ma perché è stato anche capace di armonizzare il tutto – sono, invece, le parole di Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani -. Non è facile dirigere e portare a termine la gara in tempi normalissimi, nonostante i problemi che si possono presentare, e lui ci è riuscito. Poi, riguardo ai piloti, se questi grandi campioni, indipendentemente dai titoli, vengono ad Erice, ci sarà certamente un motivo…”
E per l’edizione 2024 l’Ac Trapani è pronta a rilanciare. Lo spettacolo della gara è assicurato dalla difficoltà della salita, dal panorama e dal pubblico appassionato e diligente, ma l’Automobile Club Trapani è già al lavoro per ampliare le offerte da assicurare a tifosi, appassionati ed addetti ai lavori, aumentando i giorni per la “festa della Monte Erice”.

Sociale

Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere

Redazione

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Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.

L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.

Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.

Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi. Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva.

Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica. Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura. Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride. Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.

La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.

Tre targhe. Tre luoghi. Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa: fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.

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Sociale

Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”

Redazione

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Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.

Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.

Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.

Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.

Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.

Foto a cura di Clara Garsia
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Sociale

Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali

Direttore

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Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.

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