Ambiente
Sicilia, le 22 spiagge più inquinate secondo Goletta Verde. Ecco in provincia di Trapani

La lista dei siti dove è meglio non fare il bagno. Sui 26 punti delle coste in Sicilia monitorati da Goletta
Verde, 22 sono risultati inquinati, dei quali 17 fortemente inquinati.
Soltanto 4 sono risultati inquinati
“entro i limiti”
Questi, provincia per provincia, i siti presi in esame dalla Goletta Verde di Legambiente
Nove i punti monitorati in provincia di Palermo, di cui sette giudicati fortemente inquinati:
1) Palermo, allo sbocco dello scarico presso A. Diaz, in via Messina Marine;
2) Santa Flavia, piano Stenditore Lungomare, in località Porticello;
3) Bagheria, allo scarico delle acque bianche presso Spiaggia Sarello;
4) Cefalù, allo sbocco del canale sulla spiaggia presso piazza Marina, al molo di Cefalù;
5) Terrasini/Trappeto, alla foce del torrente Nocella in contrada San Cataldo;
6) Carini, alla foce dello scarico presso corso Bernardo Mattarella, località Villa Grazia di Carini;
7) Carini, alla foce del fiume Chiachea presso lo sbocco del depuratore.
Risultati inquinati, invece,
1) Trappeto, i punti alla foce del fiume Pinto, in contrada San Cataldo;
2) Terrasini, spiaggia La Praiola, località La Praiola-Lungomare Peppino Impastato.
In provincia di Agrigento tre i punti monitorati: uno è risultato fortemente inquinato,
1) Sciacca, alla foce del torrente Cansalamone in loicalità Stazzone.
A Fiumenaro, sulla spiaggia viale delle Dune, presso canale, invece, il giudizio è stato di inquinato.
Entro i limiti il punto campionato sulla spiaggia fronte torrente Re a Porto Empedocle, spiaggia di Marinella.
Quattro i punti monitorati in provincia di Catania, di cui tre fortemente inquinati, rispettivamente
1) Aci Trezza, allo sbocco dello scarico fognario inizio Lungomare Galatea;
2) Mascali, Foce Torrente Macchia, in località Sant’Anna;
3) Calatabiano/Giardini Naxos, alla Foce del fiume Alcantara, in località San Marco/Contrada Pietrenere.
Uno il rilevamento entro i limiti, allo sbocco del canale Forcile in Contrada Pontano d’Arci a Catania.
Due i punti monitorati in provincia di Messina, entrambi entro i limiti: parliamo della spiaggia presso via IV novembre 271 nel quartiere San Giovanni a Giardini Naxos e la spiaggia presso scarico villa Crisafulli in località Spine Sante a Barcellona Pozzo di Gotto.
Fortemente inquinati i due i punti monitorati in provincia di Siracusa:
1) Siracusa, alla foce del Canale Grimaldi in località Porto Grande;
2) Augusta, alla Spiaggetta del Granatello.
Sui due punti campionati in provincia di Caltanissetta uno è risultato fortemente inquinato:
Butera, alla foce del fiume Gattano.
Solo inquinato, invece il campione prelevato a Gela, alla foce del torrente Rizzuto a Macchitella.
Entro i limiti, invece, il punto monitorato in provincia di Ragusa alla spiaggia fronte fiumara di Modica.
In provincia di Trapani tre i punti monitorati, risultati tutti fortemente inquinati:
1) Marinella di Selinunte, alla spiaggia presso lo scarico del depuratore;
2) Mazara del Vallo, alla foce del fiume Delia, sul lungomare di levante
3) Trapani, Lungomare Dante Aligheri, alla spiaggia presso pennello fronte oasi ecologica.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Ambiente
Pantelleria 2050 – Depuratore, “il Sindaco si sveglia tardi e accusa a vanvera. Il lavoro vero lo ha fatto la nostra Amministrazione”

Apprendiamo, con un misto di stupore e perfino divertimento, da un articolo di stampa locale, che l’attuale Sindaco di Pantelleria scopre – dopo due anni di mandato – l’esistenza del depuratore comunale in località Arenella e, senza il minimo pudore istituzionale, tenta di scaricare su altri responsabilità che sono solo sue e della sua Amministrazione.
Per due anni non si è accorto del depuratore perché: “in sede di avvicendamento amministrativo o nelle fasi successive, né formalmente né in modo informale, le gravi condizioni di degrado ambientale erano state poste alla sua attenzione”?
Un atteggiamento che, oltre a rappresentare un disperato tentativo di nascondere la propria inerzia, è facilmente smentibile dai fatti e dagli atti. Eppure di segnalazioni formali e informali ne sono state lasciate numerose, su questa ed altrettanto preoccupanti situazioni, ma ad oggi non ci sembra abbiano trovato alcun riscontro. Anzi.
In due anni il Primo Cittadino non ha trovato tempo e occasione di chiedere all’Ufficio tecnico quale fosse la situazione attuale del depuratore?
E la colpa è “di chi c’era prima”?
Quindi l’ex-Sindaco dovrebbe periodicamente inviare note al nuovo Sindaco per ricordargli cosa c’è da fare? Ma si può pensare di andare sempre avanti solo grazie all’eredità lasciata dall’Amministrazione Campo?
L’Amministrazione Campo ha dedicato grande attenzione al tema del depuratore sin dal primo giorno. Appena insediati, ci siamo ritrovati un progetto, predisposto dall’Amministrazione che ci aveva preceduto, che serviva a migliorare l’impianto di depurazione esistente. Nel corso dei lavori è stata approvata una perizia di variante (determinazione Settore II n. 206 del 13-03-2020) che ha ulteriormente migliorato quell’intervento.
Ma non ci siamo fermati lì.
Consapevoli che dovevamo dotarci di una gestione del servizio idrico separata da quella degli altri Comuni della provincia, siamo riusciti ad ottenere, grazie alle prerogative di Pantelleria, la gestione del servizio idrico in salvaguardia. Ovvero la possibilità di gestire il servizio in autonomia.
Lo abbiamo fatto perché, consci delle esperienze del resto della Sicilia, sapevamo che un gestore unico, come quello previsto dalla Legge, difficilmente avrebbe prestato attenzione alle problematiche di Pantelleria, perché questo si sarebbe tradotto in maggiori costi.
In questo modo, siamo l’unico comune della Provincia di Trapani ad avere una gestione del servizio secondo la Legge. Tutto ciò ha permesso al Comune di poter partecipare a diversi bandi per il servizio idrico che prevedono, appunto, la presenza di una gestione. Non ultimi quelli del PNRR, compresi quelli per la depurazione.
Allo stesso tempo, consapevoli dei limiti strutturali dell’impianto esistente, ci siamo messi subito al lavoro insieme all’Ufficio tecnico per dare a Pantelleria un depuratore moderno, adeguato e tecnologicamente avanzato. I rapporti con il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti sono stati costanti e, talvolta, anche aspri, come testimonia una nota dai toni forti inviata personalmente dal Sindaco Campo contro l’operato del Dipartimento che penalizzava l’isola.
Abbiamo così affidato la redazione del progetto definitivo del nuovo depuratore nel quale si prevede il riuso del refluo per scopi non potabili (agricoltura, antincendio, ecc.) e sottoscritto un accordo con l’ATI, l’Assemblea Territoriale Idrica di Trapani, che ha delegato il Comune a seguire tutte le fasi per la realizzazione dell’impianto.
Nel frattempo è stato nominato il Commissario Straordinario Unico per la Depurazione che ha inserito quel progetto definitivo nel programma degli interventi.
Questo ha aperto le porte alla possibilità di finanziare la realizzazione del nuovo impianto.
Quindi se Pantelleria può ambire ad avere un depuratore efficiente, il merito è esclusivamente dell’Amministrazione Campo, che ha posto solide basi e ha lavorato con lungimiranza, competenza e determinazione.
Il Sindaco D’Ancona si sveglia nel 2025, a due anni dal suo insediamento, e invece di assumersi le proprie responsabilità, chiedere scusa alla cittadinanza e ringraziare chi gli ha lasciato in eredità quei provvedimenti che serviranno a risolvere il problema, prova a ribaltare la frittata incolpando chi ha agito con impegno e trasparenza.
Caro Sindaco te lo ribadiamo: se oggi puoi firmare atti e documenti inerenti un nuovo impianto di depurazione e superare tutte le criticità attuali, è solo perché qualcun altro, prima di te, ha lavorato seriamente.
Pantelleria 2050
Pantelleria, 13 giugno 2025
Ambiente
Il programma ufficiale del MEGAF – Media Green Art Festival: 37 eventi in 5 giorni, dal 7 all’11 luglio a Pantelleria

È online da oggi il programma ufficiale del MEGAF – Media Green Art Festival, il festival dedicato all’arte del Cinema, all’ambiente e alla cultura partecipata, che si svolgerà dal 7 all’11 luglio 2025 a Pantelleria, con 37 eventi in 5 giorni, più di 20 location diffuse sull’isola e una proposta che abbraccia cinema, talk, arte pubblica, musica, laboratori, esplorazioni e molto altro.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del festival https://www.sincrocult.it/megaf/ e in allegato al presente comunicato trovate il poster con tutti gli appuntamenti principali.
Gli eventi erogati direttamente dal festival sono in gran parte gratuiti. Tuttavia, è attivo il Passaporto MEGAF, una formula con un contributo di 20€ pensata per chi vuole vivere appieno l’esperienza del festival:
Il Passaporto MEGAF dà accesso prioritario e garantito a tutti gli eventi, con la possibilità di prenotare i posti in anticipo.
Nei pochi eventi a pagamento, chi possiede il Passaporto può accedere a una tariffa ridotta riservata.
Per chi non acquista il Passaporto, l’accesso agli eventi gratuiti sarà comunque possibile fino a esaurimento posti, dopo l’ingresso dei partecipanti prenotati in possesso del Passaporto MEGAF.
Il MEGAF è un progetto a cura di Sincro Cult e nasce per mettere in dialogo arte, cultura e sostenibilità, con una proposta che valorizza il territorio e la comunità pantesca in chiave creativa e condivisa.
Per info, programma e prenotazioni:
www.sincrocult.it/megaf
Ambiente
Pantelleria e la sua Luna delle Fragole

Dal cielo di Pantelleria dell’11 giugno 2025, ecco lo spettacolo che si è materializzato d’incanto lasciando gli ammiratori delle stelle o semplici osservatori, ammaliati e sedotti.
Questo è il potenziale della nostra isola, più volte da noi definita osservatorio astronomico naturale.
Se poi c’è il sapiente click di Leonardo Puleo, armato di strumenti di osservazione di ultima generazione, allora l’incantesimo può essere condiviso amorevolmente con il mondo intero.
Luna delle Fragole
Nella tradizione anglosassone, la luna piena di giugno è conosciuta come “Strawberry Moon”, ovvero “Luna delle fragole”, nome connesso all’antica usanza dei nativi americani Algonchini (una delle tribù più popolose tra quelle tutt’ora esistenti) di raccogliere le fragole selvatiche in questo periodo dell’anno.
I nomi dati a questo fenomeno però sono vari nei diversi calendari popolari: Luna della fioritura, Luna del grano verde, Luna dello zappatore, Luna della nascita. In Europa un nome diffuso era quello di Luna rosa, in riferimento alla fioritura delle rose o al colore rosato di cui si tinge la Luna piena con l’avvicinarsi del solstizio d’estate.
Il fenomeno – La posizione della Luna così vicina all’orizzonte fa sì che la luce riflessa verso la Terra attraversi lo strato più spesso e inferiore dell’atmosfera. Le lunghezze d’onda più corte della luce (la luce blu) vengono disperse, mentre le lunghezze d’onda più lunghe, come quella rossa, raggiungono i nostri occhi, facendo apparire la Luna rossa come un tramonto che si tuffa nel mare.
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Andrea
22:08 - Agosto 15, 2023 at 22:08
Sarebbe utile, almeno una volta, monitorare le spiagge tra Gioiosa Marea e Capo d’Orlando (in provincia di Messina) con particolare riguardo a Gliaca di Piraino e Brolo. Gestione indecente dei “presunti” depuratori, odore di fogna, frequenti schiume di ogni colore e densità con residui galleggianti indescrivibili, ecc… Tutto ciò da diversi anni senza il minimo interesse di alcuna autorità.