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Gastronomia

Sicilia, a L’Angolo del Casaro si conserva la storia e la tradizione della Famiglio Guddo

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Nella famiglia Guddo originariamente si è sempre curata poco la memoria.

Quella degli avi, dei racconti di famiglia. In una realtà ormai satura di tecnologie e di varianti che ci allontanano dai racconti di “ quel che è stato “ ci si ritrova dinanzi a “ quel che è  “, ossia, una realtà in cui si è perso per certi versi il fascino del folclore, delle usanze e della memoria.
Si ha il disincanto fin troppo radicato, perché sembra che non serva un passato personale, tanto si ha quello della storia intorno.
Pochi parenti, pochi racconti, poche storie e una memoria familiare difficile da ricostruire.
I nonni, i bisnonni, chi sono ? O chi erano ? Che lavoro facevano ? Di ciò che sto realizzando oggi c’ è qualcosa che mi riconduce a loro ?
E così un giorno Giuseppe, con l’ aiuto del padre Domenico, ha creato un filo conduttore su parte della storicità lavorativa della famiglia
riconducendolo a ciò che sembra essersi perso tra i giovani; la passione per l’ arte casearia che ad oggi Domenico 59 anni di Palermo ha rivisitato e proposto in chiave moderna.
Si parla di una storia che tra allevamenti e pastorizia si protrae in famiglia da 5 generazioni partendo dall’ 800.
Uno tra i primi promotori nella famiglia Guddo è Girolamo , detto U’ Diliatu, grande proprietario terriero (divenuto tale grazie alla pastorizia e le varie piantagioni), i cui lotti si trovavano all’ interno del feudo acquistato precedentemente dell’ allora “ Cavalire Salvo”. La storia ci insegna che dopo le istituzioni religiose, furono i feudatari ad organizzare la pastorizia, pertanto essendo quest’ ultima un attività molto redditizia venne tramandata da Girolamo a 5 dei 10 figli.
Ad apprendere tale arte lavorativa furono: Giuseppe, Rosario, Salvatore, Domenico e Giovanni. E’ quasi il ‘900 quando Giuseppe e i suoi fratelli, ormai successori, riescono a gestire quel che il loro padre ha creato incrementando gli utili della famiglia; ne consegue non solo un ampliamento di guadagni ma anche di investimenti, rilevanti per la nascita di beni e fabbricati. Alcuni di questi possedimenti, ubicati presso Fondo Salvo, sono adibiti a stalle, veri e propri alloggi per i capi di bestiame dove questi ultimi sono accolti e protetti dalle intemperie. Era il 1950 quando Girolamo, detto U’ Truman, discendente di Giuseppe, decide di seguire le orme del padre.
L’ amore per gli animali e la voglia di creare un impero spinge Girolamo a spostare i capi di bestiame da Fondo Salvo a Pezzingoli- Fiumelato (Monreale). Era il 1982 quando vennero acquistati 4000 mq di terre (precedentemente in possesso della famiglia Vaccaro) e presi in affitto ulteriori ettari di terra nelle zone adiacenti alla Montagna Miccini.
Tale investimento permise alla famiglia Guddo di poter acquistare altri capi di bestiame, garantendo a questi ultimi agio e comodità anche durante il periodo della transumanza. E’ il periodo in cui Domenico (U’ Sinnacu), figlio di Girolamo, decide di far valere ciò che fino ad allora ha appreso. Domenico inizia in tutta autonomia la gestione dei capi (formati prevalentemente da mucche cinisare e un gregge composto da circa 300 pecore di razza comisana) e la prima realizzazione di formaggi.  La caparbietà di Domenico lo porta a raggiungere un gran risultato, che lo distingue dagli altri allevatori, ossia “ esser il primo allevatore nel comune di Monreale ad ottenere l’ autorizzazione e l’ identificazione come  “ ATTIVITA’ DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE “.
Distaccatosi dal settore degli allevamenti, per varie motivazioni , Domenico, 59 anni e oltre 35 anni di esperienza alle spalle, decide di voler mettere in gioco il proprio sapere affiancondo il mondo dei catering,
decidendo pertanto di rielaborare e rivalutare l’ antico mestiere del casaro appreso negli anni precedenti proponendo antichi sapori in un angolo  definito come “ L’ ANGOLO DEL CASARO “. Divulgare l’ arte casearia in modo social, con dirette facebook e instagram, coinvolgendo i giovani e illustrando anche live la realizzazione di formaggi ( cagliata, tuma, ricotta ) e mozzarelle proposte e servite in vario modo, in uno showcooking in grado di appassionare giovani e non solo. Quel che oggi è evidente è che Domenico ha le idee chiare a riguardo, la voglia di proporre la semplicità in un angolo che qualcuno potrebbe definire minimal, e l’ accostamento di prodotti “poveri” ai formaggi che ci riconducono agli antichi sapori. Perché si sa quel che sbalordisce non è qualcosa di eccezionale ma qualcosa di semplice, unico e di qualità che si protrae negli anni garantendo una realtà in crescendo radicata nelle tradizioni e il folclore della nostra amata terra. 
 Perchè con noi ” TUTTO PRENDE FORMA(GGIO) 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Gastronomia

Sicilia, fuga di cervelli e di cannoli. A 58 anni fugge in continente e diventa pasticcera

Direttore

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La Sicilia ha tra le tante problematiche quella della fuga di cervelli, ovvero menti impegnate e preparate che, per trovare impiego, lasciano la terra natia per raggiungere il continente e sbocchi lavorativi.
La storia che andiamo a raccontare, oggi, non è di un qualche scienziato ricercatore di chissà quale prodigio, ma semplicemente della buona pasticceria siciliana, in fuga per appagar palati raffinati, sempre al continente.

Deliziosamente è la stessa protagonista a postare sui social la propria nuova vita, attraverso l’immagine di un gustosissimo cannolo.

“Scrivo con tutto il mio orgoglio siciliano.

Da 15 mesi non vivo più in Sicilia per motivi di lavoro.
Anziché vivere di reddito di cittadinanza, a quasi 58 anni ho preferito trasferirmi a Firenze, lasciando tutti i miei affetti più cari, per gestire una pasticceria, bar, punto pranzo.

Un lavoro non semplice e completamente nuovo per me, ma che con tanta caparbietà ho imparato. Ovviamente, tra tutte le degustazioni dolciarie, non manca il cannolo 100% siciliano.

Molti clienti erano diffidenti a degustarlo, perché qui in molte pasticcerie è ripieno o con la ricotta di pecora locale o con quella vaccina o con quella di bufala.

Perciò, con tutto il mio orgoglio siciliano ho cominciato a spiegare che sia la cialda che la ricotta arriva dalla Sicilia, annientando, con successo, la diffidenza sul prodotto.” – Maria Grazia La Valle

Se passate dalla Toscana, fate un salto a trovare la nostra protagonista che vi accoglierà con i suoi prodotti garantiti.

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Gastronomia

Modica, Le notti del Panettone: dalla ricetta tradizionale meneghina a quella del Manzapanettum

Marilu Giacalone

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 Show televisivo, sabato 17 dicembre, a partire dalla ore 16,30

L’evento si celebra a Modica,  Piazza Ag Distribuzione, nei locali dell’ex hub vaccinale, su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto e della scuola professionale dei mestieri  Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei).

Il premio alla carriera a Enzo Di Pasquale della storica pasticceria ragusana, celebrata da Leonardo Sciascia, l’esibizione del mezzosoprano Salvina Maesano, con il celebre brano “Astro del ciel”, il collegamento in diretta con Yolanda Peris , direttore della rivista “Magellan”, che scopre durante un viaggio in Sicilia la bontà del panettone e se ne innamora, l’abbinamento del panettone con il vino marsala, delle Cantine Florio, con la testimonianza di Ignazio Florio Pipitone , per  immergersi nella storia di una delle famiglie più importanti della Sicilia. Ma ancora, intrattenimento e tanta farina…

A fare da cornice, i bambini dell’associazione Cinquevolley  che realizzeranno in diretta il panettone.

Ci sarà spazio per momenti di show cooking, a cura degli chef Claudio Ruta, Luca Giannone e Giovanni Dragonetti.

La preparazione dei panettoni sarà a cura cura del pastry chef, Antonio Pitino, mentre Giovanni Galesi ci condurrà alla scoperta delle farine e dei grani antichi.

Questi sono solo alcuni contenuti della diretta social che sarà messa in onda sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,30. Sarà possibile seguire l’evento sulle pagine facebook dei partner: Ag Distribuzione, Euroform, Ragusanews, Associazione Cinque Volley, Orango, Birra del Borgo, Molino Dalla Giovanna, Senna, Brenta, Agrimontana.

Domenica 18 dicembre, sugli stessi canali social, a partire dalle ore 18,00, sarà possibile vedere la sintesi dell’intera manifestazione.

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Cultura

Modica (RG), “Le notti del Panettone” il 17 e 18 dicembre. Evento anche sui canali social

Redazione

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I bambini celebrano il “Manzapanettum”,  una ricetta comparsa fin dal 1400 nelle botteghe siciliane.

Le Notti del Panettone è un evento che valorizza il re delle feste Natalizie.

Sabato 17 e domenica 18 dicembre, Piazza Ag Distribuzione/Beneventano, nei locali dell’ex hub vaccinale , su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto  e della scuola di orientamento e formazione Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei), saranno i bambini i veri protagonisti della kermesse.

Un evento che andrà in onda sui canali social

Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,00 e fino  alle 18,30 e domenica 18 dicembre a partire dalle ore 16,30, sarà possibile seguire l’evento direttamente dalle pagine facebook dei media: Ragusanews, Cronache di Gusto, Orango  e degli sponsor tecnici, Farine Molino della Giovanna, Senna (Bakery e food), Brenta , Agrimontana e Birra del Borgo.

Protagonisti della serata i bambini dell’associazione CinqueVolley.
Direttore artistico della manifestazione, la food blogger Barbara Conti.

Una grande festa dove i bambini si esibiranno nella realizzazione della ricetta del tipico dolce di Natale.
Non mancherà la versione del “Manzapanettum al cioccolato di Modica Igp” , la vera novità dell’appuntamento.

Prevista la partecipazione del maestro pasticciere Antonio Pitino, degli chef Claudio Ruta, Giovanni Galesi e Luca Giannone. 

Accanto ai dolci tipici locali e tradizionali, il panettone resta sempre il dolce più amato.
La sua ricetta è la più cercata su internet dagli amanti dei lievitati e dalle casalinghe amanti dei dolci fai da te.

Farcito, semplice, artigianale o del supermercato, resta sempre  il dolce più “gettonato” delle Feste.
Durante questa due giorni,  ci sarà spazio anche per momenti di show cooking legati al Re delle feste con  tante altre sorprese.

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