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Sanità

Sicilia prima in Italia per numero di vaccinazioni. A Pantelleria il centro vaccinale in parrocchia

Giuliana Raffaelli

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La Sicilia è la prima regione italiana per numero di vaccinazioni.

Ne ha infatti inoculate 723.242 delle 840.535 ricevute. I dati di aggiornati a ieri ci dicono che la città in cui si fa va più veloci è Palermo, con oltre 177 mila vaccini, seguita da Catania con 164 mila, mentre Messina è a 95 mila. Sul podio delle Asp (Azienda di servizi alla persona) non metropolitane prima fra tutte troviamo Trapani (58 mila), seguita da Agrigento (53 mila) e Siracusa (48 mila).

Con una percentuale dell’86% la Sicilia sta quindi facendo meglio del resto d’Italia, dove il lavoro dei sanitari porta a una media nazionale dell’82,2%.

Questo è il dato ufficiale che emerge dal rapporto sui vaccini anti-Covid pubblicato nel sito istituzionale del governo, aggiornato a ieri 27 marzo, giorno in cui sull’isola è sbarcato il Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale per l’emergenza. Figliuolo è giunto sull’isola per visitare la nuova sede vaccinale di Messina in zona fiera (che dall’11 marzo ha sostituito l’ambulatorio di palazzo Satellite) e quello di Catania, nell’ex sede del mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena.

Attualmente in Sicilia si sta vaccinando a un ritmo di circa 20 mila dosi al giorno. Buono, ma si può fare meglio e bisogna raddoppiare, come ha sottolineato in qualche dichiarazione l’alto graduato.

Ma come si fa a raddoppiare se le dosi non ci sono?

Ci si trova infatti in una fase in cui la scarsità di vaccini (non solo in Sicilia ma a livello nazionale) comincia a farsi sentire. Il lavoro all’hub di Messina, che è tra i più grandi d’Italia, è al minimo. Dotato di 50 postazioni, ha un potenziale di 4 mila somministrazioni al giorno. Ma si procede con numeri molto più bassi: due giorni fa, ad esempio, sono state inoculate solo 200 dosi (180 AstraZeneca, 120 Pfizer), arrivate da altri centri della provincia perché prossime alla scadenza, giorno in cui, per mancanza di dosi, non erano previste vaccinazioni.

Figliuolo e Razza hanno discusso su come raggiungere tale obiettivo.

L’assessore alla salute ha parlato di aumento dei centri vaccinali con il modello “hub&spoke” simile a quello della medicina d’urgenza.

Figliuolo, dal canto suo, ha preannunciato l’arrivo, nella prossima settimana, di oltre un milione di dosi Pfizer, oltre 500 mila dosi Moderna e oltre un milione e 300 mila AstraZeneca.

Il Generale ha anche detto che nascerà un nuovo centro vaccinale nella città di Messina. Si tratta del Pala Rescifina, nel polo sportivo San Filippo. La struttura, messa a disposizione dal Comune, sarà allestita subito dopo Pasqua. Sempre in provincia di Messina sembra ormai certo che verrà scelto anche un nuovo hub a Taormina, che avrà una forte connotazione simbolica come rilancio per il turismo.

Anche in altre città dell’isola sono stati messi a disposizioni ampi spazi da destinare a sedi di vaccinazione. A Palermo, ad esempio, si parla di un centro commerciale e di un palasport nell’hinterland.

A Catania è stato  firmato un protocollo tra Regione e medici di famiglia ai quali saranno destinate tutte le dosi di Moderna in arrivo nei prossimi giorni. In arrivo anche l’accordo con gli odontoiatri, da arruolare nell’esercito sanitario siciliano dei vaccinatori, e soprattutto di mille medici specializzandi che la Regione schiererà grazie a un bando congiunto delle tre Università isolane.

Importante è l’intesa con la Cei che permetterà di fare vaccini anche nelle chiese (a Pantelleria la Chiesa Matrice è già stata resa disponibile) che dovrebbe servire a rassicurare le fasce più deboli della popolazione.

In ultimo, la proposta del presidente della regione Nello Musumeci di partire con le somministrazione nei lidi balneari (idea che ha già scatenato l’ilarità dei social).

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Sanità

Lampedusa – Migranti, donne incinta verrebbero in Italia per partorire

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E’ l’ultima notizia che rinveniamo nelle ultime ore, sull’emergenza migranti che sta affliggendo il Sud Italia, in modo particolare Lampedusa.

Attuale stato di Lampedusa

Attualmente nel capoluogo delle Pelage si contano oltre due mila persone sbarcate in meno di 24 ore, l’hotspot è al collasso con quasi 2.500 migranti e  i sanitari sempre più in difficoltà.
Quest’ultima prospettiva della sanità isolana, evidenziata da Il Corriere della Sera, riguarda le clandestine incinte, che partirebbero per l’Italia prossime al parto.

 

Bambini e donne incinta viaggiano gratis

Contattato dal quotidiano milanese,  il direttore del poliambulatorio di Lampedusa Francesco D’Arca così avrebbe dichiarato: “[…] Avviare le donne incinte verso il nostro servizio specialistico di ginecologia partito sabato con il servizio di pediatria. Donne incinte in quantità. Tante, tantissime, troppe. Quasi tutte al terzo o quarto mese. Molte arrivano in procinto di partorire e allora via con l’elisoccorso a Palermo”.

 
 
Il medico di Lampedusa darebbe ad intendere che in Italia stanno sbarcando sempre più donne incinte, invogliate anche da post sui social:  “Viaggi gratis per bambini e donne in gravidanza”, così da accelerare i soccorsi e gli ingressi nella nostra nazione.

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Sanità

Lampedusa, attivato primo intervento pediatrico e ginecologico: due nuove figure nel comparto sanitario locale

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Attivato primo intervento pediatrico e ginecologico: due nuove figure si aggiungo al comparto sanitario locale. Ad annunciarlo il primo cittadino, Filippo Mannino, con un post.

Sin dal primo momento del nostro insediamento ci siamo battuti per avere due servizi che riteniamo di fondamentale importanza per il nostro territorio, ossia il primo intervento pediatrico (che inizia oggi) e quello di ginecologia (che inizia lunedì 27 marzo).
Queste due nuove figure si aggiungono al potenziamento delle ore del radiologo e del tecnico radiologo.
Inoltre, sono iniziati i lavori di ristrutturazione del PTE e nei prossimi mesi inizieranno anche i lavori per la nuova radiologia all’interno della quale ci sarà – tra l’altro – apposita camera e barella dì biocontenimento, oltre ad un locale/astanteria per tenere eventuali pazienti sotto osservazione.
Il nostro obiettivo sarà quello di raggiungere i livelli essenziali di assistenza, e sicuramente siamo sulla buona strada.
Sono risultati che stiamo raggiungendo grazie alla disponibilità delle istituzioni con le quali ci interfacciamo quotidianamente e che vogliamo ringraziare, iniziando dal Presidente della Regione, Schifani, l’Assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e il commissario straordinario della Asp di Palermo, Daniela Faraoni.
Ed un grazie va anche al nostro Assessore Aldo Di Piazza.

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Sanità

Sanità Sicilia, CIMEST: Da Volo segnale apertura, sospesa manifestazione del 31/3 a Palermo 

Matteo Ferrandes

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  “La stato di agitazione della specialistica accreditata esterna siciliana è sospeso così come la manifestazione prevista per venerdì 31 marzo a Palermo davanti a Palazzo d’Orleans”. Lo affermano i coordinatori del CIMEST (Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso, sulla base delle decisioni assunte dall’assemblea dell’Intersindacale della Specialistica Accreditata Esterna, riunitasi nella serata di ieri, a seguito della convocazione ricevuta dall’assessore alla Salute Giovanna Volo per martedì 28.
“L’assessore Volo – proseguono i coordinatori del CIMEST- ha convocato tutti i rappresentanti delle sedici organizzazioni sindacali della specialistica accreditata per un incontro congiunto e riteniamo si tratti di un segnale di apertura per poter riprendere un dialogo costruttivo con il governo regionale, allo scopo di tutelare il diritto alla cura dei siciliani e assicurare la sopravvivenza delle oltre 1800 strutture accreditate che erogano l’80% delle prestazioni del SSR”. 

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