Connect with us

Ambiente

Siccità, varato lo stato di emergenza dl Consiglio dei Ministri. Tra le zone Latina e Siracusa

Redazione

Published

-

L’EMERGENZA IDRICA AVANZA: CON IL MONITORAGGIO DINAMICO SI RIDURREBBERO PERDITE E SPRECHI, ECCO IL WHITE PAPER DI SENSOWORKS

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto: ma il problema riguarda tutto il nostro Paese dove ogni anno —nei capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane— vanno sprecati 42 metri cubi di acqua per ogni chilometro di rete.

Siccità e carenza di piogge, ma anche e soprattutto sprechi ed inefficienze nella gestione della distribuzione dell’acqua potabile nel nostro Paese. Secondo gli analisti di Sensoworks (www.sensoworks.com), la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello, ogni anno nei nostri capoluoghi di provincia e nelle nostre città metropolitane vanno persi 42 metri cubi al giorno per chilometro di rete.

Insomma nella nostra rete —che conta 95 gestori differenti e che si sviluppa su oltre 57 mila chilometri— oltre il 36% dell’acqua immessa in rete va persa. Una percentuale che, secondo l’Istat, raddoppia o quasi a Chieti (dove a “scomparire” è il 71,1% dell’acqua) ma anche a Latina (70,1%), Belluno (68,1%) e Siracusa (67,6%).

Senza contare che quest’anno —poi— ad aggravare le cose ci si è messo anche il problema della siccità. Ed è infatti da novembre dell’anno scorso che si registrano precipitazioni di molto inferiori alla media, con un record assoluto a Nord-Ovest dove i deficit idrici da gennaio ad oggi sono fino anche del 70%.

Nel primo semestre di quest’anno nella pianura lombarda —ad esempio— si sono registrati accumuli complessivi variabili dai 130 ai 160 millimetri, a fronte di una media abituale che oscillava dai 400 ai 600 millimetri, a seconda delle zone. Ci troviamo così a luglio 2022 con i laghi e i fiumi in grande secca ed in taluni casi del tutto prosciugati, con il Po ai minimi storici e l’acqua del mare che —per scarsità di flusso— invade il Delta verso l’entroterra.

Tanto è che il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto.

E poi ancora vi è il problema della sicurezza e della gestione delle reti idriche (fisiche e cyber), il ruolo dei Big Data e dello IoT nell’ottimizzazione delle risorse e nella gestione degli sprechi, l’analisi predittiva e via dicendo. Tematiche tutte affrontate nel Whitepaper di Sensoworks “L’infrastruttura Idrica 4.0 – Numeri e applicazioni per la nuova rivoluzione digitale” (cliccare qui per scaricare il whitepaper).

«Il punto è che oltre il 60% della rete idrica italiana ha più di 30 anni di vita ed il 25% ha addirittura una vetustà di oltre 50 anni» spiega Niccolò De Carloceo e co-fondatore di Sensoworksstartup nata 2 anni fa per creare soluzioni innovative per il monitoraggio dinamico delle infrastrutture e dei nascenti servizi di smart city.

 

Si dovrebbe pensare ad un ammodernamento, ma il tasso nazionale di rinnovo è pari a circa 4 metri di condotta per ogni chilometro di rete. «Quindi per sostituire tutta la rete si ci impiegherebbe 250 anni con una spesa pari a 5 miliardi di euro l’anno» sostengono gli analisti di Sensoworks.

Ma quello che invece è realisticamente possibile fare e senza costi eccessivi è il monitoraggio dinamico della rete e delle strutture ad essa collegate, in maniera da poter agire di volta in volta solo dove si rende veramente necessario, intervenendo ancora prima che si concretizzi una perdita (manutenzione predittiva).

Per la manutenzione degli acquedotti, attraverso appositi algoritmi Sensoworks è infatti in grado di individuare i punti dove è più probabile che la rete si possa rompere e di prevenire questi incidenti attraverso una manutenzione programmata, utilizzando quelle stesse tecnologie Sensoworks che al momento sono state implementate per il monitoraggio di alcune tra le infrastrutture più strategiche del nostro Paese —tra le quali autostrade, tunnel ed edifici— e di altri Stati dove l’azienda è già operativa.

Le competenze di Sensoworks spaziano dal monitoraggio di infrastrutture civili —includendo anche sistemi avanzati in ambito idrico e fognario— allIndustry 4.0, fino ad arrivare alle soluzioni legate ai servizi cittadini in ambito di smart city: waste management, mobilità sostenibile e smart parking, con un particolare impegno rivolto anche alla transizione ecologica ed allo sviluppo economico sostenibile.

«La spinta del PNRR verso percorsi di transizione ecologica ci consentirà di accelerare anche in ambito idrico sugli aspetti “green” delle smart city, dando spazio a nuovi servizi condivisi ed a modelli di consumo sempre più etici e circolari» conclude Niccolò De Carloceo e co-fondatore di Sensoworks.

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ambiente

Multe salate per lancio di sigarette dal finestrino auto. E per chi è a piedi? Pantelleria – Gadir disseminata di mozziconi

Direttore

Published

on

Non ci si provi a scaricare la colpa sugli altri: è questione di inciviltà personale

Per chi getta sigarette o altri oggetti dal finestrino dell’auto, secondo il nuovo Codice della Strada, sono previste multe salate fino a 1.200 euro; fino a 18.000 euro se butti altri rifiuti come lattine e bottiglie e addirittura arresto se in zone sensibili. Non servirà nemmeno essere beccati in flagranza, basterà una foto o video da qualunque telecamera: basta che si veda la mano che getta fuori qualcosa e la targa del veicolo.
Cos’è una zona sensibile? 
Non sappiamo, ma approfondiremo, se le caratteristiche di Gadir rientrino nello schema delle aree sensibili, ma una cosa la dobbiamo sollevare contro gli zozzoni, che non hanno ancora assimilato alcunchè di vivere civile, nemmeno nel 2025, e continuano a insozzare la cala delle vasche termali, delle albe mozzafiato, delle belle case, l’isola e il mondo intero con mozziconi di sigaretta.

CI viene da proporre che anche da pedoni ci si debba prendere le responsabilità come quelle affibiatete agli automobilisti e aggiungere un articolo a qualche legge, per poter procedere con severità e in maniera esemplare avverso le azioni contro il decoro e l’ambiente.

Qualche mattina fa, sempre nel golfo, un uomo ha preso a calci, allo scalo, un pezzo di carta finchè non l’ha gettato in mare. Nonostante gli avessi mo fatto notare l’idiozia del gesto, quello si è girato di spalle e se ne è fregato senza provare vergogna.
L?arroganza dell’essere umano non ha limiti di applicazione e il senso di inadeguatezza su questo fragile mondo non li scolpisce nemmeno un pò.


Uno scenario di quelli visti e rivisti, ma che pensavamo appartenessero al passato, e invece, gli irriducibili, pare che provino una soddisfazione intima ad insozzare quello spettacolo che la natura ci ha regalato a Gadir, con i secchioni dell’immondizia a pochi passi. Poi arriva il vento e riversa tutto in mare.

Speriamo che nessuno si azzardi a dire cose tipo che non passano spazzini e cose simili, perchè la responsabilità è di ciascuno di noi che non pensiamo l’isola e il pianeta come la nostra casa, non li vediamo come qualcosa che ci riguarda. Vorremmo vedere se gettiamo a terra un mozzicone di sigaretta in casa, sul pavimento in parquet, come viene preso da mogli o mamme.

Continue Reading

Ambiente

Ok per FISA a formazione soccorritori. Presidente Perrotta “La lotta per la giustizia continua”

Redazione

Published

on

La Fisa ottiene l’autorizzazione, ma il presidente Perrotta non si ferma: “La lotta per la giustizia continua”

​ROMA – La Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) ha recentemente ottenuto una nuova autorizzazione che le permette di continuare a formare soccorritori acquatici e rilasciare brevetti per il salvamento in mare, laghi, piscine e fiumi, un riconoscimento importante che attesta la validità e la qualità del suo operato. Nonostante questo successo, il presidente Raffaele Perrotta ha dichiarato che la battaglia della Federazione è tutt’altro che conclusa.
​”L’autorizzazione che abbiamo ricevuto conferma la correttezza del nostro percorso,” ha affermato il presidente Perrotta, “ma non ci fa dimenticare l’ingiustizia di un decreto statale che continua a penalizzare il settore.”
​Il presidente della FISA ha ribadito la sua ferma intenzione di proseguire la lotta per la modifica di un decreto che è profondamente iniquo. “Nonostante la legge sia oggi a nostro favore, non possiamo accettare che sia ingiusta per altri. La giustizia non deve essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti. La nostra battaglia non è solo per noi, ma per l’intero popolo e per le future generazioni che verranno.”
​Perrotta ha sottolineato che l’obiettivo è garantire un cambiamento radicale che porti a un decreto più equo e giusto per tutti gli operatori del settore, soprattutto a vantaggio degli assistenti bagnanti sempre in balia delle onde e di un mestiere rischioso ma mai analizzato nei suoi aspetti più pericolosi. “Dobbiamo assicurarci che chiunque voglia contribuire alla sicurezza in mare lo possa fare in un sistema che riconosca il merito e non si basi su disparità,” ha concluso.
​La FISA, pur godendo ora di una posizione di forza, dimostra così un forte senso di responsabilità e una chiara visione etica, mettendo in primo piano non solo i propri interessi, ma i principi di equità e giustizia sociale per l’intera Nazione che dovrebbe essere un esempio per tutti gli altri paesi.
Chi non fa niente per impedire un ingiustizia è colpevole come chi la commette. .così termina il presidente della FISA.

Continue Reading

Ambiente

Salvata dalla Guardia Costiera una tartaruga “caretta-caretta” in difficoltà

Redazione

Published

on

Nei giorni scorsi, il personale della dipendente Delegazione di Spiaggia di
San Vito Lo Capo ha soccorso ed affidato alle cure dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale della Sicilia un’esemplare di tartaruga “caretta-caretta” in località Cala
Marinella presso la Riserva dello Zingaro.
La segnalazione è arrivata da alcuni diportisti che hanno individuato la
tartaruga in difficoltà e provveduto a recuperarla a bordo; subito dopo, la sala
operativa della Capitaneria di porto di Trapani inviava in zona il battello B36 della
dipendente Delegazione di Spiaggia di San Vito Lo Capo il cui personale prendeva
in custodia l’esemplare e lo trasportava verso il porto di San Vito Lo Capo dove, nel
frattempo, era giunto il personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della
Sicilia per le necessarie cure del caso.
Da un prima valutazione, la tartaruga – lunga circa 90 cm – risultava ferita e
con difficoltà ad immergersi e, quindi, fondamentale è stata la prontezza della
segnalazione e la collaborazione da parte dei diportisti alla Capitaneria di porto
nonchè tutte le successive fasi, ormai consalidate tra l’Autorià Marittima e gli altri
enti, che hanno consentito il salvataggio dell’esemplare.

Con l’occasione, si richiama l’attenzione da parte di tutti gli utenti del mare
sull’importanza dell’immediata segnalazione di avvistamenti di esemplari di
tartarughe marine contattando la Capitaneria di porto più vicina oppure il 1530 al
fine di far intervenire tempestivamente gli Enti preposti alla cura, soccorso ed
assistenza necessari per difendere la specie “caretta-caretta” che secondo quanto
indicato dalla Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della
Natura (IUCN Red List) è considerata come specie vulnerabile e minacciata di
estinzione e, pertanto, da proteggere.
Trapani, 18.08.2025

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza