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Salute

RITARDI NELLE PRESTAZIONI SANITARIE? FNP CISL ATTIVA SPORTELLI DI ASSISTENZA A TUTELA DEI CITTADINI

Redazione

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Il servizio già disponibile nelle province di Agrigento,

Caltanissetta ed Enna

“Ritardi nelle prestazioni sanitarie? Raccontaci il tuo disagio, ti aiutiamo a far valere i tuoi diritti”. La
Federazione Nazionale Pensionati (FNP) della Cisl lancia un progetto di assistenza a livello nazionale,
regionale e locale, attraverso uno sportello dedicato. Gli utenti potranno rivolgersi a questo servizio per
segnalare eventuali disagi legati all'erogazione delle prestazioni sanitarie da parte del servizio pubblico e,
dove sussistano i presupposti, far valere i propri diritti. Lo sportello si avvale del supporto legale e
specializzato di Adiconsum.
Il servizio è attivo nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna presso le seguenti sedi: ad
Agrigento in Via Leonardo Sciascia 132 (Tel. 0922 594886), a Caltanissetta in Via Canonico Pulci 9/B (Tel.
0934 21916), a Enna in Via San Sebastiano 21 (Tel. 0935 510927). È possibile contattare gli sportelli anche
via email all'indirizzo listediattesafnpcislagclen@gmail.com.
“Abbiamo voluto fortemente attivare questo sportello anche nelle nostre sedi territoriali – afferma la
segretaria generale della Cisl Agrigento Caltanissetta ed Enna Carmela Petralia – per offrire assistenza ai
cittadini che si trovano ad affrontare lunghe liste d'attesa per visite, analisi o ricoveri. È inaccettabile che per
ottenere una visita medica – prosegue – spesso si debbano aspettare mesi, se non anni. Molte persone sono
costrette a rivolgersi alla sanità privata, ma non tutti possono permetterselo, e questo porta, purtroppo, molti a
rinunciare alle cure. Attraverso questo servizio vogliamo invece dare ai cittadini un supporto concreto, offrendo
assistenza per far valere i loro diritti ed eventualmente velocizzare l’accesso alle prestazioni sanitarie,
tutelando chi, per difficoltà economiche, non può ricorrere al privato”.
“La salute è un diritto fondamentale dell'individuo e della collettività, come sancito dalla nostra
Costituzione – dichiara il segretario generale dei pensionati Cisl Agrigento Caltanissetta ed Enna Rosolino
Ricotta -. Il ridimensionamento del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, che costringe le persone a pagarsi
cure e prestazioni sanitarie, non fa altro che aumentare le disuguaglianze, penalizzando in particolare chi è
malato, soprattutto quando la malattia si aggrava. Al di là delle ideologie, è necessario ricostruire un nuovo
patto sociale che promuova un welfare capace di rimettere al centro la persona”.
La FNP Cisl ricorda che esistono tempi massimi entro cui le prestazioni sanitarie devono essere
erogate e spiega cosa fare in caso di superamento di tali limiti: è necessario accettare la data proposta per
essere inseriti in lista d'attesa, così da far emergere il problema. Successivamente, in applicazione del D.Lgs.
124/1998, si può richiedere all'Asp di effettuare la prestazione in regime di intramoenia, pagando solo il ticket,

se dovuto. Per fare ciò occorre inviare un'istanza via email o raccomandata al Direttore Sanitario dell'Asp o
dell'Azienda Ospedaliera competente. Le sedi FNP Cisl di Agrigento, Caltanissetta ed Enna offrono anche il
servizio di supporto per la compilazione di tali istanze.

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Pantelleria e Egadi nella telemedicina dell’ASP di Trapani con Tunisia, progetto da 900mila euro

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L’UE finanzia un progetto di telemedicina dell’Asp Trapani con la #Tunisia. E’ stato infatti approvato dal Dipartimento regionale della Programmazione il progetto di cooperazione, con capofila l’ASP Trapani, nell’ambito del Programma “Interreg VI-A Next Italia Tunisia 2021-2027” per iniziative di Telemedicina, denominato “TÉLÉ-MÉD-ISOLÉS – Services innovants de télémédecine a impact euroméditerranéen pour les sujets en conditions d’isolement”.

Il progetto, in partenariato con enti e istituzioni italiane e tunisine, prevede azioni di cooperazione transfrontaliera per promuovere la parità di accesso all’assistenza sanitaria e la resilienza dei sistemi sanitari. Mira a fornire servizi innovativi di telemedicina “di prossimità”, a impatto #euromediterraneo, a favore di un target di beneficiari, comprensivo di soggetti in condizione di “isolamento” sia per lontananza, sia per status sociale, migliorando significativamente la gestione delle malattie croniche e promuovendo la prevenzione in Sicilia e Tunisia, sfruttando le tecnologie di telemedicina per superare le barriere geografiche e socioeconomiche all’accesso alle cure, e riducendo gli spostamenti per raggiungere i luoghi di cura.

Il contributo comunitario per la realizzazione del progetto è pari a 907 mila euro, per un biennio di attività.

Sei i partner: tre italiani, ASP Trapani (capofila), Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Giurisprudenza e Consorzio Sisifo, e tre tunisini, DACIMA Consulting, Association pour l’Education sanitarie en Médicine d’urgence e ABSHORE Tunisie. La convenzione tra gli enti partner sarà siglata il prossimo 5 maggio.

I partner tunisini individueranno di contro le località del territorio caratterizzate da difficoltà di accesso in cui implementare il progetto, aventi come target di riferimento i pazienti affetti da malattie croniche, con particolare riferimento al #diabete mellito. Il diabete comporta anche costi molto elevati: il 6,7% dell’intera spesa sanitaria nazionale, pubblica e privata è assorbita dalla popolazione diabetica

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Salute

Prevenzione neonatale, presentato in ARS disegno di legge per diagnosi su immunodeficienze primitive

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E’ stato presentato disegno di legge a firma di Giuseppe Pace, capogruppo di Democrazia Cristiana presso l’ARS, su  “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle immunodeficienze primitive”.

Lo scopo di tale atto è quello di inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) lo screening neonatale obbligatorio per la diagnosi precoce delle immunodeficienze primitive.
Tali malattie sarebbero tanto rare quanto gravissime con possibili conseguenze fatali. La diagnosi precoce potrebbe evitare tutto ciò.

In buona sostanza diagnosticare un sistema immunitario carente può rappresentare un salvavita per il neonato.

Il disegno di legge farebbe realizzare un Centro di coordinamento per gli screening neonatali dedicato alle immunodeficienze primitive,  presso i presìdi ospedalieri dotati di Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica.
In questo modo anche lo stile di vita del neonato migliorerebbe, evitandone la migrazione sanitaria, per viaggi della speranza.

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Salute

Al via stagione dei bagni, al via pericoli, al via soccorso in mare e non solo con FISA

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Una manciata di giorni e la stagione dei bagni ha il suo via, specie in zone come Pantelleria e Lampedusa, dove seppur l’acqua sia frizzantina ancora, l’invito alla prima nuotata primaverile è manifesto dal sole e dai colori dei nostri mari.
I nostri mari sempre selvaggi, inafferrabili e seducenti.

Ma sia che ci si trovi nelle stupende piccole isole della Sicilia, si che ci si trovi nei litorali di Torvajanica o in quello di Forte dei Marmi, c’è una cosa che accomuna: il mare e i rischi che esso porta seco.

Si può essere eccellenti nuotatori, con resistenza acquatica sopra la norma, con fisici tonici etc etc, ma anche in una nuotata qualcosa può andare storto. La forza del mare è invincibile. Figurarsi se il bagnante è meno esperto e resistente.
Quante volte abbiamo letto di persone uscite a nuotare, si trovino in difficoltà, poi va in soccorso qualcuno che si pensava fosse un grande nuotatore, riesce a mettere in salvo l’incauto e lui muore affogato per la fatica. Anche papà per salvare i propri figli hanno subito questa sorte.

E’ qui che entra in campo, o meglio, in mare l’esperto al salvamento.
Si tratta di una attività che comporta non pochi rischi per chi la esegue, ma anche moltissima preparazione, attitudine e passione.
Non a caso si svolgono corsi molto ben strutturati e da personale di altissimo livello ed esperienza, proprio per ridurre al minimo i rischi di chi salva e della vita da soccorrere.
Esiste una realtà a livello nazionale e che stiamo seguendo da un pò. 
Non è assolutamente una novità, anzi una associazione consolidata e forte che forma esperti di salvamento e di mare.

La FISA

Parliamo di quegli esperti che hanno una formazione e una vocazione come quella che si riscontra e richiede nella FISA,  Federazione Italiana Salvamento Acquatico, appunto
SI tratta di  un ente nazionale di formazione, autorizzato al rilascio del brevetto professionale di Assistente Bagnanti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto (prot. 0020845 – 04/03/2010). La federazione è guidata dal Presidente Raffaele Perrotta.

Nel corso degli anni la sua struttura è cresciuta acquisendo sempre più professionalità tecnico-scientifica, inserendo figure altamente qualificate e programmi innovativi nell’ambito della formazione nel salvamento acquatico, del soccorso terrestre, della sicurezza, della protezione civile e della salvaguardia ambientale.

La FISA infatti ha sviluppato al suo interno molteplici settori e scuole federali volti a creare soccorritori professionisti capaci di PREVENIRE, EVITARE e SAPER INTERVENIRE in caso di emergenza. Il nostro scopo è promuovere una diffusa attività sociale per la salvaguardia della vita in generale: umana, animale e ambientale.

Le competenze della FISA

Oltre alla formazione dei soccorritori acquatici/assistenti bagnanti, la Federazione ha anche altri settori:

le Scuole Federali di specializzazione del salvamento acquatico: Rescue Board, Moto d’Acqua, Cinofili da salvataggio, Fluvial Alluvial Rescue, Water Park Lifeguard e D.I.E.T. per il trattamento del traumatizzato;
Nuoto, Baby Rescue, Droni, Primo Soccorso Cinofilo, Unità Cinofile per la ricerca di dispersi in superficie e su macerie, Minaccia e Salvaguardia dell’ambiente marino.

Il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il 13 novembre 2019 la Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica la registrazione nell’elenco centrale delle Organizzazioni di Volontariato (odv) della Protezione Civile Nazionale, oltre che come componente della Commissione del Volontariato Nazionale.

La F.I.S.A. (S.I.S.) programma ed attua la sua attività sul territorio nazionale, per mezzo delle sue delegazioni territoriali, al fine di contribuire alla sicurezza in acqua e a terra; diffondere la cultura dell’acqua come prevenzione e consapevolezza; studiare e diffondere strumenti, comportamenti, tecniche e addetti altamente qualificati per la sicurezza e il soccorso in mare e in tutte le situazioni di emergenza.

Di recente la FISA ha stretto un patto, come potete leggere in: FISA e ANAB, Perrotta e Ballarin siglano protocollo per Sicurezza e Tutela degli Assistenti Bagnanti.

Ricordiamo che è possibile contribuire agli impegni della FISA, donando il 5×1000, come di seguito spiegato: 5×1000 per sostenere la Federazione Italiana Salvamento Aquatico: il tuo contributo nella formazione e dotazione di soccorritori

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