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Elezioni

Regionali, Siciliani Liberi: “Potevamo fare di più”

Redazione

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SICILIANI LIBERI: “POTEVAMO FARE DI PIU’ MA QUESTO ERA IL MOMENTO DI DARE CONTINUITA’ AL PROGETTO E CI SIAMO RIUSCITI”

La Segreteria Nazionale del partito Siciliani Liberi ha diffuso un documento di analisi e valutazione dei risultati delle elezioni regionali dello scorso 25 settembre, a cui ha partecipato con propria lista e propria candidata Presidente, Eliana Esposito. L’analisi prende in considerazione i vari dati e aspetti che, di fatto, concorrono al risultato. Si legge nella parte iniziale del documento che “Siciliani Liberi è un progetto, non un cartello elettorale finalizzato al risultato fine a sé stesso. Un partito viene valutato sui risultati e i risultati si definiscono sulla base delle risorse e sulla base dell’elettorato cui ci si rivolge. Siciliani Liberi è un partito indipendentista con visioni precise su argomenti delicati, sia nell’ambito della politica nazionale sia in relazione alla politica estera. Ad oggi queste posizioni rappresentano un elettorato minoritario”.

Dal documento emerge consapevolezza sul fatto che “i numeri raggiunti avrebbero potuto essere migliori” ma, al contempo, si afferma che “Questo era il momento di dimostrare che eravamo nelle condizioni di dare continuità al progetto e ci siamo riusciti”.

La Segreteria Nazionale sottolinea “le condizioni nelle quali abbiamo raggiunto questo obiettivo”. Ci si riferisce “alle improvvise dimissioni di Musumeci i primi di agosto. Le liste con le firme andavano consegnate entro il 26 agosto, mentre la scadenza naturale per le elezioni avrebbe dovuto essere novembre. Primo problema comporre le liste in pochi giorni e su queste raccogliere le firme in due settimane, contestualmente ai molteplici adempimenti di legge nella settimana di ferragosto. Si può immaginare cosa comporti trovare notaio, certificatori e volontari. (…) Organizzazioni ben più attrezzate di noi non ci hanno provato, non ci sono riuscite o sono state bocciate. Siamo stati presenti oltre ogni aspettativa”.

Andando più nello specifico, il documento sottolinea che “nel 2017 i candidati alla Presidenza erano 5, questa volta 6, quindi lo stesso elettorato si è distribuito su un numero superiore di candidati; questa volta avevamo un concorrente che, a torto o a ragione, pescava nel nostro stesso elettorato; è venuta meno una lista provinciale (Messina) per un ritardo di 10 minuti nella consegna della documentazione; le regionali si svolgevano lo stesso giorno delle politiche”.

Il documento termina anticipando che il partito si darà “un nuovo assetto organizzativo. Il 25 settembre 2022 è solo una tappa di una marcia che porterà alla liberazione della Sicilia”.  

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Ragusa – Amministrative, rilancio dello sport prioritario impegno per il nuovo governo della città

Matteo Ferrandes

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Riceviamo e pubblichiamo

Cari amici, care amiche e compagni, mi permetto di rivolgervi questo messaggio per rendervi partecipi della mia candidatura al consiglio comunale di Ragusa e, nello specifico, della mia idea di rilancio del settore sportivo sul territorio. Sono candidato alle prossime elezioni come Socialista nella lista Generazione. Lo Sport ha sempre rappresentato per me un’attività fondamentale e la mia più grande passione, pertanto non era per me possibile escludere lo sport dal progetto politico che voglio rappresentare. Sono profondamente convinto che lo sport, mi riferisco soprattutto allo sport di base, rappresenti un importantissimo mezzo di inclusione sociale, uno strumento fortemente educativo e una preziosa risorsa per prevenire fenomeni di devianza. Sulla base delle mie personali convinzioni desidero, da candidato al Consiglio comunale, adoperarmi per la promozione di un nuovo modello sportivo territoriale capace di scavalcare ogni discriminazione e diventare realmente diritto di tutti e di tutte. Occorre evidenziare la trasformazione che il comparto sportivo ha subito negli ultimi anni. Oggi lo sport è diventato un bene commerciale quasi totalmente in mano ai privati, questo genera purtroppo l’esclusione di una fascia consistente di cittadini che non possono permettersi di sostenere i costi. Inoltre occorre ancora evidenziare come i soggetti fragili (minori stranieri, minori disabili, cittadini con difficoltà economiche, etc.) rappresentino una percentuale irrisoria fra le file dei praticanti. La mia idea di sport vuole mettere il cittadino al centro del progetto e riportare il servizio pubblico ad interessarsi nuovamente allo sport. Il Comune deve sostenere i cittadini che non hanno la possibilità economica, contribuendo al pagamento dei costi delle attività sportive in base all’ISEE. La Pubblica Amministrazione deve sostenere con attività e aiuti concreti le associazioni sportive dilettantistiche capaci di accogliere minoranze di stranieri, disabili e minoranze che vivono svariate

forme di disagio. Lo Sport non può essere pensato come cerchia elitaria solo per formare futuri campioni ma deve essere inteso anche come percorso formativo per tutti, soprattutto per i più fragili. Occorre dare vita ad una Consulta comunale, composta dai rappresentanti delle ASD che dimostrano attenzione sociale. La Consulta dovrebbe avere il compito di promuovere progetti sportivi territoriali dove lo Sport potrebbe essere utilizzato come strumento di intervento sociale: Sport rivolto ai minori e agli anziani, ai cittadini che vivono difficoltà, ai migranti, ai disabili. Uno Sport che entri nelle comunità, nel carcere, uno Sport che attivi i quartieri e che contrasti il degrado sociale. La Consulta avrebbe la funzione di progettare e ideare progetti migliori che verrebbero sostenuti dal Comune in collaborazione con gli Enti di Promozione Sportiva. Il degrado del centro storico di Ragusa è ormai sotto gli occhi di tutti e alcune zone sono diventate ormai luogo di spaccio. È opportuno individuare nel cuore del centro storico locali da adibire a palestre comunali per venire incontro alle esigenze delle minoranze. Questa è la mia idea di Sport. Chiedo il vostro sostegno affinché anche il settore sportivo possa cambiare in meglio il territorio.

Totò Battaglia
Segretario PSI sezione di Ragusa

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Trapani, Miceli candidato sindaco del Centrodestra “Con noi Trapani risorgerà, siamo Pronti al Futuro”

Matteo Ferrandes

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“Trapani con noi sarà una città che adeguerà i servizi agli standard richiesti dai cittadini, ascoltando le loro istanze aprendosi al confronto con tutti, ma anche una Trapani diversa, che punterà alle innovazioni, rispettando le tradizioni”. Così Maurizio Miceli ringrazia i partiti del Centrodestra che questo pomeriggio hanno ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Trapani alle prossime elezioni amministrative di maggio. “Con noi Trapani risorgerà, e lo faremo nei prossimi cinque anni grazie al voto dei trapanesi. Noi siamo Pronti al Futuro”.

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“Trapani in cammino”: Area Vasta l‘obiettivo strategico

Giovanni Di Micco

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«Un incontro tra storie diverse, sensibilità e categorie professionali ed imprenditoriali diverse, ma unite da un unico obiettivo: lo sviluppo della Sicilia Occidentale. “West Sicily 2034” è un orizzonte vicinissimo ma il futuro ha, da un lato, un sapore antico ma occorre, dall’altro lato, l’impegno contemporaneo per una comune visione strategica. Dobbiamo fare sistema tra noi, come territorio. Abbiamo questo strumento, con il Comune di Trapani beneficiario di un finanziamento da parte dell’Anci, e l’abbiamo messo a disposizione di tutti i Comuni perché noi non ragioniamo con la logica del campanile».

Con queste parole, il Sindaco di Trapani e candidato per le prossime Ammnistrative Giacomo Tranchida, ha commentato le possibili evoluzioni del progetto “West Sicily 2034”.

Questa mattina, presso la sede di Sicindustria Trapani, si è tenuto il primo incontro dedicato all’Area Trapani e Agroericino del progetto strategico “West Sicily 2034” che mira a dotare i Comuni di strumenti innovativi per la gestione di politiche di Area Vasta. Il progetto West Sicily 2034 ha l’obiettivo di sviluppare una vision territoriale individuando alcuni progetti “bandiera” in grado di affrontare le principali sfide dell’Area vasta che corrisponde alla provincia di Trapani. Il sistema di pianificazione e programmazione coinvolgerà la rete dei 24 Comuni coordinati dal capoluogo trapanese, oltre a stakeholder pubblici e privati.

«Come città capoluogo, beneficiari di questa misura di finanziamento – aggiunge Giacomo Tranchida – abbiamo una visione istituzionale e l’interesse di far sedere intorno ad un tavolo il plurale sistema organizzato e produttivo territoriale: imprese, commercio, industria, ma anche i Comuni ed altri Enti.

Circa le azioni sistemiche e strategiche, ad esempio, il porto deve parlare con gli aeroporti. Le saline devono convivere con le ragioni di sviluppo della zona industriale di Trapani dove arriveranno i fondi per realizzare il sistema fognario e per l’urbanizzazione. La Zona Economica Speciale darà la possibilità agli imprenditori di accedere a degli sgravi fiscali importanti».

La strategia “West Sicily 2034” – un progetto a regia del Dipartimento della Funzione Pubblica, promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, con Trapani Comune capofila – prevede una serie di azioni di progettazione partecipata con l’obiettivo di gettare le fondamenta di un’idea del territorio che parta da “progetti – pilota”, in grado di trasformare la visione in elementi concreti.

Sul tavolo le aree tematiche tracciate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) misurate su esigenze ed obiettivi locali. 

«Con questa visione corale, Trapani può diventare una città sempre più grande. Una città in cammino».

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