News
Rapporto Crea Sanità, FNOPI: Innovare la professione per garantire sostenibilità al Ssn
Emergenza infermieri: troppo pochi e ancora poco valorizzati
anche rispetto al resto d’Europa
FNOPI: sviluppare le competenze della professione
per sostenere il SSN
Contributo FNOPI al Rapporto CREA Sanità: serve il passaggio da una logica prestazionale alla presa in carico dell’assistito, il superamento dei tabù associati ai concetti di skill mix e task shifting e un ampliamento delle competenze con gli infermieri specialisti
FNOPI: “Solo innovando le professioni si garantisce universalità e sostenibilità del Ssn”
Mancano infermieri in modo preoccupante e questi professionisti guadagnano troppo poco. Ne mancano oltre 60mila, carenza destinata ad aggravarsi pesantemente se si considera la popolazione over 75 (che incrementa il fabbisogno di questi professionisti soprattutto per la domiciliarità dell’assistenza), i pensionamenti che porteranno fuori del sistema nel giro di dieci anni oltre 100mila professionisti e le “fughe” all’estero per ottenere condizioni economiche e lavorative migliori.
A sottolineare la situazione, cifre alla mano, è il 19° Rapporto CREA Sanità (visibile dalle ore 13 A QUESTO LINK), Centro di ricerca riconosciuto da Eurostat, Istat e Ministero della Salute, presentato oggi nella sede del Cnel a Roma.
Gli stipendi degli infermieri in Italia, spiega il Rapporto, hanno differenze retributive, a parità di potere d’acquisto, con gli stipendi annuali in Germania, Svizzera e Regno Unito rispettivamente del 56%, 46,2% e 20% in meno.
Neppure l’ultimo contratto, chiuso nel 2021, ha migliorato di molto la situazione: il Conto Annuale del Ministero dell’Economia, spiega il Rapporto, certifica che nel 2021 la retribuzione media del comparto sanità è stata pari a 42.400 euro, in aumento del 9,0% rispetto alla retribuzione media del 2012, che valeva 38.900 euro. Nel dettaglio però, nello stesso arco temporale, per gli infermieri l’aumento è stato solo del 4,0% (da 32.636 a 33.940 euro).
Anche per questo – oltre che per la limitata possibilità di sbocchi di carriera senza la possibilità di una vera crescita professionale – la difficoltà di reperire il personale e la perdita di attrattività del SSN stanno diventando un’emergenza, come afferma il CREA Sanità, soprattutto per quanto riguarda gli infermieri, che va affrontata con una adeguata programmazione del personale, l’incremento dell’offerta formativa e l’adozione di misure per restituire attrattività al lavoro nel SSN in termini di riconoscimento sociale ed economico.
Per far fronte alla situazione la FNOPI (Federazione nazionale degli infermieri) pubblica nel Rapporto un contributo in cui sottolinea che si dovranno sviluppare le competenze della professione per una migliore qualità dell’assistenza, con il superamento della logica prestazionale. e l’estensione ed espansione di competenze.
Un ulteriore passaggio indispensabile per far fronte all’aumento del peso della cronicità è secondo la FNOPI, il superamento dei tabù che in Italia sono ancora associati ai concetti di skill mix e task shifting. è un percorso indispensabile non solo agli assistiti ma alla tenuta di tutto l’impianto del nostro SSN. Se continuiamo a mantenere le logiche professionali in essere non riusciremo a garantire più la sostenibilità del servizio pubblico. E’ diventato ormai vitale modificare tutto l’impianto delle professioni in Italia.
“L’infermiere specialista – spiega la FNOPI nel suo contributo al Rapporto CREA Sanità – è referente specifico degli infermieri generalisti e degli assistenti infermieristici per l’inquadramento delle esigenze e per i programmi di assistenza individuali, con particolare riferimento alle casistiche di maggiore complessità: sono maturi i tempi per una nuova stratificazione della professione infermieristica che, oltre alla figura del coordinatore e dell’infermiere generalista prevede la funzione dell’infermiere specialista: professionista responsabile dell’assistenza infermieristica nell’ambito di riferimento”.
L’evoluzione epidemiologica, organizzativa e delle competenze dei professionisti deve necessariamente riguardare, secondo la FNOPI, anche il personale di supporto all’assistenza infermieristica.
“Solo innovando le professioni a partire da quella infermieristica in ambito formativo, in ambito di esercizio professionale, in ambito di autonomia, si può garantire la sostenibilità del sistema e l’universalità del Servizio sanitario nazionale”, ha commentato la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli
Cultura
Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade
Variazione nel programma
Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia
News
Pantelleria, distacco di energia elettrica il 22 e 23 dicembre. Ecco dove
La società SMEDE ha reso noto che per i giorni 22 e 23 dicembre si dovrà procedere all’interruzione di erogazione di energia elettrica nelle zone indicate di seguito
News
ISPRA e GUARDIA COSTIERA: firmato Protocollo d’Intesa a tutela del nostro mare
È stato firmato nei giorni scorsi a Roma, nella sede del Comando Generale delle Capitanerie di porto, un Protocollo d’Intesa tra l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, volto a rafforzare ulteriormente la cooperazione istituzionale nella tutela dell’ambiente marino e costiero. L’accordo consolida un percorso di collaborazione già sviluppato in passato, ampliandone gli ambiti di intervento e introducendo nuovi strumenti operativi.
L’ISPRA, infatti, è organo tecnico-scientifico nazionale a supporto delle politiche ambientali e punto di riferimento per le attività del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che svolge analisi, monitoraggi e controlli per la salvaguardia degli ecosistemi marini e costieri.
La Guardia Costiera, invece, è impegnata quotidianamente nella vigilanza, nella tutela dell’ambiente marino, nel controllo del traffico marittimo, nella pesca e nella gestione delle emergenze in mare.
Il Protocollo punta a migliorare l’efficacia delle attività di monitoraggio, controllo, ricerca e prevenzione, elevando la qualità tecnico-scientifica delle azioni congiunte e permettendo un più efficiente impiego delle risorse pubbliche, mediante il potenziamento delle attività di osservazione dello stato dell’ambiente marino – dalla qualità delle acque alla biodiversità, dai rifiuti in mare alla presenza di specie aliene – insieme a specifiche attività di verifica sulle pressioni antropiche come rifiuti, scarichi, dragaggi, maricoltura e pesca.
Un capitolo rilevante riguarda la cooperazione nelle emergenze ambientali in mare, la formazione del personale e la condivisione delle informazioni provenienti da reti e sistemi di monitoraggio. Sono previste, inoltre, attività congiunte nelle Aree Marine Protette, oltre a collaborazioni nell’ambito degli interventi del PNRR per il ripristino ecologico, iniziative di educazione ambientale ed azioni a supporto della transizione ecologica dei porti.

Le attività previste dal Protocollo saranno attuate attraverso specifiche convenzioni operative, che definiranno programmi di lavoro, utilizzo di mezzi e personale, responsabilità, tempistiche e modalità di gestione delle informazioni. È prevista l’istituzione di un Comitato di coordinamento paritetico formato da rappresentanti delle due Amministrazioni, incaricato di monitorare l’attuazione dell’accordo e di redigere annualmente un rapporto sullo stato delle attività.
«La tutela dell’ambiente marino è una missione che richiede competenze, presenza operativa e una forte integrazione tra le istituzioni» – ha dichiarato l’Ammiraglio Sergio LIARDO, Comandante Generale della Guardia Costiera. «Questo Protocollo rinnova e rafforza una collaborazione ormai consolidata con ISPRA, con l’obiettivo di garantire una protezione sempre più efficace dei nostri mari e delle nostre coste. Un impegno che affrontiamo ogni giorno con responsabilità e con una visione rivolta alle future generazioni».
«La firma di questo Protocollo rappresenta un passo importante per rafforzare il percorso di collaborazione tra ISPRA e il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera» – ha dichiarato il Prefetto Stefano LAPORTA, Presidente dell’ISPRA. «La tutela dell’ambiente marino e costiero richiede competenze integrate, capacità di intervento tempestive e una visione condivisa delle sfide che ci attendono. Grazie a questo accordo rafforziamo ulteriormente la sinergia tra ricerca scientifica, monitoraggio ambientale e attività operative sul territorio, mettendo a sistema dati, professionalità e tecnologie che consentiranno di prevenire e contrastare con maggiore efficacia le pressioni che gravano sui nostri mari. Siamo convinti che questa collaborazione contribuirà non solo a migliorare la qualità degli ecosistemi marini, ma anche a promuovere una cultura della sostenibilità e della responsabilità condivisa. ISPRA continuerà a mettere al servizio del Paese il proprio patrimonio scientifico, con l’obiettivo comune di proteggere un patrimonio naturale che appartiene a tutti».
Il Protocollo ha una durata di tre anni, rinnovabile previo accordo tra le Parti, e non comporta oneri economici diretti.
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