Ambiente
Parco di Pantelleria acquista droni per contrastare la siccità. Avviato corso per 20 panteschi
Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria ha acquistato dei droni per prevenire il rischio incendio in vista delle recenti ondate di siccità. Alcuni cittadini dell’isola sono stati formati all’utilizzo dei droni in condizioni estreme.
La stagione estiva è entrata nel vivo e con lei ritornano i timori degli incendi sull’Isola di Pantelleria. Sono passati ormai sei anni da quando un incendio doloso distrusse 800 ettari di patrimonio boschivo e, da quel momento, la comunità pantesca non ha mai smesso di cercare metodi all’avanguardia per impedire che un evento del genere si potesse ripetere. Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria fu istituito in seguito a quell’evento catastrofico per tutelare il patrimonio naturalistico pantesco. Grazie alla sua partecipazione nel progetto PANT-AID, finanziato da Fondazione con il Sud, il Parco ha recentemente potuto acquistare due droni da utilizzare nel monitoraggio ambientale volto alla riduzione del rischio incendio boschivo. Le specificità dei droni consentiranno al personale del parco di mappare le aree maggiormente a rischio e pianificare attività di prevenzione e mitigazione. Tra queste, l’individuazione e pulizia di sentieri ormai in disuso che permetteranno al Parco Nazionale Isola di Pantelleria di potenziare la rete sentieristica e, allo stesso tempo, ridurre l’impatto che l’apertura di nuovi sentieri avrebbe sulla fauna locale e la morfologia dell’isola.
Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria ha inoltre organizzato un corso di formazione a favore di 20 abitanti di Pantelleria per abilitarli all’utilizzo di droni. Lo scopo del corso è stato quello di creare un nucleo di competenze pronto ad attivarsi nel caso in cui scoppino degli incendi nella stagione estiva. Tra i partecipanti al corso, diversi membri della protezione civile ma anche semplici cittadini e cittadine interessati a salvaguardare la biodiversità dell’isola. Tre dei 20 partecipanti hanno inoltre ottenuto una patente per droni che gli permetterà di operare in condizioni critiche, come nel corso di un incendio in prossimità di centri abitati.

Progetto Finanziato da Fondazione con il SUD – PANT-AID 2018-AMB-00118 | 2/2 Il corso, erogato grazie al patrocinio del progetto PANT-AID, ci dimostra come le tecnologie emergenti siano in grado di salvaguardare le ricchezze dei territori italiani e allo stesso tempo contrastare l’abbandono di realtà come l’Isola di Pantelleria.
Ambiente
Pantelleria, derattizzazione del capoluogo
Il giorno martedì 9 dicembre 2025 verrà effettuato un intervento di derattizzazione nelle ore diurne di tutto il centro urbano di Pantelleria.
Per informazioni CONTATTARE IL NR. CELL. 3891120697.
Ambiente
Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici
Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.
Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica
Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.
La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.
A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.
Chi può accedere e quali interventi sono coperti
Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.
Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.
Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.
Procedure GSE, controlli e tempi di avvio
La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.
Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.
Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.
Ambiente
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