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Sport

Pantelleria si arricchisce di nuova attività con l’Airone dei Venti: palla a tamburello

Redazione

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Presidente dell’Airone dei Venti in Pantelleria, Felice Pàntano, dopo 5 anni di piena attività sportiva con lo sport del Badminton, in accordo con la FIPT (Federazione Italiana Palla Tamburello) decide di portare il gioco dinamico: la palla tamburello. Dopo mesi di lavoro, è riuscito ad organizzare la giornata della palla tamburello a Pantelleria, portando n°6 atleti tra cui due ragazze della nazionale italiana femminile, il Delegato Provinciale G. Dioguardi, n° 3 tecnici che spiegheranno le dinamiche del gioco. Tutto questo grazie agli sponsor che hanno permesso ciò.

Il Presidente .RINGRAZIA: la DAT VOLI per aver concesso un’ottima scontistica per gli “ospiti”, il Ristorante LO SCRUSCIO di S. Bottaro che ha offerto la cena del sabato sera, il Cantiere Navale ESPOSITO, la pizzeria MARRONE di Scauri per la pizzata di venerdì sera, l’autonoleggio ROGER RABBIT, l’Azienda vinicola MADDALENA, il bar TIKIRRIKI, Serafino SPORT, PAVIA Vernici, IDEA Casa, Ferramenta ERRERA, Ristorante Bue Marino, l’agenzia RIZZO snc, la Palestra FITNESS CLUB di C. Barbagallo. Il presidente tiene a precisare, che l’affetto dimostrato da tutti i commercianti, è dovuto principalmente dal fatto di vedere che Pantelleria RISPONDE agli eventi sportivi. E di questo ne siamo fieri!


La pratica della palla tamburello incarna una serie di valori e caratteristiche che lo rendono un’attività straordinaria su molti fronti. Prima di tutto, la sua versatilità è innegabile: può essere praticato su diversi tipi di terreno, che sia una palestra, una spiaggia o addirittura una strada, rendendolo accessibile a un’ampia vaarietà di persone in diversi contesti. Uno degli aspetti più ammirevoli della palla tamburello è il suo forte senso di fair play. Questo sport promuove la lealtà, il rispetto reciproco e la correttezza tra i giocatori, creando un ambiente sano e positivo per tutti coloro che vi partecipano. Questo incoraggia non solo la competitività, ma anche la collaborazione e la condivisione di momenti di gioia e soddisfazione insieme.

Inoltre, la Palla Tamburello, a differenza di tanti, è uno sport con meno rischi di infortuni, più economico e più versatile in quanto sfrutta al meglio anche terreni di gioco già esistenti.

Guardando al contesto specifico di Pantelleria, l’introduzione e lo sviluppo della palla tamburello potrebbero portare numerosi benefici all’isola. Oltre a fornire un’opzione di intrattenimento e attività fisica per i residenti locali, potrebbe anche attrarre turisti interessati a partecipare o assistere a eventi legati a questo sport affascinante. Inoltre, promuovendo il palla tamburello, Pantelleria potrebbe consolidare la propria identità come destinazione dinamica e accogliente, allineandosi perfettamente con lo spirito vivace e affascinante dell’isola stessa.

In sintesi, la palla tamburello rappresenta non solo un’opportunità per lo svago e l’attività fisica, ma anche un veicolo per la promozione dei valori positivi. Il suo potenziale per arricchire la vita comunitaria e culturale di Pantelleria è innegabile e investire in questo sport potrebbe portare benefici tangibili a lungo termine per l’isola e i suoi abitanti. Dagli abitanti di Pantelleria, dall’amministrazione comunale e anche dagli stessi sponsor ci si augura, che lo provino per comprendere la semplicità di questo sport che si può giocare, ripeto, in ogni angolo del territorio pantesco.

Rispecchia la caratteristica selvaggia e tradizionale della nostra isola. Infatti come l’isola è rimasta selvaggia, intatta, legata alle sue tradizioni, anche la palla tamburello è rimasta alle sue antiche, popolari e tradizionali regole. I soliti sport attuali nell’isola aiutano molto, ma cerchiamo di dare un diversivo alla monotonia soprattutto invernale.

Per saperne di più del COME FUNZIONA, della sua storia e il contesto di una partita, Vi invitiamo a provarlo con i tecnici attuali della ASD L’AIRONE DEI VENTI e amici di tutte le età.

Cultura

In libreria e online l’ultima fatica letteraria di Rosario Prestianni: “Tennis. Storia di un riscatto”

Redazione

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Il racconto ripercorre le tappe più significative, sotto il profilo della maturazione atletica ed umana, di Rosario Prestianni che, non più giovanissimo, ha scoperto l’attitudine e la passione per un grande sport: il tennis.

L’autore ripercorre con la memoria la propria infanzia, in particolare i momenti in cui, con un semplice pallone ed insieme ad un gruppetto di amici, scendeva in strada a giocare a calcio, come la maggior parte dei suoi coetanei. Ricorda anche, con tristezza, il momento in cui, a causa di una patologia, fu costretto a rinunziare a qualsiasi sport.

Trascorsi alcuni anni, maturò dentro di sé una decisione: praticare il tennis a livello semiprofessionale, sotto la guida di un vero maestro. Sollecitato da un’incoercibile forza di volontà, si iscrisse ad un circolo e cominciò ad allenarsi in maniera sistematica, anche se non sempre con significativi risultati.

La vera svolta arrivò grazie all’incontro con un maestro che, con il passare del tempo, è diventato il suo mentore e il suo confidente.

La narrazione assume un ritmo sempre più avvincente nel momento in cui Rosario Prestianni si sofferma sugli stati d’animo e sui sentimenti che lo hanno spinto a raggiungere un apprezzabile livello tecnico sotto il profilo agonistico. Ma, l’aspetto più rilevante dell’intera vicenda è il raggiungimento di una significativa crescita personale e la consapevolezza delle proprie fragilità e dei punti di forza che caratterizzano, oggi, la personalità dell’autore.

 

Rosario Prestianni, nato nel 1958, dopo una lunga attività nella pubblica amministrazione presso la Regione siciliana, nel 2018 pubblica il suo primo libro: una raccolta di tre fiabe da titolo “Il fantastico mondo di RosMari” (La Zisa), in edizione illustrata. Nel 2020 invece sceglie di dare vita a un racconto per ragazzi: “Turi e il prodigioso cronoscopio” (La Zisa); nel 2022, infine, dedica agli animali domestici il racconto “Ciccio” (Ed. La Zisa). “Tennis. Storia di un riscatto”, pubblicato da Edity, è il suo primo racconto dove il focus principale è invece lo sport.

Papà di quattro figli, è un appassionato sognatore. Innamorato della sua terra, si è sempre occupato di promuovere i prodotti tipici locali per incoraggiare la loro valorizzazione. Ha collaborato con l’associazione “Simenza” che ha come scopo la custodia dei grani antichi siciliani.

Ha, inoltre, promosso la lettura in classe dei suoi racconti in numerosi circoli didattici di Palermo. Ha organizzato anche dei tour per far conoscere ai ragazzi le bellezze artistiche e monumentali della sua città che ama. 

Davide Romano 

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Sport

Pantelleria, interdetti specchi di mare davanti a Bue Marino e Arenella. Ecco quando e perchè

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Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Pantelleria:
visto il calendario delle attività veliche e sportive presentato in data 16 Luglio 2024 dal Sig.
ALONGI Daniele, Presidente del Circolo Velico Isola di Pantelleria (quale
responsabile “Organizzatore”), con cui ha comunicato di effettuare le regate Classe
Open con la partecipazione di lance pantesche per i giorni 21 e 28 luglio 2024, nelle
acque antistanti le località “Arenella” (Campo A) e “Bue Marino” (Campo B) del
comune di Pantelleria in base alle condizioni meteo presenti e più favorevoli previste;
gli stralci cartografici allegati alla sopra citata istanza, riportanti l’indicazione delle
zone di mare interessate dallo svolgimento delle regate (non interessate dalle rotte di
transito traffico commerciale);

ORDINA
Articolo 1
(Interdizione del tratto di mare interessato dalla manifestazione)
Nei tratti di mare interessati dallo svolgimento delle manifestazioni (Allegati 1), dalle ore 09:30 e fino al termine delle regate veliche, è fatto obbligo a tutte le unità in transito nella zona di mare interessata alla predetta manifestazione di prestare la massima attenzione alle unità ed ai
partecipanti che sono impegnati nella manifestazione stessa e di non avvicinarsi e sostare a meno di 200 metri da essi.

Ordinanza 2024_13 Regate veliche 2024_Firmato

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Sport

Attraversa Stretto di Messina su una fune: 3.6 km camminando nel vuoto l’impresa di Jaan Roose

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Attraversa su una fune sottilissima lo Stretto di Messina, partendo da una antenna a Villa San Giovanni e raggiungendo quella di Messina

Resterà nella storia e probabilmente qualcuno proverà l’impresa cercando di migliorare il record o assottigliare la fune, ma intanto oggi, Jaan Roose ha firmato un tratto di storia dello sport, delle imprese eccezionali e dello stretto più discusso d’Italia: 3.600 in 2h 56′ 32”.

Bardato di maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi per proteggersi dal sole, l’incredibile Jaan con fatica percorre quel sottilissimo percorso fatto di fibre, chiamato slackline,  a 250 metri di altezza dal mare.
Ad un certo punto, ad 80 metri dal traguardo, l’atleta 32enne estone perde l’equilibrio e cade. Riesce a rimettersi cavalcioni sul filo e poi a rialzarsi, per riprendere e concludere il percorso, senza battere il record.

Ma la sua performance equilibrista è indiscussa e lo spettacolo dell’impresa deve esser stato reciproco, tra gli spettatori che vedevano un uomo sospeso in mezzo al mare a oltre 200 metri d’altezza, e il funambolo che vedeva da quella posizione pazzesca due pezzi d’Italia meravigliosi.

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