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Pantelleria, sabato le esequie di Lillo di Bonsulton. Ricordiamo il poeta in una intervista

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La comunità di Pantelleria, specie quella più a lui legata e facente parte del Centro Culturale Giamporcaro, si è mossa per l’organizzazione delle esequie: dalla fissazione dei funerali, fino anche alla tumulazione della salma.

Così, sabato mattina ore 9,00 si celebreranno i funerali presso la Chiesa Matrice S. Salvatore di Pantelleria Capoluogo.

Nel porgere le nostre più sentite condoglianze alla figlia Martina e  a tutti i suoi cari, ricordiamo Lillo in una nostra vecchia intervista, che riportiamo di seguito

L’intervista

Il suo nome d’arte e di battaglia è Lillo, ma al secolo Calogero Fucà, nato a Pantelleria e cresciuto nell’incantata Valle dei Templi.

Sarà stato l’incanto del grande mito e della storia greca in Sicilia, sarà stata la sua casa a pochi passi da quella di Pirandello, fatto sta che il nostro rimatore, con la sua modestissima istruzione scolastica, è un poeta conclamato a Pantelleria.

Tutti lo conoscono e quando lo incontrano sanno che nelle sue grandi doti estemporanee riesce a tirar fuori, in men che non si dica, piccole opere in vernacolo pantesco.

Il papà agrigentino, Salvatore Fucà, era venuto sulla nostra isola, come soldato in guerra e, in quel di Bonsulton, conosceva la sua sposa, Giuseppa Nicolosi.

Lillo, classe ’44, con quel suo fare curioso, crudo ma gioviale al contempo, si racconta rigorosamente nel suo dialetto peculiare, che rende i toni ancor più simpatici e dinamici: “Sono partito per la Germania a 16 anni, per andare a lavorare. Facevo il gruista, spostavo mastodonti ma quel lavoro mi annoiava, perchè era poco movimentato. Così, raggiunto il minimo per la pensione l’ho lasciato. Ho girato molto nella mia vita, per poi comunque tornare in Sicilia e, sopratutto, a Pantelleria, nel 1972.”

Lei è sposato, ha figli? “Mi sono sposato molto giovane. Poi ho divorziato, nel 1973. Pensi che il mio fu il terzo divorzio della Sicilia, perchè era stato da poco creato l’istituto giuridico. Ho due figli: un maschio e una femmina che vivono in Sicilia.”

Quando ha scoperto la sua vena artistica, che peraltro si manifesta in diverse discipline? Ero un ragazzino! Io ho la terza elementare, ma ho sempre sentito l’istinto per l’arte. Mi definisco anche scultore: da sempre se vedevo una pietra, una roccia immediatamente la studiavo e capivo che potevo realizzare un qualcosa. Plasmare la materia per creare una scultura, come plasmare le parole per una poesia.”

Infatti, il M° Fucà è un artista estemporaneo e semplice, ma in tutto questo vi è la sua grandezza che gli sono valsi diversi riconoscimenti: uno dall’Ente Parco, in occasione della presentazione della mascotte, lo scorso 16 gennaio, per il suo scrivere in vernacolo; l’ultimo come vincitore del primo Premio Nazionale di Poesia La Cossyra,  con la poesia “I jardina pì li cippa”.

La caratteristica principale  del suo poetare consiste nella sua grande capacità di mettere in versi con rima baciata i suoi pensieri del momento, all’impronta.

Non vi è tecnica o studio in lui, seppur sia appassionato di lettura, ma spiccano istinto e inclinazione, che esercitati, negli anni, gli sono valsi il titolo di “Il poeta di Pantelleria”.

I temi sono i più disparati: dall’inquinamento, ai difetti dell’uomo, dalla politica alla bellezza della natura fino a quella delle donne, dell’amore e di Pantelleria.

Marina Cozzo

 

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Gangi, intitolata piazzetta ad Andrea Camilleri

caterina murana

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A soli sei anni dalla scomparsa del grande scrittore siciliano la comunità di Gangi lo ricorda così

In occasione del centenario di Andrea Camilleri il Comune di Gangi gli ha intitolato una piazzetta lungo la via Porta di Malta. La cerimonia di scopertura della targa si è svolta venerdì scorso alla presenza delle autorità civili e militari. A tagliare il nastro il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, la presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi e il minisindaco Giuseppe Spallina.


Per ricordare il celebre scrittore siciliano il polo museale di Palazzo Sgadari ha ospitato una manifestazione dal titolo: “100 Camilleri: trame, curiosità e retroscena dei libri più amati dai lettori”. Un itinerario letterario e dialoghi a cura di Fidapa, IC Polizzano, ISIS Salerno, Istituzione Gianbecchina e Tempo libero degli Anta.

La Biblioteca Comunale, in collaborazione con le associazioni e gli istituti scolastici, ha proposto un evento unico dedicato alla valorizzazione dell’opera letteraria del grande scrittore siciliano maestro di cultura, che ha fatto conoscere nel mondo un’immagine positiva della Sicilia, lontana dai logori stereotipi che troppo spesso l’hanno caratterizzata. Un suggestivo tour letterario all’interno del Museo Civico di Palazzo Sgadari. Le otto sale hanno accolto ognuna i libri più amati di Andrea Camilleri ma anche il fumetto: “Le avventure di Topalbano” edito da Panini ispirato ai suoi romanzi.

Mentre sabato e domenica in occasione dell’ultimo weekend de “October Books and events” a palazzo Bongiorno sono stati presentati due libri: “Di silenzio e d’ombra” di Bernadette Milletarì e “La via dei Tholòs. Simbolismo del centro e tracce di architettura dedalica negli ipogei della Gurfa-Pantheon dei Sicani” a cura di Carmelo Montagna.

Ufficio stampa i.m. 3492978581

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Personaggi

Pantelleria – Uccio Greco, i familiari ringraziano per l’affetto ricevuto alla scomparsa prematura

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Tutti i familiari del dottore Uccio Greco ringraziano di vero cuore tutti coloro i quali sono stati vicini in questo triste momento. L’affetto dimostrato dalla gente è stato al di là di ogni aspettativa, testimonianza della grande professionalità, disponibilità e affabilita’ del dottore Uccio Greco. Si comunica che quanto raccolto in sua memoria sarà utilizzato per l’acquisto di attrezzature elettromedicali per l’Ospedale Nagar di Pantelleria.

A tal proposito la famiglia Greco intende ringraziare anche tutto il personale ospedaliero che si è preso cura del dottore Uccio, tutti i medici che lo hanno assistito, il dottore Mimmo Vitale ed in particolare il dottore Massimo Chiarot che tanto si è speso sia professionalmente che umanamente, supportando i congiunti passo passo nell’evolvervi degli eventi.

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Personaggi

Pantelleria – Dr. Uccio Greco, difficile lasciarti andare: il toccante saluto di Jean Rizzo

Redazione

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Con profonda commozione salutiamo il Dott. Uccio greco, medico di famiglia, ma per molti di noi molto più: una guida, un punto di riferimento, un amico.
Per anni ha curato con competenza, dedizione e umanità generazioni di pazienti, senza mai far mancare un sorriso, una parola di conforto, un gesto di vicinanza.

La sua porta era sempre aperta, il suo cuore sempre pronto ad ascoltare.
La sua professionalità è stata grande, ma la sua umanità lo è stata ancora di più.
Ci mancherà immensamente, ma il suo esempio continuerà a vivere in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Ai familiari vanno il nostro affetto e la nostra vicinanza.

Grazie, Dottore Uccio

Jean Rizzo

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