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Migranti

Pantelleria – Migranti, centro accoglienza in Via Dante? La contrarietà del PD

Redazione

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Nota

 

Appreso che è in atto una valutazione sull’opportunità di destinare la struttura comunale di via Dante Alighieri a centro accoglienza temporaneo per immigranti, il Partito Democratico – Circolo di Pantelleria esprime al Prefetto di Trapani e al Sindaco di Pantelleria la propria contrarietà, raccogliendo anche le preoccupazioni di tanti concittadini, a tale ipotesi.

Siamo consapevoli – si legge nella nota del Circolo PD di Pantelleria – che la problematica sta rivestendo sempre più carattere d’urgenza visto i continui sbarchi e che i locali dell'ex Caserma Barone di località Arenella non sono al momento idonei ed adeguati per ospitare gli immigrati, ma non condividiamo assolutamente che una struttura comunale nata per ospitare un asilo nido, sino allo scorso anno scolastico utilizzata come aule per alcune classi dell'istituto superiore, venga destinata per ospitare i migranti. Troppo centrale la suddetta struttura rispetto al nostro tessuto cittadino, con molte abitazioni, residence estivi e addirittura una scuola dell'infanzia nel giro di pochi metri.

Se da un lato – continua il gruppo dem – non possiamo certamente sottrarci nel garantire un'adeguata accoglienza agli immigrati, non possiamo dall'altro lato compromettere la sicurezza dei nostri concittadini, dando ascolto alle loro preoccupazioni.

Rimanendo assolutamente fermi e validi quei principi di accoglienza, solidarietà ed integrazione che da sempre hanno caratterizzato la nostra azione politica chiediamo – chiude la nota – chiediamo che venga abbandonata l'idea di destinare la struttura comunale di Via Dante Alighieri a centro di prima accoglienza temporaneo per immigrati, e che si dia immediata esecuzione ai lavori di adeguamento della Caserma Barone di località Arenella, dallo scrivente partito sempre considerata la migliore soluzione per ospitare un centro di prima accoglienza temporaneo vista la sua ubicazione decentrata e le sue caratteristiche strutturali.

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1 Commento

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  1. Avatar

    salvo

    21:02 - Luglio 16, 2021 at 21:02

    Grazie per le notizie informazioni che mi date,ero pronto a comprare casa sull isola meravigliosa,ma la notizia del nuovo centro di accoglienza per immigrati mi fa desistere ,vado alle canarie,certo che di immigrati li non ne portano,voglio un posto tranquillo

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Cronaca

SIAP-ANFP – Emergenza sbarchi, “poliziotti costretti a rientrare prima dalle ferie”

Marilu Giacalone

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IAP-ANFP SICILIA: “POLIZIOTTI COSTRETTI A RIENTRARE ANTICIPATAMENTE DALLE FERIE PER EMERGENZA SBARCHI. OCCORRONO MISURE STRAORDINARIE E MAGGIORE SOLIDARIETÀ”

Le segreterie regionali del SIAP-Sicilia (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) e ANFP-Sicilia (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia) desiderano esprimere la propria gratitudine agli uomini della Polizia di Stato impegnati nella gestione del fenomeno migratorio nelle coste siciliane. Nonostante la delicatissima situazione nel territorio – e le limitate risorse in termini di uomini e mezzi – la Polizia continua a garantire pienamente la sicurezza dei cittadini e dei migranti. Questo però è stato possibile solo grazie ai molti poliziotti che hanno rinunciato alle proprie ferie estive, rientrando anticipatamente per aiutare i colleghi nella gestione dell’emergenza, dimostrando un impegno straordinario e un senso del dovere encomiabile. Ma il peso dell’emergenza non può continuare a ricadere soltanto sulle loro spalle. Nelle aree più calde dell’Isola, quali Porto Empedocle e Lampedusa, si registrano centinaia di persone che sbarcano ogni giorno. La situazione è talmente critica – e il personale così risicato – che il Questore e il Prefetto di Agrigento sono costantemente presenti sul posto per coordinare in prima persona, secondo le rispettive competenze, le operazioni volte a gestire al meglio l’emergenza. Bisogna comprendere l’urgenza di effettuare assunzioni straordinarie di personale di polizia, che possano rimediare alle ataviche carenze d’organico soprattutto nei reparti mobili, da sempre in prima linea nella gestione del fenomeno migratorio. Ad aggravare ulteriormente il quadro, concorrerà l’imminente inizio dei campionati di calcio, che richiederà proprio ai reparti mobili un ulteriore sforzo per assicurare la tenuta dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica in tutti i teatri operativi.

Per quanto descritto, suscitano non poche perplessità le dichiarazioni dei sindaci del Nord, riguardo le preoccupazioni per la redistribuzione capillare dei migranti nel territorio nazionale. La Sicilia affronta in solitaria il fenomeno da oltre un decennio, gestendo nella propria regione migliaia di sbarchi l’anno e dimostrando una straordinaria resilienza e un grande spirito umanitario, nonostante le limitate risorse a disposizione. Pur comprendendo le legittime preoccupazioni dei sindaci che hanno lanciato l’allarme, riteniamo che sia fondamentale mantenere uno sguardo d’insieme sull’intero Paese e prendere coscienza che le sfide non sono esclusive di una sola area d’Italia; l’approccio di condivisione delle responsabilità è ciò che rende una nazione realmente unita.

Auspichiamo un cambio di passo da parte del Governo e un cambio d’approccio da parte dei sindaci del Nord, ricordando che gli investimenti per la sicurezza garantiscono la tenuta dell’ordine democratico e che la solidarietà tra le diverse parti d’Italia è un valore che ci rende più forti di fronte alle sfide comuni e agli occhi degli altri Paesi europei.

La Segreteria Regionale SIAP                                                                                                              La Segreteria Regionale ANFP

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Cronaca

Catania – Poliziotto aggredito da extracomunitario, SIAP “Vicini al collega. Catania soffre carenza uomini e mezzi” – Foto

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La segreteria provinciale del SIAP-CT esprime la propria solidarietà ai colleghi riguardo al recente episodio che ha visto un cittadino extracomunitario aggredire violentemente gli agenti di polizia di una volante in servizio presso la zona del quartiere di San Berillo Vecchio, intervenuti in risposta alla chiamata di un cittadino.

L’aggressione, perpetrata attraverso l’uso di anelli modificati come armi da taglio e una bottiglia di vetro rotta, dimostra una premeditata violenza e un totale disprezzo per le forze dell’ordine e la legalità.

Questa vicenda, che si è risolta senza tragiche conseguenze solo grazie alla preparazione del personale di polizia, mette in evidenza l’urgente necessità di affrontare le nuove sfide con regole di ingaggio più attuali, a tutela sia dei cittadini che dei nostri colleghi, privi di strumenti – anche legislativi – appositamente predisposti contro chi aggredisce un appartenente alle forze dell’ordine.

È fondamentale ribadire che Catania soffre di una grave carenza in termini di uomini e mezzi, spesso sprecati per attività di vigilanza presso molte strutture, in una città che ha bisogno urgente di ulteriori rinforzi per rispondere, soprattutto, al dilagare della criminalità.

La recente visita del Ministro Piantedosi a Catania, durante la quale ha presieduto il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica proprio per dare un segnale di grande attenzione a questa provincia, poteva rappresentare un’opportunità per affrontare le gravi carenze che affliggono da troppi anni la città etnea.

Tuttavia, il Dipartimento di P.S. anziché adoperarsi per un potenziamento delle risorse, ha provveduto al trasferimento verso altre province di ben settanta ispettori neo promossi, depotenziando ulteriormente un territorio alle prese con vecchie e nuove sfide, quali la criminalità e l’impatto del fenomeno migratorio che, pur essendo un problema europeo, ricade in termini di gestione sulle poche risorse a disposizione di questa provincia e regione.

Auspichiamo che si inverta la rotta e si provveda al potenziamento più volte promesso ma, ad oggi, non ancora concesso e possibilmente prima che vicende simili finiscano male.

Siamo infine delusi dal silenzio assordante da parte dei politici e dalla nutrita deputazione catanese, un segnale negativo rivolto agli uomini e alle donne in divisa.

FABIO RUGGIERI, DIRIGENTE PROVINCIALE SIAP CATANIA

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Cronaca

Lampedusa – Sbarchi, affonda imbarcazione: Guardia Costiera salva tutti i migranti – VIDEO

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Guardia Costiera: affonda imbarcazione a largo di Lampedusa, tutti in salvo i migranti

 

Questa mattina, durante il pattugliamento aereo di Frontex, sono state avvistate in acque SAR maltesi – a circa 10 miglia dalle acque territoriali italiane – alcune piccole imbarcazioni in ferro, sovraccariche di persone ed in pessimo stato di galleggiabilità.

L’Autorità SAR di La Valletta, avvertita della situazione di pericolo, ha immediatamente richiesto alla Guardia Costiera di Roma (IMRCC) la cooperazione ai sensi della Convenzione SAR e IMRCC ha pertanto inviato in area l’unità più vicina in grado di intervenire che in quel momento era una motovedetta della Guardia di Finanza.

Quest’ultima, giunta rapidamente sul posto, ha subito cominciato il recupero degli occupanti;  durante queste prime concitate fasi, una di queste imbarcazioni, che dalle immagini dell’aereo mostrava che già imbarcava acqua, è affondata.

Nel frattempo giungeva sul punto anche la motovedetta della Guardia Costiera CP 324 (che aveva appena ultimato un soccorso in favore di 45 migranti tra i quali 5 neonati) ed insieme traevano in salvo tutti i 38 migranti caduti in acqua (tra questi anche un minore).

La complessa operazione di soccorso ha visto l’impiego del Rescue Swimmer (figura professionale della Guardia Costiera, specializzata nel salvataggio in acqua in spazi ristretti e con condizioni meteomarine avverse) imbarcato a bordo della motovedetta della Guardia Costiera.

 

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