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Pantelleria, l’uscente Assessore Marrucci risponde alla nostra intervista all’Assessore Tremarco

Redazione

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Cara Direttrice,
mi permetto di scriverti per rispondere all’intervista fatta al nuovo Assessore alla Comunicazione, Federico Tremarco. Per prima cosa, mi spiace considerare che tale onore a me non è mai stato riservato in quasi 4 anni, né in qualità di Assessore alla Comunicazione, né per le altre deleghe ricoperte o attività poste in essere e questo mi fa molto dispiacere, soprattutto per i rapporti che ci sono tra noi. Comunque, vorrei fare delle considerazioni sulle risposte del neo Assessore alla luce di quanto detto e fatto dallo stesso sulla sottoscritta e sul mio operato nei passati 3 anni e mezzo. Per una questione di coerenza e di memoria, se non altro. Ricordo (e ho preziosi screenshot che lo testimoniano) che quando fu creato l’Assessorato alla Comunicazione uno dei detrattori più accaniti sulla sua ‘inutilità’ e ‘inesistenza’ da altre parti d’Italia (e anche in questo caso sarebbe bastata una ricerca su Google per evitare di fare figuracce) era proprio il Signor Tremarco, che non si è risparmiato di sollevare polveroni in ogni dove, non ultimo alla Regione e alla Prefettura per farmi togliere l’incarico. Ovviamente, tutti tentativi andati clamorosamente a vuoto. Per tale Signor Tremarco la sottoscritta, che scrive e dirige giornali da quando lui probabilmente ancora andava all’asilo, non aveva i titoli per ricoprire l’incarico di Assessore alla Comunicazione. Cosa strana assai, visto che in questi anni mi ha addirittura proposto più volte collaborazioni vere o presunte (più le seconde, direi), l’ultima ad aprile. Mi chiedo ora quali siano i suoi titoli. E non me lo chiedo solo io.

Mi preme anche avvertire il neo Assessore espertissimo che non ci sono mai state altre pagine del Comune di Pantelleria. Erano stati da me creati tre gruppi per la Cultura, lo Sport e le Politiche Sociali afferenti al mio profilo personale. I gruppi erano miei, non del Comune di Pantelleria. Sia ben chiaro. Ovviamente, ricordiamo bene che anche la creazione di questi gruppi fu etichettata come ‘idiozia inutile’ o addirittura ‘autoreferenziale’, una parola che Tremarco usa a livello ossessivo. Ora, mi fa piacere constatare dalle parole di Tremarco che l’idea non era così male, tanto che intende riesumarla e farla sua, esperto com’è nel riciclare le cose create da altri. Per la differenza tra Pagine e Gruppi, consiglio all’espertissimo neo Assessore il supporto Facebook, anche qui basta un click per evitare di dire sciocchezze. Leggo anche che creeerà il nuovo format Pantelleria Informa, ovviamente niente a che vedere con l’Amministrazione Informa creato dalla sottoscritta, infatti, per farlo ‘suo’ ci ha aggiunto un furbissimo ‘istituzionale’.

Ci informa anche, tanto per cambiare, che non sarà una pagina ‘autoreferenziale’. Ebbene, sappia che se è una pagina istituzionale deve per forza essere autoreferenziale, perché deve parlare solo di quello che riguarda l’Ente, anche qui un ripasso della lingua italiana, non sarebbe male, oltre che delle linee guida di Format PA del Ministero degli Interni. È interessante infine notare che gli impiegati comunali che per 5 anni ci hanno riempito di lettere in cui si lamentavano che non riuscivano nemmeno a fare il lavoro d’ufficio, abbiano tempo, addirittura due, di aggiornare il social dell’Ente, tenuto anche conto che siamo ampiamente sottorganico. Miracoli dell’Assessore Tremarco o testimonianza concreta dell’ostruzionismo di cui è stata vittima l’Amministrazione precedente? Lascio giudicare i lettori.

Mi fa piacere che ora gli impiegati abbiano tanta energia e tanto tempo da spendere, visto che per creare l’Ufficio URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico, obbligatorio per legge), invece, non si è riusciti a trovarne nemmeno uno, in spregio ai numerosi solleciti dell’Amministrazione Campo. Attendo di sapere quali siano le competenze e le esperienze nel campo della Comunicazione dell’Assessore, visto che lavora a Roma, casa mia, all’aeroporto, non mi risulta in alcun ambito riferito alle Comunicazioni, anzi. Vorrei anche sapere se sarà creato un Ufficio Stampa e da chi sarà eventualmente gestito e come si intende mettere mano al sito istituzionale, dominio esclusivo degli Uffici, che non è mai stato nemmeno completato e presenta ancora parti in versione template e di cui, ad oggi, gli uffici non sono riusciti a fornire traccia di un progetto o di un affidamento. Detto questo, pensare di poter ricoprire un ruolo buttando fango su chi ha già fatto la maggior parte del lavoro (poi copiandolo!), non è né un buon biglietto da visita, né una nota di distinzione per un Ente che deve essere al di sopra delle parti.

Spero, inoltre, che l’Amministrazione D’Ancona non decida di discriminare alcune testate a favore di altre, visto quanto già successo in campagna elettorale, perché la sottoscritta ha sempre inviato a tutti le comunicazioni, anche se qualcuno ha cercato di affermare il contrario. Spero sinceramente, al netto degli insulti ricevuti dal Signor Tremarco anche in campagna elettorale sulla mia persona e sulla mia professionalità, che si prosegua il lavoro di trasparenza e comunicazione da me iniziato e che ha avuto gli elogi anche delle Autorità competenti. Non per riconoscere qualcosa a me, che poco mi importa, ma per garantire realmente la conoscenza e la partecipazione dei cittadini panteschi alla cosa pubblica. Detto questo auguro un buon lavoro all’Assessore Tremarco, mi lusinga il fatto che abbia riciclato il mio lavoro, gli ricordo che la politica si fa sulle azioni, non sugli insulti, e resto in attesa delle risposte alle domande poste.

Un cordiale saluto

Francesca Marrucci

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Cronaca

[Sicilia] Violenza sessuale. Lantieri (FI) “Se lasciata sola, la vittima è vittima per sempre.”

Direttore

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“In qualità di Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, di donna e madre, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza alla giovane ragazza vittima dello stupro del 7 luglio a Palermo. È con un cuore pesante che rifletto sulle profonde cicatrici che atti così crudeli infliggono alle vittime, portando con sé un dolore indelebile che non conosce confini né limiti nel tempo.
Chi subisce una violenza sessuale rimane vittima per sempre se è lasciata sola. E mentre questa ferita personale è già abbastanza devastante, diventa ancora più dolorosa quando ci si rende conto che la società spesso non riesce a rispondere adeguatamente. L’indifferenza o il silenzio di fronte a questi atti equivalgono a una complicità che non possiamo permetterci.
È fondamentale che ciascuno di noi si interroghi, comprenda e agisca affinché la cultura dello stupro non trovi spazio nel nostro mondo. Se la politica non si ferma, non si interroga e non agisce dinanzi a questi fatti, allora la politica ha fallito nel suo compito di tutelare e rappresentare la comunità. Se ognuno di noi, come genitori, fratelli, sorelle, amici o compagni di classe, non sente profondamente il dolore inflitto a una figlia, allora come umanità abbiamo fallito.
La cultura dello stupro non può più essere ignorata o minimizzata. Dobbiamo, con coraggio e determinazione, mettere in atto cambiamenti profondi nella nostra società e nel nostro sistema educativo.
Parlare con i giovani e spiegare loro la differenza tra ciò che è giusto o sbagliato. Solo così potremo sperare di arginare le ferite che essa provoca e costruire un mondo in cui ogni individuo possa vivere libero dalla paura e dalla violenza.”

Lo dichiara Luisa Lantieri, Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.

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Politica

Caruso “Bene Forza Italia casa dei moderati”

Marilu Giacalone

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“Il dibattito in corso a diversi livelli non fa che confermare ancora una volta come nella politica italiana e siciliana sia sempre più essenziale la presenza di un centro forte, saldamente ancorato ai valori della democrazia liberale, all’atlantismo, alle libertà civili ed economiche.Come sottolineato ancora in queste ore dal presidente Schifani, Forza Italia continua ad essere il naturale riferimento di chi si riconosce in quei valori, di tutti i moderati che si riconoscono nel Partito Popolare Europeo e che soprattutto apprezzano quella cultura dell’impegno concreto, della produttività, dello spirito di servizio per il bene della collettività che costituiscono l’eredità lasciata da Silvio Berlusconi.
E’ questo lo spirito con cui Forza Italia conferma la volontà di apertura al dialogo e al confronto con tutte le forze politiche siciliane moderate con le quali vuole avviare un confronto già a partire dai prossimi giorni.
Forza Italia è storicamente la casa naturale di quei moderati che si riconoscono nei valori del PPE, per dare cittadinanza politica e rappresentanza alla loro voglia di impegno a servizio dell’Italia e della Sicilia.”

Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia

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Cronaca

Stupro di gruppo – De Marco e Candido (RCS), riflessione sui fatti di Palermo

Redazione

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Cosa colpisce dei fatti di Palermo? Cosa muove l’indignazione collettiva? Ce lo siamo chiesto dalla nostra prospettiva e ci siamo risposti che a indignare è, verosimilmente, la logica del branco.
In 7 contro 1. Così non vale! Faremmo meno fatica a comprendere la logica dell’1 contro 1? Decisamente si.

In quel caso la questione del “consenso” femminile sarebbe più perorabile… ma qui il “se l’è cercata” diventa meno utilizzabile come paradigma patriarcale. E attenzione: dire patriarcale non equivale al dire “maschile”, altrimenti avremmo già avuto la vittoria in tasca, vista la prevalenza numerica delle donne sul pianeta. E invece siamo continuamente in perdita. I casi di violenze sessuali e di femminicidi sono in costante crescita nel nostro paese e a farne le spese sono le donne, i loro cari, spesso i loro bambini.

E’ anche, drammaticamente, vero che il più delle volte le violenze avvengono nei luoghi più sicuri, nelle case, nelle scuole, e sono opera di familiari o di persone comunque conosciute molto bene.

Qui la logica dello straniero clandestino nero e cattivo non funziona tanto bene e a parlare sono i numeri: in base al Report Donne vittime di violenza pubblicato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale nel 2022 gli “eventi” denunciati sono stati 5.991. Ci chiediamo però quanti siano stati quelli non denunciati. E sappiamo bene perché non si denuncia: il paradigma del “se l’è cercata” la fa ancora da padrone, finanche nella nostra moderna, tecnologica, abbiente e istruita società. Aggiungeremmo nella società che non ha ancora spazio vero per le minoranze e per le diversità. Perchè ancora le donne sono così, minoritarie e diverse.

Ma perché l’accanirsi con violenza? Cosa spinge il maschio del genere umano a esercitare violenza e prevaricazione sulla femmina? E qui potrebbe esserci d’aiuto la psicanalisi “La violenza dell’appropriazione vorrebbe trasformare la donna in un oggetto senza vita […] nondimeno il corpo della donna resta solo un falso bersaglio sul quale si scatena la violenza maschilista. In realtà questa violenza ha come suo vero obiettivo quello di intaccare, di colpire la libertà della donna. (M. Recalcati – Mantieni il bacio – Feltrinelli, Milano, 2019)

Dal punto di vista etico si impone, ancora senza risposta, un interrogativo che racchiude tutto ciò di cui stiamo parlando: perchè solo l’uomo, tra tutti gli animali, è riuscito a volgere l’aggressività come energia finalizzata alla semplice sopravvivenza in aggressività maligna capace di nuocere, sottomettere addirittura sterminare i propri simili? Ebbene, la violenza sessuale ha una connotazione ulteriore laddove l’obiettivo primario è il soddisfacimento libidico. Per Marx l’uomo è un sistema di facoltà naturali che tendono ad esprimersi nel mondo, e non impulso ad usare il mondo per soddisfare le proprie necessità, i propri desideri, le proprie pretese.

Depurato dai bisogni indotti, il rapporto uomo-mondo tende ad articolarsi secondo amore (rispetto per la natura e gli esseri, in prima luogo quelli umani). Il soddisfacimento libidico dunque non è un qualcosa che accade universalmente, ma in particolare nell’uomo alienato della società dei consumi: ecco che la donna perde drammaticamente la sua qualità umana e diventa una cosa, un oggetto, in un aberrante processo di reificazione.

Infine vorremmo esprimere più che solidarietà alla vittima di Palermo e a tutte le oltre 700 vittime di violenze sessuali denunciate in Italia dal 7 luglio a oggi (secondo le statistiche). Vorremmo poter dire a loro e a tutte le donne che questo non accadrà più.

Stefania De Marco e Nicola Candido
Rifondazione Comunista Sicilia

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