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Trasporti

Pantelleria, Isole Siciliane, regione unite per garantire mobilità: se il Governo non risponde possibili proteste

Redazione

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Sindaci delle isole siciliane e Regione uniti per garantire la mobilita’ della popolazione delle isole minori.

I Sindaci di Favignana, Lampedusa, Leni, Lipari, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica oggi di nuovo a Palermo per non rimanere isolati. Dopo la riunione dello scorso mercoledì con il Presidente della Regione, Renato Schifani, si e’ tenuta oggi un altra riunione con la partecipazione di rappresentanti del Ministero dei Trasporti collegati in video conferenza.

I Sindaci hanno rappresentato al Ministero l’assoluta necessita’ di ripristinare il precedente assetto nei vari settori, rimettendo in linea I mezzi mancanti, per garantire I servizi essenziali consolidati frutto di tante lotte e rivendicazioni da parte di generazioni di isolani. Il Dirigente Generale dell’ Assessorato Regionale ha condiviso pienamente la posizione dei Sindaci, chiedendo al Ministero un immediato impegno in tal senso.

La posizione condivisa tra I Comuni delle Isole Minori e la Regione, già auspicata dallo stesso Presidente della Regione, potrebbe portare nell immediato a dare serenita’ agli abitanti delle piccole isole e garantire loro il diritto della continuita’ territoriale

I Sindaci hanno deciso di attendere le decisioni del Ministero in merito a quanto richiesto, riservandosi, nel caso non venissero ripristinate immediatamente le condizioni preesistenti di mezzi e corse idonei a garantire i collegamenti essenziali, di valutare ulteriori azioni, senza escludere una manifestazione di protesta degli abitanti di tutte le isole siciliane.

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Trasporti

Pantelleria, interdetto specchio d’acqua a Bue Marino dal 26 aprile. Fino quando e perchè

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L’Ufficio Marittimo di Pantelleria, con firma del suo comandante Vincenzo De Falco ha emesso ordinanza di interdizione dello specchio di mare

che nel periodo compreso dal 26.04.2024 al 30.05.2024 nei punti di coordinate riportati nella successiva tabella e meglio rappresentati nell’allegato stralcio cartografico, le unità navali minori della Società Faromar “DRAGO FRANK” e “FRANK I”, da considerarsi quali navi con difficoltà di manovra, effettueranno l’attività di rimozione delle ceste in metallico Wet Storage nell’ambito del posizionamento del cavo sottomarino di trasmissione dati in fibra ottica per la realizzazione dell’infrastruttura lineare sottomarina di interesse nazionale rientrante nei progetti finanziati dal PNRR.

1 ID Latitudine Longitudine Pantelleria 1 36° 50′ 27,942″ N Pantelleria 2 11° 56′ 52,440″ E 36° 50′ 30,880″ N 11° 57′ 06,890″

E ORDINA

Articolo 1 (Obblighi, divieti e deroghe) E’ fatto divieto di navigare, ancorare e sostare con qualsiasi unità nei punti di coordinate geografiche di cui al rende noto, ad esclusione dei mezzi delle Forze di Polizia e militari, comprese le unità dei Vigili del Fuoco e di Soccorso. E’ altresì vietato effettuare attività balneari/diportistiche in genere nonché esercitare la pesca sia professionale che ricreativa ivi compresa la pesca subacquea.

Tutte le unità in transito dovranno mantenersi ad una distanza superiore ai 100 metri dalla congiungente dei punti sopra individuati, ed osservare le seguenti prescrizioni:

1. Procedere alla minima velocità di governo;
2. Prestare la massima attenzione a tutti i segnali ottici e/o sonori che dovessero provenire dalle unità impegnate nei lavori;
3. Attuare ogni ulteriore precauzione suggerita dalla buona perizia marinaresca per una corretta condotta dell’unità;
4. Manovrare secondo quanto previsto dal vigente “Regolamento per prevenire gli abbordi in mare (COLREG 72)” e comunque adottando la massima cautela evitando la creazione di moto ondoso, che possa arrecare disturbo alle operazioni in corso.

Il documento integrale

m_inf.A4725D3.CPPAN_REG_ORDINANZE(R).0000005.16-04-2024

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Trasporti

Pantelleria Centro, chiusa via Catania. Ecco dove e quando

Direttore

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E’ provista la chiusura di Via Catania, in Pantelleria Centro, p4r i giorni 18 e 19 aprile, nell’intersezione con Via Trieste e Via Borgo Italia.

Di seguito l’ordinanza che dispone la chiusura

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Trasporti

Palermo, Ance-2 milioni di container per attrezzare i porti del Sud Italia. Se ne parla il 19 aprile a Palazzo Biscari

Redazione

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Dalla crisi di Suez ogni giorno 2 milioni di container “cercano casa”
nel Mediterraneo.
Tutti gli armatori e operatori della logistica internazionali chiedono
di attrezzare i porti del Sud Italia.
I Giovani Ance del Sud riuniscono governi, economisti e player della
filiera con l’obiettivo di recuperare trent’anni di ritardo nelle
infrastrutture.
Appuntamento venerdì prossimo, 19 aprile, a Catania – Palazzo Biscari –
ore 14

Palermo, 15 aprile 2024 – Da quando è scoppiata la crisi del Canale di
Suez, ogni giorno circa 2 milioni di container “cercano casa” nel
Mediterraneo. Se Rotterdam è il porto ideale per la logistica (infatti,
con una sola operazione il container viene sbarcato dalla nave e,
tramite il nodo logistico intermodale, viene caricato su treno veloce e
portato a destinazione), purtroppo il Mediterraneo è privo di strutture
del genere. Però, dalla fine del 2023 Rotterdam ha perso dal 6 al 10%
del solito traffico, quota che si è riversata nel Mare Nostrum. Infatti,
per compensare i maggiori costi di trasporto, caro-noli e assicurazioni,
gli armatori preferiscono accorciare le rotte della catena logistica e
del valore: quotidianamente 40 navi continuano ad attraversare Suez,
mentre altre 30 compiono il periplo dell’Africa e rientrano nel
Mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra. Si tratta, dunque, di settanta
meganavi al giorno, molte delle quali ora fanno scalo nei pochi porti
“transhipment” disponibili (Algeciras, Valencia, Barcellona, Vado Ligure
e Gioia Tauro), dove, mancando il collegamento con la ferrovia,  i
container vengono trasferiti su navi più piccole che provvedono alla
consegna in porti minori, per lo più del Sud Italia. Dove, purtroppo, i
tempi si allungano.
Ecco perchè tutti i maggiori armatori e operatori della logistica
internazionali chiedono con forza di attrezzare rapidamente gli scali
del Sud Italia con piattaforme logistiche, nodi intermodali e
collegamenti ad una ferrovia veloce che porti fino al Nord Europa.

Insomma, per dirla con una provocazione, il Nord del mondo chiede tanti
“Rotterdam” al Sud Italia. Una provocazione che il Gruppo Mezzogiorno
dei Giovani imprenditori dell’Ance rilancerà, assieme ad un elenco di
proposte per recuperare un trentennale ritardo sul fronte delle
infrastrutture nel Mezzogiorno, venerdì prossimo, 19 aprile, alle ore
14, a Catania, presso Palazzo Biscari, in via Museo Biscari, 10, in
occasione del X Convegno “Sud d’Italia, Nord del mondo: infrastrutture,
portualità e Zes: asset strategici per lo sviluppo”.
Dopo i saluti di Marco Colombrita, presidente di Ance Giovani Sicilia;
Enrico Trantino, sindaco di Catania; Rosario Fresta, presidente di Ance
Catania; e Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia; introdurrà Marco
Oloferne Curti, coordinatore del Gruppo Mezzogiorno Ance Giovani; e
interverrà Renato Schifani, governatore della Regione siciliana.
Alle 15,15, la prima tavola rotonda, su “Porti: al Sud servono tanti
Rotterdam, sostenuti dalla Zes unica”, sarà introdotta da Alessandro
Escolino, consigliere di Ance Giovani Campania, e dall’analisi sulla
“regionalizzazione” delle rotte del Mediterraneo dell’economista
Alessandro Panaro, Head of Med&Energy del centro studi Srm di Napoli
collegato a Intesa Sanpaolo. Quindi si confronteranno Antonio Caponetto,
coordinatore della Struttura di missione della Zes unica di Palazzo
Chigi; Tullio Ferrante, sottosegretario a Infrastrutture e Trasporti;
l’armatore Eugenio Grimaldi, presidente della commissione Alis per il
sociale; e l’eurodeputata Annalisa Tardino, componente della commissione
Trasporti e Turismo dell’Europarlamento.

Alle 16,15 la seconda tavola rotonda, su “Un Sud connesso”, sarà
introdotta da Emilio Ciardullo, consigliere di Ance Giovani Cosenza; e
dall’analisi sui fabbisogni di infrastrutture al Sud dell’ingegnere
trasportista Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti. Confronti
e risposte saranno affidati a Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac;
Marco Falcone, assessore all’Economia della Regione siciliana; Marco
Marchese, direttore Investimenti Area Sud di Rfi; e Ida Nicotra,
consigliera d’amministrazione della società  Stretto di Messina.
Alle 17,15, la terza e ultima tavola rotonda sarà dedicata al cruciale
tema della mancanza d’acqua che mette in crisi l’agricoltura, ma anche i
cantieri dell’Alta velocità: “Infrastrutture e tecnologie per lo
sviluppo sostenibile e di qualità: dai depuratori alle dighe”.

Le tesi saranno esposte da Vincenzo Scarano, consigliere di Ance Giovani Puglia.
Il dibattito, con case history, vedrà protagonisti Giuseppe Alesso, A.d.
di Siciliacque; Calogero Giuseppe Burgio, direttore generale del
Dipartimento Energia della Regione siciliana; Fabio Fatuzzo, commissario
straordinario nazionale unico per la depurazione.
Le conclusioni saranno a cura di Angelica Krystle Donati, presidente
nazionale di Ance Giovani. Modererà il giornalista Michele Guccione.

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