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Cultura

Pantelleria – Castello: una lettrice per “I nostri reperti” chiede chiarezza

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente

I NOSTRI REPERTI

Con queste righe vorrei ringraziare l’amministrazione comunale per averci resi partecipi delle intenzioni oltre che dei progetti che coinvolgono il nostro castello e allo stesso modo mi permetto di sottolineare quanto importanti possano essere considerati questi gesti di condivisione.

La politica non può e non deve limitarsi al solo palazzo comunale, la politica va portata tra la gente e in questo senso i social possono infatti essere considerati dei validi alleati.

A seguito quindi delle dichiarazioni dell’assessore Marrucci riportate sulla sua testata online mi permetto di cogliere l’occasione per aprire uno spiraglio di dialogo.

Inizio quindi con il sottolineare la lodevole iniziativa di recupero fondi comunali per procedere in maniera autonoma alla realizzazione del progetto ma chiedo altresì  perché far passare tutto questo tempo, il castello è ormai chiuso da anni si poteva forse intervenire prima e magari evitare che anche quest’anno restasse chiuso? Perché, parliamoci chiaramente, se queste sono le tempistiche non arriveremo ad un’apertura per la stagione 2022.

Ritornando quindi al progetto vorrei anche qui, capire esattamente di che cosa si tratta.

L’assessore lo definisce infatti un “progetto di ristrutturazione” ma dai carteggi risulta essere più un progetto di manutenzione realizzato infatti da un ingegnere che punta soprattutto alla realizzazione degli impianti di sicurezza.

Ecco se di questo si tratta, ovvero la messa in sicurezza del castello, ci state davvero dicendo che in questi anni i NOSTRI reperti archeologici sono rimasti totalmente incustoditi all’interno di un’edificio perennemente chiuso estate ed inverno senza nessun occhio vigile e senza video sorveglianza?

Mi preme inoltre domandare se almeno i reperti siano stati protetti in qualche modo (aldilà della semplice teca).

Già in tempi “normali” infatti le sale del castello dovevano essere sottoposte a pulizie straordinarie ripetute a causa della forte umidità che trasudando dai muri portava alla caduta di intonaci e all’accumolo eccessivo di fine pietrisco dovuto all’erosione  che caratterizza la stragrande maggioranza degli ambienti del castello, ecco possiamo solo immaginare in che stato versi anche una sola di quelle sale se negli anni non fosse mai stata sottoposta a pulizia.

In merito invece agli appelli inascoltati nei confronti del Parco Archeologico a cui si chiede la rimozione dei reperti per avviare i lavori mi domando innanzitutto come sia possibile che le istituzioni non riescano a comunicare tra di loro ma soprattutto perché al momento di riporre in sicurezza i ritratti imperiali non si è pensato o sollecitato la custodia anche degli altri reperti? 

Sarebbe infine un grande gesto di chiarezza nei confronti della cittadinanza renderci partecipi della verità in merito ai presunti furti.

L’atto ignobile, se mai è stato fatto, non colpisce l’amministrazione comunale ma l’intera popolazione pantesca. Quei reperti così fragili dopo secoli trascorsi sotto la terra ci appartengono: sono il NOSTRO PATRIMONIO. Abbiamo il diritto di sapere e di conoscere il loro stato attuale e nel caso vengano spostati anche quello futuro.

Dobbiamo essere certi vengano tutelati così come dichiarato dall’art. 9 della costituzione. E chi vede in quei reperti solo qualcosa di antico non ha ancora capito quanto importanti siano per la memoria del presente e per la crescita futura di quest’isola. 

Mi scuso nel caso le mie domande fossero state percepite dal lettore troppo veementi ed inquisitorie. L’intenzione in realtà è solo quella di ottenere una maggiore chiarezza su un argomento tanto caro non solo alla sottoscritta. 

Valeria Silvia

 

 

 

 

 

 

Spettacolo

L’Arte di Essere sé Stessi: a Palermo presentazione del corto “Chi sono quando mi vesto”

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Il 21 novembre nella Sala Teatro del Convitto, una giornata sui temi del rispetto di genere e dell’inclusività giovanile

Si concluderanno lunedì 17 novembre nelle aule del Convitto Nazionale di piazza Sett’Angeli, a Palermo, i laboratori tematici che hanno visto per tre giornate decine di ragazzi al lavoro insieme a docenti ed esperti di moda e immagine per il progetto “L’ Arte di Essere sé Stessi: corpo, moda e immagine”, proposto dalla associazione Significa Palermo, su idea de I Segni di Venere e del centro commerciale naturale Piazza Marina & Dintorni.  L’iniziativa, sostenuta dall’assessorato regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro della Regione Siciliana, si è avvalsa di un panel di esperti e docenti ed ha utilizzato i linguaggi di moda e immagine come strumenti per promuovere autenticità, rispetto e inclusione.

Ad essere coinvolti sono gli studenti della scuola secondaria e del liceo classico con indirizzo specialistico cinematografico del Convitto Nazionale e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Grazie a Zonta International Palermo Zyz, l’iniziativa rientra nell’ambito della campagna internazionale “Zonta Says No” di sensibilizzazione contro la violenza di genere. A documentare i laboratori creativi sarà un cortometraggio realizzato da due giovani videomaker formatisi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, Alessia Caruso e Vincenzo Marturana, con il contributo del professore Sergio Daricello dell’Accademia e del professore Giovanni Melazzo che cura le classi di produzione cinematografica del Convitto.

La presentazione del corto “Chi sono quando mi vesto?”

La giornata conclusiva, dal titolo “Chi sono quando mi vesto?”, si terrà il 21 novembre nella sala teatro, a partire dalle 9 e sino alle 14, e sarà aperta a studenti, famiglie e scuole della rete cittadina Al Qsar. Interverranno all’incontro la professoressa Cettina Giannino, rettrice del Convitto Nazionale “Giovanni Falcone”, Angela Galvano, consigliera di Parità per la Regione Siciliana, Giovanna Perricone, garante comunale per l’adolescenza e l’infanzia, Giulio Pirrotta, presidente dell’associazione Significa Palermo ETS, Giuseppe Veniero, presidente del CCN Piazza Marina & Dintorni e Maria Giambruno, giornalista, ideatrice del progetto “L’Arte di Essere sé Stessi”.  

In programma, a seguire, Angela Chisena, psicologa, Sergio Daricello, docente di fashion design e storia della moda dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Daniela Ferrara, avvocata e presidente di Zonta International Palermo Zyz, Sofia La Porta, merchandiser, fashion coach e creatrice del metodo fashion-up, Anna Laurà, docente, counselor che ha coordinato i laboratori e Tiziana Schiavo, coordinatrice del progetto per il Convitto Nazionale. Modera la giornalista Maristella Panepinto.

Sarà anche inaugurata la “Biblioteca del Rispetto”, una raccolta di testi dedicati a i temi centrali dell’autostima, ricerca del sé, empatia, rispetto e libertà espressiva.

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Cultura

Pantelleria – Corso Agricoltura Bio Naturale, grande partecipazione al primo incontro del Centro Giamporcaro

Direttore

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Oggi, 14 novembre, il secondo appuntamento: ecco il programma

Si è tenuto ieri, presso il Centro Giamporcaro di Pantelleria, il primo appuntamento del Corso di Agricoltura Bio Naturale.
I locali colmi di libri, cultura e socialità, erano gremiti di “addetti ai lavori” nel settore: agricoltori professionisti e per diletto, enologi, accolti dagli organizzatori, il presidente del Centro Giamporcaro, Anna Rita Raffaele, e Giovanni Bonomo.
Lo stesso presidente ci ha fatto rilevare un interessante dato: su 25 corsisti, 15 sono donne. Una quota rosa intensa e interessante in un settore assolutamente democratico, come l’agricoltura aperta a tutte le età e ai generi. L’unico elemento richiesto e distintivo è l’amore verso la terra, i  suoi prodotti e quanto partecipi al successo di una raccolta, come a lungo spiegato anche tacitamente durante il workshop.

Tutti i presenti erano catturati dalle interessanti dissertazioni del mattatore dell’incontro, Luigi Rotondo.

 

L’esperto in agricoltura bionaturale, supportato dalla sua assistente Lisa Albanese, ha spiegato con maniere semplici ma efficaci, cosa si osserva per conoscere lo stato della pianta, il significato del il patogeno che è sintomo di uno squilibrio, capire la causa per procedere alla cura a livello eco-sistemico.
In sintesi, l’ecosistema è naturale, ma nel momento che lo affianchiamo all’agricoltura, diventa artificiale perchè andiamo ad alterare l’ecosistema, come per esempio quando estirpiamo le piante spontanee noi alteriamo quell’ambiente. 
Così, avvalendosi anche di interventi online di altri professionisti ha spiegato come prendersi cura dell’agro-ecosistema, lo studio del suolo, che deve nutrire le piante,  e dell’acqua e come realizzare un prodotto anti-patogeno  di qualità ed efficace nel rispetto dell’ecosistema.


L’evento ha visto la partecipazione anche delle istituzioni che lo hanno patrocinato e sostenuto da subito con slancio. Erano così anche presenti, oltre rappresentanti delle aziende Donnafugata, con Baiata, Pellegrino con Poma, Emanuela Bonomo, per il Consorzio Vini Doc il vicepresidente Salvatore Murana e Fabrizio Basile, anche il direttore dell’Ente Parco, con  Carmine Vitale e Andrea Biddittu, e l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Pantelleria, Massimo Bonì.

Il programma di oggi

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Spettacolo

Pantelleria, UNIPANT lancia il “Laboratorio Sperimentale Teatrale per Tutti”, un Progetto di Cultura e Aggregazione Sociale

Redazione

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Un progetto sociale e culturale che coniuga arte e aggregazione, aperto a tutta la comunità e alle associazioni del territorio
L’Università Popolare di Pantelleria (UNIPANT) presenta alla comunità pantesca una nuova e importante iniziativa sociale: il Laboratorio Sperimentale Teatrale per Tutti, intitolato “TeatralMente”.

Non si tratta di un corso teatrale, ma piuttosto è concepito come un’officina di persone che si uniscono con l’obiettivo primario di creare aggregazione e azione sociale sul territorio. Aperto alla collaborazione con le altre associazioni locali, il Laboratorio mira a costruire un forte senso di comunità, mettendo insieme persone di ogni età, abilità e cultura, anche di diversa estrazione, che in altri contesti non avrebbero occasione di incontrarsi e collaborare.

Un Lavoro di Gruppo: Auto-Organizzazione e Creatività Libera
 
Il cuore di “TeatralMente” risiede nella capacità di auto-organizzarsi dei partecipanti. Sotto delle linee guida condivise, ogni membro è incoraggiato a contribuire con le proprie disponibilità, capacità e interessi per dare vita a svariati format culturali. Questi possono spaziare da reading, spettacoli teatrali e seminari artistici a forme miste, tutte da sperimentare.

Non ci sono esami, non c’è stress: si può leggere, recitare, cantare, suonare, ballare, mimare, occuparsi della parte tecnica, degli allestimenti, trovare i costumi, pulire, e molto altro. Il principio è che tutti possono fare tutto, purché l’impegno sia sincero e il divertimento garantito. UNIPANT si impegna a trovare un ruolo adatto a tutti, senza alcuna preclusione.

Il Laboratorio ospiterà occasionalmente anche attori professionisti per dare consigli e supporto, ma resterà focalizzato sull’energia e la creatività che i partecipanti sapranno mettere in campo con le proprie forze.

Partecipazione Gratuita e Sostegno alla Comunità
 
La partecipazione al Laboratorio Sperimentale Teatrale è completamente gratuita per tutti.

In linea con la missione sociale dell’UNIPANT, il progetto prevede un meccanismo virtuoso di autosostegno: se si riuscirà a produrre uno spettacolo, i proventi saranno interamente destinati a finanziare altre attività e servizi che l’Università Popolare offre gratuitamente alla comunità. In alternativa, si spera anche in un finanziamento del progetto, magari con il bando di Democrazia Partecipata o altri.

Primo Appuntamento: Omaggio a Dalla e Concato
 
L’avventura di “TeatralMente” inizierà con un incontro dedicato a delineare i primi Reading-spettacolo su Lucio Dalla e Fabio Concato, sabato 22 novembre, alle ore 17.30-19.30 presso la sede UNIPANT di Via San Nicola, 42abcd, Pantelleria.

Gli appuntamenti si terranno ogni 3-4 settimane, garantendo la massima compatibilità con gli impegni di ognuno.

L’Università Popolare di Pantelleria invita caldamente tutti i cittadini e anche le associazioni del territorio a cogliere questa opportunità e a partecipare per creare qualcosa insieme, mettersi in gioco, divertirsi e contribuire attivamente alla crescita culturale e sociale del territorio.

Contatti per Informazioni: INFO@UNIPANT.IT – WWW.UNIPANT.IT – 331 490 5245

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