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Cultura

“Pantelleria, arte nel vento” il libro di Antonella Benvegna. La presentazione il 9 agosto

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Il 9 agosto alle 19, presso Caserma Arti Pantelleria, ospiti del M° Filippo Panseca, in località Cimillia, si terrà la presentazione del libro “Pantelleria, arte nel vento”.
L’evento è organizzato dal Centro Gianporcaro, con la partecipazione dell’autrice Antonella Benvegna.

L’opera


L’opera, in distribuzione sull’isola, presso la libreria Valenza, dal 4 agosto, vuole essere uno spunto per conoscere l’isola con lo sguardo di altri, un invito a scoprire sensazioni, idee, rappresentazioni di personaggi nati sull’isola, oppure arrivati qui per caso e poi fermatisi, oppure ancora arrivati qui perché’ ritenevano che Pantelleria fosse la risposta a quello che cercavano, o infine chiamati ad esprimersi da personaggi illuminati per lasciare una loro traccia, un segno, un’interpretazione dell’isola.

Artisti, personaggi, segni, di-segni, land-art, performances estive a Pantelleria.
Isola in mezzo al Mare di mezzo, incrocio di culture e storia millenaria, ieri come oggi, grande laboratorio e catalizzatore di idee.
Un racconto di opere lasciate sul territorio, ricco di fotografie, di racconti e di interviste.

Le storie

Il racconto si suddivide in 6 parti. Una prima parte descrive opere di land-art lasciate sul territorio più di 40 anni fa.

Si passa poi alle storie di 5 artisti che vivono sull’isola. La terza parte racconta il museo a cielo aperto nella parte alta di Cimillia voluto da un grande personaggio illuminato ed amante dell’arte contemporanea. La quarta parte sono una serie di interviste agli artisti che sono stati invitati a lasciare il loro segno, si vuole mettere in luce il perché’ della loro opera ed annotare i loro ricordi di quando sono stati sull’isola.

Tutte storie che aprono nuovi mondi e conoscenze che non possono fare altro che aumentare il rispetto per questo unico territorio. La quinta parte è’ un ricordo delle più belle performance estive che mostrano come lo scenario di Pantelleria non faccia altro che enfatizzare e rendere uniche molte rappresentazioni. La sesta parte è’ un gioco che vi lascio scoprire.

Il libro che vuole essere un invito a cercare queste tracce sull’isola e che il vento dell’arte gonfi le vele della fantasia dei lettori. Per finire nel libro cartaceo vengono riportati dei qr code di fianco ad alcuni artisti che, inquadrati, riportano a filmati in cui gli artisti si raccontano e raccontano le loro opere: un piccolo diversivo alla lettura. Un invito a cercare queste tracce sull’isola e che il vento dell’arte gonfi le vele della fantasia dei lettori.

AB frequenta da più’ di 30 anni l’isola e ne ha sempre seguito l’evoluzione cercando di fare si che il territorio non perdesse la sua unicità’ e ne conservasse tradizioni, storia e natura.

Per conoscere gli altri personaggi narrati dalla Benvegna, basta andare il 9 agosto alle ore 19, presso la Caserma di Panseca, nel suggestivo Villaggio dei Sesi: la scoperta sarà molto interessante e stimolante.

Nota sull’autrice Antonella Benvegna

Antonella Benvegna, biologa bergamasca, attenta osservatrice delle interazioni, dei successivi cambiamenti e delle armonie, è stata la prima volta a Pantelleria nel 1971. Poi nel 92 è tornata con la famiglia e da allora ha un piccolo dammuso. Nel tempo, si è’ spinta ad osservare l’arte nel vento di Pantelleria, rimanendone affascinata e rapita.

La scrittrice, nonchè fotografa e travel writer naturalizzata milanese, ha realizzato numerose pubblicazioni per il Touring tra cui: Guida delle Azzorre di Capo Verde e Canarie; inoltre è un’esperta di isole.

Al suo attivo vi sono numerose pubblicazioni per il Touring Club Italiano e recentemente una guida di Pantelleria “Pantelleria a filo dell’acqua“, uscita due anni fa in italiano e nel 2023 in inglese.

Marina Cozzo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Solarino, 1827–2027: la memoria di un Comune che nasce e cresce

Laura Liistro

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Ci sono date che non appartengono soltanto agli archivi, ma continuano a parlare al presente.
Il 20 dicembre 1827 è una di queste per Solarino, giorno in cui il centro abitato ottenne l’autonomia amministrativa dal Distretto di Siracusa, nella Valle di Siracusa, entrando ufficialmente nella storia istituzionale del Regno delle Due Sicilie come ente autonomo, seppur inizialmente definito comunello.
Una parola, comunello, che oggi può sembrare marginale, ma che all’epoca indicava una realtà in formazione, un organismo amministrativo giovane, chiamato a strutturarsi e a dare ordine alla vita civile di una comunità già esistente e vitale.
Non si tratta, però, di un termine comparso improvvisamente nel 1827.

Già nel 1821, infatti, l’appellativo comunello compare in un atto di morte ufficiale, nel quale viene dichiarato il decesso di Salvatore Carpinteri, nato a Solarino nel 1759.
La dichiarazione fu certificata dal parroco don Antonino De Benedictis, a conferma di come Solarino fosse già riconosciuto come entità territoriale distinta all’interno della documentazione civile ed ecclesiastica, ancor prima del riconoscimento formale dell’autonomia comunale.

La nascita del Comune non fu un atto improvviso, ma il risultato di un percorso più lungo. Le radici affondano infatti nel 1760, anno della fondazione del centro abitato ad opera della famiglia Requesens, momento che segna l’inizio della storia urbana di Solarino.
L’autonomia del 1827 rappresentò una seconda, decisiva fase: quella della piena responsabilità amministrativa e civile.
A raccontare quel primo periodo sono anche i registri ufficiali.
Michele Rametta, eletto di polizia e ufficiale dello stato civile, attestò che nel corso dell’intero anno 1827 non si verificarono eventi rilevanti, un dettaglio che oggi può sembrare secondario ma che restituisce l’immagine di una comunità ordinata, capace di avviare il proprio cammino istituzionale in un clima di stabilità.

Il primo atto civile del nuovo Comune risale al 28 dicembre 1827 e riguarda Giuseppe Terranova, giovane di 24 anni, figlio di Matteo, insieme alla moglie Maria Mangiafico: un nome che segna simbolicamente l’inizio della Solarino autonoma.
Quasi due secoli dopo, quella storia continua a essere raccontata.
L’Amministrazione comunale di Solarino, guidata dal sindaco onorevole Tiziano Spada, ha scelto di ricordare l’evento dell’autonomia comunale, valorizzando i colori istituzionali giallo e blu.
Colori che rimandano a una fase storica successiva rispetto alle origini, ma che testimoniano l’evoluzione dell’identità cittadina nel tempo, tra memoria e presente.

Ricordare il 1827 oggi non significa celebrare una data in modo formale, ma riconoscere il valore di un percorso collettivo.
Solarino non è il frutto di un singolo momento, bensì il risultato di tappe successive, di scelte amministrative, di uomini e famiglie, di documenti e di silenzi.

È in questa continuità che si costruisce l’identità di una comunità.
La storia, quando è condivisa e compresa, non guarda solo indietro: diventa uno strumento per leggere il presente e progettare il futuro.
E Solarino, forte delle sue radici e consapevole del proprio cammino, continua a scrivere la sua pagina, giorno dopo giorno.

Laura Liistro

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Cultura

Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade

Redazione

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Variazione nel programma

Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri  mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia

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Cultura

Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro

Redazione

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Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.


Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il supporto delle istituzioni nazionali. Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e forte emozione dal pubblico presente.

Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”, iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e identitario dell’isola. Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco, ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione dell’Isola di Pantelleria. Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco. Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.

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